La mensa di Casalbertone e quella del De Lollis sono le uniche a gestione diretta [ovvero con dipendenti assunti dall’adisu]. A causa dell’approvazione della legge Simeoni [25/03] si completerà il percorso verso la totale privatizzazione dei servizi. Per questo motivo a maggio, in attesa del trasferimento definitivo dei servizi nelle mani dei privati, Laziodisu non potrà più assumere personale, fino a trovarci di fronte alla chiusura delle mense a gestione pubblica (è inutile dire che la privatizzazione dei servizi porterà ad un’ulteriore precarizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici…). Privatizzare i servizi significa generalmente determinare un incremento del costo dei pasti ed un prevedibile peggioramento della qualità a fronte delle logiche di guadagno: verrà eliminata la fasciazione, che attualmente permette di pagare un pasto in base al reddito, al contrario i prezzi saranno stabiliti in base al numero delle pietanze (come già accade a Bologna).
Gli studenti e le studentesse di casalbertone hanno occupato la mensa per opporsi a questa logica, che non garantisce più un diritto primario, bensì introduce una logica selettiva perfino nei servizi mensa.
In questi giorni di mobilitazioni studentesche stiamo esprimendo il nostro dissenso nei confronti di questa politica, autogestendo la mensa per fornire a tutti e tutte pasti gratuiti.
Studentato di CasalBertone Occupato
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