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Continua la propaganda condotta dall'industria cinematografica....
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il P2P cresce sempre ! Tuesday, Sep. 13, 2005 at 3:15 PM |
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Continua la propaganda condotta dall'industria cinematografica, stavolta con un articolo pubblicato su Repubblica online.
Questo tipo di giornalisti serve i propri committenti mescolando due comportamenti completamente differenti sul piano sociale ed economico, anche se ugualmente temuti da Hollywood: la condivisione privata di file (P2P) e la distribuzione finalizzata alla vendita di massa di supporti copiati illegalmente. La prima la pratichiamo tutti - a nostre spese - mentre la seconda e' appannaggio di organizzazioni che ci fanno sopra i soldi.
Il tutto e' condito da paroloni e concetti evocativi (robin hood, i fanatici della cibernetica, i film "rubati").
Chi ha letto qualche intervista fatta ai releasers (quelli che per primi immettono le copie di un film nelle reti P2P) riconoscera' inoltre che dal punto di vista tecnico ci sono diverse cazzate. Come sempre.
Articolo originale: http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/nytimes2/kingkon/kingkon.html
[parlando dell'ultimo film di Hollywood] "potrebbe non essere al riparo dalle grinfie di una rete di pellicole pirata, specializzata nel rubare copie di film"
-> e' noto invece che i releasers che diffondono sulle reti P2P i film non rubano nulla ma si avvalgono della "cortesia" di lavoratori dell'industria cinematografica.
"la pirateria dell'era digitale è più redditizia, sofisticata e sfuggente"
-> la copia illegale digitale non e' affatto redditizia. al di la' dello scambio di materiale e della "fama", i releaser non hanno ricavi economici dalla loro rischiosa attivita'.
-> "La Motion Picture Association of America valuta che i dvd pirata sottraggano all'industria cinematografica oltre 3 miliardi di dollari all'anno relativi alle mancate vendite. Queste cifre non comprendono le mancate vendite delle opere diffuse in rete clandestinamente"
come sempre si parla contemporaneamente di due cose diverse allo scopo di accomunarle. cosa c'entrerebbe la vendita illegale di DVD pirata con la condivisione privata e il P2P?
il paragrafo termina con la frase "non è un'attività gestita dai ragazzini che vivono alla porta accanto, si tratta di gruppi organizzati e di crimine organizzato".
-> ancora: e' ovvio che la distribuzione di supporti copiati finalizzata alla vendita di massa non e' un'attivita' gestita di ragazzini. e allora perche' parlare dei ragazzini e del P2P mentre si costruisce un quadro drammatico fatto di mafiosi e di giri di denaro miliardiari?
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Note di colore sul giornalista, finito a Repubblica dopo essere caduto in disgrazia al New York Times: http://www.russianlaw.org/obrien.htm http://www.russianlaw.org/nyt-journalistic_fraud.htm
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CHIUSO WINMX
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p2p sotto attacco Thursday, Sep. 22, 2005 at 11:07 AM |
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Potrebbe essere la fine di un'era. La rete P2P di WinMX non è più accessibile. I server della Peer Cache come pure il sito web della compagnia non sono più raggiungibili. La notte scorsa i server sono stati chiusi e gli utenti non sono più in grado di collegarsi alla rete. Sarebbe una grande perdita per la community P2P, ma in qualche modo le cose si aggiusterebbero. Gli utenti di WinMX potrebbero migrare verso altre reti e ce ne sono molte in grado di assorbire il carico. La FrontCode aveva nei giorni scorsi ricevuto una lettera di 'cessa e desisti' dalla RIAA che forte della sentenza Grokster minacciava gli sviluppatori del software di adire le vie legali se non avessero fermato il loro servizio P2P che secondo loro non era conforme alle direttive della Corte Suprema.
Secondo altre indiscrezioni e voci di corridoio sembrerebbe che qualcosa si sia mosso invisibilmente durante questo tempo di inattività del team di sviluppo.
Proprio quando iniziò il beta testing della versione 3.5x del software il whois sul dominio winmx.com informava che il proprietario era la FrontCode e che il sito era localizzato in Canada.
Oggi invece il whois mostra che winmx.com è localizzato in Port Vila, Vanatu una piccola isola nel sud del Pacifico. Non è + registrato alla FrontCode ma ad un certo WinMX Technologies. > Potrebbe allora trattarsi di un trasloco per proteggere le loro operazioni dalle controversie legali. > Potrebbero prepararsi a lanciare un nuovo WinMX che sostituirà quello attuale con un nuovo protocollo.
Quello però che è sicuro è che al momento la WinMX Peer Network è morta. Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la cosa e se la notizia della fine di WinMX sarà definitivamente confermata oppure se assisteremo ad una sua rinascita. Notevole la preoccupazione in tutto il mondo.
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geopolitica.info
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giancarlo Friday, Sep. 23, 2005 at 7:15 PM |
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Grazie ad un’informazione multimediale sempre più accessibile, riceviamo in tempo reale notizie da tutti gli angoli del globo, che però, troppo spesso, si limitano al nudo resoconto dei fatti, senza far luce sulle cause reali che li determinano. geopolitica.info offre un servizio a chi vuole approfondire, conoscere e studiare le dinamiche sottese ai processi di politica internazionale e di globalizzazione che incidono sulla nostra società. Nella galassia di siti del settore geopolitica.info nasce con l’ambizione di essere chiaro e minuzioso al tempo stesso. Il portale è articolato in otto aree tematiche, di cui sette divise geograficamente, dove vengono inseriti articoli di taglio giornalistico facilmente fruibili tramite un archivio sempre aggiornato. Per facilitare chi non è esperto della materia è stato previsto anche un glossario con oltre 130 tra vocaboli e sigle ed un bottone dedicato alle recensioni di film e libri che trattano, in modo meno ortodosso, le tematiche del settore. Per scendere più nel dettaglio, ogni mese viene pubblicato un dossier su un argomento per cui si ritiene necessaria una trattazione più approfondita, senza rinunciare al principio della facile consultazione, al quale è ispirato tutto il sito. geopolitica.info inoltre, nell’intenzione dei giornalisti, dei ricercatori e di tutti i protagonisti che hanno intrapreso questa iniziativa, vuole essere uno strumento per superare la superficialità e la faziosità che alterano le analisi dei più importanti avvenimenti della nostra epoca. Una finestra di riflessione per tutti coloro che avvertono i rischi derivanti dall’internazionalizzazione delle crisi.
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winMX riapre !
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mp3 scarica ! Tuesday, Sep. 27, 2005 at 8:47 AM |
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Un gruppo di programmatori indipendenti sta cercando di avviare una nuova PeerCache per WInMX che permette al programma di continuare a funzionare anche senza il supporto della FrontCode.
Occorre aggiornare il file host di WinMX per poi continuare ad usarlo come lo si è sempre fatto:
Scaricate la Patch
Estraete il file copiandolo in C:windowssystem32driversetc (se avete Win98/ME dovete estrarlo in C:windows )
Avviate WinMX e si connetterà (o riavviatelo se lo avevate in esecuzione)
Grazie a KM e Darc per questo evento.
Grazie a just_supposin che per primo a segnalato la cosa sul forum.
Per la RIAA sarà più difficile del previsto distruggere la community di WinMX.
E' anche possibile in alternativa scaricare la patch in formato eseguibile. Chiudete WinMX. Scaricare la patch avviatela e installerà automaticamente il giusto file a seconda del vostro sistema operativo.
Grazie a Sabre' e jarod1981®
http://www.winmxitalia.it/
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La più imponente lobby contro la pirateria
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ciccio Thursday, Oct. 06, 2005 at 5:18 PM |
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da: http://punto-informatico.it/p.asp?i=55373&r=PI
mp'3 e vestiti hanno qualcosa in comune?
Londra - I colossi dell'industria internazionale ad alta tecnologia fanno squadra e si uniscono nel BASCAP, Business Action to Stop Counterfeiting and Piracy, un supercartello globale antipirateria. Capitanato dai CEO di multinazionali del calibro di Microsoft e General Electric, il team si impegnerà nello sviluppo di nuove tattiche e tecnologie per la protezione della creatività. L'agenda della neonata alleanza, formata da aziende e marchi d'ogni settore produttivo, percorre le tappe indicate dagli Stati Uniti per tutelare la proprietà intellettuale ad ogni latitudine. I membri della Camera di Commercio Internazionale, promotrice dell'iniziativa, sottolineano che contraffazione e pirateria equivalgono a concorrenza sleale e gravi danni alle economie nazionali.
"Finora gli strumenti che abbiamo utilizzato per condurre la nostra battaglia non sono serviti a molto", ammettono i portavoce dell'organizzazione. Crimine organizzato e povertà nei paesi in via di sviluppo, punti nevralgici nello scenario della contraffazione senza frontiere, sono elementi che complicano ulteriormente la missione sottoscritta dai membri BASCAP. Nella lista degli aderenti della coalizione compaiono anche Nestlè e Glaxo Smith Kline, big dell'industria farmaceutica.
Tra i bersagli nel mirino dell'unione svetta la natura "cross-platform" del fenomeno, capace di investire contemporaneamente la produzione multimediale così come quella tessile. BASCAP ha utilizzato esattamente questo termine del gergo informatico e non a caso: analizzando le dinamiche profonde della pirateria, che agisce su scala globale, si scopre senza troppo stupore la centralità delle tecnologie informatiche, situate al crocevia tra i processi produttivi e distributivi dell'economia globalizzata.
Internet ed informatica sarebbero, in ultima istanza, l'arma non tanto segreta dei falsari della nuova era. I membri BASCAP hanno voluto puntualizzarlo: il mercato parallelo dei farmaci contraffatti, così come quello dei contenuti multimediali, si muove grazie agli strumenti digitali messi a disposizione dall'informatizzazione di massa. Strumenti che spesso cadono nelle mani di vere e proprie organizzazioni criminali, fondamentalmente basate nei paesi più poveri.
Una situazione critica che sembra preludere all'inevitabilità di un nuovo paradigma digitale, basato su uso estensivo ed onnipresente di sistemi DRM e di controllo totale a tutti i livelli, dall'hardware per il calcolo fino ai dispositivi di memorizzazione dati.
Tutte le più grandi case discografiche hanno immediatamente aderito agli obiettivi dell'autoproclamatosi "ente di riferimento per la lotta globale alla pirateria". Vivendi-Universal, attraverso il chairman Jean Rene Fourtou, ha sottolineato la necessità di un inasprimento generalizzato della strategia antipirateria "negli Stati Uniti ed in Europa, dove la situazione è ancora più critica" e compromette innovazione e competitività.
Tommaso Lombardi
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