CIRCOLO PINK
Centro di cultura e iniziativa gay, lesbica, bisessuale e transgender Verona
(circolo ARCI nuova ass. e della RETE GLBTQ)
COMUNICATO STAMPA
A Verona nulla è cambiato, le persone omosessuali sono ancora considerate "non normali" Il Circolo Pink querela per diffamazione a mezzo stampa Flavio Tosi, Marco Gruberio e Giampaolo Fogliardi
Siamo prossimi al 14 luglio 2005. Dieci anni fa l'amministrazione di centrodestra dell'allora sindaca Michela Sironi approvò tre mozioni omofobe contro le persone omosessuali. Oggi a Verona quelle mozioni sono ancora valide e gay, lesbiche e trans vengono ancora considerate persone "non normali". Le cose non sono cambiate, lo dimostrano anche gli ultimi avvenimenti. Questa città rimane ostile alle diversità, con una forte componente razzista, pur essendo governata da una amministrazione di centrosinistra.
Uno scultore, Ernesto Lamagna, che avrebbe dovuto esporre le sue opere in una mostra sponsorizzata dalla Seconda circoscrizione, dal quotidiano "L'Arena" e dall'Associazione industriali della Provincia, ha relegato le persone transessuali tra le miserie della vita, una visione personale su cui non crediamo si debba spendere troppo tempo. E' grave invece che politici ed amministratori veronesi, attraverso questa vicenda, abbiano etichettato nuovamente noi omosessuali come persone che non possono pretendere di essere normali. Questo il motivo che ci ha spinti a querelare per diffamazione Flavio Tosi (Lega Nord), Marco Gruberio(Forza Italia), Giampaolo Fogliardi (Margherita) per le dichiarazioni riportate sul "Corriere di Verona" del 13 maggio scorso; oltre a loro, la querela riguarda anche il/la giornalista che ha scritto l'articolo, reiterando piò volte le frasi offensive, e il direttore responsabile.
La vicenda è stata sulle pagine dei giornali veronesi per giorni, prendendo a pretesto lo scultore per spostare l'obiettivo e dimenticando chi in realtà ha usato questa triste storia per esternare nuovamente le proprie posizioni omofobe.
Affermazioni gravi proprio perché chi le fa non tiene conto del ruolo politico e soprattutto istituzionale che ricopre. La posizione del capogruppo provinciale della Margherità Giampaolo Fogliardi é ancora più pesante perché arriva da una parte della Sinistra, quella stessa parte che in Consiglio comunale blocca il percorso che si deve fare per togliere di mezzo le mozioni omofobe approvate nel 1995. Cosa poi significhi per Fogliardi essere normali... forse un giorno ce lo spiegherà e forse lo farà anche il partito della Margherita.
Le sue affermazioni infatti non sono diverse da quelle di tanti altri politici razzisti che alimentano solo quel sottobosco di intolleranza così vivo a Verona. La vicenda dei campi Rom ne è un chiaro esempio.
La posizione di Flavio Tosi la conosciamo bene e non ci sconvolge più di tanto, grave é che ora sia assessore alla sanità del Veneto......
Chi, all'interno di questa amministrazione di centrosinistra, si adopera perché le cose possano cambiare ha molto lavoro da fare. Dal 1995 ad oggi quasi nulla é mutato, quello che in quel consiglio comunale si é approvato ha radici culturali ben più estese di quelle esternate in aula. I risultati si vedono anche oggi, Verona non accetta le diversità sia che riguardino omosessuali o Rom o migranti.
Con questa querela vogliamo ribadire, come nel 1995, che gay, lesbiche e trans non possono essere considerati non normali o persone che non possono godere di un diritto di cittadinanza, solo perché una maggioranza politica e/o sociale la pensa così. E' un segnale sia per la destra che per la sinistra.
Per il Circolo Pink Gianni Zardini 348 2634126
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