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La rivolta giovanile, dalla Francia, si allarga in Europa
postato da s.b. Venerdi 11 Novembre 2005 ore 17:59:26
A Parigi vietati gli assembramenti Ancora tumulti per la quindicesima notte consecutiva
I tumulti nelle periferie francesi continuano, anche se per la seconda notte consecutiva non aumentano, causa il coprifuoco. E il prefetto della capitale adotta misure eccezionali, in coincidenza con l'anniversario dell'armistizio della prima guerra mondiale: da domani mattina alle 10 fino alle 8 di domenica saranno vietati tutti gli assembramenti nelle strade e nei luoghi pubblici.
A quindici giorni dall'inizio della rivolta giovanile proletaria nelle periferie parigine, l'ondata pare attenuarsi. Anche se non si può ancora parlare di diminuzione degli scontri e dei danni: 463 auto incendiate, 201 fermi e diversi poliziotti feriti è il bilancio della nottata. La situazione è migliorata solo in provincia e non nella regione attorno a Parigi. A Strasburgo sono stati danneggiati alcuni mezzi pubblici. A Lione, che con Tolosa rimane un centro di crisi, sono stati feriti nella notte 8 agenti di polizia. In tutto il paese sono state arrestate 201 persone, che si aggiungono alle oltre 2000 fermate nelle ultime due settimane. Per avere un quadro completo della situazione, però, bisogna attendere l'esito dei rilievi su un incendio che ha distrutto un edificio pubblico a sud di parigi che si sospetta sia stato appiccato dai rivoltosi.
Lo stato d'emergenza e del coprifuoco sono stati ordinati in una trentina di sobborghi. La borghesia francese spera che il weekend della Festa del'Armistizio, in cui gli uffici restano chiusi e le città si svuotano per celebrare la fine della Prima guerra mondiale (11 novembre 1918), contribuisca a raffreddare gli animi. Il timore della polizia è che i giovani nordafricani protagonisti della rivolta delle 'banlieue" vogliano portare la loro protesta violenta dalle periferie al centro di Parigi.
Appelli in questo senso sono stati intercettati sui siti web e nel traffico degli sms e per questo 2.200 agenti vigileranno sulle cerimonie in programma da oggi nella capitale. Lo schieramento massiccio di forze di polizia, 12 mila agenti e gendarmi in tutto, annunciato ieri dal direttore generale della polizia nazionale Michel Gaudin, sarà mantenuto per tutto il fine settimana. Solo per la cerimonia di celebrazione dell'87° anniversario dell'armistizio del 1918, alla quale interverrà il presidente Jacques Chirac, sugli Champs-Elysées saranno schierati 2200 agenti.
Ieri in serata il ministro dell'Interno Nicolas Sarkozy, intervenuto a una trasmissione speciale di France 2 sulla rivolta delle periferie, ha ribadito la linea dura contro la "feccia", quei teppisti che vogliono far regnare la paura in alcune città. Il ministro ha parlato anche della vicenda degli otto poliziotti accusati di aver picchiato un ragazzo inerme e ha ribadito che "saranno puniti". Sarkozy ha dichiarato che non accetterà "alcun eccesso da parte delle forze dell'ordine".
Intanto è stato confermato il coprifuoco per i minorenni in cinque dipartimenti intorno a Parigi e altrei sindaci si apprestano a varare il provvedimento, che talvolta è esteso anche ai maggiorenni. Il prefetto di polizia della capitale ha inoltre vietato la vendita e il trasporto al dettaglio di carburante a Parigi, un divieto già in vigore nelle periferie.
La rivolta pare si stia propagando in Europa: dopo Germania (Brema e Berlino) e Belgio (Bruxelles), anche in Grecia.
Grecia
Una trentina di giovani, che la polizia ha definito "anarchici", ha attaccato stamani la sede dell'Istituto francese di Atene, nel centro della capitale ellenica, rompendo a sassate i vetri di alcune finestre ed imbrattando le mura esterne dell'edificio con lanci di vernice rossa e nera. L'aggressione non ha comunque causato feriti.
Gli attaccanti, che indossavano quasi tutti caschi da motociclista, hanno fatto una breve irruzione nel cortile interno dell'edificio che ospita l'Istituto francese e - dopo aver lanciato sassi e altri oggetti contro diverse finestre - sono usciti e sono andati a rifugiarsi all'interno del palazzo dove ha sede la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Atene dove la polizia non può entrare grazie ad un accordo di "immunità universitaria". Prima di rifugiarsi nei locali dell'ateneo, i dimostranti avevano rotto a sassate diversi vetri delle finestre della vicina Scuola francese di archeologia.
L'attacco, secondo quanto affermato dal direttore dell'Istituto, Alain Fohr, sarebbe stato compiuto in segno di solidarietà con i giovani protagonisti da diversi giorni dei disordini nelle periferie di varie città della Francia.
Un'analoga aggressione era stata effettuata ieri sera da circa 40 giovani contro l'Istituto francese di Salonicco, nel nord della Grecia. Anche in quel caso i vetri di alcune finestre sono andati in frantumi.
Belgio
"Copiamo Parigi, mettiamo a ferro e fuoco auto e negozi nel centro di Bruxelles", sarebbe stato riportato in alcuni siti registrati presso providers fiamminghi, ma con un particolare inedito, l'indicazione di una data X in cui dovrebbe scattare la rivolta dei sobborghi della capitale.
E' questo il risultato di un'inchiesta realizzata dal quotidiano di Bruxelles 'Dernieres Heures' che ha scoperto in un blog Internet questo appello.
L'appuntamento per gli aspiranti rivoltosi dovrebbe essere sabato 12 novembre, in una strada commerciale nel centro di Bruxelles: l'obiettivo quello di incendiare quanti piu' negozi e auto possibili. Il giornale naturalmente omette i dettagli sull'ora ed il luogo del rendez-vous per non aiutare gli autori del sito. Ad ogni modo anche il Belgio si prepara a vivere un nuovo autunno "rovente". ---------------------------------------
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