APRIAMO NUOVI PERCORSI DI MOBILITAZIONE E DI LOTTA NELLE FACOLTA'
NO ALL'UNIVERSITA' DI MORATTI-ZECCHINO-CALZOLARI
In queste settimane il ministro Moratti e il governo Berlusconi stanno portando avanti a tappe forzate la proposta di riforma della docenza universitaria, cosiddetto DDL Moratti, nonostante la contrarietà dell'intero mondo accademico.
Come studenti che ogni giorno scontano sulla propria pelle le conseguenze di anni di riforme privatizzanti e precarizzanti non possiamo che essere al fianco dei ricercatori che si battono contro un progetto di riforma che li condannerebbe ad uno stato di precarietà permanente.
Non per questo siamo disposti ad accodarci acriticamente a chi, nel nome dell'unità contro la Moratti, pretende di eliminare ogni differenza e di delegittimare ogni forma di contestazione sulla gestione locale degli atenei.
Non siamo quindi al fianco dei parlamentari dell'Unione, gli stessi che hanno promosso e votato la Riforma Zecchino aprendo la strada a un decennio di attacchi all'università pubblica.
Non siamo al fianco dei sindacati confederali, che tuttora accettano senza scrupoli l'esternalizzazione dei servizi e la precarizzazione estrema del personale tecnico-amministrativo dell'Università.
Non siamo al fianco di Calzolari, il Rettore "amico degli studenti" che appena eletto ha raddoppiato le tasse per le specialistiche, o del prorettore Tega, che in questi anni si è tante volte prodigato a spiegarci come i numeri chiusi fossero una realtà da accettare.
Noi crediamo che i problemi e le ingiustizie dell'Università attuale siano conseguenze dirette e prevedibili della Riforma Zecchino (quella che ha instaurato il sistema 3+2). Una "riforma" che ha portato aumento della selezione e dei numeri chiusi, frammentazione dei percorsi didattici, dequalificazione dell'offerta formativa, aumento vertiginoso dei ritmi di studio (anche più di 10 esami l'anno) e compressione dei tempi e degli spazi di vita all'università. Una riforma che ha aperto la strada al brutale attacco all'istruzione pubblica che il ministro Moratti sta portando avanti in questi anni. Una riforma che non intendiamo smettere di combattere da dentro, inserendoci in modo sempre più dirompente nelle sue stesse contraddizioni.
Sarebbe però riduttivo assegnare le responsabilità e individuare le controparti solo a livello nazionale. Anche chi applica localmente le riforme, gestendo l'Ateneo sulla base di logiche aziendaliste o baronali, si rende complice delle politiche di privatizzazione dell'istruzione e mercificazione dei saperi. Nello specifico al rettore Calzolari, alla sua amministrazione degli ultimi anni e all'Arstud contestiamo i vertiginosi aumenti delle tasse, l'introduzione dei numeri chiusi in decine di corsi di studio, l'esternalizzazione di servizi essenziali come la mensa, la scelta sistematica di destinare fondi ai progetti di eccellenza invece che alle strutture realmente necessarie, alla didattica e al diritto allo studio.
In questa situazione vediamo nell'autorganizzazione e nella lotta l'unica strada percorribile. Quelli che riteniamo nostri diritti non ci verranno regalati né dalla Moratti, né da Calzolari, né dal governo che verrà, possiamo solo iniziare a rivendicarli e riconquistarli, anche attraverso pratiche di riappropriazione diretta.
MERCOLEDI' 12 OTTOBRE
MANIFESTAZIONE CONCENTRAMENTO ORE 9,30 PIAZZA MAGGIORE
ASSEMBLEA STUDENTESCA ORE 16,30 AULA 4 FACOLTA' DI LETTERE - VIA ZAMBONI 38
************** Rete Universitaria tel.320 6914118 assemblea tutti i LUNEDI alle 21 a VAG via PAOLO FABBRI 110 ***************
uniboom.gnumerica.org
|