da repubblica.it
La collera degli esclusi
Parigi, nuovi scontri nelle periferie due scuole distrutte dalle fiamme
Francia, spari contro gli agenti Chirac: "Riportare l'ordine"
Auto in fiamme a nordest di Parigi PARIGI - "Ristabilire l'ordine è la prima priorità" dichiara il presidente della Repubblica francese Chirac, dopo la decima notte di incidenti, al termine di un vertice straordinario per la sicurezza.
Ma il suo monito sembra cadere nel vuoto: a Grigny, nel sud di Parigi, un gruppo di teppisti ha aperto il fuoco contro la polizia. Feriti da colpi di fucile dieci agenti, due in modo grave. Altri 200 giovani hanno lanciato pietre: contusi alcuni poliziotti.
Il primo ministro francese Dominique de Villepin, convocato dal presidente per un vertice sulla sicurezza, ha annunciato nelle banlieue "rinforzi delle forze di sicurezza". E già oggi sette elicotteri muniti di fari hanno sorvolato i quartieri a rischio intorno a Parigi, dove sono già stati dispiegati 2300 poliziotti.
Ma nonostante gli appelli del presidente Chirac e del primo ministro de Villepin, al calar della notte sono ripresi gli atti di vandalismo in diverse città francesi. A Nantes, Orleans e Rennes sono stati dati alle fiamme veicoli parcheggiati e cassonetti della spazzatura, mentre a Tolosa la polizia ha dovuto usare bombolette di gas lacrimogeni per respingere una folla di giovani che lanciavano sassi e bottiglie contro gli agenti. Un funzionario della polizia di Tolosa ha riferito che a differenza delle notte precedenti "queste persone sembrano cercare lo scontro con la polizia e ci attaccano".
Le priorità di Chirac. Il presidente francese, nel suo primo intervento pubblico dall'inizio della crisi, il 27 settembre, ha detto che "l'ultima parola deve tornare ad essere quella della legge". Chirac ha detto anche che "chi vuole seminare violenza o paura sarà preso, giudicato e punito". "Ma - ha proseguito - comprendiamo bene anche che l'evoluzione delle cose presuppone il rispetto di tutti, la giustizia e l'eguaglianza delle opportunità. E siamo totalmente determinati ad andare su questa strada e proseguire lo sforzo impegnato in questo campo". "C'è però una precondizione, una priorità: si tratta del ripristino della sicurezza e dell'ordine pubblico", ha concluso il presidente. Sabato di violenza. Quasi 1.300 automobili distrutte (554 fuori dalla regione parigina) e 312 persone fermate: queste le cifre della decima notte di violenze nei sobborghi parigini e in provincia. Si tratta del bilancio più consistente dall'inizio degli scontri. La rivolta si è ormai estesa ad altre città della Francia e, per la prima volta, ha colpito nel centro della capitale: a Place de la Republique è stata gettata una bottiglia molotov, quattro vetture hanno preso fuoco. Incendi di automobili e cassonetti in varie città, da Nantes a Rennes a Rouen, e anche a Lione e a Tolosa: qui, alle 23 di sabato, i vigili del fuoco avevano già risposto a una trentina di chiamate per roghi.
La polizia ha fatto irruzione in uno stabile di Evry: in due cantine erano nascoste circa 150 bottiglie molotov, 60 litri di benzina e passamontagna. Sei minori, fra i 13 e i 16 anni, sono stati fermati mentre cercavano di scappare.
A Corbeil-Essonnes, nell'area a sud di Parigi, un'auto è stata usata come ariete per sfondare l'ingresso di un ristorante della catena McDonald: gli occupanti della vettura hanno poi incendiato il locale, provocando il crollo del soffitto. A Drancy invece, nella banlieue nord di Parigi, due ragazzi di 14 e 15 anni che tentavano di incendiare un camion sono stati bloccati dagli abitanti del quartiere e consegnati alla polizia. Una molotov è stata lanciata contro una sinagoga a Garges-les-Gonesse: il rabbino locale si è rifiutato di fare commenti "per non gettare olio sul fuoco".
Il bilancio fino a oggi. Circa 3500 veicoli incendiati, la maggioranza nella regione parigina. 800 i fermati, il più piccolo ha 17 anni: circa cento già finiti sotto processo, venti i condannati. 2300 i poliziotti impegnati.
(6 novembre 2005)
www.repubblica.it/2005/k/sezioni/esteri/periparigi/perice/perice.html
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