Corteo Forza Nuova a Centocelle il 18 giugno?

Ci risiamo! I neonazisti ci riprovano: sul sito di FN dicono che il corteo a Centocelle si farà il 18 giugno.
Nei giorni scorsi Serra s'è detto possibilista.
Non possono farlo!
Non sono passati il 4 giugno, non passeranno il 18!
Ai compagni del Forte e a tutte le realtà in Movimento, mobilitiamoci!
La Resistenza si vive ogni giorno!

Andrea D.

Il riemergere di fenomeni che quotidianamente e in ogni luogo fanno temere il riemergere di una mentalita' malaticcia, come quella fascista, ci deve vedere impegnati quotidianamente nella lotta anche con la violenza dell'antifascismo...
Non una sede, non un fascista nelle nostre citta', questa deve essere la nostra nuova parola d'ordine, zero tolleranza, con chi applaude alle morti e alle violenze provocate da NAZI-FASCISTI ! In dietro non si torna, meglio morti che al potere !

MOBILITIAMOCI NELLE FABBRICHE!!! NELLE SCUOLE, NELLE UNIVERSITA MA SOPRATTUTTO NEI QUARTIERI !
Banchetto di Forza Nuova alla (FIAT) di Torino, passato inosservato dagli antifascisti, accoltellati due compagni del Barocchio di Grugliasco, Pestaggi di immigrati, compagni malmenati, E' ORA DI REAGIRE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, PRIMA CHE IN DIETRO NON SI POSSA TORNARE !

A FUOCO I LORO BANCHETTI !
A FUOCO LE LORO SEDI !

VIVA LA VIOLENZA ANTIFASCISTA ! CON LE CAROGNE NON SI TRATTA !!!!


(AUTONOMIA ANTIFASCISTA DI ROMA)

alla violenza si risponde con la violenza

chi va in guerra sa che ci può rimanere secco

non verrete mica dopo a raccontarci che qualcuno è stato accoltellato, vero?
cazzi vostri: ognuno riceverà per quello che ha dato!

Ricordatevi di piazzale LORETO, ci tornerete presto !

La guerra è la guerra, di Antonio Gramsci
La guerra è la guerra
di Antonio Gramsci
"L'Ordine Nuovo", 31 gennaio 1921



Comprendere e saper valutare con esattezza il nemico, significa possedere
già una condizione necessaria per la vittoria. Comprendere e saper
valutare le proprie forze e la loro posizione nel campo di lotta,
significa possedere un'altra importantissima condizione per la vittoria.
I fascisti vogliono evidentemente anche a Torino sviluppare fino in fondo
il piano generale che ha procurato facili trionfi nelle altre città. Sono
stati chiamati contingenti forestieri (bolognesi, truppe scelte,
allenate). Sono state intensificate le passeggiate dimostrative, con i
propri effettivi inquadrati e incolonnati militarmente.

Si ripetono incessantemente le convocazioni improvvise degli aderenti, con
l'ordine di recarsi armati ai convegni: ciò che serve a creare
l'aspettazione di eventi misteriosi ed a determinare così la psicologia
della guerra. Le voci allarmistiche vengono diffuse a profusione ("il
primo ucciso sarà uno studente socialista, incendieremo "L'Ordine Nuovo",
incendieremo la Camera del lavoro, incendieremo la libreria dell'Act").
E' questo un espediente che si propone due scopi: disgregare le forze
proletarie, col panico e con la snervante incertezza dell'attesa,
determinare nei fascisti l'abitudine dell'obiettivo da raggiungere.
Avranno i fascisti di Torino il facile trionfo che hanno avuto nelle altre
città? Osserviamo intanto che l'aver domandato aiuti fuori, è una prova
della debolezza organica del fascismo torinese. A Torino i fascisti si
appoggiano e possono appoggiarsi su una sola categoria della classe
piccolo borghese: la categoria degli esercenti, non certo famosa per
sublimi virtù guerresche. La classe operaia torinese è certo moralmente
superiore ai fascisti e sa di essere moralmente superiore. I
controrivoluzionari della Confederazione generale del lavoro vanno
affermando (per avvilire la massa e toglierle ogni capacità di offesa e di
difesa) che gli operai, non avendo fatto la guerra, non possono combattere
e vincere il fascismo sul terreno della violenza armata.
Per ciò che riguarda Torino, questa affermazione disfattista e
controrivoluzionaria è falsa anche obiettivamente. Gli operai torinesi
hanno queste esperienze "guerresche": sciopero generale del maggio 1915,
insurrezione armata di cinque giorni nell'agosto 1917, azione manovrata di
grandi masse del 2-3 dicembre 1919, sciopero generale con episodi di
tattica irlandese e sviluppo di un piano strategico unitario nell'aprile
1920, occupazione delle fabbriche nel settembre scorso con l'accumulazione
di infinite esperienze nell'ordine militare.
Questo quadro obiettivo delle condizioni in cui si svolgerà la lotta; non
ha per nulla lo scopo di attenuare la gravità del pericolo. La classe
operaia torinese si trova certo in una buona posizione di guerra, ma
nessuna buona posizione può, di per sé, salvare un esercito dalla
sconfitta. La buona posizione deve essere sfruttata in tutte le sue
possibilità.
Guai alla classe operaia se essa permetterà, anche un istante solo, che a
Torino i fascisti possano mettere in esecuzione il loro piano, come hanno
fatto nelle altre città. La minima debolezza, la minima indecisione
potrebbe essere fatale. Al primo tentativo fascista deve seguire rapida,
secca, spietata la risposta degli operai e deve questa risposta essere
tale che il ricordo ne sia tramandato fino ai pronipoti dei signori
capitalisti. Alla guerra come alla guerra, e in guerra i colpi non si
danno a patti.
Intanto la classe operaia torinese ha già dichiarato, in una mozione del
suo partito politico, di considerare i fascisti solo come strumenti di
un'azione che trova i suoi mandanti e responsabilità maggiori in ben altri
ambienti. Anche la "Stampa" ha pubblicato (il 27 gennaio, cinque giorni fa
appena): "L'attuale potente organizzazione (dei fascisti) è favorita da
commercianti, industriali, agricoltori".
Nella guerra e nella rivoluzione aver pietà di dieci significa essere
spietati con mille. La classe operaia ungherese ha voluto essere dolce coi
suoi oppressori: oggi sconta, e scontano le donne operaie e scontano i
bambini operai, la sua dolcezza; la pietà per i mille ha portato miseria,
lutto; disperazione a milioni di proletari ungheresi.
I colpi non si danno a patti. Tanto più implacabili devono essere gli
operai, in quanto non c'è proporzione tra i danni che subisce la classe
operaia e i danni che subiscono i capitalisti. La Camera del lavoro è il
prodotto degli sforzi di molte generazioni di operaie. E' costata
sacrificio e stenti a centinaia di migliaia di operai, è l'unica proprietà
di centomila famiglie operaie. Se essa viene distrutta, sono annientati
questi sforzi, questi sacrifici, questi stenti, questa proprietà.
La si vuol distruggere per distruggere l'organizzazione, per togliere
all'operaio la garanzia del suo pane, del suo tetto, del suo vestire, per
togliere questa garanzia alla donna e al figlio dell'operaio. Pericolo di
morte per chi tocca la Camera del lavoro, pericolo di morte per chi
favorisce e promuove l'opera di distruzione! Cento per uno. Tutte le case
degli industriali e dei commercianti non possono salvare la casa del
popolo, perché il popolo perde tutto se perde la sua casa. Pericolo di
morte per chi attenta al pane dell'operaio, al pane del figlio
dell'operaio.
La guerra è la guerra: chi tenta l'avventura deve provare il duro morso
della belva che ha scatenato. Tutto ciò che l'operaio ha creato col
soldino del suo sacrificio, tutto ciò che le generazioni operaie hanno
lentamente e faticosamente elaborato col sangue e col dolore, deve essere
rispettato come cosa sacra. Scoppia la tempesta e l'uragano quando si
commettono sacrilegi, e travolge i colpevoli come pagliuzze. Pericolo di
morte per chi tocca la proprietà dell'operaio, dell'uomo condannato a non
aver proprietà.
La guerra è la guerra. Guai a chi la scatena. Un militante della classe
operaia che debba passare all'altro mondo, deve avere nel suo viaggio un
accompagnamento di prima classe. Se l'incendio arrossa il pezzo di cielo
di una strada, la città deve essere provvista di molti bracieri per
riscaldare le donne e i figli degli operai andati in guerra.
Guai a chi scatena la guerra. Se l' ltalia non è abituata alla serietà e
alla responsabilità, se l'Italia non è abituata a prendere sul serio
nessuno, se l'Italia borghese si è per caso formata la facile e dolce
persuasione che neppure i rivoluzionari italiani sono da prendere sul
serio, sia lanciato il dado: siamo persuasi che più di una volpe lascerà
la sua coda e l'astuzia nella tagliola.

meno male ci state voi è finito il campionatoci stavamo scasssando le palle

stavolta mica faremo il concerto di musica lirica!
sarà il caso di dare una indicazione alla città di come combattere i servi dei padroni, i fascisti di sempre, oppure stiamo li a convincere qualche vecchietta della nostra bontà mentre nei baretti di centocelle crescono piccoli fascistelli cagasotto?

insomma fateci capire perchè dovremmo venire a centocelle e a fare che?

Chi si nasconde dietro i divieti della Prefettura mi pare che siete proprio voi fasci demmerda. L'altro sabato non avete avuto le palle per venire a 100celle, non vi pareva vero che avessero vietato la vs ridicola manifestazione, così vi siete potuti evitare la figura di merda. E già, perchè magari le mazzate non le avreste prese, visto che i vs amici sbirri vi proteggono sempre, ma tutti vi avrebbero visti nascosti dietro i cordoni delle guardie.
Perchè non siete venuti lo stesso? Semplice: perchè vi mancava l'assicurazione della protezione da parte delle guardie. E poi lo sappiamo tutti che voi da bravi topi di fogna alla luce del sole non siete in grado di fare nulla: siete bravi solo di notte, tanti contro uno. Siete solo degli infami!!!

Cari fasci stavolta non ci saranno spettacolini vari con musica, panini, skateboard e stronzate varie....
stavolta per voi ci saranno solo lame!!!
com'è che che si firma un noto gruppo della sud? B.I.S.L.
bene stavolta i bisl li faremo noi con le vostre gole!!!
piatece in parola merde
onore ai veri comunisti, onore agli antifascisti, onore a stalin, onore alla dittatura comunista, morte al fascismo!!!

antinazi.gif, image/gif, 225x296

FASCISTA, LE TUE FUGHE NON ME LE INVENTO NE CI CREDO E' UNA VITA CHE TI CORRO DIETRO!!!
PIAZZA SAN FELICE COME PIAZZALE LORETO.....
A SABATO MERDE.
ANTIFA

aridaje co sta cosa che a fn so nazisti...

caro ebete, la situazione non sta esattamente così come la racconti tu.
innanzitutto, non abbiamo alcun timore a sfilare a centocelle. abbiamo manifestato a bologna, abbiamo manifestato a milano, lo abbiamo fatto in toscana, siamo sfilati in piena roma e sfileremo anche a centocelle.
su questo non ci piove.
nell'ultima manifestazione di roma le forze dell'ordine erano poche, molto poche. per altro, posizionate solo alla testa ed alla fine del corteo. i lati erano del tutto scoperti. visto le minaccie che erano da voi giunte, ci saremmo dovuti aspettare di tutto. invece, nulla. neanche la vostra puzza. eravamo troppi per voi.
ti ricordo inoltre, ebete, che forza nuova, come movimento politico riconosciuto come tale, se si abbandonasse ad atti di intemperanza nei confronti delle forze dell'ordine, rischierebbe lo scioglimento. e non è un esagerazione.
basti dire che per un sano e solitario sganassone ad un giornalista del manifesto dato da un militante romano di fn si era vicini all'obiettivo tanto ambito dalle sinistre tanto quanto da alleanza nazionale, levarci di mezzo per sempre.
voi potete fare di tutto e di più durante le vostre accozzaglie in piazza proprio grazie alla vostra natura apartitica ed extraparlamentare, oltre, ovviamente e soprattutto, alle coperture di cui godete a tutti i livelli - magistratura, stampa, televisione, cultura, parlamento ed altro.
potete sfasaciare e distruggere, rubare ed imbrattare, difficilmente ci andate di mezzo penalmente.
noi per un rissa ci facciamo mesi di reclusione.

la prossima volta, ebete, prima di rivolgerti a gente superiore e più informata di te, dosa le parole ed aziona quel poco di materia grigia che ancora dovresti avere in testa.

a centocelle ci vedrai, saremo noi a non vedere voi. l'ultimo nostro corteo a roma parla chiaro.

Manco perdo tempo a risponderti, povero cojone, tanto adesso hiddano anche st'ultima stronzata che hai scritto...

Fasci al muro!!!

Ma quanto è bello leggere i post su indymedia?? Meglio del circo! Lo trovo davvero rilassante e divertente! Mille bulli virtuali che lanciano mega minacce, pistole, lame, spade laser, minacce verbali a destra e manca...troppo bello! La fiera del ridicolo!

sisi vengo pure io mi porto l'alabarda spaziale, e le tette razzo di afrodite puo bastare ??

do you remember Place Loreto?This is the story, this is the end. f.n. old shit, il 18 non sarà come la notte del 2 giugno,hei guerriero verrai mano a mano con i tuoi amichetti della polizia? Ma certo tra servi e vermi ve la intendete bene. brigata resistere x attaccare 100celle chiama,roma antifascista risponde .

do you remember Place Loreto?This is the story, this is the end. f.n. old shit, il 18 non sarà come la notte del 2 giugno,hei guerriero verrai mano a mano con i tuoi amichetti della polizia? Ma certo tra servi e vermi ve la intendete bene. brigata resistere x attaccare 100celle chiama,roma antifascista risponde .

"ti ricordo inoltre, ebete, che forza nuova, come movimento politico riconosciuto come tale, se si abbandonasse ad atti di intemperanza nei confronti delle forze dell'ordine, rischierebbe lo scioglimento. e non è un esagerazione.
basti dire che per un sano e solitario sganassone ad un giornalista del manifesto dato da un militante romano di fn si era vicini all'obiettivo tanto ambito dalle sinistre tanto quanto da alleanza nazionale, levarci di mezzo per sempre. "

...non mi sembra vi abbiano sciolto...chissà come mai?...sarà perchè non date così fastidio come credi...

ovviamente, ne l'ebete ne nessun altro è stato in grado di controargomentare con risposte serie e sensate.
i post si commentano da soli.
l'ebete non risponde perchè non sa cosa dire. in mente non gli vien nulla.
l'operazione di Bari è stata un'esagerazione senza eguali negli ultimi 10 anni. una quindicina di attivisti arrestati - grazie a varie denunce e vari riconoscimenti fatti (guarda un po') in questura dai vertici del collettivo antifascista locale - in un operazione dove sono stati impiegati quasi 200 carabinieri, decine di Ros giunti anche da roma e ben 3 elicotteri.
ovviamente, tutta gente incensurata e che si è fatta, nonostante ciò, quasi 5 mesi di arresti.
i no global della rete sud ribelle, dopo circa 20 giorni, erano già ai domiciliari... e per un'accusa assia più grave: associazione sovversiva.
di sciolglimento se ne è parlato eccome, evidentemente sei tu che non ricordi, solo i toni sono stati più temperati per via della svolta politica effettuata da forza nuova proprio in quel periodo - adesione al cartello elettorale di alternativa sociale.

onore ai camerati baresi vittime del vero antifascismo, quello dell'ordine borghese e comunista.

E' vero... di fronte alle tue "profonde" argomentazioni non trovo parole....
Comunque non ti dare troppa importanza: il mio intervento non era finalizzato al confronto con te, dato che trovo l'eventualità alquanto poco stimolante.
Mi dai però l'occasione per rinnovarti l'invito a ritornare nella tua fogna!

Una cosa per gli admin: so che vi fate un culo così, che lo fate aggratis e che c'è solo da ringraziarvi per il lavoro che fate... ma tutta 'sta merda fascista sta massacrando Indymedia!!

Non è merda fascista, "ebete", è confronto, solo confronto...

e' strano che non parli del fatto
che avete assaltato il forte
dando una coltellata alla gola ad un ragazzo
di vent'anni.
e' strano che non dici
che due sere dopo avete aperto la capoccia
ad un altro per strada.
due presi a caso.
presi cosi', nel mucchio.
e' strano.
sembreresti quasi convincente
se non dicessi solo falsita'.
ma dopotutto ci governano il mondo
con le cazzate.
se volevate sfilare a 100celle
era meglio che non vi aprivate la strada
a coltellate.
passavate in 50 zitti zitti, e nessuno se
ne accorgeva.
e invece niente.
non ce la fate a mascherarvi da gente civile.
una lezioncina la meritate.
e magari un giorno...
per adesso, non passate.
poi, si vedra'.