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Martedì 31 maggio si terrà la prima udienza del processo ai 21 immigrati arrestati in seguito all'ultima rivolta all'interno del CPT di via Corelli. Pestaggi e arresti sono stati ancora una volta la risposta delle forze dell'ordine per riportare...la calma. La sistematica violenza contro le persone (ampiamente documentabile) diventa un fatto di cronaca. Conta molto di più il danneggiamento ad una struttura, a dei mattoni a del cemento, che la violenza fisica e psichica sistematica sulle persone, a partire dalla madre di tutte le violenze: la privazione della libertà! E così ventuno persone che hanno osato protestare rischiano altri mesi, forse anni, di carcere. Noi ribadiamo quello cha abbiamo affermato fin dall'inizio della lotta: condividiamo le ragioni della protesta che sale dalle camerate di via Corelli e siamo al loro fianco e a loro disposizione per ottenere il risultato sperato: la chiusura definitiva di via Corelli e di tutti i CPT, la fine delle deportazioni, la libertà per i detenuti immigrati, la fine delle leggi razziali in Italia. Per questo, ma anche per cominciare a far luce sugli aspetti più inquietanti e clamorosi che emergono già da queste prime fasi pre-processuali (per esempio foto che mostrano chi ha subito realmente le violenze; ma non solo), il comitato di sostegno indice una conferenza stampa per sabato 28 maggio alle ore 11,30 presso il carcere di S.Vittore (lato p.le Aquileia) a cui farà seguito un presidio di solidarietà con i detenuti di Corelli, con speakeraggio e distribuzione di materiale relativo alla lotta nel CPT milanese
Comitato di sostegno alla lotta dei detenuti di Corelli
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