comunicato sul corteo antirazzista di ieri
La manifestazione di ieri indetta dopo la morte di Osakue Ewemade Steve, ha visto la partecipazione al corteo di circa 1000 persone, tra cui un centinaio di immigrati nigeriani, amici e familiari di Ewemade. Era stata indetta con loro dopo aver manifestato sotto la prefettura giovedì scorso e venerdì sotto la casa dove Ewemade è morto. E’ stata una manifestazione dai contenuti chiari ed espliciti: in due setimane tre immigrati morti per responsabilità e mano delle forze dell’ordine: Mamadou, Cheick Ibra, e Ewemade, la loro colpa? Non avevere in tasca il giusto documento! A Torino la polizia usa tutti i mezzi di cui dispone nei confronti degli immigrati, e aTorino per un controllo di polizia si può morire, si può essere arrestati, si può essere espulsi. Il corteo ha detto questo, ha chiesto rispetto per la popolazione immigrata, ha dimostrato che la solidarietà e l’autorganizzazione sono fondamentali, ha ribadito la chiusura del cpt di c.so Brunelleschi Partiti da porta palazzo, dopo aver fatto un giro per il quartiere ci siamo accodati al corteo indetto dalle RSU per “una vera Vertenza Torino”, dopo essere passati sotto il comune all’altezza di via Pietro Micca ci siamo separati, dirigendoci verso la questura e la stazione di porta Susa. In tutto il corteo la presenza delle forze dell’ordine è stata invisibile, ma giunti alle vie che incrociavano la Questura i reparti della celere hanno sbarrato la strada. Con determinazione gl immigrati e il resto del corteo hanno fatto indietreggiare le forze dell’ordine e abbiamo proseguito verso Porta Susa, invadendola e occupando i binari. Dopo aver bloccato il traffico ferroviario per una ventina di minuti siamo ritornati a porta palazzo sciogliendo il corteo. Un’altra Torino è sfilata ieri rispetto a quella fatta di razzismo, soprusi e olimpiadi, un’altra Torino si deve organizzare per difendere la popolazione immigrata costruendo lotte e conflitto.
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