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[Bologna] L'aut aut di Cofferati
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il Manifesto Sunday, Oct. 23, 2005 at 1:56 AM |
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Sicurezza e immigrati, aut aut di Sergio Cofferati alle sinistre Il sindaco di Bologna annuncia la presentazione del contestato ordine del giorno sulla legalità. E le aree radicali ora hanno paura
SA. M: ; BOLOGNA
Cofferati alza il tiro e manda in crisi la sinistra radicale. Bersagliato da quarant'otto ore per lo sgombero dell'ennesimo gruppo di famiglie dalle baracche sul Lungoreno, avvenuto mercoledì mattina all'insaputa di tutto palazzo d'Accursio, ieri il sindaco di Bologna ha deciso di passare all'attacco. Il 2 novembre si presenterà alla riunione della giunta comunale con il temuto e atteso ordine del giorno sulla legalità. Il documento era stato promesso già a giugno scorso, nel bel mezzo della polemica sull'arresto di tre disobbedienti per l'occupazionie di un immobile privato. Finite le discussioni, anche l'ordine del giorno era finito in un cassetto. Ora invece torna e si porta dietro la minaccia: «Un assessore che non approva il documento può rimanere in giunta? Mi pare difficile - ha detto Cofferati - sarebbe bizzarro». Il colpo è piazzato dove fa più male. L'ultimatum, infatti, mette in difficoltà soprattutto Verdi Cantiere e Prc, ovvero i tre partiti che poche ore dopo sgombero e abbattimento delle baracche si erano detti decisi a considerare le proprie mani «libere di agire» a prescindere da quel che pensa il sindaco. L'uscita aveva raccolto la solidarietà della Cgil, critica con la politica del comune sull'immigrazione, e l'assenso più o meno silenzioso della Margherita. Ora però che il sindaco minaccia «purghe staliniane», per dirla con le parole dell'indipendente nel Prc Valerio Monteventi, il problema si fa serio. Togliergli l'appoggio vorrebbe dire abbandonare un assessorato di peso, quello apprezzatissimo retto dal rifondarolo Maurizio Zamboni (il verde Antonio Amorosi quasi sicuramente rimarrà dalla parte del sindaco in ogni caso) e costringerlo a tenere su la maggioranza consiliare grazie al proprio voto. Il tutto dopo un test alle primarie secondo cui la sinistra radicale nel complesso (Panzino compresa) in città prende sì e no il 10%. «L'uscita di Cofferati sull'ordine del giorno per la legalità - ha detto Roberto Sconciaforni, capogruppo Prc in comune - assomiglia ad una rappresaglia nei confronti di chi lo ha criticato dopo lo sgombero del Lungoreno. Valuteremo nel merito il testo ma è chiaro che non rinnegheremo le nostre posizioni. E di certo preferiremmo che l'amministrazione si occupasse dei problemi reali di questa città come la casa e il lavoro nero».
Proprio il testo del documento potrebbe essere il punto su cui mediare coll'amministratore nemico dei «clandestini». Il segretario dei Ds, Salvatore Caronna, ieri ha spiegato che «tutti i partiti della maggioranza valuteranno il testo presentato prima in giunta e poi in consiglio» convoncando una riunione dei segretari per mercoledì prossimo. Una mediazione sul testo potrebbe aiutare la sinistra radicale e i consiglieri della sinistra Ds a votare il testo voluto dal Cinese cercando di non perdere del tutto la faccia. Ma è chiaro che a quel punto le «mani libere» sarebbero dimenticate. Fonte: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/22-Ottobre-2005/art17.html
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Cofferati, un impiegato stalinista della borghesia "rossa"
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Tiresia Sunday, Oct. 23, 2005 at 4:43 PM |
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Niente di che stupirsi. Sono prese di posizione e dichiarazioni in linea con il personaggio. O qualcuno ha dimenticato le due paroline magiche con cui Cofferati,all'indomani del golpe occidentale in Kosovo,lo stesso Cofferati giustificava i bombardamenti sostenendo che si trattava di una "contingente necessità". E così adempiva al mandato dell'estabilishment dell'ulivo mondiale e di baffetto D'Alema di tenere buoni i % milioni di lavoratori della CGIL (di cui era segretario) smorzando un potenziale di protesta fortissimo. L'unico aggettivo per una cosa del genere è:ignobile. Ma,appunto,Cofferati è un tipico esponente dell'ignobiltà stalinista. Cinico e disposto ai voltafaccia e ai compromessi a seconda della bisogna in barba ai "valori" della sinistra. Pochissimi anni dopo ,su mandato della dirigenza politica della sinistra,diventa il paladino antiberlusconiano e mobilita i milioni di persone in Piazza del popolo. Sempre a disposizione. Cinico e affidabile;ottimi requisiti per far carriera nel mondo liberista,anche a sinistra. E col gusto del sadismo,in Kosovo come su questa vicenda bolognese,non riesce a frenare la crudeltà della lingua e le botte che si appresta a menare;ieri con le bombe,oggi sugli emigrati o gli assessori malcapitati che gli si mettessero di traverso. Basta,un balordo come Cofferati non merita tanta favella ma lotta politica e opposizione . E a Bologna bisogna continuamente ricordargli che ha fatto da paravento per il colpo di stato occidentale in kosovo e le migliaia di morti bombardati. Mettetelo sempre nei volantini e ricordatelo alla gente. ciao Tiresia
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