Associazione Solidarietà Proletaria (ASP) aspilbollettino@virgilio.it
A tutti i compagni, alle organizzazioni comuniste e rivoluzionarie, alle organizzazioni sindacali di base e di classe, ai tutti sinceri democratici e progressisti. Rafforziamo il Comitato di Priverno (LT) per la liberazione del comunista Angelo D'Arcangelo arrestato in Francia e di cui diffondiamo il comunicato della prima riunione. Sviluppiamo la solidarietà con G. Maj e G. Czeppel membri del (n)Pci detenuti in Francia. Per riaffermare la libertà di tutti i prigionieri politici. L'attacco della borghesia imperialista alle libertà di espressione, di parola, di associazione non deve passare. Tale attacco colpisce tutti quelli che non pensano secondo gli interessi della classe borghese al comando delle leve del potere. Contrastiamo la persecuzione e la criminalizzazione dei comunisti con ogni mezzo unendoci in un fronte comune di lotta contro la repressione.
Comunicato stampa del Comitato di Solidarietà per la Liberazione di Angelo D’Arcangeli. angeloliberosubito@libero.it
Giovedì 11/08 si è svolta la prima riunione del Comitato provinciale di solidarietà per la liberazione di Angelo D’Arcangeli. Il comitato nella sua prima riunione ha registrato l’adesione di varie forze politiche, collettivi e individualità, tra cui i CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo), l’ASP (Associazione di Solidarietà Proletaria), la segreteria provinciale di Latina del PRC, il collettivo Zona Rossa di Latina, oltre ai familiari del compagno, amici e conoscenti di Angelo, tra cui il preside dell’ I.S.I.S.S. “Teodosio Rossi” di Priverno il Prof. Antonio Ferrante. Nella riunione oltre ad essere stato fatto un bilancio della mobilitazione finora sviluppatasi a sostegno del compagno (quasi 1000 firme raccolte in una settimana di mobilitazione) è stata tracciata la linea d’azione che il comitato svilupperà. Il comitato si è espresso unitariamente nel definire l’arresto del compagno Angelo D’Arcangeli, come una violazione del diritto alla libertà di pensiero, espressione ed associazione, che ci riporta indietro di sessanta anni, al tempo del fascismo e dei tribunali speciali per i comunisti. Proprio per questo è intenzione del comitato sviluppare la più ampia campagna di mobilitazione per denunciare l’attacco subito da Angelo e non permettere ai suoi persecutori di insabbiare e mettere sotto silenzio un atto che si classifica come la persecuzione di un comunista. Infatti l’arresto di Angelo è un aspetto particolare di un quadro generale che oggi, non solo a livello nazionale ma anche a livello internazionale, vede avanzare la repressione contro ogni forma di dissenso e di resistenza organizzata che le masse popolari oppongono all’avanzare della crisi capitalistica, che ogni giorno di più si trasforma in attacco al diritto di ciascuno ad avere una vita dignitosa. Basti pensare al G8 di Genova 2001, alle inchieste contro l’area del movimento detta “sud ribelle”, la repressione dei movimenti di lotta dei lavoratori (ATM, Melfi, ecc.), la repressione di chi lotta per il lavoro (disoccupati organizzati, lsu), le decine di inchieste contro gli anarchici, la decennale inchiesta persecutoria contro i CARC, e non ultima la persecuzione che gli apparati repressivi stanno portando avanti contro il nuovo PCI, in particolare contro i suoi membri Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppell, e contro i suoi simpatizzanti. La denuncia della persecuzione politica dei comunisti e di tutti gli antimperialisti, sta alla base del lavoro di mobilitazione che il comitato sta sviluppando. Un lavoro che si articolerà su due direttrici : continuare la raccolta firme e la denuncia pubblica dell’arresto di Angelo con l’obiettivo di creare una mobilitazione nazionale ed internazionale ( anche l’associazione francese “ADEEL” si sta mobilitando), che a livello nazionale avrà tra gli obiettivi primari la realizzazione di un presidio sotto l’ambasciata Francese nei primi giorni di settembre, dove verranno consegnate le firme fin lì raccolte; in secondo luogo il comitato si impegnerà al fine di costringere le istituzioni a tutti i livelli, locale, nazionale e internazionale, a prendere una posizione in difesa del compagno D’Arcangeli. Su questo fronte sono stati presi contatti con i deputati Russo Spena del PRC e Paolo Cento dei Verdi, che alla ripresa dei lavori parlamentari si attiveranno con delle interrogazioni parlamentari. Molto importante riteniamo sia anche una netta presa di posizione dei consigli comunali locali, Priverno in primis, in difesa di Angelo. Riteniamo che ogni sincero democratico debba mettere in gioco le proprie forze, disponibilità, cariche istituzionali a difesa del diritto di parola, pensiero, espressione ed associazione, per combattere con ogni mezzo a disposizione gli attacchi che tentano di limitare queste libertà conquistate 60 anni fa con la Resistenza contro i Nazi-Fascisti. Infine facciamo appello a tutti i sinceri democratici e a tutte quelle istituzione che hanno il dovere di assicurare la tutela di questi diritti, affinché prendano una posizione netta e chiara : “di fronte a tutto questo non si può tollerare il silenzio, perché diventerebbe rassegnazione, ma cosa peggiore connivenza”.
Il Comitato di Solidarietà per la Liberazione di Angelo D’Arcangeli.
|