Sono allibito di fronte alla versione che la stampa sta dando sui fatti di oggi a Roma. Bisogna rispondere con prontezza...stanno totalmente traviando tutto!

I parlametari presenti e i rappresentanti delle istituzioni (non in quanto più rappresentativi degli altri, ma in quanto più ascoltati dalla stampa)prendano subito posizione contro la mistificazione della stampa. Le cariche sono state a freddo contro un corteo piccolo piccolo che innocentemente e pacificamente (pure troppo visto il violento attacco anti democratico operato dalle forze dell'ordine), dopo essere stato bloccato senza motivo, non cercando di forzare nessun cordone, stava chiedendo di poter terminare la manifestazione -autorizzata fino a campo dei fiori- almeno nella vicina piazza di testaccio, proprio perchè non si voleva cedere alle provocazioni. Il corteo non aveva alcuna intenzione di interferire con la parata. Lo striscione preso come pretesto per il blocco del corteo non legalmente non era passibile di alcuna critica, tanto che anche i funzionari di polizia sono rimasti un pò scettici quando sono stati chiamati ad intervenire per bloccare il corteo. Dire a qualcuno di vergognarsi non è illegale. Manifestare con autorizzazione non è illegale. Per giustificare il blocco del corteo, le cariche e le teste rotte, la stampa sta inventando tentativi di forzatura, corse folli di gente che si lanciava contro le guardie, lanci di oggetti contundenti (che certo non sono le bottiglette d'acqua vuote). Lo striscione incriminato si è spostato (non correndo per caricare le guardie, come dice la stampa) sul retro del corteo per chiedere di poter almeno tornare indietro o finire tutto a pochi metri di distanza (e non quindi di deviare il percoso verso zone sensibili). Cariche. Punto. Non c'è nient'altro. Si devono respingere integralmente le versioni della stampa e della questura.

Per concludere invito tutti coloro che non erano presenti a prendersi le loro reponsabilità. Se il movimento fosse stato compatto non si sarebbero permessi di fare ciò che hanno fatto. Forse qualche testa rotta e un fermo in meno valgono più di due ore di sonno o di una gitarella al mare.

Senza colpevolizzare troppo nessuno, è auspicabile che situazioni del genere non si ripetano e che nei prossimi giorni riusciamo a riempire le piazze. Siamo tantissimi, perchè dobbiamo dimostrare il contrario?!
Tutti in piazza!