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La marcia è stata confermata
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saigon Wednesday, Jul. 06, 2005 at 1:25 PM |
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Confirmed: 11:38 According to G8 Alternatives spokeperson Mike Arnott, the announcement that the march has been cancelled is the result of a unilateral decision by the police. As far as G8 Alternatives is concerned, the march is going ahead as planned.
<joeri> (11:43:24)CONFIRMED: Some of the G8 Alternatives coaches on their way to Gleneagles are now almost at the convergence site. Passengers report passing person handcuffed to the underside of a car, blocking the road at Yettso Muckart. <-- rampart_radio has quit (Quit: CGI:IRC (EOF)) <-- jamie_k has quit (Ping timeout: 612 seconds) <-- guest has quit (Quit: CGI:IRC) <joeri> CONFIRMED: 12:06 The crowds who have left the A9 and are walking north towards Gleneagles are being flanked by the police in riot gear, but not stopped yet. The police are also searching an unofficial camp on the right of the A9. They are now 3 miles from Auchterarder. <joeri> CONFIRMED: 12.00 at least 12 coaches are stuck on a side road off the roundabout in broxton. They have now been told that they are allowed to continue, but they are not moving. Police are telling them that they can't leave because of anarchist blockades being in the way <joeri> CONFIRMED: 12:20, Broxton Roundabout, buses being let through but not cars. Horse and dog units of police are behind the cars!
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aggiornamenti 1 da repubblica
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me Wednesday, Jul. 06, 2005 at 1:50 PM |
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13:45 Madre soldato ucciso in Iraq guida proteste
A guidare la manifestazione di protesta che cercherà di arrivare a Gleneagles è Rose Gentle, madre di un soldato di 18 anni, Gordon, ucciso nella guerra in Iraq. La donna, parlando a circa 1500 persone già riunite nel nei pressi del villaggio limitrofo di Auchterader, ha detto di aver deciso di partecipare alla marcia per protestare contro "le menzogne di Tony Blair". "Oggi - ha spiegato ancora - voglio che George Bush e Tony Blair sappiano che le famiglie dei soldati non si arrenderanno". 13:33 Il movimento non rinuncia al corteo
Un portavoce del G8 Alternativo, parlando ai manifestanti raccolti nel parco di Auchterarder ha riferito che sono in corso negoziati con la polizia, ma che l'intenzione è di fare comunque il corteo. "Ci sono migliaia di persone bloccate sui pullman fermi sulle autostrade e per questo siamo costretti a rinviare la partenza del corteo. Ma quando arriveranno, la marcia si farà" ha detto 13:22 Chiuse tutte le strade
La polizia ha blindato Gleneagles chiudendo praticamente tutte le strade che la collegano a Edimburgo e Glasgow. Per raggiungere Gleneagles da Edimburgo, gli speciali pullman della stampa e delle delegazioni impiegano tra le due e le tre ore per percorrere circa 70 chilometri. Le forze dell'ordine hanno infatti lasciato aperte solo alcune strade che possono essere percorse dai veicoli della polizia e da quelli autorizzati. I manifestanti antiG8 sono scesi in strada, oltre che ad Edimburgo, anche nelle vicinanze di Gleneagles e hanno formato delle catene umane per bloccare le strade. Per questo la polizia ha deciso di vietare una manifestazione in programma vicino all'albergo dove si svolge il G8 e ha chiuso praticamente tutte le vie di comunicazione verso e da Gleneagles 13:07 Giornalisti bloccati
Come avevano promesso, i manifestanti hanno cinto d'assedio l'area del summit e la polizia è stata costretta a bloccare tutte le strade d'accesso. Ne hanno fatto le spese centinaia di giornalisti che sarebbero dovuti arrivare questa mattina con le navette da Edimburgo e Glasgow, ma sono fermi da ore a diversi chilometri dalla sala stampa del summit 12:52 Polizia annulla una delle marce attorno a Gleneagles
Dopo le proteste e i 60 arresti di questa mattina a Edimburgo, la polizia ha annunciato la cancellazione di un corteo di pacifisti e ambientalisti, previsto oggi attorno alla sede del G8, a Gleneagles. La marcia era stata precedentemente concordata dalle parti, che avevano stabilito anche la distanza dall'albergo, 500 metri, e studiato l'intero percorso, autorizzando i manifestanti a sfilare anche all'interno di alcuni aree del perimetro di sicurezza.
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Against G8 Wednesday, Jul. 06, 2005 at 5:10 PM |
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Confirmed At 15.55 at the place where the fence is close to auchterarder, about 30 people started to try to go throught the fence. Police was around but at that moment too few to stop them. More and more people join the group who started breaking down the fence, police do not stop them and is mainly beyond the fence.
Confirmed 16.00 GATES OF GLENEAGLES: 200 peple have jumped a barbed wire fence into a field - now going up the the perimerter fence - more and more joining them in the field - 15 mounted police the other side of the fence and a watch tower to the right
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ARRESTATO UN ITALIANO
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L'Unita' Wednesday, Jul. 06, 2005 at 5:51 PM |
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Si chiama Federico Tommasello, ventottenne fiorentino, l'italiano arrestato insieme a un'altra sessantina di persone questa mattina durante le manifestazioni di contestazione al vertice dei G8 a Gleneagles, vicino Edimburgo. Tommasello fa parte dell'esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti, è il responsabile degli studenti medi e universitari. Probabilmente, ma le notizie dalla Scozia sono ancora poco precise, è stato arrestato in mattinata mentre partecipava ai blocchi stadali che si sono svolti un po' in tutta la cittadina scozzese e nelle campagne circostanti. «Federico era lì insieme ad altri Giovani Comunisti per manifestare contro il G8 - racconta all'Unità on line Michele De Palma, coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti - Ci eravamo sentiti ieri e aveva detto che la situazione stava diventando pesante ma nessuno si aspettava una repressione così forte da parte delle forze dell'ordine che hanno addirittura provato a vietare un corteo autorizzato. Da parte nostra rivendichiamo queste azioni di disobbedienza assolutamente non violente che abbiamo sempre praticato. Noi continuiamo a pensare che disobbedire al G8 è un diritto e che la libertà di manifestare è un diritto inalienabile. È assurdo che continui questo esercizio della violenza contro un movimento di milioni di persone in tutto il mondo. Purtroppo, da Genova in poi, assistiamo sempre alle stesse scene cioè una repressione durissima da parte forze polizia. Speriamo che questa volta non accada come nel 2001 e che vengano garantiti i diritti degli arrestati. Per tutti noi comunque chiediamo che siano liberati immeditamente».
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NEWS G8 IN SCOZZIA
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(((I))) SWISS Wednesday, Jul. 06, 2005 at 5:55 PM |
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Verso le 14:30, tra le 800 e le mille persone, facenti parte del alternativ g8 che erano in marcia su Princess St., sono state fermate dalla polizia. La polizia ha chiesto ai leader del gruppo di avanzare. Questi hanno fatto un passo avanti e sono stati immediatamente ammanettati e portati via. La polizia ha ora accerchiato circa mille persone con barriere di metallo alla National Gallery (princess st.). Le persone fuori dall'accerchiamento sono state fermate e gli è stato intimato il Section 60.
(((i))) SWISS
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GLENEAGLES, LA GENTE E' DENTRO!
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a.i Wednesday, Jul. 06, 2005 at 6:23 PM |
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da uk.indymedia
http://www.indymedia.org.uk/en/2005/07/316574.html
alla demo di Gleneagles un primo gruppo ha sfondato alle 16 ora britannica la prima cinta di reti, aprendo un varco dove sono passate centinaia di persone.
mezz'ora dopo quasi tutta la manifestazione è passata oltre e primi gruppi hanno scavalcato la seconda cinta.
ora la gente sciama nell'area che circonda l'hotel, oltre le protezioni!
gli antisommossa hanno preferito non aprire varchi ulteriori caricando, hanno formato una catena umana (armata, of course) intorno al parco dell'hotel.
ora la gente è davanti a loro, molti elicotteri sorvolano a bassa quota...
make G8 history!
CARLO E' VIVO BASTARDI!!!!
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Scontri tra manifestanti e polizia nei pressi di Gleneagles in Scozia
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NO-G8 Wednesday, Jul. 06, 2005 at 9:17 PM |
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Scontri tra manifestanti e polizia nei pressi di Gleneagles in Scozia (Ap) G8. La polizia carica i blocchi 6 luglio 2005 Nuovi incidenti sono scoppiati questo pomeriggio tra la polizia e i dimostranti nei pressi della barriera di sicurezza eretta nei giorni scorsi dalle forze dell'ordine attorno alla zona dell'hotel dove si svolge il vertice del G8 a Gleneagles. La polizia ha caricato i manifestanti che, avendo abbandonato la strada prevista per il corteo, hanno tentato di sfondare la barriera metallica lunga 8 chilometri. Alcune decine di dimostranti sono stati attaccati dalla polizia in mezzo a un verde campo erboso con manganelli e cani. Ci sarebbero stati alcuni feriti. Alcune migliaia di persone prendono parte alla manifestazione partita dalla cittadina di Auchterarder, poco distante dall'hotel dove si tiene il vertice. http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/articles/art_3684.html G8: GRUPPO MANIFESTANTI SCAVALCA BARRIERA SICUREZZA HOTEL SUBITO FERMATI DA POLIZIA, TENSIONE ALTA ALL'ARRIVO DEI LEADER Edinburgo, 6 lug. (Adnkronos) - Un gruppo di manifestanti anti-G8 e' riuscito a scavalcare un recinto basso situato nelle vicinanze del cancello principale, che porta all'albergo di Gleneagles, dove si stanno riunendo i leader che daranno vita al summit. Il gesto e' stato subito imitato da altre persone, che hanno percorso alcuni metri verso la zona protetta. Un elicottero militare si e' levato in volo per portare in loco agenti di rinforzo per bloccare l'avanzata dei manifestanti. Dopo i tafferugli di questa mattina a Stirling, la tensione resta alta.
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.73237297
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[G8] CRONOLOGNIA DI ALCUNE ORE DI LOTTA ....
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Iskra Wednesday, Jul. 06, 2005 at 9:18 PM |
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16:53 Gleanegles un elicottero trasporta rinforzi per la polizia
16.50 Gleneagles Diverse persone scendono dalle colline e si approcciano alle barriere di gleneagles. Sono altre persone e non quelle della manifestazione principale.
Glasgow: alle 10.00 di questa mattina, 4 persone si muovevano in Buchanan bus station. Dopo aver lasciato il taxi, sono stati arrestati dalla polizia e portati in centrale per circa 6 ore. Nessuna ragione e' stata fornita a parte il fatto di essere coinvolti nelle proteste. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/33935.shtml
17:05 La protesta sit-down pacifica è stata attacata dai poliziotti in antisommossa. Arrivano tantissimii poliziotti e circondano ilcampo.
16:50 La manifestazione e' arrivata al perimetro recintato. Molte persone rimangono li. Molte altre invece attraversano la recinzione. L'atmosfera e' di giubilo: la Infernal Noise Brigade e i Rinkydink stanno suonando buona musica. La polizia in tenuta anti-sommossa ha eseguito alcune cariche. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/33937.shtml
La polizia si prepara a caricare
17.05 il sit-in pacifico e' stato caricato dalla polizia anti-sommossa. Molti poliziotti hanno inondato il campo. Nessuno sta' rispondendo alle provocazioni.
17.10 la polizia ha caricato almeno 2 volte nel campo. La polizia e' dappertutto. Ci sono 4 elicotteri che sorvolano da vicino. Ci sono anche assistenti medici e osservatori legali. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/33940.shtml
16:54 Gleaneagles Polizia a cavallo e in anti-sommossa hanno ci rcondato le persone nel campo. Alcune si sono sedute mentre altre sono sparse nel campo accerchiato
17.00 Testimonianze dei manifestanti riferiscono che la gente e' abbastanza eccitata per quello chesta succedendo, ma molti sono preoccupati perche' l'atmosfera e' un po' cambiata e non sanno cosa potrebbe succedere
Glasgow 1 arresto a durante perquisizione alla fermata dell' autobus.
18:34 alcuni assistenti del swp e del ssp (qualsiasi cosa essi siano) dicono ai protestanti in marcia di andare dietro al parco per il terzo rally del giorno. la maggior parte si rifiuta quindi gli assistenti abba ndonano i dimostranti e si dirigono verso il rally, lasciando i protestanti da soli con la polizia
18:36 citazione da un rappresentante di war on want: "abbiamo centinaia di persone che occupano un campo, centinaia in una strada, chinooks (elicotteri a 3 rotori, grossi e brutti) che fanno passaggi a b assa quota ogni 30 secondi ; e gli assistenti se ne vanno -- alcuni poliiotti si sono scusati per tutto questo
18:38 confermati 200 che occupano il cam po di gleneagles e 200 penned (?) verso la strada della marcia e autorizzati a riunirsi e manifestare con gli al tri. i chinook vanno e vengono con i fari accesi, e i dimostranti si (licenza) cacano in mano http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/33939.shtml
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NOTIZIE DAL G8 IN SCOZZIA
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L'informatore proletario Wednesday, Jul. 06, 2005 at 9:21 PM |
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GLENEAGLES (Scozia) - Le previsioni della vigilia hanno trovato subito conferma nella giornata di apertura del summit degli otto Grandi a Gleneagles, in Scozia. Sia nella prima parte della mattina che nel pomeriggio si sono verificati scontri tra la polizia e i manifestanti che hanno cercato di violare la cosiddetta «zona rossa», una fascia di sicurezza creata attorno all'area in cui sorge l'hotel a 5 stelle che ospita i leader dei Paesi più industrializzati del mondo, che stasera saranno a cena con la regina Elisabetta e che domani e venerdì affronteranno i temi dell'economia globale, degli aiuti alle nazioni sottosviluppate e delle politiche ambientali da attuare su scala planetaria per combattere l'effetto serra e i problemi dovuti alle mutazioni del clima. La polizia ha riferito che oggi sono stati arrestati parecchi manifestanti, tra cui ci sono anche alcuni italiani. GLI SCONTRI - I primi tafferugli si sono registrati sulle strade che portano verso la località scelta per il vertice. Un centinaio di manifestanti, con i volti coperti da fazzoletti e bandane, dopo avere lasciato il campo di Sterling ha fronteggiato i poliziotti che cercavano di impedire loro di valicare la rete di protezione che circonda Gleneagles per una lunghezza complessiva di circa dieci chilometri. C'è stato anche un lancio di oggetti contro gli agenti in tenuta anti-sommossa e due degli attivisti sono stati arrestati. Fermati in questo primo assalto dai poliziotti, i no global si sono sfogati infrangendo i finestrini di alcune vetture parcheggiate nella zona. Per «motivi di sicurezza» la polizia scozzese aveva daprima comunicato l’annullamento della marcia di Gleaneagles, l’unica che si sarebbe dovuta svolgere nei pressi del luogo del summit e che era stata autorizzata dopo lunghe trattative a patto che vi prendessero parte al massimo 5 mila persone. Dopo un «braccio di ferro» con gli organizzatori della marcia, che hanno dichiarato che il corteo ci sarebbe stato in ogni caso, la polizia ha revocato il divieto.
ARRESTATI ANCHE DEGLI ITALIANI - Nuovi incidenti sono poi scoppiati nel pomeriggio tra la polizia e i dimostranti nei pressi della barriera di sicurezza eretta nei giorni scorsi dalle forze dell'ordine attorno alla zona dell'hotel dove si svolge il vertice del G8 a Gleneagles. La polizia ha caricato i manifestanti che, avendo abbandonato la strada prevista per il corteo, hanno tentato di sfondare la barriera metallica lunga 8 km. Alcune decine di dimostranti sono stati attaccati dalla polizia in mezzo a un verde campo erboso con manganelli e cani. Una bandiera americana è stata data alle fiamme. Ci sarebbero stati alcuni feriti e manifestanti di diverse nazionalità tra cui «più di un italiano» sono stati arrestati nei pressi di Gleneagles. Lo ha detto una fonte della polizia del Tyneside, responsabile per la zona del vertice. Non sono state precisate nè l'identità degli arrestati nè le circostanze degli arresti.
TRA GLI ARRESTATI UN DIRIGENTE DEI GIOVANI COMUNISTI - «Rifondazione Comunista esprime il suo pieno sostegno alla manifestazione che, dopo l'immotivato divieto, si è svolta in Scozia e chiede che vengano rilasciati subito gli arrestati, fra cui Federico Tommasello, dirigente dei Giovani comunisti». È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla segreteria nazionale di Rifondazione Comunista in relazione agli scontri tra polizia e no global durante il G8 di Edimburgo.
L'ASSALTO AL FAST FOOD - Nella cittadina di Bannockburn un gruppo di dimostranti con volto coperto e armati di spranghe di ferro ha danneggiato le automobili parcheggiate e le vetrine di un Burger King. I manifestanti portavano cartelli e gridavano slogan contro il summit. Sul muro di un palazzo i manifestanti hanno lasciato dietro di loro una grande scritta che riassume la loro visione dell’attuale situazione mondiale: «10.000 faraoni e sei miliardi di schiavi». Meno agitata la situazione a Edinburgo, dove nelle strade della città si aggirano diversi gruppi di manifestanti. Al momento non si segnalano violenze anche se la polizia ha preso posizione a protezione dello Sheraton Hotel che ospita diverse delegazioni.
GLI «ECO-GUERRIERI» - Un’altra azione ha visto entrare in gioco una cinquantina di «eco-guerrieri» che usando tronchi e rami d’albero hanno bloccato un ponte presso la cittadina di Crieff, dove sembra abbiano trovato alloggio alcuni delegati al G8. Sul ponte è stata innalzato uno striscione con la scritta: «Al G8 la democrazia deve ancora aspettare».
IL BLOCCO DEI LEADER - Gli scontri di questa mattina rientrano nello schema previsto dai manifestanti, che intendono operare un’azione di «blocco» attorno a Gleneages per rendere quanto più difficle possibile l’arrivo dei leader. La polizia per motivi di sicurezza ha deciso di chiudere l'autostrada M9, principale via di accesso a Gleneagles da Edimburgo, presa di mira anche dai dimostranti che hanno cercato di paralizzarla scendendo sulla carreggiata e abbandonando sull'asfalto rami di alberi, sassi e altri ostacoli. Immediate le ripercussioni su tutto il traffico nella zona.
L'ARRIVO DI BUSH Dopo la breve visita in Danimarca, durata in tutto 16 ore, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush è arrivato a Glasgow con la moglie Laura e la figlia Jenna a bordo dell'aereo presidenziale AirForceOne. Arriverà in serata a Gleneagles, dove si unirà a tavola agli altri capi di stato e di governo del G8 nella cena offerta dalla Regina Elisabetta. Tra gli altri leader sono arrivati in Scozia anche Putin e Berlusconi.
LA STRATEGIA DEI NO GLOBAL - Indymedia annuncia che sono almeno 200 i militanti antiglobalizzazione e anarchici che questa mattina hanno iniziato a cercare di bloccare lo svincolo che collega le strade 9 e M9. l’azione è condotta dal gruppo Rural Convergence Camp e Indymedia parla di «scontri molto violenti con la polizia». Sempre secondo Indymedia nell’operazione di «bloccaggio» dalle prime ore del giorno sono coinvolti da 6000 a 7000 militanti, organizzati in tre gruppi.
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[G8 CONTROVERTICE] Aiuti all' Africa ??? NO ALLE MULTINAZIONALI....
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g8 controvertice Scozzia Wednesday, Jul. 06, 2005 at 9:52 PM |
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Ritengo che i G8 siano diventati molto bravi a mettere su un'agenda che finirà per favorire quelli che sono gli interessi delle grandi multinazionali
da "il manifesto" del 06 Luglio 2005 CONTROVERTICE Aiuti all'Africa? No, alle multinazionali
Parla Ken Wiwa, figlio del poeta e leader anti-Shell ucciso in Nigeria LUCA MANES*,
Dieci anni fa veniva giustiziato in Nigeria Ken Saro Wiwa, poeta e leader pacifista della popolazione degli Ogoni. Il suo unico torto era stato voler difendere la sua gente dai soprusi perpetrati dalla Shell in nome del petrolio. A Edimburgo abbiamo incontrato suo figlio Ken, scrittore e anch'egli attivista per i diritti umani, tra i relatori di maggior spicco dell'Alternative G8.
Che cosa ti aspetti dal G8?
Francamente non ho nessuna aspettativa. Ritengo che i G8 siano diventati molto bravi a mettere su un'agenda che finirà per favorire quelli che sono gli interessi delle grandi multinazionali. Penso che la supposta cancellazione del debito e la questione dell'aumento degli aiuti allo sviluppo non siano altro che cavalli di Troia utilizzati per gettare fumo negli occhi e coprire così il fatto che le decisioni del G8 non contribuiranno in nessun modo a migliorare le condizioni sociali e materiali della popolazione africana.
Mi sembra di capire che sei molto pessimista sull'esito del vertice.
No, purtroppo sono molto realista. Mi spiego: prendiamo il debito estero del mio paese, la Nigeria. Inizialmente ammontava a 5 miliardi di dollari. In totale abbiamo ripagato ben 16 miliardi, però ce ne rimangono da restituire ancora 35. Adesso il G8 dice che ci abbonerà 18 miliardi, ma solo se saremo in grado di rispettare certe condizioni, inclusa una maggiore produzione di petrolio. Le solite storie che hanno bloccato lo sviluppo di tanti paesi africani!
Immagino che tu sia perplesso anche sulla tanto decantata Commission for Africa voluta da Blair in vista del G8.
La Commission for Africa mi sembra una cosa alquanto buffa. Ha riconosciuto tutte le problematiche del nostro continente, senza per questo offrire una soluzione adeguata. Anzi, in un certo qual modo ha ammesso che i paesi del Nord del mondo continueranno a fare ciò che hanno fatto finora e che è esattamente una delle cause principali della povertà e dell'arretratezza dell'Africa. Per questo non ho dubbi ad affermare che dietro la Commission for Africa c'era una forte spinta da parte delle multinazionali.
Tu sei stato a Londra per il Live 8. Quale è stata la tua impressione?
Mi è sembrato che la protesta politica sia stata cooptata dall'industria dell'intrattenimento. Il concerto di Hyde Park è stato molto bello, però alla fine nessuno ha parlato seriamente delle questioni importanti. È un peccato.
Parliamo della Nigeria. Come è la situazione in questo periodo?
Sta peggiorando. Dopo che nei territori del Delta del Niger, dove c'è la stragrande maggioranza dei pozzi di petrolio, c'è stata una rivolta per protestare contro la gestione dei proventi petroliferi, è in atto una crescente militarizzazione della regione. L'amministrazione Bush ha suggerito al presidente Obasanjo di trattare con i ribelli, ma allo stesso tempo sta fornendo numerose consulenze militari e spingendo affinché siano dispiegate sempre più forze sul campo. C'è il rischio di un possibile conflitto, che potrebbe addirittura varcare i confini nigeriani e coinvolgere altri paesi.
Intanto le multinazionali del petrolio continuano a operare indisturbate, causando quasi esclusivamente disagi alle popolazioni locali.
Certo, sono loro che condizionano l'agenda politica del nostro paese, che solo apparentemente può sembrare una democrazia, ma dove invece, proprio a causa del ruolo delle grandi corporation, il deficit democratico aumenta ogni giorno di più.
So che dopo otto anni di lotta sei riuscito a portare la Shell davanti a una corte statunitense con l'accusa di violazione dei diritti umani.
Sì, è stato un passo importante. Però ho capito che la giustizia ha più a cuore gli interessi economici che i diritti umani, altrimenti l'anno scorso, quando la Shell ammise di aver sovrastimato la sua produzione annua di barili di greggio per un valore di ben quattro miliardi di dollari, non sarebbe accaduto che ai grossi investitori della Shell fossero necessari solo due mesi per arrivare a un procedimento giudiziario.
Sulla stampa internazionale di recente si è letto del caso di corruzione legato al progetto di estrazione di gas di Bonny Island, al largo della costa nigeriana. Che cosa ne pensi?
Che è facile parlare della corruzione nel Sud del mondo, ma troppo spesso ci si scorda di come agiscano contro la legge tante multinazionali. Ecco, di questa cosa la Commission for Africa ha colpevolmente taciuto, eppure è sempre più davanti agli occhi di tutti.
crbm/Mani Tese
http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/42cc046a0d398.html
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http://www.edoneo.org
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CONTRO GLII 8 GRANDI, AGITAZIONE, RIVOLUZIONE
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Organizzazione Comunista Proletaria Wednesday, Jul. 06, 2005 at 10:23 PM |
mail:
organizzazionecomunistaproletari@yahoo.it |
CONTRO GLII 8 GRANDI, AGITAZIONE, RIVOLUZIONE
[G8-SCOZZIA]
Gli otto grandi si sono riuniti in Scozzia per discutere della fame nel mondo, specialmente della poverta' in Africa, questo e' quello che ci vogliono far credere, come al solito non faranno altro che trovare nuovi compliotti, per sfruttare le popolazioni locali, magari con quintali di campi transgenici, in cambio di chissa quale risorsa naturale... ma e' il minimo che si potrebbe ipotizzare..... Sappiamo benissimo, e non da ora che gli interessi del sistema capitalista, non sono e non potranno mai essere gli interessi delle masse popolari, che siano Italiane, Africane, o Americane, si viaggia su due contrapposti interessi, noi appoggiamo, e appoggieremo sempre i popoli in lotta dell'Africa, del Sud America, e di tutti i paesi del mondo, che lottano contro il sistema capitalista, e contro l'imperialismo ...... E altrettanto salutiamo i compagni Italiani che si sono recati al controvertice in Scozzia, per ribadire che il sistema capitalista non puo' aiutare i paesi poveri, al massimo puo' bombardarli, per succhiare da loro tutte le risorse naturali... (es: Somalia, Iraq, Afghanistan, ecc..) quindi nessun G8 potra' aiutare i popoli poveri, nessuna supremazia Capitalista o nessuna multinazionale fara' gli interessi delle classi popolari di nessun paese nel mondo..... Contro la crisi evidente ed internazionale del sistema capitalista, che non puo' che provocare ulteriori guerre imperialiste, ulteriori crak finanziari, ulteriori processi di poverta' fra le masse popolari, Italiane e di tutto il mondo....
UNIAMOCI, PER FARE DELL'ITALIA UN PAESE SOCIALISTA !!!!!
E l'unica soluzione, uniamoci nel (n) partito comunista Italiano, facciamo un fronte unico e compatto per abbattere la repressione portata avanti dai vari sgherri del sistema Italiano, Innalziamo la bandiera della RIVOLUZIONE PROLETARIA... Non possiamo che tornare indietro e dirvi...
PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNITEVI !!!!!
http://www.organizzazionecomunista.splinder.com
www.organizzazionecomunista.splinder.com
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Il testo della rivendicazione
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Quello del 7/luglio 2005 Friday, Jul. 08, 2005 at 4:25 PM |
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Il testo della rivendicazione diffuso sul web di red
Ecco la traduzione dall'arabo del testo integrale del messaggio pubblicato sul sito Internet «elqal3ah.com» che rivendica, a nome di al Qaida, gli attentati oggi a Londra:
«Siate felici uomini della nazione islamica e araba, è giunto il momento della vendetta contro il governo crociato e sionista britannico in risposta alle stragi che sono state commesse dalla Gran Bretagna in Iraq e in Afghanistan. Gli eroici muhjaheddin hanno condotto un'operazione santa a Londra, ed ecco che la Gran Bretagna brucia di paura e di terrore nel Nord, nel Sud, nell'Est e nell'Ovest...Il popolo britannico è stato più volte ammonito. Ora abbiamo mantenuto la nostra promessa con un grosso sforzo dei nostri eroi...L'operazione ha richiesto dei lunghi preparativi per assicurare il suo successo. Ingiungiamo il governo italiano e quello danese, e gli altri governi dei crociati, di ritirare le truppe dall'Iraq e dall'Afghanistan se non vogliono avere la stessa punizione».
Il messaggio è firmato dal Gruppo della «organizzazione segreta Tanzim Qaidat el Jihad fi Europa» (Organizzazione della Jihad di al Qaida in Europa).
.......da" l'Unità " del 8/7/05
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PERCHE' IL G8 HA FALLITO....
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Mani Tese Friday, Jul. 08, 2005 at 8:58 PM |
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Perché il G8 di Gleneagles ha fallito Fonte: Mani tese , 08.07.2005 20:21 8 luglio 2005
Rispetto alle aspettative sollevate dalla presidenza inglese e dalla società civile internazionale sull'esito del G8 di Gleneagles, il comunicato finale risulta alquanto limitato e mostra come oramai il G8 non sia in grado di affrontare emergenze globali, data la sua limitatezza e non rappresentatività nel mutato panorama internazionale. Come il premier britannico Tony Blair ha ammesso, gli impegni di Gleneagles non consegnano la povertà alla storia. Ma soprattutto la società civile crede che questi impegni non consentiranno afatto ai paesi poveri di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.
Cancellazione del debito dei paesi più poveri
Il G8 si è limitato a ratificare l'accordo definito dallo scorso G7 delle finanze di Londra per una potenziale riduzione del debito dei 18 paesi più poveri ed indebitati (di cui 14 africani e 4 latinoamericani). Nonostante lo stesso Gordon Brown avesse auspicato la cancellazione ad un numero maggiore di paesi (minimo 23), questo risultato non è stato raggiunto. Nonostante si sia detto che il valore nominale di questi debiti sia pari a 40 miliardi di dollari, in realtà si tratta di solamente 15 miliardi di dollari in valore attuale. Inoltre, si parla del debito, per altro inesigibile da diversi anni, verso solo tre istituzioni finanziarie internazionali - Banca mondiale, Fondo monetario internazionale e Banca africana di sviluppo - escludendo nel caso dei paesi latinoamericani la Banca interamericana di sviluppo, che controlla buona parte del loro debito.
I leader del G8 non hanno chiarito affatto come finanziare una tale cancellazione, in particolare nel caso del FMI, con il rischio che una tale cancellazione non venga ratificata a settembre da Banca mondiale ed FMI ai loro incontri annuali, nonché mettendo a rischio le esistenti risorse per l'aiuto allo sviluppo che potrebbero essere diminuite per pagare la cancellazione. In sostanza questa non libererebbe risorse fresche ed addizionali per far fronte alle sfide dell'Africa e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Infine, l'accordo in futuro potrebbe essere esteso anche ad altri 10 paesi, solamente se questi implementeranno le solite ricette di aggiustamento economico strutturale della Banca mondiale e del FMI, che includono privatizzazioni dei servizi essenziali, riduzione delle spese sociali e liberalizzazioni commerciali e del mercato dei capitali, che negli ultimi 20 anni hanno contribuito ad aumentare la povertà, più che a ridurla.
Aumento degli aiuti allo sviluppo
Nel comunicato finale del G8 compare la cifra di 50 miliardi di dollari di aumento degli aiuti allo sviluppo. Dietro la retorica che la dipinge come una scelta senza precedenti, in realtà il G8 ricicla quasi tutti impegni già presi, aggiungendo poche briciole.
Circa 25 miliardi erano già stati promessi dall'intera comunità internazionale, inclusi gli Stati Uniti, alla Conferenza ONU Finanza per lo Sviluppo del marzo 2002, allorché ci si era impegnati ad aumentare gli aiuti fino allo 0,39 per cento del PIL entro la fine del 2006, nella prospettiva di raggiungere l'obiettivo dello 0,7 per cento disatteso negli ultimi trent'anni. Si consideri inoltre che il G8 prende in esame l'orizzonte del 2010, e che quindi visto che il PIL delle economie dei paesi ricchi cresce ogni anno, andrebbe effettuato un adeguamento costante delle risorse da destinare in valore assoluto agli aiuti allo sviluppo. Tale adeguamento per mantenere la percentuale del PIL impegnata allo stesso livello comporterebbe fino al 2010 un aumento di circa 10 miliardi di dollari.
Dei rimanenti 15 miliardi, in realtà si tratta di impegni appena presi negli ultimi mesi in particolare dall'Unione Europea con l'obiettivo di raggiungere lo 0,51 per cento del PIL entro il 2010 ed in risposta dall'amministrazione americana che si è impegnata ad aumentare gli stanziamenti per l'Africa, anche se fino ad oggi l'amministrazione Bush non ha effettuato quasi per nulla esborsi sugli impegni presi a partire dal 2002.
Perciò, il G8 non va oltre gli impegni già presi e non rispettati, e nel caso di Germania ed Italia mantiene un'ipoteca sulla volontà vera di raggiungere questi obiettivi, condizionando l'esborso dei fondi all'andamento dei conti pubblici. In questo contesto risulta tardiva la posizione italiana di considerare la possibilità di escludere i fondi per l‚aiuto allo sviluppo dal conteggio dell'indebitamento netto all'interno dei parametri di Maastricht.
In ogni caso va ricordato che nei prossimi tre anni l'aiuto allo sviluppo dei paesi europei sarà gonfiato in maniera virtuale di circa il 20%, visto il conteggio della cancellazione del debito odioso iracheno accumulato da Saddam Hussein, superiore ai 30 miliardi di euro.
Meccanismi innovativi di finanziamento dello sviluppo
Profondamente deludente l‚esito del vertice al riguardo. La proposta franco-tedesca di esplorare seriamente la possibilità di istituire meccanismi di tassazione globale, quali una tassa sui biglietti aerei, è stata di fatto rigettata dagli altri leader.
La proposta inglese di istituire una International Finance Facility - ossia di racimolare risorse aggiuntive tramite l'emissione di titoli obbligazioni da parte dei governi dei paesi ricchi sui mercati finanziari, da rimborsare poi a distanza di dieci anni - non decolla neanche in maniera molto limitata per quel che riguarda il finanziamento dei vaccini per l'immunizzazione contro malattie endemiche in Africa.
Commercio internazionale
Ancora una volta il G8 dimostra la sua mancanza di volontà di accettare che le regole del commercio internazionale siano rese più eque a vantaggio dei paesi più poveri. Nel comunicato finale manca un pronunciamento su una data ultima per l'eliminazione dei sussidi all'esportazione di Unione Europea e Stati Uniti, che sono causa di un dumping proprio a danno dei paesi più poveri.
Non si da affatto una risposta all'emergenza per i paesi produttori di cotone nell'Africa occidentale, ma si promette soltanto assistenza tecnica ai paesi poveri per seguire meglio i negoziati ed attuare le riforme commerciali necessarie ad entrare nei mercati globali. Un conflitto di interessi palese da parte della Commissione Europea, principale attore che cerca di strappare una liberalizzazione dei mercati africani dei prodotti industriali e dei servizi, concedendo loro ben poco in cambio. Ad esempio, nonostante l'attenzione posta dal G8 sull'erosione degli accordi preferenziali a vantaggio dei paesi più poveri, in realtà l'Unione Europea cerca di strappare a suo vantaggio un'ulteriore apertura dei mercati africani tramite i negoziati degli Economic Partnership Agreements con i paesi dell‚Africa-Caraibi-Pacifico. Di fatto l'Unione Europea ed il G8 ribadiscono che concederanno eventualmente un accesso agevolato soltanto ad alcuni prodotti dei paesi già poveri secondo gli impegni già esistenti.
La lotta ai cambiamenti climatici
Molto deludente rispetto alle attese l'esito del negoziato sui cambiamenti climatici, il secondo pilastro del vertice di Gleneagles. Per quel che concerne il riconoscimento delle responsabilità umane si torna indietro rispetto alle dichiarazioni del G7 di Denver del 1997.
L'intesa sulla necessità di ridurre le emissioni con il consenso degli americani in realtà getta le basi per un accordo diverso da Kyoto oltre il 2012, quando il protocollo dovrebbe essere invece rivisto e rafforzato. Inoltre, il dialogo con le potenze emergenti che sarà avviato a novembre dal governo inglese, rischia di spostare le responsabilità per una significativa riduzione delle emissioni inquinanti dai paesi ricchi a quelli in via di sviluppo, come voluto dall'amministrazione Bush.
Inoltre non c'è nessun impegno temporale e quantificato su come saranno ridotte ad un certo punto le emissioni.
L'enfasi sulla necessità di esportare tecnologie pulite verso i paesi africani, senza meglio specificare di quali tecnologie si tratti, apre la strada al trasferimento di tecnologie a basse emissioni di carbonio, ma con impatti parimenti negativi a livello ambientale e sulle comunità locali, come quelli associati ai progetti di grandi dighe idroelettriche e impianti nucleari. Infine, è singolare che venga chiesto un intervento in tal senso alla Banca mondiale, che ad oggi rimane il più grande finanziatore pubblico di nuovi progetti a combustibili fossili. Si pensi solo che dalla conferenza di Rio nel 1992 fino ad oggi la Banca ha finanziato lo sviluppo di nuove riserve petrolifere con ben 25 miliardi di dollari, causando severi impatti futuri per il clima globale.
Risulta davvero curioso che allo stesso tempo il G8 si mostri molto più preoccupato per l'elevato prezzo del petrolio, chiedendo che i paesi produttori nel Sud del mondo aumentino la disponibilità di greggio sui mercati internazionali, aumentando così le emissioni di anidride carbonica, principali responsabili dell'effetto serra.
Fonte: http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/34078.shtml
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Aggiornamenti controvertice fino alle 18:40....
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(((i))) Scozia Friday, Jul. 08, 2005 at 9:49 PM |
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Blocco del ponte a nord di Glasgow ((i)), 08.07.2005 17:52 16:30 Glasgow Il lato nord del ponte è stato chiuso, molti poliziotti stanno arrivando da nord ed alcune persone sono state prese in mezzo. Spintonamenti in corso. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/34068.shtml
Accerchiamento sul Ponte ((i)), 08.07.2005 19:10 17:20 Glasgow Il parties stà continuando nell'accerchiamento sull'incrocio tra bridge street e oswald street. Circa 20 cavalli si vedono dal ponte schierati da Oswald street al ponte. La folla stà urlando in risposta.
17:30 Circa 40 persone sono circondata tra i cavalli da una parte e la polizia dall'altra all'incrocio di Bridge street. Una linea di poliziotti spinge la folla a sud del ponte dove attualmente ci sono ancora persone. Al momento ne il sound system ne la samba band puo essere sentita dal lato nord del ponte. I manitestanti stanno fischiando e prendendo in giro le forze dell'ordine. Ci sono quindi ca 50-60 persone che si stanno muovendo disordinatamente al di fuori di quelli accerchiati dai poliziotti e dai cavalli. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/34074.shtml
Sempre dal ponte a Glasgow ((i)), 08.07.2005 19:26 17:35 Glasgow Ora si trovano tutt* sotto la section 60, la folla che è stata spostata del ponte verso sud in un area residenziale attraversando strade trafficate. I poliziotti si stanno comportando bene e c'è un'ottima atmosfera.
17:55 Glasgow Al incrocio di jamaca str e Broomilaw 100 persone che prima erano semplicemente in piedi adesso si stanno sedendo sulla strada. Solo pochi poliziotti cercano di far passare il traffico.
Un guppo eterogeneo di manifestanti: alcuni bloccano la strada mentre altri stanno nella zona, molti fischi e grida occasionali.
18:00 Glasgow:
All'incrocio di Jamaca street è stato sgomberato da una linea della polizia. Circa trenta persone sono trattenuti sull' asfalto vicino al ponte. Si registra un'arresto.
18:10
Il gruppo che si trova in Jamaca street ha ricevuto il permesso di andarsene. Nessun gruppo si stà muovendo, apparte qualche singola pesnona che si muove sulla sinistra della strada.
Qualcuno appena ritornato dal centro città descrive una situazione caotica e la polizia è completamente confusa.
18:17
Le persone sul ponte sono ancora accerchiate dalle 2 parti ma l'ambiente all'interno sembra buono. Si balla e si gioca a palla. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/34076.shtml
Sempre attorno al ponte ((i)), 08.07.2005 19:46 18:05
Glasgow La polizia ha disperso la folla in piccoli gruppi. Alcune persone vengono ammanettate dopo aver affrontato la polizia, non c'è un numero ufficiale di arrestati.
18:40
Dal ponte Giorgio v i gruppi vengono lasciati andare a gruppetti di 5-8 persone ma solo solo se dicono alla polizia dove sono diretti.
Sono quindi scortati dalla polizia per tutto il tragitto. http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/34077.shtml
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IL SUMMIT DEL G8 NON POTEVA ANDARE PEGGIO....
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viviana Saturday, Jul. 09, 2005 at 9:14 AM |
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Il summit del G8 non poteva andare peggio.
Questo trentesimo costosissimo summit si chiude con un buco nell’acqua. Ma perche’ non si consultano ogni mese in videoconferenza e la smettono di rompere le balle con i loro sciali esibizionisti? Queste ritualita’ sceniche che dovrebbero ogni volta ribadire l’incoronazione di 8 presidente come ‘grandi potenza mondiali’, ormai mostrano la corda. Prima di tutto perche’ il potere mondiale si e’ trasferito da altre parti: grandi organismi finanziari, multinazionali oggi, Cina e India domani. Poi perche’ la buona volonta’ di questi signori e’ talmente scarsa da risultare grottesca. Il summit e’ stata la sagra dell’egoismo privato e della malafede. Ridicola poi la partecipazione dell’Italia che e’ talmente scivolata in basso da rischiare di uscire dall’Europa, altro che ottava potenza mondiale!! E perche’ poi non possiamo assistere in mondo visione, noi mondo, a quello che si dicono loro, padroni del mondo, in tutta trasparenza, visto che siamo noi a pagare le conseguenze delle loro scelte piccole e scellerate? I giornali parlano di 50 miliardi, ma ne sono stati realmente promessi 40 miliardi, e, se si tiene poi conto che anche le passate promesse di fondi sono rimaste inevase, anche questa desta solo incredulita’. Gli aiuti non fanno che rimpiccolire, mentre le spese militari aumentano, e sono scambiati coi tassi di pagamento dei debiti, come se terzo mondo aiutasse se stesso. Ti do’ un dollaro di rimessa del debito, ti levo un dollaro di aiuto internazionale. Dov’e’ il beneficio? Chiacchiere generiche su malaria, vaccini ecc., senza che si sia tirato fuori un dollaro di copertura. E nessuno ha inteso realmente correggere le distorsioni del mercato che impongono le merci dei paesi ricchi, vietando le esportazioni da quelli poveri, nessuno ha tolto i dazi che impedisco al continente africano di esportare. E nessuno ha manifestato reale intenzione di togliere i lauti sussidi all’agricoltura e all’allevamento europeo. Ricordiamo la frase di Zanotelli che “le mucche europee, grazie agli incentivi dell’Unione Europea in favore dell’agricoltura, vivono con circa 3 euro al giorno. Allo stesso modo in moltissime zone del Sud del mondo, milioni di persone vivono con meno di un dollaro al giorno… per cui possiamo dire che ci sono milioni di persone che, se potessero rinascere, preferirebbero essere una mucca europea.” L’unica cosa certa l’attentato a Londra, che ha ridicolizzato guerre, esportazioni di democrazia, vane promesse, summit ecc, facendo balzare l’assurdo di tutta la sceneggiata. Dopo l’attentato a Madrid, sara’ ora la volta di un attentato a Roma. La Lega che finora ha straparlato sull’eccellenza dell’invasione irachena, favoleggiando di presunti ordini e sicurezza ristabiliti, ora di colpo chiede il ritiro delle truppe: “Tanto che ci stanno a fare a Nassiryra?”, inutile far presente a Castelli e soci che era esattamente la domanda fatta finora. Berlusconi annuncia il surreale ritiro di 300 uomini. Ma tanto passera’ le sue giornate disertando Roma per Portorotondo, come ha sempre fatto, per cui ogni qualsivoglia attentato pensera’ di risparmirselo. Pisanu ha detto francamente che, per quanto prenda misure difensive, e’ totalmente inutile difendersi dal terrorismo. Inutile obiettargli che era esattamente quello che tutto il mondo disse dopo l’attacco di Bush all’Irak “per rendere l’America piu’ sicura”. L’America non e’ piu’ sicura, l’Europa non e’ piu’ sicura, il mondo non e’ piu’ sicuro, il terrorismo non e’ stato sgominato, come ciancia a vanvera Bush, anzi la sequela di guerre e sfruttamenti lo ha propagato come una pianta velenosa e inevitabile. Le guerre infinite, il neoliberismo e l’impero delle multinazionali hanno peggiorato enormemente il mondo, gettandolo in uno stato di insicurezza crescente, miseria crescente, guerra crescente, ingiustizia crescente. Che ci sia ancora qualcuno che pensi di poter proseguire in questa infame ricetta, che aggiunge peggio al paggio, visti i risultati micidiali e spesso irreversibile avuti fin qui, dimostra solo che c’e’ gente dominata dalla follia e dalla perversione. Persino in queste condizioni tragiche in crescita, Bush si permette di proseguire la sua politica dissennata e di ribadirla. Il principale terrorista nel mondo e’ Bush. E nessuno dei capi di governo presenti sta costituendo una alternativa valida al suo programma di distruzione globale. Siamo atterriti nel dirlo, ma il potere e’ nelle mani di pazzi scatenati, che non sanno nemmeno percepire la gravita’ di quello che fanno. I popoli del mondo hanno chiesto che la poverta’ fosse consegnata alla storia, forse quelli che oggi muoiono di fame nemmeno sanno di questo appello, continueranno semplicemente a morire di fame, 70.000 bambini al giorno a cui i nomi di Bush o di Blair non fanno storia. Nessuno degli obiettivi del Millennio sara’ raggiunto. Slogan e promesse restano quelle che sono: parole vuote. L’unica verita’ che emerge ancora una volta e’ la delegittimazione di questi cosiddetti potenti che in realtà esercitano solo il potere di fare male, proni ai dettami di pochi organismi internazionali, non democratici, non eletti, e di cui non conosciamo nemmeno i dirigenti. Di fronte allo strapotere reale delle corporazioni, di cui i governi sono ormai solo esecutori, queste pompe e sceneggiate hanno assunto il sapore di una farsa. Blair aveva chiesto la cancellazione del debito almeno a 23 paesi, ma non si vedono progressi rispetto al summit del 2004, le frasi si sono ripetute stancamente e ormai non le credono piu’ nemmeno loro: il debito ‘forse’ sara’ ristretto a 18 paesi, di cui 14 africani e 4 latinoamericani. Anche le cifre risultano un imbroglio, si e’ parlato di 50 miliardi di dollari, saranno 40, ma solo nominalmente, perche’ il valore vero sara’ si 14. I grandi organismi internazioni, WTO, Banca Mondiale Fondo Internazionale non partecipano al G8 con uomini visibili e individuabili, ma sono l’anima nera e invisibile che domina tutte le scelte. Sono la grande Spectre planetaria. Gli 8 figurano ormai come i suoi pupazzi. Berlusconi non sappiamo proprio in che vesti squallide figuri, ma ormai e’ l’unico in Europa che non sa che non conta niente. Il debito e’ verso varie banche, e nel summit si e’ parlato solo dei debiti verso alcune. Ma i 4 paesi poveri dell’America del Sud hanno il loro debito soprattutto la Banca interamericana di sviluppo, che nemmeno e’ citata. Quando si cancella un debito non si usa una gomma, si devono trovare dollari per l’ammontare corrispondente con cui pagare le banche, le banche non cancellano nessun debito, semplicemente si fanno pagare da altri. Da dove usciranno questo soldi alternativi? Nessuno se ne’ curato. L’unica cosa che si e’ detto e’ che i paesi poveri pagheranno il loro debito rinunziando agli aiuti. Bell’affare! Questo li condanna a una miseria ancora maggiore. E cio’ che hanno gia’ reso in interessi supera di dieci venti volte le cifre ottenute. Gli aiuti al terzo mondo sono un furto. E quel che vediamo in questi G8 e’ una farsa. Le dichiarazione roboanti di questo otto grotteschi personaggi sono menzognere. Nessuno di loro ha intenzione di tirare fuori un dollaro o di cambiare la sua politica di razzia mondiale. Sappiamo che la Banca Mondiale non e’ un ente di beneficenza ma una organizzazione di sfruttamento selvaggio. Finora ha dato prestiti imponendo pesanti ipoteche sulle decisioni politiche dei governi e obbligandoli alle privatizzazioni, a cedere cioe’ beni essenziali e servizi pubblici alle grandi corporazioni internazionali per aumentare i loro interessi di rapina. In Italia, quando sentiamo Berlusconi parlare in totale liberta’ di privatizzazioni sui beni e servizi italiani, rabbrividiamo. In pratica egli ci sta svendendo come fossimo un paese del terzo mondo, e persone come Siniscalco, Brunetta e Tremonti ci terrorizzano sul futuro del nostro paese, mentre l’opposizione tace in una afonia impotente. I 50 miliardi, che poi sono 40, e poi diventano 14, che costoro oggi promettono con grande prosopopea, non coprono nemmeno le promesse precedenti. Nel 2002 promisero anzi 25 miliardi per un 0,39 del PIL, mirando allo 0,7 entro il 2006. Di questo Bush non ha versato una lira. L’egoismo americano e’ orribile. Con quello che Bush spende nelle sue orribili guerre ci sarebbe da salvare tutto il mondo. L’Italia, nel 2003 era allo 0,15 del PIL per aiuti, e’ scesa ulteriormente allo 0,14, ultimo posto in Europa. Risento ancora negli orecchi le promesse compunte e emozionate di Berlusconi al G8 di Genova, pura sceneggiata, menzognera e dunque spregevole. La cooperazione italiane e’ allo sfascio, Berlusconi non ha fatto che tagliare fondi e quote alle ONG, l’ufficio alla cooperazione sotto Fini e’ in piena paralisi, gli impegni internazionali risultano, mentre in Iraq si spende per la missione militare una somma doppia dei 600 milioni destinati alla cooperazione allo sviluppo. 3000 soldati sono mantenuti in armi irresponsabilmente sottraendo all’Italia risorse ed esponendo il nostro paese al rischio di attentati, essendo complici di una invasione che non trova da nessun parte giustificativi legittimi e che e’ solo un barbaro e arbitrario attacco a uno stato debole da parte di uno stato forte per depredarlo delle sue risorse. Che, anche in queste tragiche circostanze, ci sia qualcuno che persiste nella ricetta: piu’ guerra, piu’morti, piu’ invasioni, piu’ stragi, piu’ bombardamenti, ci sembra non solo folle ma criminale. La spirale dell’orrore e’ gia’ abbastanza letale perche’ ci sia qualche pazzo che intende ancor insistere nello stesso senso. Per cui chi si pone in questo accanimento di morte dovrebbe essere additato al pubblico ludibrio come un assassino pericoloso. Che poi sia lo stesso che fa le campagne per la tutela della vita lascia sgomenti. Un particolare macabro e’ che l’Europa gonfiera’ i suoi conti, cosi’ come fa Berlusconi. E fara’ apparire i presunti aiuti come superiori del 20%, facendo figurare aiuti la cancellazione del debito iracheno. Eccidi, razzie e distruzioni non compariranno contabilmente. Abbiamo distrutto l’Irak e lo abbiamo depredato ma gli rimettiamo il debito! Non ci sono parole! Per la miseria francesi e tedeschi avevano proposte tasse aeree, gli inglesi obbligazioni sui mercati finanziari per pagare almeno i vaccini per le malattie endemiche, ma non se ne fara’ di nulla. In quanto all’equita’ nei commerci, restiamo un mercato che predica molto la liberalizzazione, ma nei fatti pone il monopolio di pochi potentati che strozzano tutti gli altri (dumping), quindi continueremo coi sussidi ai produttori europei e americani e coi dazi agli africani. Il libero mercato resta uno dei piu’ grosso imbrogli della civilta’ contemporanea. L’Africa continuera’ a non poter esportare cotone. E continuera’ a importare grano OGM della Monsanto o prodotti agricoli statunitensi venduti a prezzi inferiori ai costi, perche’ Bush non intende certo offendere i suoi ricchi elettori del settore agricolo. Persino in questa situazione, ’Europa e’ riuscita ad avere altri vantaggi commerciali contro l’Africa e a tener ben chiuse le categorie beni esportabili africani. Le vacche americane o europee continueranno a ricevere sussidi superiori a quelli degli africani poveri. Le chiese confessionali americane continueranno a fare grandi campagne passionali contro il matrimonio dei gay o l’aborto e le grandi chiese europee continueranno a occuparsi dell’embrione, nella massima ipocrisia. I politici dei partiti europei, nella loro impotenza politica ed economica, si butteranno in grandi battaglie definite ‘etiche’, attinenti alla morale sessuale e i cittadini penseranno che sta qui il nocciolo del mondo. Se la fame non e’ stata consegnata alla storia perche’ chi ha la pancia piena della fame degli altri se ne frega, nemmeno il clima ha avuto sorte migliore. Praticamente e’ stato rinviato a novembre. Un po’ come fa Berlusconi quando rinvia l’abolizione dell’IRAP e cose simili. E per fortuna che Blair aveva minacciato di fare un G7 contro Bush, isolandolo sui protocolli di Kyoto, che la potenza piu’ inquinatrice del mondo continua a rifiutare con strafottenza. Anche qui grande scena, pochi fatti. Blair consegue solo disfatte. Le sue grandi sceneggiate si sono rivelate un bluff. A meno che non fossero concordate. Ormai dall’ipocrisia non si salva piu’ nessuno. D’altra parte i protocolli di Kyoto sono ormai obsoleti che non servirebbero piu’ a salvare il mondo. Addirittura si tenta si limitare lo sviluppo dei paesi emergenti, dicendo che sono loro gli inquinatori e promettendo di esportare in Africa tecnologie pulite, che sono solo un po’ meno sporche e per esse si chiede l’intervento della BM che e’ il più grande finanziatore di progetti a combustibili fossili, in pratica il piu’ grande finanziatore della distruzione del clima! “Dal 92 a oggi la BM ha finanziato lo sviluppo di nuove riserve petrolifere con ben 25 miliardi di dollari, causando severi impatti futuri per il clima globale.” Contemporaneamente gli 8 chiedono ancora piu’ greggio sul mercato, cioe’ ancora piu’ inquinamento. Insomma, non solo il mondo muore, ma la sua agonia e’ stata da questi accelerata. Pero’ ridono nelle foto di gruppo. Ma cosa ridono a fare?
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La miseria del G8 ....
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Black_Cat Saturday, Jul. 09, 2005 at 1:31 PM |
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L'elemosina del G8: All'Africa 50 mld di aiuti vincolati canisciolti.info, 08.07.2005 22:56
Il Vertice del G8 ha approvato un piano d'azione e di partnership per l'Africa, mostrando la propria "solidarieta" ai Paesi più poveri e prospettando "progressi reali e realizzabili". Il giudizio del premier britannico Tony Blair, presidente del Vertice, sintetizza un capitolo delle conclusioni del Vertice che va, per alcuni versi, oltre le aspettative. Un impegno finanziario venuto, quasi in extremis, dal Giappone ha infatti consentito di centrare, o di sfiorare, a seconda delle cifre di riferimento, il raddoppio degli aiuti entro il 2010 e, comunque, di fare cifra tonda: 50 miliardi di dollari, rispetto ai poco più di 25 del 2004.
Una cifra tonda cui se n'aggiunge un'altra: i 40 miliardi di azzeramento del debito a 18 Paesi fra i più poveri (14 africani e quattro latino-americani): un onere di rimborsi da un miliardo di dollari l'anno risparmiato. Dal canto loro, i leader africani - otto erano presenti al consulto odierno: i presidenti di Algeria, Ghana, Etiopia, Malì, Nigeria, Senegal, Sud Africa e Tanzania - si sono impegnati a promuovere la democrazia e il buon governo e a combattere la corruzione.
Il G8 offre ai Paesi africani una partnership che consenta loro di realizzare la loro visione di crescita sostenibile, di sviluppo e di attiva partecipazione all'economia mondiale e prospetta misure che dovrebbero avere un impatto concreto sulla vita di milioni di africani. Perché lo sviluppo sia possibile, bisogna che il continente goda di pace e stabilità. A tal fine, il G8 reitera l'impegno dell'anno scorso e constata i progressi già fatti per l'addestramento e, dove necessario, l'equipaggiamento di 75 mila truppe entro il 2010, da utilizzare per missioni di peacekeeping, essenzialmente in Africa. I Grandi confermano, inoltre, l'appoggio alle missioni di pace e umanitarie nel Darfur, la regione del Sud del Sudan teatro di un genocidio. L'Africa è un tema centrale del G8 da vari anni a questa parte.
Ma questa volta i risultati conseguiti appaiono più concreti e più misurabili. All'aumento degli aiuti e all'azzeramento del debito, all'azione a favore della pace e della stabilità e a quelle per il buon governo e la democrazia, si sommano iniziative umanitarie e sanitarie specifiche, come l'azione di lotta contro l'Aids, nata al Vertice di Genova del 2001 e progressivamente rafforzata, l'azione contro la malaria, le iniziative per l'istruzione e la protezione delle donne africane.
Un capitolo importante, che deve ancora tradursi in realtà, per la crescita dell'Africa è l'apertura dei mercati, specie per quanto riguarda gli scambi agricoli. Gli Stati Uniti sollecitano all'Unione europea un accordo per l'eliminazione, o almeno la riduzione, dei sussidi agricoli dei Paesi ricchi che, specialmente negli Usa e nell'Ue, tutelano i produttori locali e penalizzano le importazioni dai Paesi in via di sviluppo.
E' un tema delicato, perché né Washington né Bruxelles sono disposte a smantellare i loro sussidi se non nell'ambito di un accordo globale. Se ne parlerà nei negoziati per il cosiddetto Doha Round, che devono rafforzare e allargare le intese sotto l'egida dell'Omc, l'Organizzazione per i commercio mondiale. A dicembre ci sarà, a Hong Kong, una sessione ministeriale cruciale.
Homepage:: http://www.canisciolti.info
Fonte post: http://switzerland.indymedia.org/it/2005/07/34086.shtml
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G8 + 4
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da Cani Sciolti.org Saturday, Jul. 09, 2005 at 1:34 PM |
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Ci risiamo. Quattro anni dopo Genova, i presunti Otto Grandi tornano a riunirsi in un paese europeo, vicino a una grande città, e di nuovo si alzano reticolati, si schierano eserciti di poliziotti, si militarizza la vita di un'intera regione. E loro, i governanti, si spostano solo in elicottero. Perché le strade sono bloccate dalla polizia e contro-bloccate da un contro-esercito fatto sì di giovani anarchici delle metropoli inglesi, tedesche e di altri paesi, ma anche da "pink", da clown sovversivi, da manifestanti pacifici.
Gli Otto si riuniscono per parlare di ambiente e di clima, e Bush dichiara in anticipo che siamo nell'era "post Kyoto", nel senso che il Protocollo è morto prima ancora di essere applicato e che, se l'effetto serra c'è ed ha cause umane, bene, allora bisognerà ricorrere al nucleare, la sola "energia alternativa" che il presidente nordamericano conosce. Gli Otto parleranno anche di povertà e di Africa, ma Bush ha detto che gli Usa hanno già fatto molto, in proposito, e che il debito non si tocca, nonostante le sceneggiate europee sulla cancellazione [di parte del debito, e certamente non dei meccanismi che lo generano]. Si discuterà anche di Medio oriente e di petrolio, ma Bush ha già proclamato che l'occupazione dell'Iraq proseguirà fino all'ultimo iracheno. In effetti, di cosa discuteranno gli Otto assediati?
Della loro incapacità a governare il mondo con qualche senso di umanità, e con la lungimiranza di vedere che clima, fame e guerra non sono una faccenda altrui, ma stanno ricascando sulla testa del sempre meno ricco Occidente. Sarebbe ovvio, ma non lo è. Gli Otto mettono in scena solo la loro impotenza violenta. Per questo, esattamente come quattro anni fa a Genova, una enorme quantità di persone affronta viaggi, disagi e pericoli [da parte di una polizia ormai lontanissima dallo stereotipo dell'agente londinese disarmato] per dimostrare nei modi più diversi la propria avversione nei confronti di questa maniera cieca e aggressiva di [non] governare il mondo.
Ci sono, certo, i "black bloc", effetto della distruzione delle società urbane trasformare in centri commerciali, ci sono le sinistre radicali e i pacifisti, i gruppi religiosi e i cittadini qualunque, ci sono - racconta chi è là - le migliaia di ragazzi che si materializzano in queste occasioni [o nei Forum sociali] e che nessuna politica organizzata riesce a disciplinare. E che ciononostante non rinunciano a fare loro parte nel futuro che gli appartiene. Manifestazioni, forum, dibattiti, concerti, tentativi di blocco del bunker dei G8 sono altrettante forme di protesta che convivono, le une accanto alle altre. Come fu a Genova. E i giornalisti miseri che tentano di ridurre tutto alle "frange violente" dimostrano solo che, quattro anni dopo, ancora tentano di negare l'evidenza: il movimento per un'altra globalizzazione, per l'"altro mondo possibile", che è globale, non solo esiste, ma è più vivo che mai.
P. S. Complimenti alla Repubblica, autorevole quotidiano italiano. Che degli zapatisti ha scritto "abbandonano le armi per diventare un partito politico". E che da Edimburgo pubblica, a proposito della protesta, un solo articolo in cui la solita inviata "nel movimento" scopre l'acqua calda, ovvero che esistono gli "squatter", ignorando tutto il resto. Un tempo si chiamava depistaggio. Più semplicemente, disinformazione. Proprio come quella sovietica.
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basta!!!!!!!!!
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by
galdo Monday, Jul. 11, 2005 at 7:02 PM |
mail:
galdinor@tiscali.it |
APPELLO A CHI HA I COGLIONI!!!!
BASTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BASTA CON QUESTI QUATTRO BORGHESI ARRICCHITI!!!!
BASTA CON I CATTOFASCISTI!!!!!!
Mi rivolgo (per ora....) a chgi ne ha pieni i coglioni di tutta queta merda!!!!!!
Non abbiamo bisogno degli americani popolo di idioti drogati di mcdonald!!!!!!
Penso sia ora di passRE ALL'AZIONE!!!!!! IL RE è MORTO!!!
NON FATEVI ABBINDILARE daale false promesse di ricchezza!!!!
Ci stann prendendo per fondelli!!!!!!!!!
Questo è un appello per gli ultimi uomini e donne liberi!!!!!
VAFFANKULO AL BENESSERE FINTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questo appello è rivolto a chi non ha paura di combattere per i diritti FONDAMENTALI dell'essere umano
Slegati da bandiere o partiti... slegati da concertaziopni del cazzo!!!!!!
Insieme abbiamo una forza che neanche ve la immaginate!!!|
Contattatemi!!!!!!!!!!!!|!
p.s. per la digos: crepate tutti!!!!!!!!!!!!!!!
NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!!!!!!
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