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[BO] azioni di oggi: rassegna stampa
by stud.prec Friday, Oct. 21, 2005 at 5:13 PM mail:

Studenti occupano l'assessorato alla casa
Protesta in mattinata contro le politiche abitative del Comune

BOLOGNA, (21 ott. 2005) - Un centinaio di studenti dei collettivi di Lettere e Filosofia e Scienze Politiche hanno occupato gli uffici dell'assessorato alla casa del Comune di Bologna nel Palazzo dei Notai, in piazza Maggiore. Gli occupanti avevano organizzato per questa mattina alle 10 un presidio di protesta per chiedere politiche abitative diverse da parte dell'Amministrazione comunale.

Poi sono saliti al primo piano del Palazzo dei Notai e hanno occupato gli uffici, chiedendo un incontro con l'assessore Antonio Amorosi ed esponendo al balcone uno striscione con la scritta 'La casa e' un diritto l'affitto una rapina'. Fra le richieste degli occupanti, l'immediata pubblicazione dei dati in possesso all'assessorato riguardanti il patrimonio di edilizia residenziale pubblica lasciato inutilizzato, l' introduzione di studenti e precari nelle liste di assegnazione di alloggi pubblici, l'eliminazione dell'articolo del regolamento che prevede che chi occupa una casa debba essere escluso dalle graduatorie di assegnazione degli alloggi pubblici.

L'assessore Amorosi offre un incontro agli studenti
Il Comune risponde subito agli studenti che stamattina hanno protestato davanti all'assessorato per la casa del Comune. L'assessore Antonio Amorosi ha offerto ai manifestanti un incontro: "Sarei felice di incontrare gli studenti lunedi' prossimo alle 15 in assessorato", dice Amorosi. "La loro preoccupazione sugli alloggi e sul loro costo e' la nostra. Il problema va affrontato alla radice, consapevoli tutti che l'amministrazione ha pochi strumenti diretti di intervento sui giovani precari. Stiamo lavorando per coinvolgere altri soggetti, penso soprattutto al mondo imprenditoriale e alle banche, e speriamo che il contributo degli studenti sia di stimolo e sollecito".
Il tema dei costi, secondo l'assessore Amorosi, e' "soprattutto in capo ai privati. Se i prezzi restano questi possiamo costruire migliaia di case, ma non cambiera' nulla".

"Se Amorosi non viene in Facolta' ad incontrarci lunedi', forse manderemo noi una delegazione nel suo ufficio, ma quello che e' certo e' che andremo in gruppo a contestare in Consiglio Comunale". Gli studenti che occupano Lettere e Filosofia e Scienze Politiche non mollano. Dopo l'incursione di questa mattina nell'ufficio dell'assessore comunale alla Casa, Antonio Amorosi, che per telefono li ha invitati a fissare un appuntamento per lunedi', pretendono che sia lui a spostarsi in via Zamboni. "Andremo a protestare direttamente nell'aula del Consiglio- aggiunge Alvin- e i temi sono sempre quelli inerenti alla casa, ma anche lo sgombero del Lungoreno, che noi non riteniamo assulutamente giusto".

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Bologna

SUL PIEDE DI GUERRA

Studenti 'barricati' nel Minghetti
Occupato l'assessorato alla casa

Dopo gli universitari l'ondata di proteste studentesche si allarga anche a un liceo
* LICEO CLASSICO Ieri sera una sessantina di studenti del 'Minghetti' ha deciso di occupare la scuola per protestare contro la riforma Moratti
* ASSESSORATO OCCUPATO Un centinaio di universitari ha fatto irruzione negli uffici dell'assessore alla casa Amorosi: tra le richieste l'immediata pubblicazione dei dati che riguardano gli alloggi pubblici inutilizzati
* LA RISPOSTA Non si è fatta attendere la risposta del Comune: Amorosi ha offerto un incontro (per lunedì) ai manifestanti


Bologna, 20 ottobre 2005 - Si allarga a un liceo la mini ondata di occupazioni a Bologna contro la riforma Moratti.

Ieri sera una sessantina di studenti del liceo classico 'Minghetti' di via Nazario Sauro a Bologna ha deciso di occupare la scuola dopo una lunga assemblea. Questa mattina tutti gli studenti che sono arrivati per fare lezione sono stati divisi per gruppi e riuniti in diverse aule per discutere il motivo della protesta.

'L'occupazione - dice Anna- dovrebbe andare avanti solo fino a martedì, ma oggi faremo due votazioni, all'una e alle cinque del pomeriggio, e solo se la maggioranza degli studenti sarà d'accordo l'occupazione proseguirà. Altrimenti la smetteremo già da oggi'.

L'intenzione degli studenti è di aprire la protesta alla città e già dalla mattinata anche con i professori sono previste assemblee per discutere della riforma contestata.

Anche gli universitari continuano a rimanere sul piede di guerra. Poco prima delle 11 di questa mattina un centinaio circa di studenti occupanti di Lettere e Filosofia e Scienze politiche hanno fatto irruzione negli uffici dell'assessore alla casa Antonio Amorosi. Gli studenti urlavano in coro 'Su su su, gli affitti vanno su, prendiamoci le case e non paghiamo più' e hanno esibito uno striscione con su scritto 'La casa è un diritto'.

I manifestanti si sono fermati nell'ufficio del primo piano di via De' Pignattari, dove però l'assessore non c'è. Prima di salire da Amorosi, è stato fatto un volantinaggio in piazza Maggiore. Tra le richieste l'immediata pubblicazione dei dati dell'assessorato alla Casa che riguardano gli alloggi pubblici lasciati inutilizzati, l'introduzione di studenti e precari all'interno delle liste di assegnazione di alloggi pubblici e l'eliminazione dal regolamento per la disciplina della gestione degli alloggi che prevede che chi occupa una casa debba essere escluso dalla graduatorie di assegnazione. Gli studenti restano per ora nell'ufficio dell'assessore ad aspettarlo.
La risposta del Comune non ha tardato ad arrivare con l'offerta di un incontro agli studenti: 'Sarei felice di incontrare gli studenti lunedì prossimo alle 15 in assessorato', dice Amorosi. 'La loro preoccupazione sugli alloggi e sul loro costo è la nostra. Il problema va affrontato alla radice, consapevoli tutti che l'amministrazione ha pochi strumenti diretti di intervento sui giovani precari. Stiamo lavorando per coinvolgere altri soggetti, penso soprattutto al mondo imprenditoriale e alle banche, e speriamo che il contributo degli studenti sia di stimolo e sollecito'.

Il tema dei costi, secondo l'assessore Amorosi, è 'soprattutto in capo ai privati. Se i prezzi restano questi possiamo costruire migliaia di case, ma non cambierà nulla'.

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