La cosa buffa e' che il DDL Moratti e' una riforma finta:
a) una delle cose che suscitato piu' proteste nel mondo dell'universita' era l'abolizione dei ricercatori e la sua sostituzione con precari, a scadenza dopo sei anni. Ebbene, se andate a leggere la legge in gazzetta vedrete che i concorsi per ricercatore si potranno fare
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Cosi' la nostra ministra potra' vantarsi nella campagna elettorale per Milano, di aver fatto la riforma senza cedere alle proteste - mentre la sua irremovibilita' e' stata solo di facciata;
b) le idoneita'per ordinario e associato saranno decise con una commissione nazionale i cui membri sarannom sorteggiati da un gruppo di sorteggiabili eletti dai pari. Ma questo e' un ritorno all'antico, che a buona parte dei professori non dispiace affatto, dato che il sistema dei concorsi locali voluto dalla riforma Berlinguer ha condotto alla famosa prevalenza del cretino locale. Quindi a fare questa operazione non ci voleva certo un gran coraggio.
L'aspetto piu' divertente e' che finche' non saranno fatti i decreti delegati non si potranno piu' bandire nuovi concorsi per ordinario e associato. Mentre si potranno continuare a bandire i concorsi per ricercatore.
Quindi per un certo periodo di tempo si potra' entrare nell'universita' italiana *solo come ricercatori*.
Se qualcuno vi racconta che la Moratti ha coraggiosamente fatto piazza pulita di quella genia di parassiti nullafacenti che sono i ricercatori (questo dice la propaganda di Forza Italia) potete tranquillamente ridegli in faccia.
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