breve cronistoria sul percorso della lotta per il diritto allo studio

PROSEGUE LA LOTTA, E INIZIANO LE VITTORIE:
8 NOVEMBRE, ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA DISCUSSIONE DELLA LEGGE.

- Il 19 Ottobre 2005, gli studenti e le studentesse dello studentato di CasalBertone, si inseriscono nel clima di mobilitazione generale studentesco contro il DDL Moratti ed occupano lo studentato e la mensa di CasalBertone.
L'opposizione al DDL Moratti ed alla legge del 2003 approvata dalla giunta Sotrace riguardante il diritto allo studio, sono alla base della mobilitazione dello studentato.

- Il 21 Ottobre 2005 in una giornata di mobilitazione generale e di agitazione per tutta la città, gli studenti e le studentesse delle facoltà occupate della Sapienza e della Casa dello studente “CasalBertone” hanno occupato gli uffici della presidenza Adisu per protestare contro la legge regionale approvata dalla giunta Storace nel 2003, che privatizza il diritto allo studio dando i servizi in appalto ai privati.

Gli occupanti e le occupanti chiedevano un incontro pubblico immediato, che aprisse un percorso di discussione e di riscrittura partecipata sulla legge e desse delle risposte chiare in merito allo smantellamento dei servizi pubblici del diritto allo studio.

- Il 24 Ottobre 2005, c'è l'incontro assembleare nella facoltà di Fisica occupata, con l’assessore regionale all’istruzione, Costa, con il commissario straordinario Laziodisu, Guglielmini, e con il direttore territoriale della Sapienza, Tenenbaum.
Dall'assemblea si è ottenuto l'impegno della riscrittura, con modalità assembleare, della legge regionale per il diritto allo studio, sulla base della piattaforma proposta dagli e dalle occupanti

- Il 29 Ottobre 2005 a seguito dell'occupazione e dell'asssembela pubblica, gli studenti e le studentesse ottengono l'assemblea per chiarire e verificare la disponibilità di Costa, Gulgielmini e Tenenbaum di riscrivere assieme agli studenti la legge che dovrebbe garantire il diritto allo studio.

L'assemblea è fissata per l'8 novembre 2005 [il luogo ancora da precisare]
Tutte e tutti sono invitati/e a partecipare.


La lotta continua, va avanti, si evolve...