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[Post Dinamico] Legge indigena? Resistenza indigena!
by imc italy Monday, Sep. 12, 2005 at 10:26 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti e approfondimenti.

:: post dinamici - howto" ::

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altri esempi di resistenza
by durito Tuesday, Sep. 13, 2005 at 9:29 PM mail:

Non solo wal mart e' interessata allo sfruttamento del territorio messicano. In passato le popolazioni indigene del messico si sono spesso scontrate contro questa pratica riportando anche importanti successi. Nel 2002 per esempio fu impedita la costruzione di un ristorante mc donald nella piazza centrale di Oaxaca city, considerata patrimonio dell'umanita' dall'unesco ( http://www.globalpolicy.org/globaliz/cultural/2002/0903mexico.htm ).
Sempre nel 2002, lo stesso governo messicano decise di fare un regalo alle popolazioni indigene di San Salvador Atenco (“hanno vinto la lotteria” disse fox) espropriandole di 5000 ettari di terra per la costruzione di un aeroporto internazionale. Solo una forte mobilitazione impedi' infine che il progetto andasse in porto. ( http://www.zmag.org/content/showarticle.cfm?SectionID=8&ItemID=2182 )
Queste iniziative, incoraggiate dagli accordi economici sottoscritti dal messico (NAFTA), possono produrre effetti devastanti non solo sulla cultura delle popolazioni colpite, ma anche sulla loro economia. Le multinazionali infatti sono spesso sovvenzionate dai governi locali, per esempio tramite sgravi fiscali, in modo da poter godere dei posti dei lavoro generati. In questo modo pero', in cambio di miseri guadagni iniziali, i governi locali si trovano continuamente ricattati dalle multinazionali in un escalation di sovvenzioni e sgravi che riducono l'economia locale in miseria.


http://www.corpwatch.org/article.php?id=11978

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ma che bella cosa
by animalista Monday, Sep. 19, 2005 at 7:54 PM mail:

bella iniziativa, una battuta di caccia.

che culo.

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DAL MESSICO !
by La Jornada Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:16 PM mail:

La Jornada - Domenica 4 maggio 2003

Transnazionali, beneficiarie delle ricchezze naturali
PPP e corridoio mesoamericano, un'altra forma d'invasione
Lo stato messicano si disfa delle sue responsabilità cedendo i servizi ambientali

ANGELICA ENCISO L.

Con due strategie parallele nella stessa zona geografica: il Corridoio Biologico Mesoamericano (CBM) e il Piano Puebla Panama (PPP), finanziate da istituzioni internazionali, si apre il cammino alle imprese transnazionali perché accedano alla maggiore ricchezza biologica della regione, con la creazione di infrastrutture, industrie e commercio.

Benché entrambi progetti siano differenti tra loro, perché uno si propone come obiettivo la conservazione e l'altro lo sviluppo industriale, rappresentano il punto di partenza per lo sfruttamento e "la distruzione di ecosistemi unici per la loro ricchezza e diversità biologica", sostengono vari specialisti.

Nel sudest del Messico e del Centramerica si localizza l'11 per cento delle specie animali e vegetali del pianeta, ecoregioni di alta priorità, boschi secchi, zone umide e boschi temperati. E sopra di questi, con il PPP si progetta la costruzione di strade, porti marittimi, linee elettriche e comunicazioni di fibra ottica, impianti per generare elettricità, oleodotti, gasdotti, ferrovie, aeroporti, canali secchi e d'acqua, così come corridoi industriali e maquiladora - come spiega Gian Carlo Delgado Ramos, ricercatore dell'UNAM.

"Si tratta delle stesse linee geografiche e l'intenzione del PPP e del CBM è di aprire la zona al capitale estero con l'appoggio della Banca Mondiale e della Banca Interamericano di Sviluppo (BID), e poi le imprese finanziano e decidono che modelli seguire. Questo va più in là della conservazione e dello sviluppo, nel momento in cui entrambi progetti si uniscono c'è un grave problema" - segnala Laura Carlsen, ricercatrice del Centro Studi per il Cambiamento nel Campo Messicano (Ceccam).

Tra le "transnazionali conservazioniste", che rappresentano gli interessi di grandi corporazioni, figurano la WWF, Conservación Internacional e Nature Conservancy, oltre ad agenzie governative dei Paesi Bassi, di Germania e la NASA. Carlsen aggiunge che si pretende che la regione si integri all'economia globale, dato che il PPP vuole vincolarla alle necessità del commercio e del mercato delle grandi corporazioni internazionali, soprattutto di quelle che hanno sede negli Stati Uniti. Mentre il CBM cerca aprire la regione agli investimenti nel quadro di servizi ambientali, in cui s'includono i trattati di bioprospezione, ecoturismo…

Inoltre ci sono i programmi di conservazione del CBM che si contrappongono al PPP, come nel caso delle piantagioni, che sono dannose per la biodiversità dato che utilizzano piante che non sono native della zona e addirittura si pretende utilizzare transgenici. "Il problema è che lo stato messicano si disfa della sua responsabilità nell'area cedendo alle imprese i servizi ambientali, e le comunità parteciperebbero solo con le loro conoscenze sullo sfruttamento delle risorse naturali".

Il CBM è programmato per gli stati di Campeche, Chiapas, Quintana Roo e Yucatán, oltre a Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, e il PPP considera la stessa zona, più gli stati di Puebla, Guerrero, Tabasco e Veracruz.

Conservazione e sfruttamento

Il PPP è stato proposto nel 2000 dal presidente Vicente Fox ed accettato nel 2001 dai governanti della regione, al Tavolo di dialogo di Tuxtla.

Nell'area, la deforestazione, la contaminazione e le piaghe endemiche di flora e fauna, minacciate dal traffico internazionale e dagli insediamenti umani in aree ecologiche vulnerabili e associate a fenomeni naturali ad alto rischio, aggravano la situazione ambientale della regione, segnala il documento del BID: Facciamo dell'integrazione mesoamericana una realtà, le sfide di mesoamerica ed il PPP.

Ribadisce che dopo i conflitti armati degli anni 80, "la regione non si è occupata adeguatamente del medio ambiente né ne ha ridotto la vulnerabilità. Così l'uragano Mitch, nel 1998, ed i terremoti in El Salvador, nel 2000, sono una dimostrazione evidente dell'alta debolezza e vulnerabilità della regione, producendo perdita di vite umane e migliaia di milioni in danni materiali". Di fronte a questi eventi, in una zona dove la popolazione indigena rappresenta circa il 18 per cento, anche se in Guatemala è il 48 per cento; in Messico il 16 e in Belize il 13, le sfide sono il riordinamento territoriale e la mitigazione dei disastri, così come uno sviluppo umano sostenibile.

Nel PPP si presentano come nuovi progetti la consolidazione di attività economiche riguardanti l'industria petroliera, corridoi agroindustriali e diversificatori, in luoghi come Acapulco-Zihuatanejo, Chilpancingo-Oaxaca, Tehuantepec-Tapachula - aree ad alta diversità biologica -, e la ristrutturazione e promozione del turismo in circuiti come Palenque-Guatemala-Bonampak, Oaxaca-Huatulco e Campeche-Calakmul.

Divisione della biosfera maya

Inoltre è programmata una strada che vuole attraversare i manglares di Tabasco in Messico, e dividerebbe la biosfera maya in spezzoni: Tikal-Calakmul; El Naranjo e El Ceibo, in Guatemala; il canale asciutto di Nicaragua e le zone megadiverse di tutta Mesoamerica - aggiunge Delgado Ramos. Tra le imprese partecipanti ci sono Tribasa, Texas Connettion, Texaco, e Pennzoil, Monsanto e Down Chemicals.

In queste stesse aree, la Banca Mondiale, per conto del Global Enviromental Facility, con 16 milioni di dollari in cinque anni, dal 2000 promuove "la conservazione", con l'inserimento di corridoi che intercomunicano aree naturali protette. Però questo è sotto gli occhi di tutti - sostiene Laura Carlsen in uno studio pubblicato: La vita in vendita: transgenici, brevetti e biodiversità.

Spiega che il corridoio vuole assicurare i collegamenti, conservare la biodiversità e migliorare il medio ambiente, però "l'autentico asse unificatore del CBM è il sviluppo di un nuovo modello per l'integrazione economica della regione ed il bisogno di attrarre finanziamenti per portarlo avanti". La funzione principale del Corridoio Biologico Mesoamericano "è definire una nuova forma di inserimento nel mercato globale per una regione che è stata simultaneamente il tallone d'Achille ed il gioiello della corona nei piani per dar forma all'Area di Libero Commercio delle Americhe".

Aggiunge che il corridoio si sviluppa in un momento in cui il mondo inizia a riconoscere nella biodiversità un valore planetario. Così, i 20 milioni di ettari del territorio che forma il CBM fanno di questo progetto "una sola entità che riceverebbe piani di finanziamento estero ed aprirebbe le porte ad un nuovo stile di intervento. Le aree naturali protette hanno tre modi d'inserimento nel mercato: i servizi ambientali, per contrastare i processi di deterioramento ambientale in altre parti del mondo, la bioprospezione, per preservare in situ specie che possono essere privatizzate o commercializzate per mezzo dei brevetti e l'ecoturismo".

Mentre il CBM entra nel suo terzo anno di lavoro ed il Messico ha appena presentato il suo programma, il PPP deve ancora farsi vedere.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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El Preámbulo de la Revolución de Octubre
by revoluciòn Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:18 PM mail:


RESUMEN

La primera revolución rusa representa toda una etapa histórica en el desarrollo de Rusia. Esta etapa histórica consta de dos periodos. En el primer período, la revolución, aprovechándose del quebrantamiento del régimen zarista, derrotado en los campos de Manchuria, sigue su marcha ascendente y pasa de la huelga general de carácter político, en octubre, a la insurrección armada; en diciembre, barre la Duma buliguiniana y arranca al zar una concesión tras otra.

En el segundo período, el zar, después de rehacerse, gracias a la firma de la paz con el Japón, se aprovecha del miedo de la burguesía liberal a la revolución y de las vacilaciones de los campesinos, les echa a éstos como una limosna la Duma de Witte y pasa a la ofensiva contra la clase obrera y la revolución.

Los tres años que, sobre poco más o menos, duró la revolución (1905 a 1907) fueron, para la clase obrera y los campesinos, una escuela tan fecunda de educación política como no hubieran podido serlo treinta años de evolución pacífica y normal. Lo que no habían conseguido hacer ver decenas y decenas de años de desarrollo pacífico, lo hicieron verclaramente esos pocos años de revolución.

La revolución puso de manifiesto que el zarismo era el enemigo jurado del pueblo, un mal que sólo podía curarse con la tumba.

La revolución enseñó que la burguesía liberal no buscaba su aliado en el pueblo, sino en el zar; que era una fuerza contrarrevolucionaria; y que el pactar con ella equivalía a traicionar al pueblo. La revolución enseñó que el jefe de la revolución democráticoburguesa sólo podía serlo la clase obrera, que sólo ella era capaz de desalojar a la burguesía liberal, a los kadetes, de emancipar a los campesinos de su influencia, de aplastar a los terratenientes, de llevar a término la revolución y de allanar el camino hacia el socialismo.

La revolución enseñó, finalmente, que pese a sus vacilaciones, los campesinos trabajadores son la única fuerza importante capaz de aliarse a la clase obrera.
Durante la revolución lucharon dentro del P.O.S.D.R. dos líneas políticas: la de los bolcheviques y la de los mencheviques. Los bolcheviques ponían rumbo al desencadenamiento de la revolución, al derrocamiento del zarismo por la vía de la insurrección armada, a la hegemonía de la clase obrera, al aislamiento de la burguesía kadete, a la alianza con los campesinos, a la formación de un gobierno provisional revolucionario con representantes de los obreros y los campesinos, al desarrollo de la revolución hasta la victoria final. Por el contrario, el derrotero que seguían los mencheviques era el del estrangulamiento de la revolución. En vez del derrocamiento del zarismo mediante la insurrección, preconizaban su reforma y "mejoramiento"; en vez de la hegemonía del proletariado, la hegemonía de la burguesía liberal; en vez de la alianza con los campesinos, la alianza con la burguesía kadete; en vez de un gobierno provisional revolucionario, la Duma, como centro de las "fuerzas revolucionarias" del país.

Así fue como los mencheviques se hundieron en la charca del reformismo, convirtiéndose en vehículo de la influencia burguesa sobre la clase obrera y pasando a ser, de hecho, agentes de la burguesía en el campo proletario.
Los bolcheviques demostraron ser la única fuerza marxista revolucionaria que había en el Partido y en el país.
Como es lógico, después de producirse discrepancias tan graves, el P.O.S.D.R. apareció, de hecho, escindido en dos partidos, el partido bolchevique y el partido menchevique. El IV Congreso no hizo cambiar en nada la situación de hecho existente dentro del Partido. No hizo más que mantener y afianzar un poco su unidad formal. El V Congreso representó un paso de avance en el sentido de la unificación efectiva del Partido, unificación que, además, se llevó a efecto bajo la bandera bolchevique.

Haciendo el balance del movimiento revolucionario, el V Congreso del Partido condenó la línea menchevique, como una línea reformista, y aprobó la línea bolchevique, como la línea marxista revolucionaria. Con esto confirmó, una vez más, lo que había sido ya confirmado por toda la marcha de la primera revolución rusa.

La revolución puso de manifiesto que los bolcheviques saben avanzar, cuando así lo exige la situación, y que han aprendido a avanzar en vanguardia llevando con ellos el pueblo al asalto. Pero puso de relieve, asimismo, que los bolcheviques saben también replegarse ordenadamente, cuando la situación toma un carácter desfavorable, cuando la revolución declina, y han aprendido a replegarse certeramente, sin pánico y sin precipitación, para mantener indemnes sus cuadros, acumular fuerzas y, después de rehacerse con arreglo a la nueva situación, lanzarse de nuevo al ataque contra el enemigo.

No es posible vencer al enemigo, si no se sabe atacar certeramente.

No es posible evitar un descalabro en caso de derrota, si no se sabe retroceder certeramente, replegándose sin pánico y en perfecto orden.

Historia del Partido Bolchevique de la URSS. Comité Central del PC(b) de la URSS, 1938. Bogotá, Ediciones 7 de Enero de 1975 pág. 108.


http://www.moirfranciscomosquera.org

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Messico. Le narcoelemosine: quando il denaro sporco si purifica
by mexico Thursday, Sep. 22, 2005 at 12:59 PM mail:

Messico. Le narcoele...
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Messico. Le narcoelemosine: quando il denaro sporco si purifica

Il denaro sporco del narcotraffico si "purifica" nel momento in cui entra dentro la Chiesa, in particolare se e' per restarci come "elemosina". Il vescovo della diocesi di Aguascalientes Ramon Godinez ha spiegato che non spetta alla Chiesa "indagare l'origine del denaro". "Il fatto che l'origine del denaro sia cattiva non significa che occorre bruciarlo. Occorre invece trasformarlo in buono".
Le dichiarazioni del vescovo hanno aperto una polemica in un Paese in cui le infiltrazioni del denaro del narcotraffico hanno corrotto la polizia e ora secondo alcuni cercano di penetrare la Chiesa con le narcoelemosine.
"La presidenza della Repubblica vuole chiarire che in nessuna occasione, per nessun pretesto, nessuno puo' ricevere del denaro illegale. Nessuno puo' agevolare il riciclaggio del denaro", ha detto il portavoce della presidenza messicana Ruben Aguilar nel criticare l'atteggiamento della Chiesa. Anche alcuni parlamentari e imprenditori hanno chiesto che venga indagata l'origine delle elemosine. "Dal punto di vista strettamente giuridico non e' possibile che si possano giustificare questi comportamenti. Questo non e' perdonabile", ha detto il deputato di maggioranza del Partido Accion Nacional (PAN), Francisco Valdez de Anda.
Il vescovo si e' difeso ricordando l'episodio del Vangelo in cui Maria Maddalena aveva lavato i piedi di Gesu' con un profumo molto costoso. "E Gesu' non chiese: dove hai comprato questo profumo? No. Da dove proviene il denaro? Semplicemente accetto' l'omaggio".

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Aggiornamenti
by Donchisciotte Friday, Sep. 23, 2005 at 11:20 AM mail:

Aggiornamenti

Per seguire gli aggiornamenti sulla costruzione dell'Otra Campaña, dopo il termine delle riunioni preparatorie e dopo la plenaria del 16 settembre alla Garrucha, andate su

http://www.revistarebeldia.org



http://www.donchisciotte.net


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geopolitica.info
by filippo Friday, Sep. 23, 2005 at 7:16 PM mail:

Grazie ad un’informazione multimediale sempre più accessibile, riceviamo in tempo reale notizie da tutti gli angoli del globo, che però, troppo spesso, si limitano al nudo resoconto dei fatti, senza far luce sulle cause reali che li determinano. geopolitica.info offre un servizio a chi vuole approfondire, conoscere e studiare le dinamiche sottese ai processi di politica internazionale e di globalizzazione che incidono sulla nostra società. Nella galassia di siti del settore geopolitica.info nasce con l’ambizione di essere chiaro e minuzioso al tempo stesso. Il portale è articolato in otto aree tematiche, di cui sette divise geograficamente, dove vengono inseriti articoli di taglio giornalistico facilmente fruibili tramite un archivio sempre aggiornato. Per facilitare chi non è esperto della materia è stato previsto anche un glossario con oltre 130 tra vocaboli e sigle ed un bottone dedicato alle recensioni di film e libri che trattano, in modo meno ortodosso, le tematiche del settore. Per scendere più nel dettaglio, ogni mese viene pubblicato un dossier su un argomento per cui si ritiene necessaria una trattazione più approfondita, senza rinunciare al principio della facile consultazione, al quale è ispirato tutto il sito. geopolitica.info inoltre, nell’intenzione dei giornalisti, dei ricercatori e di tutti i protagonisti che hanno intrapreso questa iniziativa, vuole essere uno strumento per superare la superficialità e la faziosità che alterano le analisi dei più importanti avvenimenti della nostra epoca. Una finestra di riflessione per tutti coloro che avvertono i rischi derivanti dall’internazionalizzazione delle crisi.

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