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Nique la police ... Rakozy dimettiti! |
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by cpa
Sunday, Nov. 06, 2005 at 8:06 PM |
mail:
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Nique ta mère (fotti tua madre)
grido rap
divenuto urlo di guerra dei banlieues francesi
"Ouh ouh assassin de la police..... Nique [fotti] la police", sono versi di una canzone rap molto diffusa nelle banlieues francesi (cantata dal gruppo NTM, cioè "Nique Ta Mère"), così come, molto significativa alla luce dell’attuale rivolta giovanile, "J’ai pas fait plus de 500m que les keufs ne m’arrêtent" (non ho percorso più di 500 metri che i poliziotti mi arrestano).
Questi versi esprimono al meglio (o al peggio, come si crede) il senso profondo della rivolta: "nique la police" e "Rakozy dimettiti" sono gli unici messaggi emersi finora tra le fiamme delle migliaia di auto incendiate. E non sono messaggi da poco: essi manifestano l’odio profondo, radicale, contro lo Stato borghese, rappresentato dalle forze di repressione e dal ministro dell’interno.
La decima notte consecutiva di violenze giovanili si caratterizza per questi tratti (almeno per quel che ci è dato di sapere): - 1) la rivolta si è estesa a ben 211 comuni (ultimi, in ordine di tempo, tra gli altri, Evreux, Nantes, Dreux, Lille, Nizza); - 2) ha colpito anche il centro di Parigi; - 3) è emerso che la miccia dell’incendio generalizzato è stata più l’espressione usata da Sarkozy (feccia) riferita ai dimostranti che la stessa morte dei due ragazzi il 27 ottobre; - 4) oltre alle ormai collaudate tecniche di guerriglia urbana (incendia e fuggi), si sono aggiunti scontri frontali con la polizia (nel quartiere della Madeleine, a Evreux).
Intanto, è terminato il 5 lo sciopero che per piu’ di un mese ha bloccato gli autobus e la modesta metropolitana di Marsiglia, paralizzando la seconda citta’ francese con 800mila abitanti. Dopo 32 giorni i sindacati dei trasporti della Cgt e della Cfdt hanno interrotto l’agitazione, all’indomani dell’ultimatum di un magistrato che aveva dato 12 ore per mettere fine alla protesta giudicata illegale, pena una multa di 10mila euro all’organizzazione per ogni giorno di sciopero in piu’.
I lavoratori e i sindacati hanno fatto sapere che avvieranno altre forme di protesta contro il piano di parziale privatizzazione della Regie des trasports de Marseille (Rtm). Secondo la compagnia i mezzi pubblici in citta’ dovrebbero tornare a circolare in modo regolare per l’inizio della prossima settimana ma non e’ escluso che i lavoratori tornino a incrociare le braccia.
Lo sciopero ha messo in ginocchio Marsiglia: 40% in media di assenze nelle scuole con punte del 90%, 80% di esami e visite cancellati negli ospedali, anziani bloccati in casa, dipendenti di imprese private che hanno rischiato il licanziamento perche’ impossibilitati a rispettare l’orario di lavoro, incassi dimezzati per i commercianti.
Questa sospensione dello sciopero impedisce, al momento, l’intersezione e l’intreccio tra le lotte operaie dure in corso in Francia, e la rivolta giovanile proletaria. Ma non è detta l’ultima parola! Finora i padri e i fratelli maggiori (in maggioranza operai) dei giovani rivoltosi hanno, a quanto pare, mantenuto un atteggiamento cauto e di moderazione. La domanda è: fino a quando?
http://capireperagire.blog.tiscali.it
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Risposta probabile
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by
Rapt Sunday, Nov. 06, 2005 at 11:28 PM |
mail:
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Probabilmente fino a quando questi ragazzi non cambieranno, o meglio, sceglieranno con più attenzione gli obiettivi della loro rabbia, per cui il loro "malcontento" si andrà a saldare con quello degli altri proletari... se non ora... magari alla prossima, o a quella dopo ancora...
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Una cosa da notare
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by
viviana Monday, Nov. 07, 2005 at 7:09 AM |
mail:
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Intanto si e' passati dalle auto ai poliziotti, presi a sassate ma anche a colpi di pistola.(Ci pensi la Lega che vuole la libera arma per tutti! dietro l'arma c'e' una mente e non si sa contro chi potrebbe usarla) Una cosa da notare e' l'uso dei telefonini nella rivolta. I telefonini hanno fatto girare in un attimo i filmati delle violenze della polizia, presi e spediti in tempo reale. Gli schermi dei cellulari sono diventati i nuovi tribunali dove si celebrano i nuovi processi e si danno le nuove condanne. Anche i media sono stati respinti, i giornalisti, le tv..., il mondo non e' piu' sullo schermo programmato e filtrato dal potere come il potere vuole, nella versione del potere, ma e' qui, ora, come i miei occhi lo vedono, in diretta. Sono io la vittima, il testimone e il giudice, e io eseguo la condanna. Tutti i ragazzi di Francia hanno visto, saputo e condannato. Non ci sono i non processi, le false sentenze, le prescrizioni, le autoassoluzioni, la farse del potere che resta sempre impunito e sempre assolve se stesso. A ogni nuova violenza della polizia, scatta un filmato che gira sui cellulari francesi e diffonde la rivolta istantaneamente. Gia' 211 comuni francesi ardono in preda agli incendi. Non sara' aumentando la violenza che li spegneranno.
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