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occupazione a torino
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SOAP Saturday, Nov. 05, 2005 at 8:19 PM |
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nasce SOAP, Spazio Occupato a Progetto
![occupazione a torino...](https://archive.autistici.org/ai/20220406000059im_/http://italy.indymedia.org/uploads/2005/11/soap.gif) soap.gif, image/gif, 341x277
Torino, 5 novembre 2005 nasce S.O.A.P., spazio occupato a progetto, in via Saffi 15 bis (zona San Paolo)
Nella giornata contro il carovita, a Torino è stata occupata una palazzina di proprietà del comune, all'asta in questi giorni, per dare vita a un percorso di partecipazione e di riappropriazione sui temi del REDDITO e della CASA. Dentro questo luogo, occupato "a progetto", da lunedì saranno aperti agli abitanti del quartiere e della città due spazi pubblici: il PUNTO SAN PRECARIO, sportello (e non solo) contro la precarietà di lavoro e di vita e per il reddito, dove ogni precario potrà venire a confessare i peccati del proprio "padrone"; la sede di ACTION.TO, che nasce oggi a Torino sull'esperienza di lotta per il diritto alla casa di Action - Agenzia comunitaria diritti, dove si potrà decidere insieme come riprendersi il diritto fondamentale all'abitare. L'occupazione è stata costruita dalla rete dei Precarisumarte, che a maggio ha dato vita al Lazzaretto contro la precarietà, dal CSOA Gabrio, dagli studenti del collettivo Rebeldia, da donne e uomini che in questi anni si sono riconosciuti nei percorsi della disobbedienza; ma soprattutto questa occupazione è uno spazio aperto a tutte le persone che non sanno come arrivare a fine mese, che non hanno una casa, che non possono permettersi di studiare o di andare al cinema, che sono senza diritti di cittadinanza solo perché senza contratto di lavoro... a tutti i precari, insorgenti o semplicemente incazzati, che vogliono condividere la loro condizione per costruire uno spazio di resistenza e solidarietà.
Di seguito i manifesti di SOAP e di ACTION.TO
SOAP Nasce a Torino il nuovo spazio interattivo dei precari della vita e del lavoro. Uno spazio occupato nella città dei mille sgomberi pre-olimpici. Uno spazio articolato in sportelli autogestiti. Uno spazio per promuovere conflitti, diffondere conoscenza, elaborare proposte, quando possibile “risolvere problemi”, attivare percorsi auto-formativi, intercettare, dare visibilità e moltiplicare le resistenze, fornire informazioni e supportare (anche sotto il profilo legale) eventuali fruitori. In SOAP puoi trovare il PUNTO SAN PRECARIO: uno spazio dove ottenere informazioni, incontrare persone con cui elaborare proposte ed iniziative sul tema della precarietà, intesa nelle sue diverse espressioni (che riguardano il lavoro e la vita, dal contratto a progetto all’impossibilità di arrivare a fine mese). In SOAP puoi trovare ACTION.to: uno sportello dedicato all’abitare, perché trovare una casa è sempre più difficile e sempre più caro, ma è possibile incontrare persone ed esperienze che ci aiutino a trovare casa o resistere agli sfratti. Se la casa è un problema, noi ce ne occupiamo! In SOAP puoi trovare il LABORATORIO URBANO AUTOGESTITO: una rete di contatti che entra ed esce dall’Università cercando di abbattere i muri della marginalità mettendo insieme i saperi accademici con l’esperienza concreta dei lavoratori dei servizi a bassa soglia.
Via Saffi 15/bis: PERCHÉ? SOAP nasce come progetto di occupazione all’interno dello stabile di via Saffi 15/bis. Di proprietà comunale. In precedenza proprietà di privati, acquistata dal comune nel 1971 per ospitare una scuola materna. Di fatto negli anni lo stabile non è mai stato utilizzato come asilo, nonostante la realizzazione di un progetto di ristrutturazione predisposto dall’ufficio Tecnico del Comune. Nel 2001 la palazzina è stata data in concessione all'Associazione "Il Riparo" Onlus che l’ha utilizzata sino al 2003 per finalità socio-assistenziali. Oggi il Comune, dopo aver nuovamente assegnato alla palazzina una destinazione residenziale con una delibera del settembre scorso, intende venderla. Via Saffi 15/bis è quindi stata inserita all’interno del terzo elenco degli immobili di sua proprietà che il Comune intende vendere: è in corso l’asta, che si concluderà l’11 di novembre. La Giunta ha spiegato che le entrate derivanti dall’alienazione degli immobili andranno in larga parte a sostenere i Servizi Sociali e a tentare di arginare i tagli verso gli enti pubblici della nuova finanziaria. Noi pensiamo e agiamo secondo questa precisa intenzione: tenere aperto uno spazio pubblico, un luogo in cui conquistare cittadinanza e partecipazione. Per farlo occupiamo via Saffi 15/bis per restituirla alla cittadinanza nelle forme di progetti concreti, non di promesse future! Oggi via Saffi 15/bis diventa SOAP!
ACTION.to: LA CASA E' UN PROBLEMA? CE NE OCCUPIAMO!!!
Nasce a Torino Action.to! Action è un’associazione informale di liberi individui, un’agenzia spontanea che ha come obiettivo il conseguimento di diritti universali sulla questione della casa. Action.to si ispira all’esperienza romana e nazionale di Action, ma ne declina sul territorio caratteristiche e peculiarità in totale autonomia. Cosa vogliamo ottenere: - Vogliamo che l’abitare diventi un diritto che si acquisisce con la nascita e che vale per tutti/e e in qualsiasi luogo. - Vogliamo costruire i passaggi culturali e politici per arrivare all’applicazione di un canone sociale che corrisponda a non più di un decimo dello stipendio reale e garantire comunque dignità abitativa e materiale per chi non ha reddito. - Vogliamo agire contro gli sfratti che sono una delle forme più violente della proprietà privata e si abbattono indiscriminatamente sui giovani come sugli anziani. E proprio sugli anziani intendiamo alzare la cappa di omertà che da anni copre chi è disposto a umiliarli e a sbatterli sulla strada per poche centinaia di euro. - Pensiamo allo spazio pubblico, al territorio in cui viviamo, come a una risorsa sociale e relazionale e non come a un campo di battaglia dove difenderci gli uni dagli altri. Vogliamo vivere la città e non subirla! - Siamo contro la Torino Olimpica, contro l’ipocrisia di chi parla di pace e non è stato neanche disposto a una gestione etica degli sponsor, accettando multinazionali con profitti che grondano sangue, contro l’alta velocità che torna utile solo ai soliti noti e devasta i territori, contro i falsi miti dello sport “pulito” che in realtà è marcio fino al midollo. - Torino ha bisogno di abitare le case, il territorio, la trasformazione sociale! In tutta Italia giovani, anziani, studenti e lavoratori, italiani e migranti stanno lottando attraverso il sistema dell’occupazione per i propri e gli altrui diritti. Occupare le case non è un reato e se oggi lo è ancora non rappresenta nulla di diverso dalle leggi che imponevano in America le segregazioni ai neri o ad altre forme di ingiustizia legale. - Lotteremo per costruire comunità sociali in cui donne e uomini, italiani e immigrati, giovani e anziani possano trovare nuove forme di solidarietà, possano diventare soggetti attivi, autorganizzati e capaci di produrre azione politica, sociale e culturale. CASA, DIRITTI, DIGNITÀ
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bravi lo stesso, vah...
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Freigeist Saturday, Nov. 05, 2005 at 9:32 PM |
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Data la continuità che c'è tra sinistre istituzioni e disobbedienti ho più di qualche dubbio sul senso del vostro modo di far politica.. Ad ogni modo mi sembra importante il fatto che in città ci sia un posto occupato in più.. Il conflitto tenuto al guinzaglio dallo stato è pur sempre conflitto.. Tutto fa brodo.. Solidarietà!
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la gara a chi e' piu' duro e puro
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metalsauro Sunday, Nov. 06, 2005 at 9:09 AM |
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questa "guerra" tra chi e' piu' duro e chi e' piu' puro un po'mi fa incazzare,sembra ormai un fatto storico che a sinistra si competi su chi e' il primo della classe e penso che questa competizione giovi solo esclusivamente a chi oggi fa del mondo un luogo barbaro dove la vita di un uomo viene dopo il profitto, le merci,la carriera,dove il capitalismo travolge ogni forma di ugualianza e fraternita'dove la classe operaia mondiale soffre perche' cacciata dal lavoro o perche'uccisa ,sfruttata e umilata.ora piu' che mai seppelliamo le differenze(giusto che ci siano)stringiamo le fila e partecipiamo insieme alla costruzione di un fronte unico da contrapporre ai poteri forti.
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analfabeti Sunday, Nov. 06, 2005 at 12:07 PM |
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"a sinistra si competi"? si dice si competA..., comunque: i disobbedienti sono gli stessi che tentano il monopolio delle iniziative (vedi i vari pestaggi ai cortei di milano di roma, etc...), non sanno più come trovare visibilità (vedi primarie, da don Gallo - che li ha snobbati- alla panzino agli incappucciati arcobaleno), cazzate che non hanno risolto nulla. Per quanto riguarda Torino, invece, è stata simpatica, dopo il sequestro del Fenix, del disobbediente del Gabrio che ha detto (rischiando il linciaggio): "questo sgombero dovrebbe insegnarvi a trovare i contatti politici giusti..."
Quand'è che viene la panzino al soap?
Tornate ad essere invisibili, perfavore...
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Gabriolesi e soap
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skinhead Sunday, Nov. 06, 2005 at 2:05 PM |
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Una nuova occupazione ci sta tutta nn voglio giudicare anche se i gabriolesi non mi piacciono per come hanno ridotto il loro csa gabrio(SENZA INIZIATIVE SOLO GENTE CHE FUMA ECC ECC)in pratica un posto nullo .Tuttavia sono curioso di vedere quanto durerä e sopratutto se ci saranno iniziative condivisibili oppure diventerä gabrio 2.
PIÜ CASE CMQ DANNO UNA RISPOSTA SECCA AL COMUNE ED ALLA TORINO OLIMPICA 2006 SPERIAMO NON SIA UN TEATRO COME GIA VISTO CON CASAROTTI E I SUOI PASSAMONTAGNA COLORATI.
COSA VUOL DIRE estremisti parolai da quattro lire bucate ?
skinhead antifa torino rash torino
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meno parole e piu' fatti
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una compagna Sunday, Nov. 06, 2005 at 4:19 PM |
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condivido il sentimento di tutti coloro che trovano ripugnante la politica dei disobbedienti. ma dall'altro lato non mi preoccuperei più di tanto. in un contesto di crisi acuta come questo in cui si sta radicalizzando la lotta delle masse popolari, degli operai e degli studente, la loro politica istituzionale, fascista e da sbirri in piazza non trova più spazio per svilupparsi. lo dimostrano diversi episodi, dalle manifestazioni antifasciste di milano e bergamo, dalla situazione studentesca di padova, dove questi sono stati cacciati via dalle assemblee e dai cortei, e da tanti altri esempi. la politica liderina dei vari casarini o gallob di turno non ha più alcun radicamento tra la gente, ma anzi sta raccolgiendo solo dissensi e insoddisfazioni. anche se ogni tanto rispuntano con qualche nuovo spazio "occupagato" non vuol dire che siano forti, anzi! non sanno più cosa fare per avere ancora un briciolo di legittimità tra la gente. stiamo a vedere come verrà gestito questo nuovo spazio, sarà la pratica a parlare da se.
MA QUALE PACIFISMO, MA CHE DISOBBEDIENZA ORA E SEMPRE RESISTENZA!
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Certo però....
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... Sunday, Nov. 06, 2005 at 6:36 PM |
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...è anche vero che in momenti come questo "tutto fa brodo", no??
Anche se hanno i loro metodi "uguali ed opposti" a quelli del padrone, dove i rapporti sono mediati dal denaro e dove le cose si "comprano", l'occupazione di un nuovo posto in questo clima di repressione può dimostrare a tutti il dissenso e il fatto che non viviamo nella ricchezza, ma, anzi, che è sempre più difficile arrivare a fine mese....
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closed publishing
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neo-ex Monday, Nov. 07, 2005 at 1:07 PM |
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più leggo i commenti - specialmente nel newswire torinese - più sono convinto che l'open publishing in Italia è impraticabile. strumenti ce ne sono e parecchi: dopo 'became your media' spero che la prossima fase sia "open your media". possibilmente chiuso, verticale, autoritario, e anche un po' stronzo (magari).
- rizomi + redazioni
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bah che dire
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R**** Monday, Nov. 07, 2005 at 5:19 PM |
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bah che dire, il livello di questi post la dicono lunga sullo stato mentale disastrato di chi dovrebbe "cambiare" il mondo.. siamo ridicoli... per quanto riguarda il nuovo spazio dei disobbedienti...do un consiglio a tutti.. basta con le etichette, uno spazio sara vivo quando saranno i precari quelli veri ad incazzarsi e prendersi gli spazi... putroppo finche saranno le solite faccie note che vedo da vent'anni nelle piazze non si fara piu nulla... prendete come esempio la lotta contro il tav, il suo valore sta nel fatto che veramente e una lotta popolare sentita da tutti e solo appoggiata e sostenuta da organizzazione politiche come l'aska ad esempio pero la base è eterogenea p costruita su una esigenza.. tanto abbiate pazienza perche tra un po parigi arrivera in tutta europa..
uno che tornera a lottare quando la gente sara incazzata e scendera da sola nelle piazze, per ora faccio il precario
adieus
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