Da oggi l’Istituto Vespucci entra in autogestione. Dibattiti e cineforum al posto delle lezioni.
La prima campanella della mattina sarà il segnale. I dibattiti sostituiscono le lezioni, i laboratori fanno spazio ai cineforum. Gli studenti dell’istituto alberghiero Amerigo Vespucci «entrano in autogestione». Siamo in piena Città Studi, ma da oggi in via Valvassori Peroni non si tocca libro. È solo l’inizio. Le assemblee e le manifestazioni di ieri in oltre trenta licei, tecnici e professionali di Milano e provincia hanno promesso battaglia dura alla riforma Moratti. Gli studenti di Tenca, Severi, Virgilio e Manzoni hanno distribuito per tutta la mattina libri-pirata su cd «per denunciare il caro-cultura». Il Berchet è stato tappezzato da striscioni: «Prima vengono i problemi degli studenti» (in cima alla parete da free climbing ) e «Liste unite contro l’atteggiamento arbitrario e indifferente della presidenza» (all’ingresso in via Commenda). I collettivi di Besta, Natta e Maxwell hanno «occupato» l’atrio della Rizzoli a Crescenzago. Gli studenti del Parini hanno portato in classe patate e spazzoloni per protestare «contro lo sfruttamento degli stagisti in alberghi e aziende» e infierito su un manichino raffigurante il ministro dell’Istruzione. Oggi riprendono le assemblee: la protesta nelle scuole superiori è destinata ad allargarsi. Gli studenti di Manzoni, Cremona, Parini e Pascal potrebbero anche annunciare autogestioni e occupazioni. Martino Cerati, 19enne coordinatore milanese dell’Uds, prevede «una lunga serie di iniziative. Da anni Milano non batteva un colpo: sarà un autunno denso».
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