Sciopero della fame ad oltranza di Francesco Pazienza x ottenere giustizia
Egregi,
ho appena ricevuto stamane una lettera dal Dr. Pazienza, dal carcere di
Livorno, che dice tra l'altro:
"...oggi è giovedì e sono in astensione da nutrimento da lunedì..."
Sciopero della fame ad oltranza di Francesco Pazienza x ottenere giustizia
Egregi,
ho appena ricevuto stamane una lettera dal Dr. Pazienza, dal carcere di Livorno, che dice tra l'altro: "...oggi è giovedì e sono in astensione da nutrimento da lunedì, come tu ben sai. Sono molto depresso e credo che mi farò morire d'inedia tanto sono sicuro che gli Americani non si degneranno neppure di rispondere. Poi si meravigliano che in giro per il Mondo vi sono solo persone che li odiano. Ti ho voluto rispondere subito prima che la testa inizi ad annebbiarsi...".
Da cristiano, mi sento in dovere di trasmettervi il suo comunicato ufficiale a futura memoria.
Cordialmente,
Marco Saba Osservatorio sulla Criminalità Organizzata - Ginevra (CH) Tel. 0039 340 5006545 -------------------------------- Comunicato Stampa Sciopero della fame di Francesco Pazienza per sollecitare una risposta dal Dipartimento di Giustizia U.S.A.
Nel 1987 l'allora Governo Italiano decideva di apporre il vincolo del Segreto di Stato all'intero fascicolo estradizionale di Francesco PAZIENZA D. dagli Stati Uniti per impedirne la consultazione in seguito a richiesta avanzata, per fini di studio, dalla cattedra di Diritto Internazionale dell'Università Tor Vergata di Roma. Il vincolo del SEGRETO DI STATO è a tutt'oggi vigente. Da marzo a dicembre 2004 il Dipartimento di Stato U.S.A., facendo seguito ad una richiesta presentata da un ricercatore di una O.N.G. di Ginevra secondo la legge americana F.O.I.A. (Freedom of Information Act - Legge sulla Libertà d'Informazione), acconsentiva a desecretare e consegnare tutti quei documenti che erano, ed ancora sono, inaccessibili in Italia. Le ragioni poco commendevoli che determinarono tale iniziativa secondo la legge italiana Nr. 801 del 1977 sono apparse evidenti. Dopo una analisi dei documenti consegnati dal Dipartimento di Stato U.S.A., alcuni dei quali classificati originariamente dagli U.S.A. come "SECRET" o "CONFIDENTIAL" è risultato come l'allora Governo Italiano avesse volontariamente violato le clausole del Trattato estradizionale ITALIA-U.S.A. del 1983. Violazioni del Principio di Specialità previsto nell'Art.XVI nonché violazione per omissione di quanto previsto nell'Art. X oltre ad avere rappresentato alla controparte americana fatti ed asserite prove giudiziarie che erano infedeli se non smaccatamente false. Oggi è comprensibile il perché di un tale comportamento improntato all'inganno posto in essere dopo che il Governo Italiano aveva ripetutamente ricevuto comunicazioni sia dal Dipartimento di stato che dal Dipartimento di Giustizia U.S.A. che qualificavano le richieste precedentemente avanzate e relativa documentazione probatoria presentata non avere alcuna valenza legale. A tal riguardo è interessante leggere, tra l'altro, un messaggio classificato come "SECRET" del 14/11/1984 inviato dall'Ambasciatore U.S.A. in Italia Sig. {Maxwell M. Rabb} al Dipartimento di Stato U.S.A. in cui il diplomatico informava come avesse incontrato il direttore del l'agenzia spionistica italiana SISMI su sua richiesta [Fulvio Martini] e costui, a nome dell'allora presidente del Consiglio [Craxi], avesse sollecitato la consegna di Pazienza indipendentemente dal fatto che non vi fossero giustificazioni legali per la sua estradizione. Per assecondare il suo scopo il capo delle spie italiane aveva persino effettuato un viaggio a Langley (Virginia) per chiedere in tal senso l'aiuto del direttore della Central Intelligence Agency. Ad una richiesta presentata alla C.I.A., e sempre secondo il F.O.I.A., di poter desecretare documentazione relativa alla sua attività nell'estradizione di pazienza e a rapporti intercorsi anche con un pro tempore rappresentante della giurisdizione italiana, per due volte veniva negata la accessibilità ai documenti con richiamo all'esenzione garantita dalla legge americana per coprire le proprie fonti di informazione ed i metodi operativi. Ulteriori messaggi declassificati e consegnati dal Dipartimento di Stato mostrano come il Ministero della Giustizia italiano avesse ripetutamente e fortemente raccomandato la controparte americana di fare tutto il possibile per evitare che a decidere sulla estradizione di pazienza fossero giudici o tribunali americani che avrebbero potuto accorgersi della speciosità delle accuse. Non è certo una coincidenza che nel 1993 persino la Sesta Sezione della corte di cassazione italiana abbia stabilito come l'estradizione di pazienza dagli U.S.A. fosse stata estremamente equivoca confermando un suo proscioglimento dal reato di calunnia, per cui era stato incriminato e perseguito, dopo avere affermato che la sua estradizione dagli Stati Uniti era stata ottenuta grazie a "carte false". Il 10 marzo 2005 Francesco Pazienza preparava una memoria di 66 pagine in lingua inglese che inviava al capo dell'ufficio legale dell'Ambasciata U.S.A. in Roma, Sig. Nicolas Acker. In questo documento egli sottolineava come gli effetti propalanti dalle violazioni commesse dall'allora Governo italiano rendevano il suo attuale stato di detenzione completamente illegittimo ed illegale. Il plico spedito per posta raccomandata dal carcere di livorno scompariva misteriosamente dal circuito delle Poste Italiane e non sarebbe mai giunto all'indirizzo dell'Ambasciata americana in Roma. Vi sono precisi elementi per stabilire che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria a livello locale e periferico non abbia alcuna responsabilità in quanto accaduto. Dopo più di un mese lo stesso documento veniva recapitato al Sig. Acker dall'avvocato difensore di Pazienza in Roma. Il Sig. Acker, dopo avere preso visione della estrema gravità di quanto asserito da Pazienza, decideva di inviare il documento e gli allegati probatori annessi al Dipartimento di giustizia di Washington. Il 20 giugno 2005 Francesco Pazienza D. inizierà uno sciopero della fame ad oltranza nel carcere di Livorno che interromperà solo quando il DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA americano deciderà di dare una risposta, qualunque essa sia, ai quesiti posti in punto di diritto in relazione alle violazioni commesse dal Governo italiano nell'iter estradizionale che rendono il suo attuale stato di detenzione totalmente illegittimo. Alla luce di quanto documentalmente emerso Francesco Pazienza D. reputa attualmente che non possa essere più considerato un detenuto legalmente ristretto in carcere bensì un vero e proprio sequestrato in un Paese dove, in tutta evidenza, non vige compiutamente lo Stato di Diritto. Tutti i documenti desecretati dal Dipartimento di Stato americano ed il memorandum di pazienza terminato al Dipartimento di Giustizia U.S.A. sono consultabili sul sito: http://www.pazienzahungerstrike.info
www.pazienzahungerstrike.info
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