Dentro e fuori le carceri nel mondo: news/info su e intorno alle realtà carcerarie. Pregasi integrare costantemente.
* INDIA/PAKISTAN – Scambio di prigionieri Il governo indiano e quello pachistano hanno effettuato uno scambio di circa 500 pri-gionieri civili al posto di fron-tiera di Wagah, nella provincia del Punjab. L'accardo che ha portato alla scambio fa parte del processo di pace tra i due paesi avviato a gennaio del 2004.
* RUSSIA – Sciopero della fame L'11 settembre circa 180 detenuti di un penitenziario di Dimitrovgrad, nella regione di Ulianovsk, hanno caminciato uno sciopero della fame per protestare contro le violenze e gli abusi subiti da parte delle autorità carcerarie. Le condi-zioni di vita nelle prigioni rus-se, savraffollate e malsane, sona durissime e periodica-mente denunciate dalle orga-nizzaziani di difesa dei diritti umani. A giugno, centinaia di detenuti del carcere di Lgov, nella regione del Kursk, si era-no automutilati per protestare contro le violenze e le vessa-zioni dell'amministraziane carceraria. Dall'inizio dell'an-no la popolazione carceraria russa è cresciuta del 5 per cen-to. I detenuti sono 805mila: 157mila in attesa di sentenza, 14mila i minori in riformato-rio. Le donne sono 49.500, i bambini detenuti insieme alle madri in carceri speciali 562.
* STATI UNITI – Detenzione preventiva La corte d'appello di Rich-mand, in Virginia, ha confer-mato l'ordine di carcerazione per José Padilla, un cittadino statunitense arrestato nel 2002 a Chicago e detenuto da tre anni in una prigiane mili-tare della Carolina del Sud senza accusa formale e senza processo. Padilla, convertito all'islam, è stato arrestato al ritorno da un viaggio in Paki-stan: la polizia federale (Fbi), grazie ai poteri straordinari ricevuti dopo l'11 settembre, può disporre l'arresto di un cittadino identificato come "combattente nemico", senza dover giustificare la decisione. Il segretario alla giustizia Alberto Gonzales si è dichia-rato soddisfatto della decisio-ne della corte. Amnesty inter-national ha definito il pravve-dimento inquietante.
* COLOMBIA – Tre mesi per negoziare Il leader dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) Francisco GaJan è stato rila-sciato dalla prigione di ltagui dapo tredici anni di detenzio-ne. Il presidente AIvaro Uribe ha accordato a Galan tre mesi di libertà per avviare i negozia-ti di pace tra i guerriglieri del-l'Eln e il governo. È la sesta volta che Galan viene scarce-rato da governi diversi per negoziare la pace con Bogotà. L'Eln è stato fondato nel 1964 e conta circa quattromila cambattenti.
* IRAN – Ganji nuovamente in carcere Il giornalista dissidente Akbar Ganji, 46 anni, è tornato in prigiane, a Teheran, dopo un periodo trascorso in ospedale. Ganji era stato ricoverato dopo mesi di sciopero della fame: protestava contro le sue condizioni di detenzione e chiedeva di essere liberato senza condizioni. Nel 2001 il giornalista è stato condannato a sei anni di prigione per aver accusato le autorità iraniane di essere coinvolte negli omicidi di alcuni dissidenti.
* STATI UNITI – Guantanamo Da un mese 210 detenuti della prigione militare di Guantanamo sono in sciopero della fame. Secondo il Centro per i diritti costituzionali, un gruppo di avvocati che difende i prigionieri di Guantanamo, i detenuti rivendicano il rispetto delle Convenzioni di Ginevra ignorate dalle autorità statunitensi. L'amministrazione considera i prigionieri sospetti terroristi e il loro trattamento è regolato da misure speciali approvate dopo l'11 settembre.
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