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Francia, cronologia di una rivolta
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Le monde Saturday, Nov. 05, 2005 at 10:39 PM |
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Cronologia di una rivolta (Tratta da Le Monde)
Giovedì 27
Prima notte di scontri
A Clichy-sous-Bois, tafferugli avvengono dopo un intervento dei pompieri chiamati per prestare soccorso a tre persone rimaste fulminate. Due adolescenti di 15 e 17 anni che si erano rifugiati all’interno di una cabina di un trasformatore EDF per sfuggire alla polizia muoiono. Le autorità affermano che i poliziotti non inseguivano le vittime. Una quindicina di macchine vengono incendiate.
Venerdì 28
Nuove violenze
Nel quartiere di Chêne-Pointu, nella notte tra venerdì e sabato, circa quattrocento ragazzi affrontano tra i 250 e i 300 fra poliziotti e gendarmi. Un colpo di arma da fuoco viene esploso in direzione di un furgone della CRS, senza provocare feriti. Ma sette poliziotti restano leggermente feriti a seguito dei tafferugli. Una trentina di macchine e dieci cassonetti vengono incendiati. Trenta ragazzi, tra cui un minorenne, sono arrestati nella notte.
Sabato 29
Marcia silenziosa in omaggio alle vittime
Circa 500 persone, familiari e abitanti di Clichy-sous-Bois, marciano in silenzio sabato mattina, per rendere omaggio ai due adolescenti morti fulminati. In testa al corteo, gli eletti al municipio e i familiari, così come una quindicina di giovani che portano delle magliette bianche sulle quali si può leggere da un lato il nome dei due ragazzi morti, dall’altro “Morti per niente”.
Una terza notte più calma
I pompieri contano diciassette incendi di cassonetto e veicoli nella serata, ma non segnalano nessuna violenza. Una decina di persone che avevano con sé martelli e latte di benzina vengono fermate, ma la polizia non parla di scontri.
Domenica 30
Nicolas Sarkozy raccomanda la “tolleranza zero”
Ospite del telegiornale delle 20.h00 su TF 1, il ministro dell’interno, affermando che “i poliziotti non inseguivano i ragazzi “ fulminati, difende la « tolleranza zero » in materia di violenze urbane. Ha chiesto l’invio di 17 compagnie della CRS e sette squadre di gendarmi per rinforzare gli effettivi a Clichy-sous-Bois. Non si tratta più di “ fare polizia di quartiere (…) ma di aprire inchieste”.
Azouz Begag critica il Ministro dell’interno.
Azouz Begag, ministro delegato alla promozione dell’uguaglianza delle opportunità ( in italiano, pari opportunità, NdT) critica indirettamente il suo collega dell’interno su France2 . “Non bisogna dire ai giovani che sono la feccia della società, non bisogna dire ai giovani che saranno fatti a pezzi e che gli si manderà la polizia”. La parola “feccia della società” (racaille in francese) era stata utilizzata da Sarkozy quando era andato, martedì sera a Argenteuil.
Gli scontri riprendono
I primi sommovimenti iniziano al calar della sera nel quartiere della Forestière. Un candelotto lacrimogeno del tipo di quelli utilizzati dalla CRS viene lanciato all’interno di una moschea. Gli abitanti accusano la polizia di averlo lanciato, cosa che le forze dell’ordine smentiscono. Sei poliziotti vengono leggermente feriti e undici persone vengono fermate.
Lunedì 31
Le famiglie delle vittime rifiutano di incontrare Sarkozy
“In nessun caso, noi andremo a incontrare Sarkozy che per noi è incompetente. Noi chiediamo di essere ricevuti da Dominique de Villepin”, spiega Siyakah Traore, fratello di una delle vittime. Poco prima, Sarkozy riconosceva che la bomba lacrimogena lanciata nella moschea il giorno prima era “in dotazione delle compagnie di intervento (CSR)”, precisando comunque che questo non voleva dire “ che il lancio era stato fatto da un poliziotto”.
Azouz Begag denuncia « una semantica guerriera »
Begag afferma che “quando si nomina un prefetto musulmano, quando si dice di voler dare il diritto di voto agli stranieri e poi si inviano i CRS contro i giovani delle periferie, c’è uno scarto (…) E’ lottando contro le discriminazioni di cui sono vittime i giovani che si ristabilirà l’ordine, l’ordine dell’uguaglianza. Non mandando più CRS“ . Personaggi vicini a Sarkozy chiedono le dimissioni di Azouz Begag.
Gli incidenti si propagano a Seine-Saint-Denis
La polizia ha effettuato dodici fermi, a Clichy-sous-Bois, dove gli incendi di auto e di cassonetti continuano. Secondo la polizia, la situazione è comunque “molto più calma” della notte precedente. Una fonte di polizia dichiara che “ gli scontri di Cliché hanno creato degli emuli a Sevran, Neuilly-sur-Marne e Bondy”.
Martedì 1
Dominique de Villepin incontra le famiglie
Il primo ministro, Dominique de Villepin, assicura alle famiglie delle vittime che “tutta la luce verrà fatta sulle circostanze di questo incidente”, a seguito di un incontro a Matignon. Insiste sulla “necessità di un ritorno alla calma”.
Nicolas Sarkozy indice una riunione notturna
Una trentina di funzionari, di deputati e di ragazzi di Seine-Saint-Denis si riuniscono in serata al Ministero dell’interno. “Si tratta di unire gli sforzi di tutte le parti interessate per far ritornare la calma nelle periferie interessate”, si dice dal Ministero.
Violenze in altri dipartimenti
Nella notte tra martedì e mercoledì, violenze avvengono in altri dipartimenti : la Seine-et-Marne, le Yvelines et la Val-d'Oise. Si traducono in “assalti sporadici di piccoli gruppi mobili” secondo la polizia, piuttosto che di scontri diretti.
Mercoledì 2
Riunione interministeriale a Matignon
In seguito al Consiglio dei Ministri, Jacques Chirac invita al “ritorno alla calma” e al “rispetto della legge”, secondo il portavoce del governo, Jean-François Copé. Dominique de Villepin riunisce diversi ministri “interessati dall’adozione di azioni nelle zone urbane sensibili”, rimanda una visita in Canada e annuncia di qui a fine novembre un “piano di azione”.
Azouz Begag lamenta di non essere consultato
Azouz Begag si lamenta in una intervista con il Sud-Ouest di non essere mai stato consultato dal ministro dell’interno. “Quando fa delle dichiarazioni sulle azioni da intraprendere per migliorare le pari opportunità, non mi avvisa né mi consulta mai. Io sono legato ai miei colleghi di governo”, spiega Begag."Nicolas Sarkozy non è che un ministro su 31”, aggiunge.
Nuova notte di violenze
Le violenze e i fermi continuano a Seine-Saint-Denis. Nel pomeriggio, una parte del centro commerciale Bobigny 2 è stata assalita. Nella notte, a Aulnay-sous-Bois un posto di polizia è stato saccheggiato e a La Courneuve i CRS hanno evitato “ dei reali colpi di arma da fuoco”. Diversi incendi si sono verificati anche nel dipartimento della Seine-et-Marne e in quello di Hauts-de-Seine
Nicolas Sarkozy a Bobigny
Nella notte, Nicolas Sarkozy arriva Bobigny, senza battage mediatico. Organizza una riunione di lavoro con i poliziotti, il prefetto Jean-François Cordet, il direttore dipartimentale Jacques Méric e il direttore centrale della CRS, Christian Lambert.
Giovedì 3
I deputati locali a Matignon
Una serie di riunioni si svolgono a Matignon, soprattutto consultazioni con associazioni e deputati locali. Dominique de Villepin vuole "dar vita ad un dialogo per trovare le soluzioni adatte" ai problemi delle perierie e afferma che la sua priorità è “il ristabilimento dell’ordine pubblico”. I deputati locali di sinistra e di destra non vogliono saperne di “un ennesimo piano” e reclamano azioni incisive.
Incendi in Ile-de-France e in provincia
Circa 400 macchine vengono incendiate nella notte, la provincia è colpita dalle violenza e una trentina di macchine vengono bruciate soprattutto a Dijon (centro-est), in Seine-Maritime (ovest) e nelle Bouches-du-Rhône (sud-est).
Venerdì 3
Gravi violenze in centro e in provincia
Secondo un bilancio della polizia, 754 macchine sono state incendiate nella note tra venerdì e sabato, di cui 190al di fuori dell’Ile de France. Diversi edifici sono stati dati alle fiamme e 203 persone sono state fermate.
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Cominciata un'altra notte di guerriglia
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alan mistero Saturday, Nov. 05, 2005 at 10:58 PM |
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Parigi, 22:31
FRANCIA: INCIDENTI A GRIGNY, SARKOZY PER LINEA FERMEZZA Sono ripresi in serata gli incidenti nelle banlieues parigine: due scuole sono state date alle fiamme nel sobborgo di Grigny, a sud della capitale e almeno una quindicina di auto sono state carbonizzate in altre localita' del dipartimento di Essone, ha riferito la Prefettura. Per evitare attacchi simili a quelli delle notti precedenti, la compagnia di trasporti metropolitani RATP ha sospeso il 90% delle linee notturne nel dipartimento di Seine-Saint-Denis e il 75% in quello di Val de Marne. Un elicottero dotato di dispositivi per la visione notturna e' tornato a pattugliare il cielo del dipartimento di Seine-Saint-Denis, dove si sono verificati gli incidenti piu' gravi. Il ministro dell'interno Nicolas Sarkozy in serata si e' riunito con i responsabili delle forze dell'ordine per rafforzare il dispositivo di sicurezza, dopo aver ribadito che tutto il governo e' unanimemente al suo fianco nella linea di "fermezza" contro i delinquenti.
www.repubblica.it
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prezzo da pagare
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Boulevard Monday, Nov. 07, 2005 at 11:12 AM |
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u@o.it |
Quello che sta succedendo in francia è l'ovvio prezzo che dobbiamo pagare noi occidentali che da secoli perseguiamo una politica criminale nel terzo e quarto mondo, milioni di persone spinte dal bisogno migrano verso l'europa in cerca di un sogno di ricchezza che non esiste e si ritrovano invece rinchiusi in quartieri lager senza fisso lavoro, senza assistenza e spesso alle prese con padroni di casa - strozzini che impongono affitti altissimi secondo la logica "o cosi o torni a casa tua". certo non si può generalizzare, nelle banlieus francesi in fiamme chi si ribella contro la segregazione e il razzismo non sono tutti immigrati con regolare permesso di soggiorno e molti di loro sono delinquenti comuni dediti x lo più allo spaccio di droghe ma il malcontento sta crescendo in tutta europa e una situazione potenzialmente pericolosa esiste anche in italia dove ormai in città come milano o bologna si respira aria di tenzione estrema. se non la smetteremo di affamare i popoli più poveri della terra in africa, asia, america latina le ondate migratorie si susseguiranno sempre più numerose e il rischio di ribellioni popolari crescerà. vorrei far notare comunque che a parigi agli extracomunitari si sono uniti nella protesta anche numerosi cittadini francesi senza lavoro fisso e senza nessun tipo di assistenza pubblica, barboni, emarginati: quando il popolo viene esasperato fenomeni di ribellione sono solo la logica conseguenza di politiche miopi e spesso razziste.
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x lascia stare
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M(A)DRABBIT Monday, Nov. 07, 2005 at 7:12 PM |
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E quindi se sono figli di immigrati cambia qualcosa? Comunque non è vero che sono solo immigrati di 2° (o 3°)generazione, ci sono molti "nuovi arrivati". Il fatto che la parte più dura dei rivoltosi sia formata da figli di immigrati dimostra che i governi francesi nn hanno mai fatto niente per dare condizioni di vita dignitosa ai vari immigrati. L'importante ora è che ora si eviti di cotinuare a fare atti di vandalismo (come bruciare la macchina del vicino di casa) che danneggiano la propria stessa causa e ci si concentri di più su un'azione diretta contro le forze repressive dello stato e si crei un'alternativa al controllo statale nelle periferie. Se si ha kulo si crea una bella T.A.Z.
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insurrezione
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malatesta Monday, Nov. 07, 2005 at 7:55 PM |
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se si ha kulo ci esce una bella insurrezione generalizzata che arriva anche a far danno in italia....speriamo!! di temporary autonomous zone preferisco parlarne in tempi di pace,e tral'altro, una rivolta così violenta supera già il concetto di taz. magari ne uscisse una rivoluzione...
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1968-2005
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adesso Monday, Nov. 07, 2005 at 8:40 PM |
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La rivoluzione non si puo sviluppare senza dei rivoluzionari. I ragazzi mondiali de Parigi sanno sempre più ma sanno agire bene fin dal principio. Ci mancano i ragazzi felici, i lavoratori, quelli que subiscono la noia, l'ordine fisico e morale. Noi, dapertutto. I giornali lo sanno, il suo lavoro è farci credere que i gar de clichy ki on la rage et la haine non siamo noi.
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e chi prendera piu la metro a parigi tra qualche mese ?
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... Monday, Nov. 07, 2005 at 8:51 PM |
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una riflessione: per me questi rivoltosi comunque andra a finire hanno cambiato il mondo, tutto non sara come prima , immaginatevi questa gente dopo qualche mese di carcere come stara combinata , finalmente dopo potra fare sul serio ,si selezionera un gruppo intellettuale a cui riferirsi si selezioneranno cellule organizzate ma la piu grande forza sara che saranno disposti a tutto fino ad allearsi con bin laden e chi prendera piu la metro a parigi tra qualche mese ?
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Causa ed effetto.....
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(A) Wednesday, Nov. 09, 2005 at 5:13 PM |
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Questa è la prova che non viviamo in un periodo tranquillo, e che, nonostante ci "assopiscano" grazie ai mass media e quant'altro, siamo sull'orlo di una crisi...
Gli eventi si susseguono da sempre in un concatenarsi di cause ed effetti...di azioni e reazioni...
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NON E'INTELLIGENTE
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COSTANTINI ROBERTO Saturday, Nov. 12, 2005 at 7:11 AM |
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Nonostante le sacrosante ragioni che i diseredati hanno,cio'che fanno è autolesionistico perchè danneggiano beni di gente comune che fa fatica ad arrivare a fine mese (voglio vedere in caso di tumulti quante assicurazioni pagano)e mettono ancor piu'in cattiva luce (come se già non lo fosse)un preciso gruppo etnico-religioso. Inoltre prepariamoci a contare i prossimi voti per le pen. Bisogna usare la testa,non la cresta!!
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