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Cofferati: «Fausto li ha chiamati ed eccoli qua»
by da repubblica Tuesday, Oct. 25, 2005 at 10:55 AM mail:

Il sindaco contestato a sinistra: «Manifestazione pilotata da Bertinotti». Lo sfogo del sindaco Cofferati. Che ora promette di fare del rispetto della legalità una questione nazionale.

«Fausto ha chiamato la manifestazione, e la manifestazione è subito arrivata. Contento lui...». Alla fine dell’ennesima giornata agitata, Sergio Cofferati indica Roma, nel senso di Bertinotti, come l’ispiratore del variegato corteo che ha circondato piazza Maggiore, rimandando - ma molto in minore - ad altre giornate bolognesi, a un ’77 dove la sinistra veniva contestata da sinistra. Ma questo non è un nuovo 1977, e i carrarmati non torneranno in piazza Maggiore. Non è uno scontro tra due sinistre, ma uno scontro ad personam.
Ieri il sindaco è uscito dal municipio sul tardi, faccia scura, perché questa scaramuccia porta con sé il profumo delle giornate difficili che stanno per arrivare. E’ una certa sinistra contro Cofferati, è una fetta bella grossa di città che ancora non ha metabolizzato il primo cittadino «straniero». Il sindaco decisionista non è mai stato solo come oggi. Il variegato pattuglione dei duecento universitari, vecchi autonomi e punkabbestia che ha dato l’assalto al palazzo non ha fatto altro che mettere in risalto la difficoltà di Cofferati. L’unica decisione condivisa del suo travagliato governo è stata l’introduzione di «Sirio», il sitema di telecamere per il controllo del centro. Il resto è stato tutto un deliberare in continuo conflitto con i pezzi della sua maggioranza.
I dissidi con la Margherita cominciarono con le nomine ai vertici delle società municipalizzate, primo strappo deciso al consociativismo che da sempre costituisce la via emiliana al buongoverno. «Voglio decidere io, e rompere i patti taciti di questa città», ha detto Cofferati in una intervista al Sole 24 Ore. Il prezzo da pagare è una solitudine rivendicata con orgoglio, ma anche la coabitazione in un consiglio comunale dove anche i Ds, gli alleati più stretti - per amore ma soprattutto per forza - hanno sempre manifestato perplessità davanti a metodi nuovi per Bologna.
La legalità è tema ormai centrale nella politica di Cofferati. Ma anche la materia più delicata, perché riguarda questioni di principio. «Ne voglio fare una questione nazionale», ha ripetuto anche ieri sera. Ormai lo è diventata. Secondo il sindaco, la manifestazione di ieri dimostra che, da Roma, Verdi e Rifondazione «gestiscono» e usano la piazza bolognese, facilmente infiammabile. Se così fosse, è la dimostrazione che l’obiettivo dell’ex segretario della Cgil è stato raggiunto. Ma non è detto che sia un bene. Fino a quando la legalità declinata da sinistra veniva agitata verso i Disobbedienti che avevano occupato una casa privata, c’erano solo Rifondazione e i Verdi a protestare. Ma un’uscita spontanea sui lavavetri, ha fatto scivolare tutto sul versante della solidarietà, sulla tutela dei più deboli, urtando sensibilità cattoliche - che in città sono forti - e la sinistra compassionevole. Lo smarcamento della Margherita è stato ancora più evidente. E anche la roccaforte Ds ha vacillato.
Ieri Cofferati ha indicato Bertinotti come ispiratore della protesta annunciata. Ma al tempo stesso non può nascondersi che le duecento persone che formavano il gruppo dei contestatari era riconducibile alla sinistra della sinistra, non erano emanazione diretta di un partito, ma piccole isole diverse tra loro. Un gruppo così variegato da non riuscire neppure a mettersi d’accordo sui cinque nomi della delegazione che avrebbe dovuto espugnare il «Palazzo». «Qui c’è un gran casino», aveva detto il consigliere comunale che ha avvisato Cofferati di quello che ieri pomeriggio stava accadendo in piazza Maggiore. Aveva ragione. Nei giorni prossimi a Bologna ci sarà un gran movimento, e Cofferati non ci arriva in grande forma. Decidere, continuerà a decidere. Ma amministrare una città, è faccenda più complessa, ancora più difficile da sbrigare quando si è isolati.

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stefano
by cofferati sceriffo razzista Tuesday, Oct. 25, 2005 at 12:40 PM mail:

E' ora di chiedere le dimissioni dello sceriffo o di uscire da una giunta che si sta caratterizzando in modo repressivo e violento!

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cofferati bugiardo
by tg5 Tuesday, Oct. 25, 2005 at 3:56 PM mail:

strumentalizza la protesta e nasconde la sua violenza imputandola agli studenti ha sbagliato di grosso non conosce la città non capisce che la città gli girerà le spalle alla prima occasione

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quale città
by L Tuesday, Oct. 25, 2005 at 6:20 PM mail:

i risulatati alle primarie sono inequivocabili!
88% prodi
spiccioli a Bertinotti, non mi sembra che la città gli stia girando le saplle anzi!
Poi se per città i "Faustini" intendono la loro piccola cerchia di amiche e amici, beh forse è da riflettere sul fatto che cofferati ha ragione a fare dichiarazioni del genere

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CHE CAZZO C'ENTRANO LE PRIMARIE?
by assurdopoli Tuesday, Oct. 25, 2005 at 6:29 PM mail:

secondo te hanno votato pre prodi pensando a cofferati?
come sei messo?
ma tutti qui arrivano i deficienti?

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confemo
by uno Tuesday, Oct. 25, 2005 at 6:32 PM mail:

Giusto. Non tutti quelli che hanno votato per Prodi alle primarie simpatizzano per il cofferati-sceriffo. Con buona pace degli acuti pensatori tipo proletario o gli innumerevoli destri travestiti da rivoluzionari presenti su indy.

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per Assurdopoli ed Uno
by L Wednesday, Oct. 26, 2005 at 2:01 AM mail:

posso essere qullo che volete, rimane quella che è una rifessione sui fatti:
RC ha investito moltissimo per le primarie a Bologna cavalcando esplicitamente il sentimento contro-cofferattiano.

Adesso se i duei illuminati citati nel titolo di questo post dicono che le cose sono disgiunte, beh significa che non conoscete i Bolognesi.

Ciao
L

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(L) 'ignoranza travestita da sapienza
by H.T.P. Saturday, Oct. 29, 2005 at 2:14 PM mail:

Bello vero fare i conti sul pallottoliere.
Ma la realtà oltre a non essere enumerabile, si nasconde (e ben fa) da chi vuole razionalizzarla.

Primarie, percentuali, Prodi e Cofferati, cittadini, elettori, città...Bah!

Non ti viene in mente ad esempio che i votanti sono i residenti e che a bologna "solo" 40.000 studenti sono fuori sede?
Non hai pensato che magari qualcuno si è davvero rotto il cazzo di illudersi sul suo futuro attraverso numeri che rappresentano solo la sua/nostra attuale e futura miseria?
Qualcuno che NON VOTA per ideologia o perchè ha capito che detra e sinistra sono la stessa merda liberista?
Su Cofferati, hai ragione per una cosa: i grassi e opulenti bolognesi d.o.c., quelli che sfruttano gli immigrati con e senza permesso di soggiorno(vedi rumeni del Reno); che come aguzzini svenano studenti, ma anche lavoratori e ormai non solo precari(che cmq tanto sangue ci mettono) con affitti da capogiro, in nero, senza ritegno;
quei vecchi(dentro) e già morti che prenderebbero lupare e bastoni per il loro "quieto riposare notturno"(ma visto che non siamo in sicilia pagano di tasca loro vigilantes privati in via del Pratello);
ebbene questi cittadini, che sono senza dubbio la maggioranza di chi ha diritti, tra cui quello di andare a votare, stanno dalla parte di Cofferati, che difende il loro orticello rosso dalle orde barbariche.
Anche questo a sottolineare come la politica di forza di Cofferati si posi in realtà non su concetti e diritti astratti(come la legalità e, ciò che manca, la giustizia sociale), ma su ben tangibili interessi materiali delle lobby immobiliari, come degli sfruttatori, dei commercianti all'ingrasso(vedi nuovo Sirio intermittente) come dei consum...ehm residenti bolognesi.
Hai ragione Coff sta governando per la città, quella ufficiale, ed è proprio per questo che la città invisibile e negata si sta rivoltando!

CHIUDERE I CPT!
BLOCCARE GLI SGOMBERI DI CASE E DI SPAZI!
GIUSTIZIA SOCIALE!

Slaimer

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