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che non sia ora di
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jokerb Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:16 PM |
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e allora, abbiamo ancora bisogno di qualche altro martire per decidere di coagulare tutti in una qualche forma associativa di "contribuenti/consumatori di canapa"?
in Italia ci sono circa 120 negozi dedicati alla canapa, quasi uno in ogni città. Contattate i titolari e discutete con loro eventuali iniziative. Insieme e contemporaneamente si potrebbe metter giù una discreta potenza di fuoco per fare contro-informazione on the road e organizzare manifestazioni di dissenso un po' meglio coordinate del passato.
in Italia ci sono 4 milioni di consumatori, basterebbe la partecipazione di 1 su mille per essere un esercito.
Buona parte della community di "autoproduttori" non ha alcun intenzione di abbassare la testa. Aiutiamoli a buttar giù quest'altro muro ormai vecchio e lordo di sangue che è il proibizionismo della canapa.
E' ora di piantarla davvero!
"speriamo io me la cavo" non può più essere la nostra sola prospettiva.
burn your joint, not your freedom
cheers
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DISINFORMAZIONE E MENZOGNE
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www.enjoint.com Saturday, Jul. 30, 2005 at 4:46 PM |
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Ieri, 28 luglio 2005, tre siti internet (mariuana.it, semini.it e shop.mariuana.it) sono stati sottoposti a sequestro dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli. Matteo Filla, proprietario dei siti in questione, è stato arrestato perché ritenuto a capo di un’organizzazione criminosa nazionale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti (questo secondo i media). Contemporaneamente è scattato un blitz in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Veneto e Lazio in cui sono state eseguite 66 perquisizioni e 40 misure cautelari. Tra ieri e oggi, sui siti internet delle agenzie di stampa e su quasi tutti i quotidiani nazionali e locali, sono comparsi articoli che evidenziavano tale notizia mettendo in risalto le accuse (assolutamente infondate ed errate, vedremo poi il perché) nei confronti del proprietario dei siti internet posti sotto sequestro.
Questo comunicato ha l’intento di replicare alla disinformazione e alle menzogne apparse durante questi due giorni su decine di media nazionali e locali.
Dal comunicato stampa della Polizia di stato pubblicato ieri on-line: “La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli ha sgominato una vasta organizzazione che invitava alla coltivazione e alla vendita di cannabis indica attraverso i siti internet…” Sottolineiamo come l’accusa secondo la Polizia, è di incitamento alla coltivazione e allo spaccio di sostanze stupefacenti e non di aver commesso codesti crimini. Differenza che può sembrare di poco conto ma che invece è estremamente importante, specie se come in questo caso non viene considerata da tutti i media che hanno trattato e manipolato la notizia. Riteniamo comunque che tale accusa sia del tutto errata, dal momento che all’accesso dei siti in questione compariva un disclaimer che avvisava come non si intendeva in alcun modo incentivare condotte vietate e che tutte le informazioni contenute nei siti erano da intendersi esclusivamente ai fini di una più completa cultura generale.
Ricordiamo inoltre che la vendita di semi di cannabis in Italia è del tutto legale (cosa che tutti i media sembrano aver dimenticato). Tali semi infatti sono esclusi dalla nozione legale di Cannabis, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanza stupefacente (L. 412 del 1974, art. 1, comma 1, lett. B; Convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella II del decreto ministeriale 27/7/1992). In Italia la coltivazione di Cannabis è vietata (artt. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (art. 17 DPR 309/90). Pertanto i semi potranno essere utilizzati esclusivamente per altri fini (ad es: collezionismo). Tale avviso era ben visibile nei siti sequestrati e veniva inoltre illustrato come ogni utilizzo illegale di tali semenze fosse di responsabilità dell’acquirente.
Inutile quindi sottolineare come anche la vendita di articoli per la coltivazione, articoli per consumatori, manuali, guide e materiale informativo, in Italia sia del tutto legale. Non a caso, ad oggi sul nostro territorio nazionale sono presenti almeno 120 negozi che vendono tali articoli, tutti perfettamente in regola, tutti paganti tasse e iva (come del resto i siti sequestrati). Per non parlare dei siti web: se ne contano a centinaia in tutta Europa, a migliaia nel mondo.
Nel comunicato della Polizia e negli articoli, si parla poi di una vasta organizzazione: affermiamo con certezza che tale organizzazione non è mai esistita. Possiamo quindi dedurre che le forze dell’ordine abbiamo confuso una serie di utenti (che spesso nemmeno si conoscevano tra loro, che se è vero che coltivavano cannabis lo facevano esclusivamente ad uso personale, che si scambiavano semplici informazioni e nozioni botaniche, che non facevano di certo riferimento ad alcuna associazione) come un’organizzazione criminosa. Per confermare tale tesi vi informiamo che una delle persone coinvolte nell’operazione è stata trovata in possesso di addirittura 2 (due!) piantine di cannabis alte circa 10 cm.
Non neghiamo che possano esserci state singole persone che tramite il sito adescavano compratori ed organizzavano commerci illegali (ricordiamo che pedofili, terroristi, veri criminali ecc, utilizzano quotidianamente e-mail offerte dai più disparati siti web, e non per questo tali siti vengono sequestrati né chi offre tali servizi viene arrestato con l’accusa di pedofilia, terrorismo, criminalità ecc). Neghiamo però con convinzione che esistesse una struttura coordinata dedita a tali attività. Tanto meno che, Matteo Filla, proprietario dei siti in questione fosse a capo di questo coordinamento. Matteo Filla era ed è un onesto commerciante ed imprenditore che ha sempre svolto il suo lavoro in modo legale, chiaro e senza nascondere nulla (non per niente incensurato fino a ieri). E’ stato dipinto dai media come un criminale a tutti gli effetti, a capo di chissà quale organizzazione e questa è pura diffamazione.
Non riusciamo a capacitarci di come abbiano fatto ad immaginare che, se veramente esisteva un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, utilizzasse un sito chiamato mariuana.it per portare a termine i propri affari.
Mentre in tutta Europa i vari stati ammettono il fallimento del proibizionismo e optano per strade più tolleranti, qui in Italia continua il clima di persecuzione e accanimento nei confronti di quasi 4 milioni di consumatori. A fine marzo 2005 a Pantelleria un ragazzo di 23 anni si è ucciso dopo esser stato arrestato per alcune piantine di marijuana: non è bastato questo caso per far iniziare a riflettere chi ha tanto a cuore la nostra sicurezza. Non vi annoieremo con tanti discorsi a favore della canapa: trovate in qualsiasi libreria guide, libri e manuali che ne descrivono i mille usi e ne esaltano le potenzialità.
Quest’ultima operazione di cui abbiamo parlato fin’ora ha richiesto l’impiego di decine di uomini per quasi un anno: non pensate che forse sarebbe stato meglio dedicarsi a problemi più concreti? Credete veramente che operazioni del genere siano in grado di fermare una cultura che esiste da secoli (se non millenni)? Siete sinceramente convinti che valga la pena rovinare decine di famiglie con perquisizioni alle 7 del mattino, per una sostanza che è meno nociva del tabacco o dell’alcol? Infine (e questa domanda è rivolta a voi giornalisti): non vi vergognate di quello che scrivete e soprattutto di come lo scrivete? Sognavo di fare il giornalista da piccolo, di raccontare alla gente la verità, quello che succedeva nel mondo. Oggi sono schifato dal vostro lavoro, da quello che leggo e di come siete capaci di demonizzare una persona (nome, cognome e foto!) solo per dare in mano al vostro direttore un buon pezzo. Abbiate per una volta il coraggio di fare un passo indietro e riprendere per mano la notizia, per trattarla finalmente con la giusta dose di serietà che necessita.
Tutta la nostra solidarietà va alle persone coinvolte in questa folle operazione. Questo è il nostro messaggio per fargli capire che ci siamo e che da qui noi non ci muoviamo. Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, a testa alta, perché GIUSTO O SBAGLIATO NON PUO’ ESSERE REATO.
Pace Amore Legalizzazione
Matteo Gracis -Ecko-
(amministratore del portale http://www.enjoint.com – direttore editoriale della rivista Dolce Vita)
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basta
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io Saturday, Jul. 30, 2005 at 7:42 PM |
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facciamo un appello, a tutti, associazxxioni, consumatori, collettivi, vittime della repressione e soprattutto imprenditori che comincino a far pressione per la produzione e la commercializzazione della canapa in tutti i suoi usi: da quello industriale a quello ricreativo.basta, non se ne può più, non ci possono rompere i coglioni per la ganja, coi miliardi di problemi che ci sono al mondo.
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Da antiproibizionisti.it
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Pablo Sunday, Jul. 31, 2005 at 12:20 AM |
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http://www.antiproibizionisti.it/notizia.asp?n=3226
La storia si ripete! Questa storia dei sequestri dei siti.. >:(
In più vi segnalo anche questo:
Associazione "Radicali Riminesi" COMUNICATO STAMPA
_____________________________________________________________________
DROGHE: IL GOVERNO PUBBLICA ON LINE I PREZZI E PUREZZA DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI
Sul sito http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/relazione_droga_04/index.html è disponibile il testo della Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia nel 2004; la Relazione è stata illustrata da Carlo Giovanardi, Ministro per i Rapporti con il Parlamento con delega alle tossicodipendenze, agli inizi di luglio.
A pag. 167 della Relazione, al paragrafo intitolato ³Prezzo e purezza², i cittadini possono acquisire, tra le altre, queste informazioni: ³Se relativamente al traffico di marijuana l¹oscillazione del prezzo medio è compresa tra i 950 euro e i 1.500 euro al Kg, nello spaccio il prezzo medio al grammo varia tra i 5 e i 6 euro; l¹hashish ha mediamente prezzi più elevati rispetto alla marijuana, sia nel traffico che nello spaccio: nel primo varia tra i 1.500 e 2.300 euro al Kg, mentre allo spaccio costa mediamente tra i 7 e gli 8 euro a grammo.
Anche tra eroina nera e bianca ci sono differenze di prezzo medio: la prima nel traffico vale tra i 23.500 euro e i 28.500 euro al Kg e nello spaccio tra i 50 e i 60 euro al grammo; l¹eroina bianca, invece, costa tra i 37.500 e i 44.500 euro al Kg, mentre allo spaccio costa tra le 75 e le 90 euro al grammo.
La cocaina è la droga più costosa di tutte: se al traffico costa tra i 38.000 e i 46.000 euro al Kg, allo spaccio costa tra gli 80 e i 98 euro al grammo. Il prezzo medio di 1.000 pasticche di ecstasy varia tra le 4.800 euro e i 5.200 euro nel canale traffico, mentre allo spaccio la singola pasticca costa tra i 19 e i 24 euro.
Infine, 1.000 dosi di amfetamine valgono nel traffico tra le 7.250 e le 7.500 euro, laddove nello spaccio una dose costa tra i 19 e i 21 euro; 1.000 dosi di LSD costano nel canale traffico mediamente 8.750 euro, mentre allo spaccio una dose si paga tra i 25-26 euro.
Relativamente alla purezza delle sostanze rinvenute, dal 2000 al 2004 (aggiornata al 31 gennaio 2005), si evince una significativa diminuzione nella quantità media di sostanza pura riscontrata nell¹eroina sequestrata, passata rispettivamente dal 35% al 15%, mentre per le altre sostanze non si registrano significative variazioni nel quantitativo medio di purezza riscontrata negli anni, a causa delle forti variazioni annuali registrate nel periodo considerato².
Ringraziamo il ministro Giovanardi per aver messo a disposizione dell¹opinione pubblica, prezzi all¹ingrosso e al dettaglio delle droghe illegali che comprovano gli enormi profitti assicurati ogni giorno alla criminalità dal monopolio della produzione, distribuzione e vendita di tali sostanze. Ci permettiamo solamente di ricordare che nel novembre 2000 alcuni esponenti di Alleanza Nazionale, fra cui l¹ex ministro Maurizio Gasparri, presentarono un¹interrogazione all¹allora governo di centro-sinistra per chiedere la chiusura di un sito (http://www.fuoriluogo.it) che forniva e fornisce le quotazioni delle varie droghe sulle varie piazze italiane ed estere e per chiedere le dimissioni dell¹allora sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone, che faceva e fa parte della redazione di ³Fuoriluogo². Cosa farà adesso Gasparri? Chiederà la chiusura del sito del governo e le dimissioni di Giovanardi Š e magari di Fini?
ASSOCIAZIONE ³RADICALI RIMINESI²
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Che schifo di paese.....
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Catilina Sunday, Jul. 31, 2005 at 10:22 PM |
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Oggi hanno effettuato 60 perquisizioni e 40 ordinanze, domani potrebbero chiudere benissimo tutti i 120 shop esistenti in Italia e arrestarne i titolari. Lo Stato di Polizia è QUI e ORA! Ti carcerano e ti fanno passare per spacciatore, haker, terrorista solo perchè sei disallineato, antagonista, nemico al Sistema. Gli spazi di libertà si sono ridotti al lumicino da noi più che altrove, ma ancora si promulgano leggi per indagare e reprimere, in maggior parte poveri ed emarginati di cui traboccano le nostre carceri. Delle speranze della contestazione è rimasto solo consumismo in putrefazione, e il Berluska ce lo siamo proprio meritato. ARIDATECE ALDO MORO!
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Al cuore dei problemi del mondo
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Catilina Sunday, Jul. 31, 2005 at 10:39 PM |
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La Ganja è al cuore dei problemi geopolitici! Se diverrà legale in tutto il mondo e le bevande alcoliche proibite, avrà prevalso la cultura islamica. Se cesseranno tutti i proibizionismi, avranno perso gli integralismi di ogni colore. Al momento attuale prevale evidentemente la cultura cristiana che benedice l'alcol e demonizza la ganja.
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strane coincidenze'
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jokerb Monday, Aug. 01, 2005 at 1:18 PM |
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quasi nelle stesse ore si consumava lo stesso abuso di potere (qui particolarmente eclatante perchè fuori dalla giurisdizione USA)
"Arrestato Marc Emery, noto venditore online di semi in Canada"
http://www.cannabisculture.com/articles/4466.html
tanto per darvi un'idea dell'american pensiero:
"...In a major press conference held in Seattle, American officials accused Emery of "conspiracy to produce marijuana and distribute marijuana seeds, and money laundering."
The DEA and other agencies are claiming that by selling seeds to pot-growing Americans, Emery engaged in a criminal enterprise with the growers. In the eyes of his accusers, providing marijuana seeds is the same as selling marijuana produced from those seeds...."
capito gli yankees? vendere semi sarebbe la stessa cosa che vendere erba!
PS - forse i nostri non avevano letto bene il manualetto USA e hanno parlato subito di spaccio. Siamo proprio italiani!
puttanate su puttanate.
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MARIUANA.IT: CONTESTATO A FILLA IL REATO DI 'ISTIGAZIONE AL CONSUMO'
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Comunicato stampa di Antiproibizionisti.it Monday, Aug. 01, 2005 at 3:54 PM |
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Roma, 1 agosto 2005 - [ore 09:00] Apprendiamo da fonti vicine a Matteo Filla - responsabile dei siti mariuana.it, marijuana.it e semini.it, recentemente posti sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria - che il reato contestato allo stesso Filla sarebbe quello di "istigazione al consumo" e non, come riportato inizialmente da tutti i mezzi di informazione, quello di “spaccio”.
Nella giornata di oggi (lunedì, ndr), Matteo Filla verrà interrogato dal GIP. Solo in seguito all’interrogatorio saranno disponibili ulteriori informazioni, che provvederemo a diffondere non appena ne avremo notizia.
Nella speranza che sulla vicenda possa essere fatta chiarezza al più presto, Antiproibizionisti.it resta ferma nella propria posizione - espressa sin dal primo momento dal Segretario, Marco Contini - in difesa dei diritti civili di tutti i cittadini, compresi quelli di coloro che sono stati coinvolti in questo caso.
Nel frattempo, l’Associazione si è già attivata al fine di organizzare una mobilitazione volta a tutelare la libertà di espressione e a restituire all'opinione pubblica - oltre che ai diretti interessati - la verità dei fatti, scevra dalle menzogne e dalle falsità che l'hanno finora accompagnata.
Ulteriori dettagli sulle iniziative di Antiproibizionisti.it saranno disponibili nelle prossime ore su questo sito.
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MARIUANA.IT: PROBABILE RILASCIO DI FILLA
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da Antiproibizionisti.it Monday, Aug. 01, 2005 at 3:55 PM |
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ROMA, 1 agosto 2005 - [ore 15:00] Dopo essere stato interrogato dal GIP per rispondere all'accusa di "istigazione al consumo", è probabile che Matteo Filla - responsabile dei siti mariuana.it, marijuana.it e semini.it, recentemente posti sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria - venga rilasciato entro la giornata di oggi.
Ulteriori aggiornamenti saranno disponibili nelle prossime ore su questo sito.
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MA SANNO COSA STANNO FACENDO? CI PARE PROPRIO DI NO...
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COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC Monday, Aug. 01, 2005 at 3:58 PM |
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Dichiarazione di Vincenzo Donvito, Presidente Aduc
FIRENZE, 30 luglio 2005 - La polizia postale di Napoli ha messo sotto sequestro il sito Internet "marijuana.it" ed ha arrestato il suo proprietario Matteo Filla, con l'accusa di essere a capo di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Noi gli amici di questo sito li conosciamo bene, perche' attraverso loro, con il "Notiziario droghe-quotidiano" che ha un rullo di notizie continue sul loro sito come su altri simili, diamo il nostro contributo di informazioni e commenti per far conoscere i disastri economici, sociali e politici in Italia e nel mondo delle attuali politiche punizioniste sulle droghe, nonche' sui pericoli legati agli usi e agli abusi delle droghe illegali. E non avremmo mai dato un contributo se avessimo in qualche modo pensato e avuto il sentore che fosse la copertura di una banda criminale.
E ne siamo tutt'ora convinti per diversi motivi.
Primo fra tutti che quanto riportato dal sito di Filla e' legale e rintracciabile in Rete ovunque, per cui il reato sarebbe quello di aver creato un luogo di incontro e confronto di persone interessate all'argomento.
Non ci risulta che parlare di legalizzazione di droghe sia un reato, cosi' come non ci risulta che vendere semi di 'cannabis indica' e attrezzature che in qualche modo possano ricondurre al loro uso sia un reato, tanto piu' non ci risulta che manuali che parlino della coltivazione della cannabis siano vietati sul nostro territorio (dovrebbero essere chiuse quasi tutte le librerie italiane...). Non solo, ma il sito 'marijuana.it' e' sempre stato scevro dal voler diventare un luogo di propaganda, tant'e' che, quando si entrava, era ben specificato che l'azione da loro svolta era puramente informativa e per niente di stimolo al consumo.
Infine, cari magistrati e cari poliziotti che vi siete cosi' tanto dedicati alle indagini e al blitz, credete veramente che una banda criminale faccia i suoi loschi affari di droga in un sito del genere? E' come se la malavita di una qualunque citta' italiana, aprisse un suo sito pubblico e facesse pubblicita' per attirare i suoi affiliati e meglio istruirli alla loro ragion d'essere...
Non ci stancheremo mai di ripetere che anche in Italia, con l'attuale normativa, e' possibile non incappare in queste sceneggiate e colpire invece li' dove le droghe hanno grosse e pesanti responsabilita': nei traffici della malavita e nelle tragedie sanitarie e umane dei tossicodipendenti.
Un esempio? La polizia metropolitana di Londra ha proprio di recente deciso che, pur essendo le leggi britanniche in materia molto simili alle nostre, che e' meglio concentrarsi sulle grosse partite di droghe cosiddette pesanti e su chi gestisce questi traffici... che e' quello che fanno gia' in Germania, in Spagna, in Svizzera, in Canada, in non pochi Stati degli Usa, etc..
Aspettiamo, da legalitari quali siamo e continueremo ad essere, il dissequestro del sito, la liberazione di Matteo Filla perche' il reato non sussiste e, aspetto non secondario, la mobilitazione anche di chi in Parlamento e' consapevole della strage di giustizia e di diritto che si mette in atto con episodi come quello di "marijuana.it'.
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la REAZIONE dei negozi canadesi
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jokerb Wednesday, Aug. 03, 2005 at 12:22 AM |
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Dopo il caso Marc Emery Seeds in Canada i negozi online di semi si sentono così sicuri di agire nella legalità da concedersi di ridicolizzare la polizia sulle proprie homepage.
polizia che incassa ammettendo la propria impotenza e di non trovarsi con i conti.
Police say they are powerless to halt seed sales on Web Canadian sites flourish: Investigations too complicated, costly, authorities say by Steven Edwards
UNITED NATIONS -- Vendors of cannabis seeds through Canadian Internet sites are so confident of being beyond the reach of the law they use their home pages to mock the authorities...
continua qui http://www.efc.ca/pages/media/2000/...tionalpost.html
PS - ancora una volta complimenti e auguri ai canadesi. E da noi, poveri italici??
PPS - entrate nei negozi di canapa/smart/grow della vostra città (ce ne sono ovunque) e sollecitate i titolari perchè reagiscano. Con un po' della vostra fiducia e collaborazione si sentiranno meno soli e depressi e oseranno di più. Loro sono in prima linea, forse più dei militanti duri e puri. E poi, senza di loro l'autoproduzione in Italia sarebbe ancora un fenomeno d'elite.
Dai che stavolta gli diamo un colpo e seppelliamo la legge fini... con una memorabile fumata bianca...di nero.
bentornato libero Matteo, finirà bene.
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maria giovanna ed amiche...
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by
acido Thursday, Aug. 04, 2005 at 12:53 PM |
mail:
no |
Vi chiedete da quando è reato aprire un sito come questo????Bello mio,da sempre.Ci sono leggi da rispettare se vuoi vivere tranquillo.Ma mi pare che con tutta quella porcheria che vi siete fumati vi sia anche andato in fumo pure il cervello... Main che cazzo di paese di merda sto vivendo????????
no
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aggiornamento
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loQQio Friday, Aug. 05, 2005 at 1:18 PM |
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riuppo con la felice visione della modifica della home di m.it
copio il comunciato del webmaster x evitare che si perda il link con futuri aggiornamenti.
quote start HERE
Distinti Signori e Signore !
Qui è Matteo – dopo 5 giorni di carcere di nuovo in libertà - ecco in breve i dettagli di questa vicenda: L'inchiesta è partita dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ( Caserta ), il PM contestava 53 capi di accusa: art 82 – Incitazione all'uso di stupefacenti - e per 52 volte il concorso in coltivazione e spaccio, art 73 comma 4.
5 Giorni dopo l'accusa si è ridotta alla sola Incitazione all'uso di stupefacenti – per ora non esprimo giudizi e commenti - si veda però:
Accusa del Pubblico Ministero di SMCV – Pg 1 2 3 4 5 6 7 Conferma dell'Accusa del Giudice di SMCV Pg 1 la memoria del mio avvocato di fiducia Nicola Canestrini [ segue pubblicazione ] – limitata al solo art 82 [ tutte le altre accuse sono già cadute ]. Ordinanza di Rigetto della Richiesta di custodia cautelare da parte del GIP di Rovereto Pg 1 2
Chiedo scusa a tutte le persone coinvolte.
Pace & Marijuana M.
Ringrazio: il Dottor Gangestein per l'assistenza legale e aver contattato l'avvocato Nicola Canestrini l'Avv Nicola Canestrini per l'assistenza e la sollecitudine con cui ha considerato il mio caso.
Articoli di Giornale L'Adige 29 - Luglio 30 - Luglio 31 - Luglio 02 - Agosto
Il Trentino 29 - Luglio 30 - Luglio 31 - Luglio 02 - Agosto
Per piacere ... Inviatemi qualsiasi cosa scritta al riguardo (mfillaATinwindDOTit)
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PIANTIAMOLA !!!!
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by
Brigate Verdi Friday, Aug. 19, 2005 at 11:31 AM |
mail:
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LETTERA ANTIPROIBIZIONISTA APERTA
Siamo un gruppo multiculturale ed assolutamente pacifico, costituitosi senza scopo di lucro, al fine di denunciare le aberrazioni del sistema per quanto riguarda PROIBIZIONISMO, controllo sociale, ecologia, utilizzo del proprio corpo, diritti civili....
Dovrebbe essere vergognoso ed inconcepibile per dei popoli civili, quali si credono quelli occidentali, dichiarare guerra a delle povere piante, tentare con ogni mezzo di estinguerle, distruggere interi ecosistemi e culture millenarie, ammazzare gente innocente, contribuire a creare una cultura intollerante ed imperialista, diffondere fesserie spacciandole per scienza. Sono i nuovi inquisitori, che bruciano sul rogo oppio, coca e marijuana, rendendo a molta gente la vita impossibile, togliendo il diritto di usufruire del nostro corpo come piu' ci aggrada, arrivando a negare che esso ci appartenga.
Si, siamo dei consumatori di sostanze psicoattive ora illegali! Dalle relazioni ministeriali e' emerso che siamo in centinaia di migliaia solo in Italia. Perche' si e' stabilito che alcune sostanze si possano usare ed altre no? Possiamo bere fino a morirne, possiamo schiantarci con mezzi da duecento all'ora, possiamo imbottirci di psicofarmaci perfettamente legali, come fanno sempre piu' persone, forse senza rendersi conto che certe sostanze vendute legalmente causano molte piu' morti di tutte le "droghe" messe insieme.
Prendendo in considerazione la Cannabis ad esempio: i Governi, con qualche eccezione, le multinazionali e le narcomafie non vorrebbero farcelo sapere, ma la marijuana dovrebbe essere considerata un farmaco miracoloso: al pari della penicillina e' poco costosa (tolta la "tassa" della proibizione) e si e' rivelata utile ed efficace per svariati disturbi e malattie al posto di farmaci meno efficaci e piu' dannosi (nella cura di nevralgie, emicranie, tic douloureux, come agente di ritiro da assuefazioni da narcotici e alcool, ipotensivo intraoculare, antiepilettico, antispasmodico, antidepressivo, tranquillante, stimolante dell'appetito, analgesico, antiasmatico, broncodilatatore, antiinfiammatorio, anestetico topico, ipotermogenico, antidolorifico, antinausea da chemioterapici, ossitocico, anti-tosse, antibiotico). Praticamente assenti effetti collaterali che caratterizzano sempre i farmaci e non si e' mai registrato, un caso di morte per l'assunzione di questa sostanza. Nessun altro farmaco puo' vantare un tale indice di innocuita', come dimostrato da queste cifre riguardanti le cause di morte annuali negli Stati Uniti riportate da diverse pubblicazioni scientifiche:
Tabacco: 430700 Alcool: 110640 Reazioni avverse alla somministrazione di farmaci in ospedale: 32000 Farmaci (legali) e droghe (illegali): 16926 Farmaci antiinfiammatori come l'aspirina: 7600 Marijuana: 0
Anche l'indice di mortalita' da ecstasy e' minore di quello da aspirina (pur calcolando la percentuale sulle stime del numero di consumatori). Inoltre dalla canapa e possibile ricavare tessuti, carta, corde, sacchi, plastica biodegradabile, tavole, olio e semi altamente energetici, cosmetici ed anche combustibili ecologici. Vediamo come incoerenza pura spacciare il proibizionismo per "amorevole difesa della salute" e poi considerare legali sostanze che dal punto di vista medico si sono dimostrate piu' pericolose: sono decine di migliaia i morti per alcoolismo e tabagismo solo in Italia. Si rispetta cosi' il principio che ogni cittadino e' libero di decidere su cio' che e' dannoso o meno per se' stesso. Non vediamo perche' la stessa liberta' non debba essere riconosciuta ai consumatori di altre sostanze. Negare ai tabagisti la possibilita' di acquistare legalmente le loro sigarette vi sembrerebbe cosa sensata? Se vi proibissero di acquistare birra al supermercato non vi sentireste violati nei vostri diritti? Pensate inoltre che misure del genere farebbero diminuire i consumi di alcool e sigarette? O pensate piuttosto che servirebbero a far ingrossare i profitti di trafficanti e contrabbandieri? L'esempio storico del proibizionismo U.S.A. dovrebbe far riflettere in proposito.
Liberalizzare la Cannabis, aprire centri per la somministrazione controllata di eroina (ricordatevi che la maggior parte dei "danni da eroina" sono invece danni da proibizionismo sulla stessa: questa sostanza di per se non causa danni all'organismo, diverso e' il caso se, come nell'attuale regime proibizionista essa viene venduta a prezzo alto aumentando il tasso di criminalita' fra i consumatori abituali, senza controlli qualitativi ne' garanzie igeniche, tagliata con sostanze che possono dare reazioni allergiche o danneggiare la salute, con quantita' di principio attivo variabile dall'1 all'80% aumentando a dismisura il rischio di overdose...), instaurare una seria politica di riduzione del danno, significherebbe utilizzare risorse, attualmente impegnate nella repressione dei consumatori, in settori piu' utili per la societa'. Il proibizionismo oltre a essere ingiusto e inutile e' estremamente costoso.
I tribunali si vedrebbero liberati del peso di migliaia di processi che rallentano il corso della giustizia e anche il sovraffollamento delle carceri, e i suoi costi per la societa' si ridurrebbero (circa 500 mila lire giornaliere per detenuto.). I dati delle relazioni ministeriali dicono da diversi anni che una cifra intorno al 30% dei circa 50.000 detenuti nelle carceri italiane e' tossicodipendente: una meta' entra direttamente per violazione della cosiddetta legge "antidroga" e un'altra meta' per reati diversi, ma pur sempre legati alla necessita' di procurarsi il denaro per l'acquisto clandestino delle sostanze. E' dunque prioritario "decriminalizzare" la figura del consumatore, superando normativa e l'ottica della proibizione.
La storia ci insegna che l'uomo ha sempre fatto uso di sostanze che alterano lo stato di coscienza. Accettare questa realta', significa sforzarsi per cercare di ridurre il danno, che puo' essere causato dal consumo di queste sostanze (come di altre oggi legali). Le politiche proibizioniste, accanendosi contro i consumatori, hanno generato danni sociali e individuali di gran lunga maggiori di quelli che, presumibilmente, avrebbero voluto evitare. Il diritto penale deve progressivamente ritrarsi dalla questione "droghe", riducendo i rischi della marginalita' e dell'esclusione sociale per i consumatori, eliminando qualsiasi forma di sanzione per il consumo di tutte le sostanze e liberalizzando Cannabis e derivati.
Avremo anche potuto tacere e farci gli affari nostri, pero', noi siamo interessati a costruirci un futuro piu' sereno senza imposizioni che limitano la liberta' individuale a meno che non intralci quella altrui.
Siamo stufi di essere trattati come minorenni minorati, ci costringete al crimine, e ci arrestate se lo commettiamo, ci emarginate e vorreste un mondo senza di noi... Pero' noi ci siamo! E vogliamo denunciare le intolleranze egli abusi perpetuati. L'opinione pubblica e' condizionata e facilmente manipolata in un epoca in cui le guerre imperialiste si spacciano per umanitarie e sono sostenute moralmente dalla maggior parte della popolazione plagiata dai media. Vogliamo un'informazione chiara, corretta, onesta e realmente scientifica! Basta persecuzioni! Basta intrighi e leggi per coprire interessi politici ed economici. Vogliamo giustizia!
Chiediamo: - Depenalizzazione dell'uso di qualsiasi sostanza. - Cancellazione dalle tabelle della 309/90 della cannabis e dei suoi derivati (con conseguente liberalizzazione del consumo, produzione e vendita degli stessi) - Depenalizzazione dei reati connessi all'uso di sostanze. - Decarcerizzazione dei tossicodipendenti detenuti per reati connessi all'uso di sostanze. - Nuove e piu efficaci politiche di riduzione del danno, seguendo gli esempi di Svizzera, Olanda, Germania (liberta' e possibilita' di cura per i tossicodipendenti, realizzazione di interventi a bassa soglia, realizzazione di locali per la somministrazione di eroina)... - L'inizio di una sperimentazione di somministrazione controllata di eroina. - L'inizio di una sperimentazione per l'uso medico della canapa, giusto riconoscimento alle proprieta' della pianta, mentre al tempo stesso siamo molto dubbiosi riguardo l'utilizzo dei suoi derivati (semi)sintetici che permetterebbero alle aziende farmaceutiche di lucrare sulla salute dei pazienti.
BrigateVerdi
(per informazioni http://www.ecn.org/brigateverdi )
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LIBERALIZZARE VUOL DIRE MIGLIORARE
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Comitato "marijuana" del salento Friday, Aug. 19, 2005 at 6:30 PM |
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Liberalizzare l'uso della canapa indiana comunemente conosciuta come cannabiss, vorrebbe dire migliorare, sia sul piano sociale, che sul piano repressivo, e' inutile continuare a raccontare la favola che la cannabiss fa male o provoca la morte, messa in giro dai vari sgherri del sistema informativo nazionale per continuare a colpire i consumatori, e proteggere, chi abusivamente la spaccia. La marijuana non fa male, dipende dalla sapienza di ognuno di noi non sbagliare nell'uso (cadendo nel consumo di altre sostanze), e nell' abuso... La cannabiss attiva che in sempre piu' paesi d'europa viene presa in considerazione da dottori, e scienziati, in italia e' ancora tabu' grazie alle spinte falsamente perbeniste di governi corrotti, come quello tutt'ora al governo, e poteri mafiosi vaticani, per poter meglio gestire il mercato nero della droga che gli garantisce tanti bei soldoni.... Altro che pensare alla salute dei ragazzi, o ad abolirne il consumo, visto che i consumatori di cannabis nel sud italia aumenta di anno in anno.... Chiediamo la legalizzazione della cannabis in quanto non sostanza apertamente nociva, ma soprattutto chiediamo la legalizzazione di tutte le droghe leggere e non, unico reale motivo per togliere potere a MAFIA, GOVERNO, E VATICANO... Gli unici veri interessati a mantenere la spirale repressiva....
ERBA LIBERA !
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AUMENTA SEMPRE DI PIU' IL CONSUMO DI COCAINA.
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Informatore Tuesday, Aug. 23, 2005 at 11:51 AM |
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LA POLITICA PROIBIZIONISTA DEL GOVERNO NON SERVE AD UN BENEMERITO CAZZO !
AUMENTA IL CONSUMO DI COCAINA TRA I GIOVANI DI 19 E 25 ANNI, RIMENE TRA LE SOSTANZE PREFERITE DAI NOSTRI GIOVANI DOPO LA CANAPA INDIANA, IL RISULTATO VIENE FUORI DOPO UNA RICERCA SUL CONSUMO DI DROGHE NON LEGGERE. IL 5 % DEI GIOVANI ITALIANI DI 19 ANNI HA GIA' FATTO USO ALMENO UNA VOLTA DI COCAINA, PER DIVERTIRSI (SBALLARE) IL FINE SETTIMANA, E SALE AL BEN 9 % I RAGAZZI CHE HANNO AVUTO ESPERIENZE DI COCAINA PIU' VOLTE A 25 ANNI, IL DATO AUMENTA SE SI GUARDA AI RAGAZZI VERSO I 30 ANNI, DOVE IL CONSUMO DI COCAINA IN ITALIA STA CRESCENDO IN MANIERA NOTEVOLE DI ANNO IN ANNO, GRAZIE AD UNA LEGGERA FLESSIONE DEL COSTO DELLA SOSTANZA, E GRAZIE ALLA NOTEVOLE FACILITA' DI REPERIBILITA' NELLE PIAZZE ITALIANE,(E LA BUONA QUALITA'), QUESTI DATI DIMOSTRANO PER L'ENNESIMA VOLTA CHE LE POLITICHE REPRESSIVE MESSE IN ATTO DAL GOVERNO BERLUSCONI, BOSSI E FINI, NON SERVONO PROPRIO A NULLA, ANZI, IL GIRO MAFIOSO SI STA ALLARGANDO ANCHE NELLE ZONE IN CUI LA DROGA SPECIALMENTE LA COCAINA ERA PIU' DIFFICILE ACQUISTARLA, COME LA SARDEGNA, DOVE INVECE ANCHE LA SEMBRA ESSERE CRESCIUTO IL CONSUMO FRA' I GIOVANI DELLA SOSTANZA (COCAINA), NELLE VARIE NOTTI BUONE DEI RAGAZZI... INSOMMA IL GOVERNO DEVE PRENDERE ATTO DEL NUOVO FENOMENO, O MEGLIO DEL NUOVO BUM DELL'USO DI COCAINA, FRA I GIOVANI ITALIANI...
Fuoriluogo
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frequentavo il sito
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Io Tuesday, Aug. 23, 2005 at 12:03 PM |
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Ho frequentato il sito per diversi mesi per motivi di studio e quindi ho seguito la cosa con discreto interesse.
A mio parere, le accuse sono fondate, perché attrevarso i siti mariuana.it e semini.it avrei potuto: 1) Acquistare semi 2) acquistare prodotti per coltivare in serra 3) imparare a coltivare in modo da innalzare la naturale percentuale di THC 4) avere supporto e consigli dagli altri coltivatori 5) acquistare prodotti e materiale per raffinare 6) acquistare bong e quant'altro per consumare l'hashish 7) scaricare libri ed articoli nei quali è scritto che fumare fa bene, chi non lo fa non capisce... ecc...
Non è istigazione? Non è prosilitismo? Se io istigo e fornisco consigli sto "concorrendo" nella coltivazione, no? Certo che non è spaccio, ma quella parola sta scritta solo sui giornali, non nel comunicato della polizia.
Il disclaimer invocato da tutti non serve a niente, che me ne faccio di una scritta "i semi sono per collezione" se poi è evidente che vengono acquistati per coltivarli?
Meditate, poi urlate quello che volete, ma almeno pensate prima.
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Non ci capisco più niente
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Baferta Wednesday, Aug. 24, 2005 at 9:21 AM |
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Ha scritto jokerb "qui c'è uno dei valorosi agenti che si è infiltrato nei forum che si fa pubblicità...nel portale della polizia municipale http://www.piemmenews.it/ForumVisualizza.asp?mid=21479&chiuso=& patetica l'operazione, patetici gli esecutori "
C'è stato un attacco generale... Mi pareva strana una cosa del genere, di che si doveva vantare? di aver fatto il suo dovere? di essere stato "bravo" ad obbedire agli ordini della magistratura? Alla fine del forum c'è scritto anche che è uno scherzo e che nessuno si è fatto pubblicità, eppure tutti gli siamo andati addosso come fosse la peste. Diciamo la verità, ci siamo cascati. Ma perché ci limitiamo sempre a vedere solo quello che vogliamo vedere? Facciamo lo stesso ragionamento dei poliziotti! L'antiproibizionismo è frenato dalle prese di posizioni inutili di certi soggetti che con luoghi comuni diffamano e offendono sempre la categoria delle forze dell'ordine e della politica. Si sa che molti di loro condividono le nostre idee, quindi non è giusto generalizzare.
Quando "loro" dicono che nei centri sociali ci sono solo balordi che bivaccano e si drogano noi ci incazziamo e gridiamo con forza che non è così, allora perché anche noi dobbiamo comportarci così?
Dire a loro che hanno "forzato", che hanno scritto "menzogne", che hanno "gonfiato", ecc... ma come facciamo noi a dire che non è vero? Se veramente avessero arrestato o denunciato veri spacciatori che utilizzavano il forum vendendo attraverso i messaggi privati non visibili? Se veramente ci fosse stata l'organizzazione? In fondo io vedevo un Webmaster e alcuni moderatori con poteri di censura.... Se tutto il sito fosse stato creato per invogliare a circondarsi di oggettistica inneggiante la mariuana che poi veniva venduta on line? Ricordo che prima di postare con il mio nick (che non dirò) ha letto più messaggi dove lo stesso Filla affermava che il server era sicuro... che i poliziotti avevano altre cose da fare... ecc... Rifletto e chiedo, perché tanto interesse a farmi partecipare? Alla fine mi ero convinto, e fortunatamente, ho postato solo commenti vari senza mai dire se coltivo o no, e soprattutto non ho messo mai fotografie di piante.
E poi, se la legge vieta la coltivazione, perché ci arrabbiamo se ci scoprono? Era un rischio da calcolare. E non credo sia giusto addebitare la colpa alla polizia. Forse hanno fatto solo il loro lavoro, e pare pure che glielo abbia ordinato la magistratura (il comunicato stampa arrivava dalla procura di Santa Mariuana Capua Vetere, opps.. lapsus froidiano).
Io ho capito solo che hanno indagato quelli che mettevano le foto delle loro piante sul forum. Ma allora? Che vogliamo? Se mettiamo le foto delle nostre piante è come un'autodenuncia! Hei poliziotti sto facendo una cosa illegale... guardate... venite a prendermi!!!!
Dice un proverbio "chi ha colpa dei suoi guai pianga se stesso" e mi pare proprio che sia azzeccato.
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tutto vero
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q Wednesday, Aug. 24, 2005 at 7:39 PM |
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la questione ha due faccie.tutto quello che dite bertfa e io ha un senso.ma quello che vendevano sul sito sequestrato sono beni completamente legali e commerciabili (compresi i semi),sono numerosi i siti e i negozi che trattano questi argomenti e hanno scelto questa linea di condotta. altra cosa importante e' che i frequentatori nn erano persone istigate,altresi erano tutti coscenti di cosa stessero facendo e cercando. quello che faceva il sito era una riduzione del danno che la droga infligge al nostro paese.a livello di degrado urbano di alcune zone , spostamento del capitale (infinito)della droga leggera dalle casse dei mafiosi a quelle di enel e iva .. io SPERO esista un sito che consigli a un tossicodipendente modi meno rischiosi e dannosi per assumere qualunque droga. si chiama riduzione del danno e la promuove tutta la politica ..
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lo stato aiuta la malavita
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one pablo Saturday, Aug. 27, 2005 at 6:57 PM |
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Salve SIGNORI...se cosi' vi piace essere chiamati!!!! Si perke' i signori sono coloro che giudicano le faccende di chi si muove con onestà nei doveri quotidiani...il proibizionismo in italia nn dovrebbe creare nessun tipo di disguido, altrimenti perchè esiste??? Allora la malavita italiana perchè gira intorno alla "mariuana" e altri stupefacenti illegali?? Se il probizionismo non ci fosse sicuramente tante parole e molti fatti sarebbero meno evidenti...di sicuro ci sarebbe un incremento del prodotto "maria" sia per fini di appagamento personale, sia (MAGARI) per uso terapeutico... La mariuana è un prodotto naturale che è sempre esistito sulla terra!!!! I suoi derivati NO! Molti non sanno che con la fibra di canapa ci si veste, ci si mangia di sopra (molte tovaglie sono in fibra di canapa), ci si lava con i vari shampoo e creme a base di olio di canapa. E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE NATURALE...
Ma perche pensare a questo...rendiamola illegale così da portar avanti il commercio nero e di conseguenza la malavita che forse forse anche lo stato controlla....E CI GUADAGNA!!!
Coltivare per propri fini anche per uso commerciale e come vendere le medicine senza ricetta e consumare solo per togliere lo stress da una giornata pesante...altrimenti compriamo i tranquillanti in farmacia e diamo i soldi allo STATO... No al PROBIZIONISMO!!!
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8 MESI DI RECLUSIONE E 1000 EURO DI MULTA
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Antiproibizionista Monday, Sep. 05, 2005 at 4:48 PM |
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Sono 8 mesi di reclusione, piu' 100 euro di multa per chi viene trovato con piu' di 5 grammi di hascisch in tasca, questa e' la nuova legge contro le droghe, per poco piu' di uno spinello, rischi di essere considerato un tossico, uno spacciatore, e rovinarti per sempre la vita, al contrario se si hanno contatti diretti con la mafia, o i pezzi grossi dello spaccio, una settimana spesso basta... in certi casi neanche....
meditate gente meditate, se fate una cosa fatela grossa.... (si corrono meno rischi).
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[UE]Aumenta il consumo di ecstasy e di cocaina..
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Da Repubblica Sunday, Sep. 11, 2005 at 8:01 PM |
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Giovani, aumenta il consumo di ecstasy e di cocaina
Ma secondo le statistiche si muore di meno
-------------------------------------------------------------------------------- BRUXELLES - In Europa si muore sempre meno di droghe pesanti, e aumenta sempre di più l'età media dei morti per uso di sostanze stupefacenti: segno che i nuovi consumatori fanno uso di sostanze meno letali e hanno comportamenti meno rischiosi. E' quanto emerge dalla relazione annuale dell'Osservatorio europeo sulle droghe (Oedt) di Lisbona diffusi oggi, che segnala anche come l'Italia sia uno dei paesi più a rischio.
Diminuiscono i morti. I dati, relativi al biennio '97-'98, fanno segnare un'inversione di tendenza rispetto all'aumento costante durato quasi dieci anni. In Italia si è passati dal massimo storico di 1712 morti per uso di droghe pesanti nel 1996, a 1160 nel '97, fino a 1076 nel 1998.
Il "primato" della cannabis. Secondo gli esperti Ue è la droga più diffusa, seguita da anfetamine e ecstasy. Il consumo di cocaina è in aumento e si allarga a fasce sempre più ampie della popolazione, l'eroina resta la droga più mortale. Tornando alla cannabis, sono almeno 45 milioni gli europei tra i 15 e i 64 anni (quasi uno su cinque) che l'hanno provata almeno una volta, e circa 15 milioni ne ha fatto uso negli ultimi dodici mesi. Il consumo maggiore si registra tra i giovani: il 25 per cento dei giovani tra i 15-16 anni e il 40 per cento dei diciottenni ne hanno fatto uso.
Ecstasy e anfetamine. Sono al secondo posto nella classifica delle droghe più usate, ma tendono a stabilizzarsi. A farne uso è una fascia che va dall'1 al 5 per cento degli individui tra i 16 e i 34 anni. Cresce invece la preoccupazione per i danni irreversibili causati da tali sostanze: il rapporto conferma il pericolo di "alterazioni funzionali del cervello, deterioramento del livello cognitivo e intossicazioni potenzialmente letali".
Sempre più cocaina. Gli esperti Ue lanciano l'allarme sul nuovo boom di questa sostanza. Il consumo è in aumento "soprattutto tra gruppi che hanno un'occupazione e un buon livello di vita sociale". Secondo il rapporto una forbice compresa "tra l'1 e il 16 per cento degli appartenenti alla fascia d'età tra i 16 ed i 34 anni.
Eroina. La tossicodipendenza da eroina rimane stabile e riguarda l'1-2 per cento dei giovani adulti. L'età media dei consumatori è in continuo aumento: nel 1998 il 65 per cento aveva più di trent'anni.
Allarme Italia. L'Italia è seconda in Europa solo al Lussemburgo per numero di persone che "consumano regolarmente e da lunga data oppiacei, cocaina e/o anfetamine". Nel periodo 1996-1998 più di sei italiani su mille della fascia d'età tra i 15 e i 64 anni rientravano nella categoria dei "consumatori problematici di stupefacenti". Al contrario, il nostro Paese è tra quelli in cui si egistrano meno arresti per reati legati alla droga: nel periodo 91-98 ha fatto meglio solo di Danimarca e Lussemburgo, mentre la tendenza "è in aumento in gran parte dell'Ue".
www.repubblica.it
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da non credere
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sucram Tuesday, Sep. 13, 2005 at 9:05 PM |
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ormai non si può solo non coltivare non fumare ,mangiare toccare ,guardare etc.. ma non ne si può neanche più parlare... e questo è il meno peggio dei problemi ma la maria è ormai il simbolo dell'antiproibizionismo ed è davvero grave ciò che hanno fatto questi ottusi ed incapaci di fare il proprio dovere perchè nn si mettono a fermare i chili e chili di coca ed eroina che entrano ogni giorno nei nostri porti.. interessi? ovviamente intressi,soldi, potere e sfruttamento di persone che producono la droga, l'aumento dell'uso di coca è un bruto segno, e spero solo che una di queste persone si renda conto di quello che stanno facendo, prima che ne venga colpito personalmente. Non molliamo ragazzi
freedom for all, not for one
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Testimonianze di una ragazza sull'Extasy
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ecxtasy Saturday, Sep. 17, 2005 at 6:29 PM |
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Quando ho letto sui giornali della morte di questo ragazzo, Jannik, stavo tornando da un rave a Torino. Ero sbottata e stanca morta, avendo ballato x tutta la notte e tutta la mattina… A leggere quello che era successo fuori dal Number One ci sono totalmente rimasta… senza parole, senza pensieri sensati, senza reazione. E' passata una mezz'ora di totale atarassia. Poi... ho pensato: poteva succedere ad uno di noi. O a qualche altro dei miei amici. Da quel giorno non l'ho piu' fatto. Non mi sono piu' mangiata paste, ne' cartoni… ho avuto paura. Ma la paura grande era quella di non poter tornare indietro, di non poter cambiare il passato, l'anno scorso: trascorso nei deliri del sintetico, o quello prima… nella frenesia del riso, concessomi spesso da fat freddie's cat o panoramix o superhoffman o quel che cazzo erano in realta'. Sono stata combattuta x un bel po' di tempo. Alla fine credo che il divertimento e le sensazioni fisiche e mentali e le percezioni, l'energia, le risate, i giochi, le visioni, le disinibizioni… cosi' grandi, cosi' forti non le hai senza droghe. Ma non e' ammissibile x me, che vivo cercando di succhiare avidamente la polpa, il succo, la buccia e anche il nocciolo della mia esistenza nel mondo, poter dipendere dall'extasi o dai trip o dalla bamba… o da qualsiasi altra droga: un uomo, un'ossessione, un segreto, una mania. So di essermi sempre goduta i momenti e gli amici, l'amore e il sesso, la famiglia, tutto… ma e' anche vero che ho dato il doppio nodo a molti rapporti grazie alle droghe. Ci sono state volte in cui i nostri corpi si mescolavano nel buio della notte e risplendevano di luna i nostri occhi allucinati e sfoggiavamo tutti i denti, sorrisi enormi. Dimostravamo l'affetto, tutto, la paura, io ho anche pianto e mi sono trovata 10 persone almeno che mi baciavano e mi carezzavano i capelli e mi prendevano x mano e mi sostenevano. E io tornavo nella danza. Voglio dire che io ho fatto alcune volte quello che molti non riescono a fare in tutta la loro vita: mi sono liberata, sciolta, slegata da qualsiasi vincolo, legge, regola. Non c'era + morale, immorale, normale, perverso. C'ero io e mi sentivo me stessa piu' che in ogni altro momento. Beh, poi c'e' stato questo fatto, che unito alla riflessione che ormai era quasi un vizio abitudinario, ho detto: vediamo se ce la faccio senza. Si', ce la faccio. Sono passati mesi e non sono per niente ascimmiata o cose del genere. Non sono andata in una comunita' a farmi curare!!! E non mi "vergognavo" di dirlo ai miei: ero terrorizzata. Va bene le canne, i cocci, i bong x i miei genitori ma il resto e' proibitissimo. Poi alla fine glielo ho detto xche' mi andava di farlo. Mia madre ha smesso di tagliare le carote, mi ha abbracciata e mi ha detto che ha fiducia in me e mi stima. Questo e' bastato. Per concludere questa lettera scritta di getto e quindi pardon moi gli errori vorrei citare la frase di una tizia che si chiama Ruthy Alon:
La vostra stabilita' sta nella capacita' di perderla, per poi ritrovarla sotto altra forma.
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Canapa oltre il piacere....
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Dub Saturday, Sep. 17, 2005 at 6:31 PM |
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La Canapa, una delle nostre piante piu' antiche (12.000 anni), dopo cinquant'anni di censura, sta tornando per salvare la Terra. E' ormai un triste dato di fatto che il nostro pianeta si sta avviando velocemente verso un disastro ecologico e che noi, “l'umanita'”, ne siamo i diretti responsabili. Infatti, effetto serra, inquinamento delle acque, buco dell'ozono, piogge acide, radioattivita', rifiuti tossici, erosione del terreno, specie animali e vegetali in estinzione, malattie sconosciute, disboscamento, sono conseguenze dirette di un quotidiano consumo di massa dei prodotti piu' comuni ed insospettabili. La Canapa, coi suoi 50.000 derivati che spaziano dalla plastica biodegradabile al carburante pulito, dalla carta alla fibra tessile biologica, da materiali edili resistentissimi a vernici non inquinanti, da cosmetici naturali ad alimenti bilanciati, e' capace di sostituire tutti i prodotti (anche la dinamite!) responsabili di un meccanismo di sfruttamento dell'ambiente e della Terra senza ritorno. Percio', parlare di Canapa oggi, significa parlare di una soluzione concreta, altamente competitiva a livello industriale e di una risorsa versatile e completa che puo' soddisfare il bisogno di un pianeta sovrappopolato e viziato di comodita', riducendo drasticamente le attuali conseguenze di sfruttamento e inquinamento ambientali.
Le grandi qualita' della Canapa sono: - La Canapa e' una pianta infestante e cioe' cresce senza bisogno di particolari cure, fertilizzanti e pesticidi chimici (a differenza del cotone) anche su terreni poveri e in difficili condizioni climatiche. - La Canapa ha proprieta' riparatrici della terra in cui cresce e non la sfrutta, anzi, la cura. - La Canapa e' utilizzabile e biodegradabile al 100%. - La Canapa e' una risorsa naturale per i quattro bisogni fondamentali dell'umanita': cibo, carburante, fibra e medicine.
CIBO: I semi della pianta di Canapa sono una delle fonti naturali di cibo piu' perfettamente bilanciate. Coi semi di Canapa si possono ottenere olio, margarina, farina, farina, hamburger e formaggi vegetali con cui preparare cibi squisiti che garantiscono un buon approvvigionamento di amminoacidi e acidi grassi essenziali, cosi' da vere un corpo forte e sano, un sistema immunitario ben funzionante, benessere ed energia vitale.
CARBURANTE: La pianta di Canapa ha una crescita cosi' rapida da renderla una delle maggiori fonti di biomassa. Il termine biomassa indica tutti quei materiali prodotti biologicamente che possono essere convertiti in modo pulito in ogni forma di energia: combustibili ecologici solidi, liquidi o gassosi, come metano, metanolo e benzina, che possono essere utilizzati per trasporto, riscaldamento, luce e gas. Con la biomassa derivata dalla Canapa si potrebbero sostituire completamente i prodotti dell'industria petrolchimica e nucleare che causano circa l'80% dell'inquinamento ambientale della terra, dell'aria e delle acque. Il suo uso porrebbe fine al fenomeno delle piogge acide e sulfuree, al problema dei rifiuti tossici e farebbe registrare un'immediata inversione di tendenza dell'effetto serra. Negli anni '40, Henry Ford progetto' un'automobile interamente costruita e alimentata con Canapa, ma fu ostacolato dal proibizionismo e forzato ad usare il petrolio. L'olio di semi di Canapa fu per secoli il piu' usato e il piu' brillante combustibile per lampade: esso ha illuminato la lampada magica di Aladino, del profeta Abramo e di Abramo Lincoln.
FIBRA: La fibra esterna della pianta di Canapa e' la piu' forte e duratura fibra naturale del Regno Vegetale. Essa puo' essere trasformata in vari tipi di cordame (spago, corde, gomene per navi…) o filati per la tessitura di abiti. La Canapa e' piu' morbida, piu' calda, piu' assorbente del cotone, la sua resistenza agli strappi e' decisamente maggiore e si conserva molto piu' a lungo. L'interno legnoso della pianta ha un alto contenuto di cellulosa, superiore a quello del legname ed e' dunque utile per numerose applicazioni industriali incluso carta e cartone, pannolini e tamponi assorbenti, materiali da costruzione e materie plastiche biodegradabili e non tossiche. La carta prodotta con la Canapa e' ideale per banconote e documenti, in quanto puo' durare indefinitamente, secoli e addirittura millenni, mentre la durata media della carta ottenuta dalla polpa di legno e' di 25-80 anni.
MEDICINA: I fiori di Canapa producono una resina che contiene numerose sostanze utilizzabili a scopo terapeutico. Il loro effetto principale e' di alleviare il dolore cronico cosi' come piccoli dolori, favorendo l'appetito, il sonno e creando dunque un'attitudine mentale meglio predisposta alla guarigione. Queste sostanze donano calma e benessere, riducono la pressione sanguigna, calmano le convulsioni, gli spasmi muscolari, ecc… Attualmente la Canapa e' riconosciuta di sicura utilita' per centinaia di applicazioni mediche fra cui: glaucoma, artrite, reumatismi, sclerosi multipla, stress, asma, enfisema polmonare, anoressia, tumori, funghi della pelle, herpes e altro. Essa e' una delle sostanze meno tossiche esistenti: in migliaia di anni non si e' registrato un solo caso di morte attribuibile al suo consumo.
Per quale motivo, quindi, non abbiamo gia' da tempo un'industria pulita basata sulla Canapa ed altri prodotti biologici?
Negli anni '30 l'industria della Canapa era tanto promettente da rappresentare una forte minaccia agli interessi economici della neo-industria petrolchimica. Venne cosi' colpita dal proibizionismo che la criminalizzo' e la penalizzo' con la censura. Per avviare oggi il processo di conversione delle industrie, ognuno di noi puo' fare qualcosa documentandosi, informando gli altri e richiedendo prodotti di Canapa. Jack Herer, da 20 anni leader del Movimento per la Liberalizzazione della Canapa negli Stati Uniti, ha lanciato una sfida, offrendo un premio di $ 10.000, a chiunque sia in grado di confutare le tesi frutto delle sue ricerche e supportate da collaborazioni scientifiche ed economiche. Il premio, dopo 13 anni, e' ancora li'! L'Italia, fino a poche decine di anni fa, era uno dei maggiori produttori di Canapa. Finalmente oggi la CEE finanzia la reintroduzione della coltivazione della Canapa. Ma a cosa serve coltivare se poi manca un collegamento con il mondo della produzione? Cosa realmente vogliamo? Un'industria che distrugge in poco tempo sacri equilibri secolari per un profitto dell'oggi, oppure una tecnologia che concepisce un futuro? E' necessario che ognuno di noi si impegni per immaginare e realizzare un mondo diverso che sia in armonia e in equilibrio con la Natura.
Vogliamo la Terra, non un ammasso di rifiuti!
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CAMBIARE ROTTA !
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Unione Antiproibizionista Tuesday, Sep. 20, 2005 at 6:17 PM |
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DROGHE: BISOGNA CAMBIARE!
In molti fra singoli ed associazioni abbiamo firmato un appello a favore di Fausto Bertinotti per le primarie dell’Unione: consumatori, operatori del servizio pubblico sulle tossicodipendenze e del privato sociale, amministratori locali, giornalisti e intellettuali, pazienti in attesa. Un modo per fare irrompere nel dibattito politico e nelle scelte del futuro governo la necessità di nuove politiche in materia di droghe. Nuove strategie di fronte al disastro delle attuali, nuovi diritti per milioni di uomini e donne sotto una intollerabile tutela penale, un nuovo ruolo del servizio pubblico a tutela della salute per migliaia cittadini e per le loro famiglie.
GIOVEDI’ 5 OTTOBRE h. 22,30
INCONTRO PUBBLICO
FAUSTO BERTINOTTI
DON ANDREA GALLO
VITTORIO AGNOLETTO
I firmatari
Daniele Farina , Leoncavallo - Valerio Montevent i Consigliere Comunale Bologna - Laura Tartarini Consigliere comunale Genova - Stefano Carboni operatore sociale e progettista LILA LIVORNO – Alessandro Buccolieri (Mefisto) Million Marijuana March Italia - Marina Impallomeni , giornalista - Paolo La Marca project manager Lila cedius – Coordinamento Nazionale PIC – Pazienti Impazienti Cannabis- Andrea Tesini assistente sociale Ser.t Bologna - Beatrice Bassini , psicologa ser.t Bologna, Stefano vecchio Direttore Dipartimento Dipendenze Asl 1 – Napoli Giorgio Mariotti - Operatore di strada Perugia, Emiliano Stefanini Consigliere comunale Allumiere, - Biosfera Crew Milano - Avv. Luca Ceccarelli Consigliere comunale Campello sul Clitunno, PG - Pietrougo Bertolino Referente per la Riduzione Del Danno LILA Genova - hemporium Roma - Cecco Bellosi , coordinatore Comunita' il Gabbiano, Toy Ranchetti , operatore sociale LILA Catania, Nicola Maiale Pescara, Luca Stellati – regionale toscano PRC - Badii Loris , Programatore webmaster http://www.toolsantipro.it, - Fabrizio di Francesco – Alessandro Pignatelli educatore Firenze – Alessandro Spadaro , Taranto - Massimo Barberi Capogruppo PRC Comune di Gallarate, Varese - Simone Pietrangeli consigliere comunale RIETI – Emanuele Salvati per il direttivo e il gruppo consiliare PRC V circoscrizione Valserra – Segatti Gino , presidente arci Montereale V. (PN) - Andrea Morucci presidente circolo arci OFFICINA BELUSHI di Viterbo - Alexander Sandri Laives – BZ Vincenzo Dambrosio consigliere provinciale Matera - Paolo Malerba Fili di Canapa ( Ruvo di Puglia ) – Mara Spigarelli Assistente Sociale- Assessore Comune di Sigillo (pg) - Alessandro Vinci , capogruppo prc consiglio provinciale di Oristano - Giovanni Costa , c.s.a. Spartaco (ravenna) - Vito Settanni – Maria letizia Mariucci – Educatrice professionale, Claudio Graziano resp immigrazione arci di Roma, - Associazione nojerksite, - Andrea Fornai – Piombino, Mirco Ronci - consigliere comune Bevagna (PG), Lulu Ortega Monza-.Lila Milano Progetto Paritox - Giuseppe Chiefa – Operatore di strada, Progetto Comunity Workers, Perugia – Anna Pizzo giornalista, Consigliera regione Lazio - Angela Bernardini - FP CGIL ROMA SUD , Daniela Cerri , responsabile di servizi di Riduzione del Danno, Roma – Marta Venturini , Assistente Sociale PG – Roberto Pagliara , Formatore, Bo – Jakopo Galmacci , Consigliere Comunale Umbertide, - Livianna Didio , impiegata, - Carlo Santacroce , Napoli - Simonetta melani, Santa Croce sull'Arno – Pisa - Angelo Zappoli Consigliere Comunale PRC Varese – Eliana Menna – Segretaria Circolo PRC Vasto - Salvatore Amura coordinatore nazionale rete nuovo municipio , Assessore partecipazione e cultura - comune pieve emanuele – mi – Alessandro Orsi – Coordinamento In Prima Persona - To-Frida Meozzi, Educatrice professionale.
MILANO- LEONCAVALLO Spazio Pubblico Antiproibizionista Via Watteau,7
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Italia. In arrivo i centri per i cocainomani
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cacaleros Tuesday, Sep. 20, 2005 at 6:31 PM |
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Italia. In arrivo i centri per i cocainomani
E' in dirittura d'arrivo e sara' presentato entro una quindicina di giorni il nuovo progetto che prevede centri specializzati nel trattamento della dipendenza da cocaina. Lo ha annunciato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi. Il progetto fa parte di una serie di iniziative del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga, e prevede l'istituzione di una ventina di centri sparsi sul territorio nazionale, con una maggiore concentrazione in quelle zone del Paese dove il consumo di cocaina e' maggiormente presente. Si tratta -come spiega all'Ansa il direttore del Dipartimento, Andrea Fantoma- di un progetto sperimentale, di assoluta novita', al quale si e' arrivati sulla scorta dei "dati preoccupanti sull'aumento del consumo di cocaina e della domanda di trattamento da parte dei soggetti". "In quattro anni, dal 2000 al 2004 si e' verificato un forte incremento delle persone che chiedono ai servizi, sia pubblici che privati, una risposta ai loro problemi derivanti dal consumo di questo tipo di droga". Una sostanza, la cocaina, che in pochi mesi e' in grado di portare una persona alla "compulsivita' dell'uso", cioe' all'aumento progressivo e costante della frequenza del consumo e, quindi, della quantita'. "Il problema fondamentale e' che le risposte a queste dipendenze oggi sono parziali: i servizi pubblici non vengono percepiti come luoghi dove i cocainomani possano trovare risposte adatte". Cosa che, secondo Fantoma, "e' vera solo in parte", poiche' in alcuni centri si comincia ad attuare metodologie adeguate. Poi, c'e' il problema che la cocaina e' compatibile per lunghi periodi, a differenza di altre sostanze come ad esempio l'eroina, con la normale attivita' di una persona. Chi ne fa uso, insomma, non e' portato a considerarsi bisognoso di cure. I nuovi centri specializzati, quindi, per rispondere a queste particolari esigenze saranno innanzitutto "luoghi non stigmatizzabili come centri per drogati". Poi dovranno rispondere alla "logica di una alta integrazione fra pubblico e privato"; in pratica, nei centri saranno presenti equipe del servizio pubblico ma anche del privato sociale. Inoltre, dovranno osservare orari di apertura piu' flessibili dei Sert (I servizi pubblici per le tossicodipendenze), per esempio aprendo anche la sera e nei fine settimana, quando si concentra maggiormente il consumo di questo tipo di droga. Infine, e' previsto un monitoraggio, cioe' una valutazione dell'efficacia della metodologia applicata. Il progetto, realizzato dal Dipartimento insieme al Ministero della salute, sara' presentato in autunno e partira' operativamente dall'inizio del 2006.
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BISOGNA CAMBIARE !
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Leoncavallo Monday, Sep. 26, 2005 at 5:38 PM |
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DROGHE: BISOGNA CAMBIARE!
ore 22.30 Incontro Pubblico Fausto Bertinotti, Don Andrea Gallo, Vittorio Agnoletto.
Noi consumatori, operatori del servizio pubblico e del privato sociale, amministratori locali, giornalisti e intellettuali, pazienti in attesa, vogliamo FAR IRROMPERE NEL DIBATTITO POLITICO e nelle scelte del futuro gverno la necessità di nuove politiche in materia di droghe. NUOVE STRATEGIE di fronte al disastro delle attuali, NUOVI DIRITTI per milioni di uomini e donne sotto una intollerabile tutela penale, un nuovo ruolo del servizio pubblico per la salute di migliaia di cittadini e le loro famiglie.
LEONCAVALLO Spazio Pubblico Antiproibizionista
http://www.leoncavallo.org
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PESCARA PER L'ANTIPROIBIZIONISMO !
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Antiproibizionista Tuesday, Sep. 27, 2005 at 4:08 PM |
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PESCARA, 28 SETTEMBRE 2005
Si terra' a Pescara il 28 settembre il convegno dal titolo 'Indipendenze: uno spazio di discussione pubblica' promosso dall'assessore regionale alle Politiche sociali, Elisabetta Mura, per confrontarsi con amministratori, esperti e ricercatori sul tema della prevenzione delle dipendenze e del consumo di sostanze stupefacenti. 'Si avverte la necessita' - ha affermato Mura - di aprire uno spazio di discussione pubblica, portando a confronto i vari punti di vista e le differenti voci che si confrontano sia sul livello nazionale sia regionale, per cercare, in futuro, di portare avanti una progettazione che si misuri sui bisogni reali del territorio. Una necessita', questa, non piu' rinviabile'. Il programma dei lavori, preceduti dal saluto del presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, si articola in due sessioni: la prima dal titolo 'Sostanze, consumatori, utenti, diritti, servizi' mentre la seconda sessione sara' incentrata sul tema 'Dopo Bologna verso Perugia: Idee a confronto', che vedra' la partecipazione di esponenti politici di Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo.
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Spacciavano extasy
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info Sunday, Oct. 02, 2005 at 8:03 PM |
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Cinque ragazzi, tra 19 e 26 anni, provenienti dal Molise e dalla Campania , sono stati arrestati la notte scorsa dai carabinieri di Atina per detenzione e spaccio di stupefacenti. I controlli sono avvenuti nei pressi di una discoteca che sabato sera ha inaugurato la stagione con un evento di musica house che ha richiamato almeno duemila giovani da tutto il centro Italia. Mescolati tra i frequentatori i carabinieri sono intervenuti in cinque distinte situazioni sospette, ognuna delle quali vedeva uno degli arrestati detenere oppure cedere ad altri avventori delle pasticche di ecstasy. Quarantacinque in tutto le compresse di droga sequestrate che vengono smerciate , secondo le stime attuali, a 25-30 euro l'una. I controlli saranno ripetuti ogni fine settimana.
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Perche' chiediamo la legalizzazione ....
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Campagna è ora di piantarla ! Friday, Oct. 07, 2005 at 5:33 PM |
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Perchè legalizzare?
Alcool e tabacco sono delle sostanze che dal punto di vista medico sono sicuramente più pericolose di quanto non sia la cannabis eppure sono sostanze che lo Stato considera legali, rispettando il principio che ogni cittadino è libero di decidere su ciò che è dannoso o meno per sè stesso. Non vediamo perchè la stessa libertà non debba essere riconosciuta ai consumatori di cannabis, che è oltretutto molto meno dannosa di alcol e tabacco. Negare ai fumatori di tabacco la possibilità di acquistare legalmente le loro sigarette vi sembrerebbe una cosa sensata? Se vi proibissero di acquistare la birra al supermercato non vi sentireste violati nei vostri diritti? Pensate inoltre che misure del genere farebbero diminuire i consumi di alcol e sigarette? O non pensate piuttosto che servirebbero a fare ingrossare i profitti di trafficanti e contrabbandieri? L'esempio storico del proibizionismo negli U.S.A. dovrebbe farci riflettere in proposito.
Il mercato nero, oltre a fornire alla malavita organizzata una potente fonte di finanziamento, crea le condizioni per una pericolosità sociale della cannabis che la sostanza in sè non avrebbe. Se è infatti assodato che la cannabis in sè non induce al consumo di eroina, il mercato nero può invece favorire questo passaggio.
Si verifica cioè quella che gli esperti definiscono contiguità di mercato: il medesimo spacciatore spesso traffica oltre che con la cannabis anche con sostanze molto più pericolose, prima fra tutte l'eroina. Questo fa si che i soggetti più imprudenti o più deboli possano cedere alla curiosità di provarle, rischiando di rimanervi poi invischiati.
Liberalizzare la cannabis significherebbe utilizzare le risorse attualmente impegnate nella repressione dei consumatori in settori più utili per la società. Le forze dell'ordine potrebbero concentrare i loro sforzi in direzione del grande narcotraffico, i tribunali si vedrebbero liberati del peso di migliaia di processi, che rallentano il corso della giustizia in settori di maggiore utilità sociale e anche il sovraffollamento delle carceri, e i suoi costi per la società, si ridurrebbero.
La storia ci insegna che gli uomini hanno sempre fatto uso di sostanze che alterano lo stato di coscienza. Accettare questa realtà significa sforzarsi per cercare di ridurre il danno che può essere causato, sia all'individuo che alla società, dal consumo di queste sostanze.
Le politiche proibizioniste, accanendosi contro i consumatori, hanno di fatto generato danni sociali e individuali di gran lunga maggiori di quelli che, presumibilmente, avrebbero voluto evitare.
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W LA CANNA!!!!
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monny Sunday, Mar. 12, 2006 at 1:22 PM |
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Ahh se tu fini t facessi un bel kannone invece di dire in kontinuazione kazzate! se stssi zitto invece di trasformare l'italia in un convento, tra un p'ò dovremmo portare le mutande d'acciaio solo x ke al governo abbiamo un'uomo a cui stà sul cazzo:la canna ,il rosso, il sesso e la libertà!! se vuoi vivere in un convento vivici!! ma nn trasformare l'italia in esso!!!! e poi il proibizionismo nn fa ke aumentere l'interesse dehli spacciatori e della mafia ke tu stesso proteggi!!!!
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