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CPT
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giovanni Thursday, Oct. 27, 2005 at 7:22 PM |
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In Romania, vi sono romeni rimpatriati dall’Italia che possono testimoniare come sono trattati quando vengono trovati con regolare passaporto ma con “permesso di soggiorno” scaduto. Con scuse false, vengono privati dai poliziotti dei documenti e ogni possibilità di comunicare, in particolare dei telefoni cellulari. A quel punto, vengono internati nelle strutture dei CPT, sempre senza possibilità di comunicare con l’esterno. Ovviamente questa improvvisa “sparizione” getta nel panico la loro famiglia e i loro amici.
Il trattamento che gli viene imposto nei CPT è a totale arbitrio dei poliziotti di turno. Nella maggior parte dei casi si mantiene civile, ma bastonamenti e stupri sono all’ordine del giorno, non solo a Lampedusa ma anche nella “civile” Bologna. Sarebbe giusto raccogliere sistematicamente le testimonianze di cittadini romeni rimpatriati riguardo a quanto accade in questi centri di raccolta. I romeni e gli altri cittadini stranieri devono sapere che comportamenti violenti e abusi sono vietati sul suolo italiano e possono essere perseguiti facilmente con mezzi legali: bisogna denunciare sistematicamente gli abusi dei CPT e chi li commette. Bisognerebbe anche parlare del modo in cui gli stranieri viaggiano dal loro paese al nostro e viceversa: quando va bene è un’umiliante catena di controlli e di mazzette.
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Uscire ORA dalla Giunta Cofferati!
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FalceMartello Bologna (sinistra PRC) Friday, Oct. 28, 2005 at 5:41 PM |
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Cofferati attua una politica reazionaria USCIRE DALLA GIUNTA ORA! di Mario Iavazzi
“La Bologna moderata guarda con favore all'azione del sindaco - dice un libraio bolognese - imprenditori, borghesia professionale, ceti commerciali sono tutti favorevoli. Se si votasse adesso Cofferati pescherebbe anche nell'area del centro casiniano.” (La Repubblica - 25 ottobre). Oppure lo stesso Casini “ (…) invito la giunta Cofferati ad andare avanti sulla strada intrapresa ed essere, anzi, ancora più decisa nella sua battaglia a difesa della legalità. In questo caso, non si possono fare sconti a nessuno”. (Il Resto del Carlino - 25 Ottobre). Queste dichiarazioni si aggiungono al sostegno al Sindaco Cofferati dichiarato da molti consiglieri comunali di Bologna di Forza Italia e al plauso dello stesso Fini, che, come ben si sa, è particolarmente interessato a ciò che pensa la “rispettabile” borghesia bolognese.
In realtà il caso Bologna ha una rilevanza tutta nazionale e difatti in questi giorni non c’è quotidiano che non lo affronti. Il quesito che sostanzialmente si pongono è: com’è possibile che l’ex segretario della CGIL che aizzava le masse portando 3 milioni di persone a Roma, tr acui tantissimi lavoratori, oggi nella “rossa Bologna” abbatte le baracche degli stessi lavoratori immigrati e vuole multare i lavavetri?
Una politica reazionaria
Abbiamo già avuto modo in un precedente articolo (vedi FalceMartello n. 184) di presentare le scelte che la Giunta Cofferati aveva portato avanti da quando è in carica. La lista degli attacchi a settori della classe lavoratrice è purtroppo lunga e sostanziosa.
Erano state ribadite convenzioni con scuole private che prevedevano finanziamenti pubblici. Era montata la rabbia e la lotta di lavoratori dipendenti del Comune per i quali la giunta aveva deciso di non rispettare un accordo che prevedeva il pagamento di un premio di risultato. Sul fronte della cultura, aveva sottratto, con finanziamenti pubblici, grossi spazi alla grande biblioteca Sala Borsa in favore di esercizi commerciali. Aveva, inoltre, disposto che non si potesse bere alcolici dopo le 21 se non nei locali.
L’elenco non si conclude qui perché da qualche mese a questa parte è emerso un tema particolarmente caro a Cofferati, quello della legalità. In nome della legalità ha fatto sgomberare una dietro l’altra alcune case occupate tra cui quelle di via Roveretolo. Sono seguite le ruspe che, lungo il fiume Reno, in più soluzioni, hanno abbattuto baracche abitate da rumeni, lavoratori dell’edilizia, in nero e senza permesso di soggiorno. Baracche, tra l’altro, che erano abitate da alcune delle persone che in precedenza soggiornavano in uno stabile occupato, il Ferrhotel, che la stessa giunta ha precedentemente sgomberato trovando una soluzione alternativa in Villa Salus, per tutti tranne ovviamente i… clandestini “illegali”. Infine il recente annuncio delle multe ai lavavetri che operano ai semafori, particolarmente stupido peraltro, almeno fino a che il cinese non ci spieghi come possano essere esigibili delle contravvenzioni da persone senza una residenza.
Nella campagna elettorale Cofferati ha puntato molto, dandosi delle verniciate di rosso, di “superamento” dei CPT (Centri di Permanenza Temporanea) sapendo, da buon demagogo, che da Sindaco non poteva superare un bel nulla se non facendo una scelta “illegale”, usando cioè ogni mezzo non legale che avrebbe per chiuderli e magari abbatterli. E così parlava di partecipazione e di superamento dei CPT ma oggi gli unici che partecipano sono le forze dell’ordine che applicano le disposizioni della giunta che sbattono i clandestini nei CPT!
Polizia e legalità
In questo contesto, in una città in cui vi è una scarsità di case disponibili, con 12000 case sfitte censite, di cui buona parte realmente vuote, per una città piena di studenti universitari e lavoratori che pagano 400 euro un posto letto, lunedì 24 ottobre, in seguito all’ennesimo sgombero del lungo Reno, è partito un corteo dalla facoltà di lettere occupata. Il corteo protestava per lo sgombero e il problema della casa a Bologna ma giunto a Palazzo D’Accursio, sede del consiglio comunale, ha visto la porta del palazzo, come mai accaduto negli ultimi decenni, murata dalla polizia. Sono seguite almeno due cariche che hanno mandato all’ospedale diversi studenti oltre al segretario provinciale del PRC Tiziano Loreti, a cui va tutta la nostra solidarietà.
Gli avvenimenti sono qui a dimostrare quello che spiegavamo quando un paio di anni fa il PRC decise di entrare in maggioranza, scelta contro la quale ci schierammo. Bologna è una dimostrazione del fatto che il partito, inserito nell’Unione e in qualsiasi altra formazione o alleanza di centrosinistra, diviene ostaggio di politiche antipopolari che non si distinguono per nulla da quelle del centrodestra. Quando, invece, il Prc si oppone, come nel caso di Bologna, sul tema della legalità viene sottoposto ad una campagna di massa che tende ad utilizzare al massimo la forza che i DS hanno in città per marginalizzarlo. Per tali ragioni condividiamo pienamente la scelta del consigliere indipendente del PRC, Valerio Monteventi, di autosospendersi dalla maggioranza.
Fare come a Sassuolo!
Dal partito, e dalla sua maggioranza, invece, i segnali sono altri. Il compagno Giordano della segreteria nazionale ha dichiarato che “continuiamo ad essere parte integrante della maggioranza” dicendo esplicitamente che “se vogliono ci caccino loro!”. Successivamente la segreteria di Bologna è uscita con un comunicato in cui di fatto si ribadiva il concetto che il partito è e resta in maggioranza, rilanciando il programma con cui si è vinto le elezioni sostenendo che il tema della legalità è “astratto”.
Cos'altro è necessario per dimostrare che molti degli slogan della campagna elettorale sono stati messi nel cassetto? C’è altro che possa chiarire che il centrosinistra, come ha ben delineato il già menzionato libraio, ha scelto la strada della difesa degli interessi dell’imprenditoria e della borghesia bolognese? A nostro parere, questo di Bologna è solo esemplificativo di ciò che purtroppo avverrà anche a livello nazionale dal momento in cui quest’alleanza è una collaborazione tra classi con interessi opposti, partiti dei lavoratori coinvolti dai partiti di centro per sostenere interessi borghesi.
In realtà il tema della legalità è tutt’altro che astratto e tende a dividere come un fossato invalicabile chi difende la legalità borghese, fatta di CPT lager, lavoro precario e in nero, morti sul lavoro, case sfitte e affitti alti, da chi difende invece gli interessi dei lavoratori e delle classi subalterne. Su queste posizioni deve partire una campagna di massa, di tutto il partito, a Bologna, che metta sullo stesso percorso, da subito, l’uscita dalla giunta e la chiarezza della difesa degli interessi di classe del partito. I lavoratori, gli immigrati, gli studenti della scuola pubblica, devono sapere che il partito esce da una giunta che sta colpendo i loro diritti per rilanciare la mobilitazione. Questo in una fase in cui, già oggi, in città si alza sempre più lo scontro.
Uscire dalla giunta subito è una scelta necessaria. Rifondazione in questa scelta oggi non sarebbe sola, come invece raccontano i quotidiani locali e nazionali, dipingendo un Cofferati adorato dai bolognesi ed odiato da quattro facinorosi estremisti. La Camera del Lavoro si è espressa contro gli sgomberi sul Lungoreno mentre molte fabbriche di Bologna e dintorni sono in lotta contro la crisi ed i licenziamenti. Gli studenti occupano scuole e università e a migliaia scendono in piazza. Su queste mobilitazioni bisogna far leva per isolare chi vuole asservire agli interessi del padronato il Prc e la sinistra tutta.
Bisogna fare esattamente come a Sassuolo dove, dopo uno sgombero da parte della giunta locale di un palazzo abitato a maggioranza da immigrati e proprietari di appartamento, scelta supportata da una campagna razzista e falsa con l’ausilio dell’argomento della legalità in altre salse, il partito, inizialmente tentennante, è uscito dalla giunta. Oggi a Sassuolo la sede del PRC si sta riempiendo di lavoratori immigrati, entrati nel partito con l’obiettivo esplicito di condizionare a sinistra le scelte del partito. Questa è la prospettiva per cui anche in una città come Bologna, da tutti definita come il laboratorio di politiche nazionali, lottiamo.
27 ottobre 2005.
www.marxismo.net/
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Perchè no?
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MauroG Wednesday, Nov. 02, 2005 at 10:59 AM |
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Siete favorevoli allo sfruttamento della prostituzione minorile che la mafia rumena importa forzatamente in Italia?
Siete favorevoli al rapimento di mutilati, storpi dalle loro case per avviarli all'accattonaggio ai semafori o nelle metro?
Siete favorevoli all'accattonaggio minorile?
Se avete risposto con tre "NO" allora state dalla parte del vostro sindaco e non lo sapete.. Baci.. Ciao.. _MauroG
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vai cofferati
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ospite Thursday, Nov. 03, 2005 at 1:38 PM |
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vai Cofferati! la faccia seria della sinistra "quella legale" non quella dei ladri "furbi" in stracci:la loro divisa, quelli della spesa sociale, e di quelli ancora più furbi dei sindacati..(come è difficile governare e? Sergio) e dei suoi accoliti privilegiati. ora un consiglio:sgomberare i centri sociali e ridarli alla cittadinanza e a chi ne ha bisogno veramente, questa è democrazia. Cari disubbidienti non vi rendete conto che siete solo dei poveri "utili" idioti telecomandati da chi vi stà sopra?, e per un piatto di lenticchie vi vendete il c..lo e comunque è questo il bello della democrazia..non essere a cuba..
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mi dispiace
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gigi Monday, Nov. 07, 2005 at 5:31 PM |
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luigi9894@supereva.it |
scusate ma mi dispiace purtroppo se i cari compagni urlanoaiquattro venti votiamo tizio votiamo caio cosa ci si aspetta da politici e un popolo ignorante ipocrita e falso? chi comanda la vince e questo e solo un paese dove si tiene solo a comandare l'uno sull'altro altro che paese libero e democratico sicriticano gli altri ma nonci guardiamo chi siamo noi?
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forse il koffe...
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raffaello Thursday, Nov. 24, 2005 at 7:36 PM |
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> forse il koffe > ha xso il moffo come diceva il saggio. ma il problema non è questo. il > problema è come riuscire a prendere per il culo un intero partito. il > leggendario partito che non c'è. > il partito che non c'è è quel partito > che senza volerlo e senza saperlo è diventato partito di maggioranza in > italia nelle scorse elezioni. il partito che senza volerlo e senza > saperlo è diventato il partner numero del beneamato uomo delle libertà. > lo stesso partito che però poi, una volta vissuto con disgusto il > proprio esame di coscienza, gigante dai piedi di argilla, cerca di > porre rimedio ai propri peccati, rifugiandosi goffamente sotto le > coperte di mamma sinistra. sicuri che non fosse matrigna margherita? > il partito che non c'è qui a bologna ci ha creduto. e si è affidato > nelle mani dell'uomo nuovo della vedova mamma sinistra per non far > vincere un povero guazzaloca al quale ha fatto più male che bene > l'amiciza con il beneamato uomo delle libertà. > il partito che non c'è > ha pensato che finalmente un altro mondo fosse possibile... girotondini > margherite falci e martelli e mastella tutti uniti contro gli orchi del > castello delle libertà. il partito che non c'è ha dato fiducia a questo > esperimento di cui si dava già troppo scontato da troppe parti che > sarebbe andato meravigliossamente bene. > da favola. > giustamente. > dato > che è con quello che ci addormentano di fronte alla tv. > per essere poi > svegliati di soprassalto come ladri ubriachi da sergio il nightmare. > e > dunque il koffe che aveva promesso il moffo a tutti gli sfaccendati del > partito che non c'è (ma che si fa) si trasforma in sceriffo di > nottingam, per sè, per la fama e per tutti quei bolognesi ricchi e > affaccendati che si cono rotti i coglioni di vedere marocchini di merda > che spacciano fumo e eroina sotto i loro portoni che nascondono > piccoli gioielli di architettura medioevale. > dr jekyll e mr hyde...? > ma va... miss politica. > il koffe è la prova vivente che è impossibile > accontentare il partito che non c'è. nemmeno mamma sinisra ce la può > più fare... pur di provarci rischia di impazzire di schizofrenia. e > quindi un giorno poi quando siederanno panciuti e distesi al consiglio > di ministri tutti assieme girotondini margherite falci e martelli e > mastella ancora una volta il partito che non c'è capirà di aver > sbagliato. > che la sinistra stia all'opposizione cristo... che a > governare l'italia ci pensa la mafia. > e se è vero che anche priebke > difendeva una legalità, dunque mi chiedo se il koffe si sia mai chiesto > quale legalità sta veramente difendendo. > molti baci. >
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forse il koffe
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lello Thursday, Nov. 24, 2005 at 7:38 PM |
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> forse il koffe > ha xso il moffo come diceva il saggio. ma il problema non è questo. il > problema è come riuscire a prendere per il culo un intero partito. il > leggendario partito che non c'è. > il partito che non c'è è quel partito > che senza volerlo e senza saperlo è diventato partito di maggioranza in > italia nelle scorse elezioni. il partito che senza volerlo e senza > saperlo è diventato il partner numero del beneamato uomo delle libertà. > lo stesso partito che però poi, una volta vissuto con disgusto il > proprio esame di coscienza, gigante dai piedi di argilla, cerca di > porre rimedio ai propri peccati, rifugiandosi goffamente sotto le > coperte di mamma sinistra. sicuri che non fosse matrigna margherita? > il partito che non c'è qui a bologna ci ha creduto. e si è affidato > nelle mani dell'uomo nuovo della vedova mamma sinistra per non far > vincere un povero guazzaloca al quale ha fatto più male che bene > l'amiciza con il beneamato uomo delle libertà. > il partito che non c'è > ha pensato che finalmente un altro mondo fosse possibile... girotondini > margherite falci e martelli e mastella tutti uniti contro gli orchi del > castello delle libertà. il partito che non c'è ha dato fiducia a questo > esperimento di cui si dava già troppo scontato da troppe parti che > sarebbe andato meravigliossamente bene. > da favola. > giustamente. > dato > che è con quello che ci addormentano di fronte alla tv. > per essere poi > svegliati di soprassalto come ladri ubriachi da sergio il nightmare. > e > dunque il koffe che aveva promesso il moffo a tutti gli sfaccendati del > partito che non c'è (ma che si fa) si trasforma in sceriffo di > nottingam, per sè, per la fama e per tutti quei bolognesi ricchi e > affaccendati che si cono rotti i coglioni di vedere marocchini di merda > che spacciano fumo e eroina sotto i loro portoni che nascondono > piccoli gioielli di architettura medioevale. > dr jekyll e mr hyde...? > ma va... miss politica. > il koffe è la prova vivente che è impossibile > accontentare il partito che non c'è. nemmeno mamma sinisra ce la può > più fare... pur di provarci rischia di impazzire di schizofrenia. e > quindi un giorno poi quando siederanno panciuti e distesi al consiglio > di ministri tutti assieme girotondini margherite falci e martelli e > mastella ancora una volta il partito che non c'è capirà di aver > sbagliato. > che la sinistra stia all'opposizione cristo... che a > governare l'italia ci pensa la mafia. > e se è vero che anche priebke > difendeva una legalità, dunque mi chiedo se il koffe si sia mai chiesto > quale legalità sta veramente difendendo. > molti baci. >
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