IX UDIENZA PROCESSO DIAZ SINTESI
Nona udienza del processo contro 29 appartenenti delle forze dell'ordine per i reati di lesioni, falso e calunnia a seguito dell'irruzione nel complesso noto come "Diaz". Oggi a deporre e' stato il giornalista Lorenzo Guadagnucci, picchiato e successivamente ricoverato nella notte di sabato 21 luglio 2001. La sua e' una deposizione chiara, semplice e lineare. Tornato nel complesso scolastico alle 22, dopo esservi passato alle 20 per sistemare le proprie cose, il giornalista si addormenta. Poco dopo e' svegliato da rumori e urla fino a che un gruppo di agenti entra nella palestra, dove era sistemato, insieme ad altri il giornalista. "ho visto gruppi di agenti entrare di corsa, urlavano, si sono diretti subito sulle persone che si sono trovate di fronte, sul lato lungo della palestra. questi primi agenti hanno iniziato a prendere a calci e manganellate le persone, sputi, mi ricordo che sputavano, dicevano alcune frasi, come "e' l'ultimo g8 che fate", "stasera vi divertite di meno". POi viene picchiato, prima da due agenti, poi da uno solo, quando ormai "ero fuori combattimento": Poi piantonato in ospedale da vari agenti, con due braccia rotte e diverse contusioni all'addome e alla schiena. Non riconosce con precisione alcuno dei poliziotti ("c'era penombra") e nessuno mai gli disse di essere in stato di arresto per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio. Nessuna dei 93 arresti e' stato poi convalidato. Sono molti gli elementi di questo processo: le percosse, le violenze, fisiche e non solo, la mancanza di identificazioni, parole, spiegazioni. Un raid violento. I difensori, al solito, si appellano ad argomentazioni talmente deboli che abbiamo ancora nelle orecchie il rumore delle loro unghie sugli specchi...Arroganti e sghignazzanti durante il racconto delle violenze, dimostrano pienamente di meritarsi gli imputati che difendono. Domani decima udienza, ore 9 e 30 nell'aula bunker del tribunale genovese.
TRASCRIZIONE SOMMARIA [D=difesa ; A=accusa ; P=tribunale ; C=parti civili/lese ; R=teste; I=imputati]
[Presidente: Barone; Giudici a Latere: De Lo Prete e Maggio] P: [fa l'appello] P: possiamo iniziare. A: come teste c'e' Lorenzo Guadagnucci D [Romanelli]: facciamo un'istanza difensiva sulla quale e' daccordo, credo, anche il pm. noi difensori del settimo nucleo di Roma, siamo gli unici rinviati a giudizio per lesioni nei confronti dei ragazzi. il rinvio a giudizio e' basato su questo concetto: alla diaz entro' tanta polizia, siccome non siamo riusciti a individuare singolarmente chi ha inferto le lesioni e siccome quelli comandati di mettere in sicurezza la scuola, sono stati quelli del 7o nucleo di roma, ergo, rinviamoa giudizio questi per le lesioni. poiche' il tribunale possa comprendere le domande al riguardo, noi riteniamo sia necessario visionare in aula dei reperti su divise dotazione del reparto e il video che rappresenta il primo ingresso della polizia quella notte nella scuola. Perche'? Perche' tra le opzioni decisive una rilevante per la difesa e' la comprensione. entrarono circa cento persone, chi con la divisa del 7 nucleo, chi con la divisa normale della ps che si differenziano per alcuni particolari. Il casco e' diverso: il 7 ha il casco oblungo e opaco, l'altro e' piu' rotondo e luccicante. il 7 ha il cinturone scuro, ecco perche' si chiedeva al precedente teste, perche' il resto aveva il cinturone bianco. Elementi facilmente identificabili dai video. QUindi chiederemo di vedere i reperti sui caschi e i mnaganelli e in secondo tempo la cassetta Genova per NOi, prodotta dal GSF e inserita dall'accusa tra gli ati del procedimento. Speriamo di poterla vedere nel tempo piu' breve possibile. Chiediamo inoltre di visionarla non con il cd, ma con la vhs originale che i PM hanno. Cmq noi abbiamo la copia e la mettiamo a disposizione. A: la difesa ha anticipato alcuni temidi prova che penavamo di introdurre successivamente. Premesso che non c'e' opposizione, ma per un ordine normale per l'udienza dibattimentale e' fisiologico che il PM presenti le sue prove e poi la difesa ra' il suo turno. Le iniziative probatorie della difesa non vorrei si inseriscano nella logica probatoria del PM. La csa che condivido e' rendere noti alcuni dettagli al tribunale che noi conosciamo e su cui faremo domande al testimone. Il filmato cui fa riferimento l'avvocato Romanelli volevamo farlo vedere quando si ascoltera' l'autore del filmato piu' importante, che ritrae l'entrata delle ffoo nell'edificio. Ai testi ito la sintesi impietosa dei motivi di rinvii a giudizio. AL teste odierno in particolare si chiederanno dei dettagli sulle divise dei ps che sono entrati. si puo' vedere da una serie di filmati, alla diaz sono entrati diversi reparti, con divise diverse. questo e' gia' emerso. abbiamo delle foto che dimostrano le divise delle ffoo in azione e abbiamo un fascicolo fotografico, mostrato in istruttoria, che manca della divisa del 7 nucleo, perche' all'epoca non avevamo info. non so se e' il caso di anticipare la visione di tale video, a meno che il tribunale non lo ritenga necessario per la comprensione completa degli esami dei testi. [La corte confabula] A: non c'e' acuna opposizione sostanziale D [Romanelli]: questi video non possono essere msotrati quando i testimoni sono gia' stati ascoltati, viene meno il fine difensivo di sottolineare alcuni elementi. P: piu' che i filmati sarebbe opportuno vedere le fotografie delle divise in modo che la corte possa comprendere le domande. D: a noi interessa il video perche' nell'entrata e' importante perche' entrano piu' corpi... A: su questo c'e' opposizione. oggi il teste non deporra' su questo. P: ognuno mantenga i propri ruoli. Ora e' il turno del PM A: in ogni caso il videoregistratore oggi e' rotto, quindi tranchant, come elemento P: sara' poi il turno della difesa dimostrare quali saranno le divise eccetera. Se siete daccordo guardiamo queste foto cosi' che si possano distinguere le divise tra settimo nucleo. L'ingresso lo guarderemo successivamente. Se si possono vedere le fotografie di queste divise, sbaglio? D: divise e caschi A: sempre specificando bene che attivita' stiamo facendo: si chiede al PM la cortesia di mostrare dele foto, sul piano della cortesia processuale, con lo scopo di fare conoscere le diverse divise al tribunale. Avvocato Romanelli, chiarisca quali divise intende che vengano mostrate. D: i caschi e le divise della polizia A: il tribunale lo ha gia' nel fascicolo. [mostra le foto delle divise da ordine pubblico: carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, casco... [la Difesa continua a tentare di inserirsi [casco della polizia di stato, casco in dotazione del settimo nucleo Roma, poi il casco normale, PM e Difesa descrivono i manganelli: il settimo nucleo non aveva in dotazione ilmanganello normale, ma il famoso "tonfa", poi uniformi da ordine pubblico della PS, con cintura bianca [b12]. la divisa e' uguale, cambia il cinturone. La divisa da ordine pubblico del settimo nucleo e' uguale, salvo avere il cinturone nero. Il fascicolo mostrato al tribunale e' quello mostrato ai testimoni nella fase preliminare. Non si trova il manganello tonfa, nelle foto, La difesa insiste. C'e' il tonfa dei cc che e' simile. IN ogni caso il manganello del settimo nucleo si vede.] P: grazie, possiamo procedere A: non so se puo' dire a buon rendere...pero'..-[il PM Zucca sghignazza] [entra il teste] P: le sue generalita' R: Lorenzo Guadagnuci A: Una prima domanda che le consentira' di introdurre se stesso come testimone. VUole precisare al tribunale perche' si trovava a Genova il 21 luglio 2001. R: faccio il giornalista da dodici anni, lavoro nel gruppo editoriale che gestisce il resto del carlino, la nazione e il giorno. dal 2001 lavoro all'economia, con varie funzioni, prima nel quotidiano adesso su un supplemento che esce al sabato. precedentemente ho lavorato agli interni e all'edizione on line del mio giornale, insieme ai vari ruoli che ho asunto all'interno del giornale ho sempre affiancato un'attivita0 vicina ai miei interessi personali. La mia presenza a Genova si lega ai miei interessi personali e professionali insieme. In quei giorni ero a Genova per interessi personali, non avevo un ruolo per il quale fossi inviato a genova. Ero veuto a genova perche' come ho fatto spesso nella mia carriera, ho utilizzato i miei giorni liberi per seguire questini personali che avevano anche un esito poi lavorativo. Da tempo seguivo la questione della globalizzazione, economie solidali, il movimento antiglobalizzazione. [...] Genova e' stata una tappa intorno ai temi della globalizzazione. I precedenti sono articoli che ho fatto su commercio equo solidale, tobin tax, ecc. A: i suoi interessi lhanno spinta a genova R: si A: quando e' arrivato a Genova? R: sono arrivato sabato perche' prima non potevo poiche' non avevo ferie che mi consentissero di venire prima. Arrivai il sabato mattina, sono partito da imola on uno dei treni speciali organizzati per queto evento. Partimmo per le quattro del mattino, via bologna, per genova. sono arrivato verso meta' mattinata, alla stazione di quarto. siamo scesi e da li' senza mezzi a piedi mi sono incamminato verso il centro della citta'. A: aveva dei riferimenti? R: si sapevo dove andare. La mia prima tappa e' stata via battisti, perche' in una delle due, alla pascoli, c'era il centro stampa dove i giornalisti, interessati piu' alla parte movimenti, avevano come punto di riferimento per conferenze stampa, incontri, era il luogo di orientamento di quanto sarebbe accaduto. sapevo che ci sarebbe stata nella mattinata una conf. stampa, dove sapevo avrei trovato alcuni colleghi con cui ero gia' in contatto dai giorni precedenti. A: si reca li'? R: si sono arrivato li'. mi ero portato zaino e sacco a pelo, sapendo che avrei trovato una sistemazione a genova, perche' era mio interesse mischiarmi ai manifestanti. sono andato subito al centro stampa, ho incontrato le persone che sapevo che avrei incontrato, come la direttrice di Altra economia, ho trovato alcune persone di amibiti del movimento, che gia' conoscevo per averle incontrati per attivita' precedenti. Nel corso della mattinata ho seguito la conferenza stampa, relativi ai fatti della giornata precedente, con la morte di carlo giuliani e il corteo che si sarebbe svolto nel pomeriggio. A: riservo una domanda su quato lei stava per dire, ma andiamo piu' speditamente. Noi dobbiamo arrivare all'edificio di fronte, alla Pertini. Lei si reca all'edificio Pascoli giusto? R: si A: Mi interessa come in realta' lei si e' spostato R: questo avviene molto dopo. A: lei quindi non sapeva ancora dove andare a dormire? R: no lo chiesi a qualcuno che conosceva e mi venne detto che dove stava lui non c'era posto ma che si sarebbe informato per sistemare anche me A: lei lascia i bagagli li' e poi segue gli eventi della giornata R: si volevo seguire il corteo, unendomi ad altro colleghi giornalisti, ci siamo telefonati e ci siamo incontrati su corso italia, sull'indicazione di una persona che era all'interno del corteo che si era gia' mosso, non ricordo se partiva da quarto, mi avevano consigliato come buon punto di osservazione la scalinata massa che consente una visione di quanto accade in corso italia. A: lei era esperto delle varie anime del movimento? anche le piu' estreme? R: forse esperto e' dire troppo A: si per dire R: si era cmq la prima volta in cui questi movimenti si manifestavano in italia in modo cosi' numeroso. Persone con poche esperienze politiche e culture diverse si ritrovano su argomentio poco considerati dalle istituzione e dai mass media. A: lei quindi poteva avere la consapevolezze dell'eterogeneita' del movimento? R: si certamente A: cosi' e stato anche per quel giorno? R: si perche' il corteo ebbe un'articolazione molto particolare. il corteo doveva percorrere corso italia e poi deviare in via casaregis [in realta' e' via rimassa]. ho assistito al corteo che passava, i primi erano i portavoce del gsf, poi via via vari gruppi diversi da loro, gruppi organizzati e gruppi meno organizzati, visibilmente senza un'appartenenza politica, associativa, sindacale. Un corteo molto eterogeneo. A: il suo occhio era attento a cogliere queste presenze. R: ero li' per quello, per vedere la composizione, la natura di questo corteo, quanto ci fosse di sx storica e quanti nuovi gruppi A: senza andare nei particolari, puo' confermare di avere assistito agli avvenimenti di quel pomeriggio, focalizzando l'attenzione di quei protagonisti R: si, poi sono sceso e sono andato all'altezza ella svolta del corteo, assistendo allo smembramento del corteo. C'e' stato un periodo di confusione sulla reale direzione del corteo. A: ha visto quindi in azione o non azione il black block? R: si le ho viste passare e poi non da vicino questo confronto tra le ffoo e queste gruppo di tute nere che a un certo unto hano iniziato anche a...ricordo una macchina incendiata, in direzione delle ffoo. per u n lungo periodo c'e' stato un confronto a distanza tra questi gruppi finche' le ffoo hanno caricato. A: accelleriamo, perche' dobbiamo giungere di nuovo al suo riferimento logistico. R: si quando c'e' stata la carica della ps, ce ne siamo andati, abbiamo risalito la scalinata e siamo ripassati al centro stampa che era chiuso. Era primo pomeriggio, l'una le due. a quel punto abbiamo cambiato programma e ci siamo diretti in piazza ferraris dove ci sarebbe stato il comizio finale, dove arrivammo quando era gia' finito. ho accompagnato i colelghi vicino allo staio dove avevano il pullmann, poi io ho ripreso la via per via cesare battisti A: dove giunge R: si ah quando siamo passati da via battisti e c'e' stato detto che era chiuso, la persona ci aveva invitato a sistemarci eventualmente nell'edificio di fronte, dove c'era il dormitorio. saputo di questa possibilita' h o pensato di sistemarmi li'. quindi quando sono rientrato, la mia idea era quella di sistemarmi nella scuola di fronte, cosa che ho fatto. erano ormail le otto. sono entrato e all'ingresso c'era una palestra con parquet, ho sistemato sacco a pelo e zaino nell'angolo a sx della palestra. poi sono uscito. A: puo' dare una descrizione della situazione sia dentro sia fuori. R: in quel momento c'era gia' una certa animazione in tutta via battisti. era una situazione animata, ma distesa, molte persone, che parlavano, sia dentro sia fuori, ma sembrava ci fosse una situazione ormai di smobilitazione. il corteo era finito, c'era un viavai. cmq serena, senza la tensione del corso della giornata. C'era spazio, gia' persone erano sistemate sui sacchi a pelo, gia' alcuni dormivano, altri parlavano, c'erano persone che salivano le scale, e quindi una situazione cosi'. A: sono le 20 le manifestazioni sono finiti, gli scontri sono finiti. ha visto persone ferite in questo suo primo sopralluogo in quella scuola? R: no, non ho visto niente, ne' sangue, ne' materiale sanitario D: la domanda e' suggestiva P: chiediamo che cosa ha visto A: la domanda cosa ha visto ha gia risposto, gli ho chiesto se ha visto alcune cose, si o no era la risposta, non era una domanda suggestiva. R: la palestra era senza suppellettili: una palestra con sacchi a pelo. una situazione cosi'. uguale fuori, cappannelli. A: sono le 20 sistema le sue cose poi? R: avevo fame, mi sono diretto verso il mare dove avevo visto che c'erano dei punti di ristoro e sono andato li' per mangiare. ho cenato [...] poi sono tornato alla scuola, erano le dieci ero stanco. sono rientrato e mi sono sistemato sul mio sacco a pelo. A: le richiederei una descrizione del luogo, sia all'esterno, sia all'interno. R: all'esterno ricordo sempre una notevole animazione, si sentiva vociare, sulla strada, una forte concentraazione di persone, all'interno era piu' tranquilla, ma ancora c'erano persone sveglie, alcuni gia' dormivano. affianco al mio sacco a pelo due ragazzi gia' dormivano, una sitauzione piu' tranquilla ancora di quella che gia' precedentemente avevo notato. mi sono sistemato... A: l'abbigliamento di queste persone? R: quasi impossibile da descrivere. c'era di tutto. vario. era estate, persone prevalentemente vestite in maniera sportiva, ma nn saprei che descrizione dare A: e' un dato acquisito che nella relazione di polizia sarebbe emerso che nella fascia oraria che lei ha descritto il posto che ha descritto fosse occupata da persone vestite di nero, richiamanti le persone appartenenti al blocco bero, sempre a livello superficiale, macroscopico. mi conferma questa impressione visiva? R: no assolutamente no. NOn c'erano. io le avevo visto durante la giornata e nessuno nella scuola era abbigliato in questo modo. A: quindi. nel cortile ricorda comera la situazione? R: ricordo la presenza, sulla sx rispetto al cancello di un bachetto con uno strisicone di indyemdia, con cui raccoglievano firme. A: spiega cosa e' Indymedia? R. e' una rete di informazione alternativa, effettuata da quelli che vengono definiti "media attivisti", senza essere giornalisti, attraverso l'informazione dal basso e spesso su argomenti che poco erano considerati dai mass media tradizionali. A: altre cose nel cortile? R: non ricordo A: entra nell'edificio dove aveva sistemato in precedenza il suo bagaglio R: si A: le mostro una cartina, le posso chiedere di segnare con una penna la sua posizione? [segna] P: si da' atto che il teste segna la sua posizione su una piantina dell'edificio. acquisita. [viene mostrata anche sullo schermo] A: prosegua R: mi sono messo nel sacco a pelo, addormentandomi. [particolari sul cellulare vicino alla testa, il dormiveglia, i suoi vicini che dormivano] Sull'altro lato poco dopo sono arrivati... A: su un lato. [il teste precisa la sua posizione] sono arrivati altre due, che erano stranieri, ci siamo parlati in inglese. poi mi sono addormentato. mi sono svegliato piu' tardi sentendo un trambusto che proveniva dall'esterno, dalle grida che non identificavo ma che sentivo e che era diverso rispetto al rumore precedente. I rumori che sentii in quel momento non erano rumori di fondo. mi sono messo gli occhiali e poco dopo, veramente questione di pochissimo, ho visto entrare questi gruppi di poliziotti. Ho avevo addosso la maglietta, ma ero senza pantaloni. ero coperto dal sacco a pelo, seduto con occhiali e potevo vedere. A: non si e' rivisto? R: non c'e' stato il tempo di farlo A: cosa succedeva? R: altre persone che come me si erano sedute, altre erano in piedi, vicino alla porta di ingresso e poi le persone lungo la parete lunga della parete, erano come me sedute con le braccia in alto e poi diciamo in successione ricordo di aver sentito urlare con una certa in modo scandito No violence, come un piccolo coro A: se uno avesse visto la scena, entrando, avrebbe visto persone di fronte alla porta con le mani alzate, con queste indicazioni R: si parlavano, dicendo non violenza. io guardavo a una certa distanza, tutti erano ormai svegli, penso. chi dormiva non credo potesse continuare a dormire A: sui rumori puo' essere piu' preciso R: eh rumori A: vedeva la porta di ingresso? R: no. pero'ho visto i gruppi di agenti entrare di corsa, urlavano, si sono diretti subito sulle persone che si sono trovate di fronte, sul lato lungo della palestra. questi primi agenti hanno iniziato a prendere a calci e manganellate le persone, sputi, mi ricordo che sputavano, dicevano alcune frase A: le dica R: stasera vi divertite meno, questo e' l'ultimo g8 e cmq sembravano dire cose tipo vi sistemiamo noi e qualcosa sui figli di papa'. prendendo a calci e manganellate, mentre entravano correndo a passo sostenuto ad altri agenti. alcuni si sono diretti nella mia direzione. prima hanno preso dimira i ragazi alla mia destra, in particolare la ragazza e' stata presa a calci in faccia e si e' piegata all'indietro,. il ragazzo e' stato manganellato, da due agenti in particolare. io mi sono avvicinato alla ragazza per aiutarla e in quel momento i due poliziotti si sono rivolti verso di me e quindi ho pensato a me stesso e avevo da proteggere occhiali e testa e ho alzato braccia e ginocchia per proteggermi dai colpi e hanno iniziato a colpirmi ripetutamente. e' durato abbastanza da procuramrmi ferite in varie parti del corpo, prevalentemente sulle braccia, che si gonfiavano e perdevo sangue. ho preso colpi anche all'addome, allaschiena e aun ginocchio. c'e' stato questo pestaggio, che e' durato un numero congruo di secondi da mettermi fuori combattimenti, poi sono tornati verso il centro della palestra A: c'e' stato uno scambio verbale? R: no. io dissi perche', perche' fu la mia reazione spontanea, ma non ci fu dialogo. Non riuscivo a darmi cmq una spiegazione a quello che accadeva, credo di avere anche detto che ero anche un giornalista. A: proegua R: sul momento sembrava che la cosa potesse essere finita. nel frattempo ho visto gente in condizioni simili alle mie. gente che piangeva che cercava di darsi una mano. poco dopo ho notato un poliziotto A: lei aveva la percezione delle ferite riportate? R: la percezione l'avevo alle braccia. ero in una posizione innaturale, con le braccia gonfie. colpito da manganelli, non ricordo calci A: la sensazione fisica dei colpi dei manganelli, ricorda come erano fatti i manganelli? R: ricordo dei colpi secchi e la sensazione dello strappo, della carne che si lacera, non un taglio, piu' uno strappo. A: ha avuto la sensazione che il corpo che la colpiva fosse rigida? R: si e faceva anche molto male. so per averlo letto e saputo dopo che queste ferite derivavano da un uso particolare del manganello. in questo momento ero in queste condizioni di ferite sulle braccia e ginocchia, con una sensazione di botte anche in altre parti del corpo. nn riuscivo a stare eretto. A: le devo chiedere dei dettagli, lei ha descritto l'ingresso di un gruppo di ps, puo' quantificare quanti poliziotti ci fossero nella palestra R: onestamente non potrei quantificare, forse una decina. A: quando parla di un gruppo di poliziotti parla di cosa? R: di un gruppo che entra visibilmente facendo un'irruzione.. A: compatto? R: si di persone che poi si disperde nei vari lati della palestra. A: e' in grado di descrivere l'uniforme l'abbigliamento? R: ricordo le divise scure e i caschi celesti. successivamente sono entrate altre persone A: per divise cosa intende? R: uniformi. scure. A: quella ragazza vicino alei riceve un calcio, ricorda la calzatura della ragazza? R: era uno scarpone militare, una calzatura, non so come definirla, di grosse dimensioni. A: ritorni al racconto. R: dopo il pestaggio dei primi due agenti, si e' avvicinato un terzo agente che aveva una camicia bianca sotto un corpetto senza maniche. lho visto vicino a me e lho seguito con gli occhi duratne tutto il corso di questa irruzione. questo agente stava colpendo delle persone che avevano gia' subito il pestaggio. vedevo che colpiva persone gia' in terra e si e' diretto verso di me. mi si e' messa di lato, ero gia' ferito, in quel momento con maggiori difficola' di movimento. mi si e' messo a sinistra e ha cominciato a colpirmi con un manganello sulla schiena e mi sono dovuto abbassare ancora e cercavo di riparare la nuca. mi colpi' alla schiena e sul fianco, tracce visibili sul mio corpo. questo agente mi ha dato colpi poi e' andato da altre persone colpendo anche altri ragazzi che erano a loro volta sedute e nelle condizioni di essere gia' ferite. ricordo questo agente, perche' e' stato poi fermato da alcuni colleghi, dicendo di smetterla che nessuno piu' in quel lato della palesta stava colpendo le persone sedute. si e' calmato ed e' rientrato nei ranghi. mi ricordo un paio di agenti che lo hanno fermato dicendo smettila e lhanno portato via. A: ha avuto la sensazione che ci fosse qualcuno con una funzione di comando? anche nel caso appena ricordato R: da quello che ho visto sembravano colleghi. subito dopo ci sono stati degli ordini, impartiti a noi. A: l'azione che ha descritto di questo poliziotto e' unazione isolata o vede la partecipazione di altri poliziotti? R: nella zona che vedevo io dopo la prima ondata di pestaggio, era l'unico che aveva infierito. A: Prima di proseguire il racconto. visto che lei ha gia' fatto riferimento a ferite che lei poi ha avuto in particolare localizzate alla spalla. R: si una delle ferite che ho riportato [vengono mostrate le foto] [...] R: io fui messo su un sacco a pelo e portato su una barella. A: le persone ferite erano persone che erano state ferite nella palestra? R: si A: faccio riferimento a persone che ferite in altri locali dell'edificio fossero portate li' R: sono state portate persone anche dal piano superiore, c'erano persone che provenivano da altri punti della scuola che io in quel momento non ero capace di sentire, di identificare. A: ricorda qualche intervento da parte di funzionari di polizia riguardo l'assicurarsi delle ferite o allindicazione di come organizzare i soccorsi R: no. l'unica cosa che facevano gli agenti era di ordinare di stare fermi, faccia a terra, piu' pr quelli non feriti. poi qualcuno che diceva state fermi che arrivano gli infermieri, ma nessuno verifico' le situazioni in cui versavano i feriti A: nel frattempo veniva scolta altra attivita' di polizia? R: si c'erano alcuni agenti che predevano gli zaini, li svuotavano. ne ricordo uno in particolare che alzo' una maglietta nera che diceva eccola eccola e la mostrava agli altri agenti. A: come avvenive questa attivita'? cercavano negli zaini, qualcuno ha cercato di collegare lo zaino a qualche persona? R: non non c'era possibilita' di farlo. NOn ricordo che qualcuno abbia, degli agenti, dico, ne' cercato di ricondurre gli oggetti alle persone, ne' per le persone che avevo vicino le ha identificate A: cercavano che cosa? secondo lei? R: io posso valutare cio' che ho visto. si trattava di oggetti, di indumenti, ricordo questo della maglietta e basta A: tra gli atti che sostenevano il suo arresto, tra cui la associazione a delinquere finalizzata alal devastazione e saccheggio c'e' scritto che gli zaini furono lanciati D: [corini] opposizione. non si possno fare domande su ati processuali P: la domanda e' lecita, prego R: non mi ricordo nessun lancio di zaini. A: ha notato nel vano palestra degli oggetti contundenti, bastoni, mazze poi sequestrate? R: no, nessun mazza nessun bastone. A: nel verbale di sequestro si afferma che sono state ritrovate due bottiglie molotov nei pressi dell'ingresso in un luogo visibile a tutti. le ha viste? R: no. ne' ordigni, ne' tavolini, ne' bottiglie. A: prosegua con il racconto degli avvenimenti successivi. R: si io fui portato fuori e sono stato caricato su questa barella su cui salivo a fatica e sono stato portato verso l'ingresso, vicino a me c'era una ragazza che era all0interno della scuola. era ferita, ma poteva camminare e sali' con me sull'ambulanza. AL momento dell'uscita ho rivisto l'agente con la camicia bianca di cui parlavo prima. aveva la camicia bianca, collo taurino, robusto, identificabile nella morfologia. lho visto da vicino, questo agente si e' avvicinato al barelliere e ha chiesto se aveva dei guanti di lattice per lui. dopodiche' mi hanno spinto verso l'ingresso e quindi ho attraversato il cortile e ho avuto modo di vedere molte persone che si erano raccolte all'esterno. molta confusione, urla, rumore. A: ha notato la presenza di funzionari di polizia R: si ricordo molto bene, perche' mi ha colpito la sensazione di forte diversita' nei modi e nell'abbigliamento. sono passato in barella vicino a loro, vestiti in giacca e cravatta. parlavano al telefonino, c'era un confabulare, all'interno del cortile. A: non ho inteso la sua aggettivazione sulla diversita' R: si avevamo vissuto momenti di agenti in divisa. erano le uniche persone vestite in giacca e cravatta in una situazione completamente estrema, di violenza, di sangue di paura, di emergenza. questo gruppo di persone mi e' rimasto impresso, per le loro caratteristiche stridenti rispetto al resto. A: prima di passare alla fase successiva sara' utile mostrarle qualche filmato documentale. Le mostro una foto dove compare una persona con la pettorina, per capire se e' il personaggio di cui parlava prima. R: 'abbigliamento corrispone, la camicia bianca, il giubbotto senza maniche con scritto polizia. non potrei identificare la persona, ma l'abbigliamento e' questo. [foto 117_reperto 065c, gia' prodotta] A: le verra' mostrato un filmato del vano palestra, in epoca successiva all'irruzione in modo da commentare se le viene in mente qualcosa, anche per localizzare le azioni. [reperto 192.7.parteseconda, da 00.40.00] [vengono mostrate immagini del traspsorto in barella del teste, nelle quali il PM chiede il riconoscimento. Il teste si riconosce] [reperto 137 parte 6 -genova per noi -] D: [Romanelli] gia' che ci siamo potremmo vederla no? A: vorrei che il teste proseguisse nel suo racconto... [il PM ha una buona personalita'...] R: si io poi ho acceso il telefonino e mi sono messo a fare telefonate, cercando di raccontare quanto successo, dicendo che stavo andando all'ospedale con due braccia rotte, le dissi [chiama una sua amica giornalista] che stavo andando al Galliera. poi chiamai altri del resto del carlino che sapevo essere a genova, e con cui ero in amicizia. poi ho chiamato altri, durante il trasporto. Io non avevo la minima congnizione di quale fosse la mia condizione [non sapeva di essere in arresto] Mi ricordo la prima visita da parte di un medico che i chiese cosa mi sentissi e io gli dissi le braccia e le ginocchia. sono stato in fila per le radiografie agli arti, dopodiche' sono stato portato in un altro locale, dove sono stato ricucito, che' avevo questo squarcio sul braccio che mi hanno ricucito. la dottoressa che mi ha fatto cio' ha proseguito la visita e sono venuti fuori altri colpi e feriti che necessitavano altri accertamenti. lei disse. bisogna fare come quelli che cadono dai motorini, spogliarli tutto. specie all'addome, che io li per li' non li sentivo erano quelli pi' rischiosi per ematomi interni. feci altre radiografie, al collo e per verificare la presenza o meno di lesioni interne. A: durante queti accertamenti lei e' posizionato dove? R: su una barella nel corridoio. In questa fase ho avuto contatto con due carabinieri che si sono avvicinati. A: carabinieri, quale titolo? per caso? R: non ho idea. li ho visti comparire nel corridoio del pronto soccorso. Ho avuto uno scambio di battute. in precedenza era venuto un infermiere che im aveva chiesto i documenti e gli avevo dato la carta di identita', avevo parlato con l'infermiere che mi aveva detto che "vi fermeranno tutti". in quel momento mi sono anche spaventato, perche' non avevo realizzato niente di cio' che era accaduto, mi dava la notizia del mio fermo, che mi appariva una cosa inconcepibile. uno dei due cc fu particolarmente aggressivo. mi hanno chiesto cosa ci facevo li' dentro, sei davvero un giornalista. io risposi chiedendo perche' avessere fatto quel macello. lui mi rispose che c'erano teppisti, gente sporca, che non si lava da mesi. A: da questi cc non apprende nulla sul suo stato? R: non mi dissero nulla sul mio stato. A: viene trasposrtato in camere, dopo gli accertamenti. R: si e' l'alba, sono stato portato nel reparto urologia, in una camera vuota con due letti e li' ho trovato due poliziotti che stavano in camera con me. ho messo insieme le informazioni dell'infermiere, piu' i due agenti pensai di essere in arresto. con uno dei due iniziammo uno scambio di battute, in cui gli chiesi notizie della mia posizione. chiesi qual era la mia situazione. uno dei due mi disse che sapeva solo di dovermi piantonare. A: polizia di stato? R: si. uno dei due agenti, piuttosto giovane, mi disse che evidentemente c'era un errore e che si sarebbe informato. scese dal posto di polizia, nel frattempo io ho fatto altre telefonate. le cose un po' si sovrappongono. sono riuscito a parlare con un mio collega della redazione internet, che aveva visto le notizie di quanto accaduto, c'eravamo sentiti durante la giornata, mi ha chiamato e gli spiegai quanto successo, ricordo di avergli detto, cerca di venire, perche' insomma sto andando all'ospedale con due braccia rotte. jacopo mi comunico' quindi che stava venendo a genova A: i poliziotti le hanno dato prescrizioni sull'uso del telefonino? R: mi pareva che fosse indecisi tra il farmi telefonare o no. accettarono il dato di fatto che io ogni tanto ricevevo o effettuavo telefonate. poi il piantono cambio'e anche con gli altri, il giorno successivo, il nuovo agente che era venuto a un certo punto mi chiamarono per dirmi nome e numero dell'avvocato. A: da altri poliziotti e' stato informato che era in stato di arresto? R: no non hanno mai fatto riferimento al mio stato di arresto, ma io sentendo i miei colleghi, mi stavo gia' muovendo, con l'avvocato Dirella, su attivazione del sindacato dei giornalisti. Il mio cell,. si spense e io iniziai a imprecare perche' stao prendendo il numero dell'avvocato. Uno dei due agenti mi passo' il suo cellulare perche' potessi chiamare il mio collega e sapere il numero dell'avvocato. da parte sua fu molto generoso. A: quando siamo in questi frangenti? R: diciamo la domenica. mi vennero a trovare i miei colleghi, gli agenti li fecero entrare e loro mi spiegarono A: quando ha fatto riferimento all'alba, parliamo di alba della domenica R: si certo. Pratellesi e Gori (due colleghi di G.) entrano nella stanza, dopodiche' gli agenti, li fanno uscire, dicendo che ci sarebbe voluta l'autorizzazione del magistrato. loro uscirono e andarono a parlare con il magistrato di turno. domenica arrivo' il mio direttore, mazzucca, P: sorvoliamo su questi particolari per favore A: credo che il teste debba riferire i particolari P: si ma tutte le persone che lo sono andati a trovare R: cerchero' di essere piu' sintetico. io appresi dal corriere della sera, la mia imputazione. non appena mi fossi rimesso in sesto dal punta di vista fisico, sarei stato trasferito al carcere di alessandria. quando appresi questo pe rme fu unop shock. A: ci fu qualche poliziotto che ebbe modo di chiarirle la sua posizione? R: no. sapevo solo che dovevo essere piantonato. nel corso della giornata di lunedi' sono arrivati due nuovi agenti che erano della polizia penitenziaria, i quali hanno provveduto a sequestrarmi le cose che avevo. in quel momento ci fu una formalizzazione della cosa. mi hanno sequestrato gli oggetti, senza formalizzarmi le accuse, in ogni caso. A: l'esame direi che e' finito. chiedo la produzioni delle foto sulle condizioni mediche del teste. P: sono gia' acquisite? A: no. credo che poi il teste produrra, attraverso il suo avvocato, nelle copie originali. P: domande delle parti civili? C [Galasso, difensore di L. G.]: poche domande che l'esame e' stato completo. [...] C: la persona che lei ha indicato come indossante la maglietta bianca le appariva come uno dche dava ordini? R: no mi pare fosse un agente semplice.non lho visto dare ordini a nessuno C: nessuno dei poliziotti ha espresso dubbi sul da farsi, opponendosi? R: non ho notato niente di questo tipo, salvo quello che ho descritto pocanzi. non mi ricordo altri interventi di questo tipo C: quando questo gruppo di agenti fece irruzione, inizio' immediatamente l'operazione di pestaggio? R. si immediatamente, picchiando, sputando, ditribuendosi sulla palestra, non c'e' stata nessuna comunicazione, avvertimento C: la sua sensazione e' stata netta. sono entrati con l'ordine di pestaggio P: le sensazioni le lasciamo...ha avuto questa visione di persone all'esterno e una all'interno, da questo ognuno trarra' le proprie conseguenze. C: vorrei ripetesse con qualche precisazione, la ragione per cui ha detto al PM che non ha ravvisato all'interno della palestra alcun elemento appartenenti ai cd black block. li aveva gia' visti? R: si li avevo visti durante la giornata, nel corteo, ero stato vicino a una ragazza nord europea, bionda, abbigliata come una del bb. se quello era l'abbigliamento dei bb all'interno della palestra non c'era nessuno cosi' vestito C: ci fu una reazione violenta da chi stava nella difesa? D [porciani]: il teste ha detto che dormiva... P. ci dica cosa ha visto quando si e' svegliato R: non ho vista opposizione se non difesa fisica personale C: ultima domanda: puo' descriverci le conseguenze fisiche e psicologiche dell'intensita' del decorso... R: i danni fisici sono una cicatrice sul braccio, una frattura dello scafoide, che ha richiesto 15 gg di gesso, assorbimento dei colpi in altre parti che per fortuna non hanno avuto emoraggie interne, sul piano psicologico un po' diverso... D [Romanelli] si vabbe' ma non si puo' su 93 testi senza alcun referto A: non si interrompe il teste mentre sta deponendo P: il teste ci dica in sintesi le conseguenze del fatto, senza dilungarsi. R: crisi di panico nel momento in cui mi addormentavo [gli avvocati degli sbirri sghignazzano] C [avvocato DelVecchio, avvocato della Federazione Nazionale della Stampa]: da quando e' iniziato l'episodio, quando e' stata la prima volta che e' riuscito ad esibire il tesserino alle forze di polizia? R: non ho avuto modo di esibirlo. MI e' stato chiesto il documento di identita'. quando non mi credettero gliela mostrai. C: la giornata di sabato ha lavorato, ha preso appunti. R: si esattamente, solo durante la conferenza stampa di agnoletto e altri che hanno parlato della giornata precedente e del corteo che ci sarebbe stato. nel resto del pomeriggio ho osservato, sono passato da piazza alimonda, ho seguito il corteo, ho mancato, tra virgolette, il comizio finale. nella mia idea iniziale la domenica mattina avrei voluto seguire il finale la sintesi dei lavori del global forum C: queste note, dove le aveva riposte? R: nel miop zaino, con tutti gli altri oggetti. C: questo zaino non lha avuto piu' indietro? R: no. nn so che fine abbiano fatto. cerano appunti e registratore con cui ho registrato parte della conferenza stampa C: non ho altre domande C [Taddei]: le volevo chiedere, durante la perquisizione nei confronti degli zaini. c'e' stata un'attivita' di ricerca sull persone? R: no, non ricordo che sia stato fatto. sicuramente non e' stato fatto a me. C: sempre con riferimento alle persone, le chiedo una precisazione, sono state identificate le persone? R: no, ne' io ne' altri C: quando lei prima dell'inizio di questa operazione, quando e' entrato nella scuola, ha notato segni di danneggiamento? R: no, assolutamente, ricordo che all'esterno c'erano impalcature, ma all0interno no C: vetri rotti? R: no C [Passeggi]: torniamo a quella perquisizione, per quanto ricordi, gli stesis che vi hanno pestato o altri soggetti? R: non saprei dirlo. c'erano agenti vestiti con la divisa completa, pantaloni uniforme scura, altri come quello di cui abbiamo parlato in precedenza, abbigliati in modo piu' informale con pettorina con scritta polizia. non so chi abbia fatto le perquisizioni. C: si puo' dire che tra quelli che hanno effettuato le perquisizioni operarono anche i pestaggi? R: erano all'0interno di sicuro della scuola C: siete stati informati di poter essere assistiti da persona di fiducia o legale? R: no C: la durata della sequenza cronologica. lei ha detto due ore circa. vorrei essere piu' circoscritto. la fase di pestaggio, dal momento in cui vede tirare la prima manganellata, fino alla fine, quanto dura, qual e' la sua percezione. R: alcuni minuti. c'e' stato l'intermezzo di attesa tra le botte dei primi due e quelli del terzo, ma non saprei stabilire, cinque dieci minuti. C: all'interno della scuola, qualcuno vi ha detto che eravate in arresto? R: no P: chiedo di essere piu' coicisi, il teste ha gia' risposto piu' volte. C [Rossi, per il GSF]: ha detto che questi locali erano stati affidati al GSF. lei sa cosa era il GSF? R: si un organismo che era nato ad hoc per il g8, che nasce nel gennaio 2001 a porto alegre, cui presi parte ricordo che all'epoca la delegazione italiana aveva proposto l'idea di un controvertice in occasione del g8 costituendo un network di gruppi e associazione che si occupassero di organizzare questo contro vertice, c'erano proprio un riferimento a genova nel documento prodotto a porto alegre C: qualcuno aveva degli incarichi di rappresentanza? R: si fu scelto Agnoletto D [Porciani] mala rilevanza? P: stavo intervenendo. ora la composizione del gsf, mi pare siano anche cosa note. C: ritengo di potergli fare questa domanda riguardo la costituzione come parte civile del GSF. cerco di essere il piu' sintetico possibile. quante organizzazione hanno composto il GSF D: [corini] non mi pare attinente P: il GSF e' parte civile, quindi puo' proseguire. R: piu' di 800 associazioni di tutti i continenti. C: al public forum avevano avuto portate internazionale? R: si anche perche' i relatori provenivano da tutte le parti del mondo, come susan george, riccardo petrelle, walden bello. molti furono a genova al g8. C: lei sa se dopo la diaz il gsf ha continuato a lavorare sui suoi D: [Porciani] c'e' opposizione alla domanda in quanto si chiede al teste cosa avrebbe fatto il social forum D: [Corini] ho compreso le sue indicazioni e mi sono allineato. qui si sta chiedendo cosa ha fatto dopo i fatti. che rilevanza ha? una valutazione soggettiva al teste sulla politica successiva del social forum P: uno dei danni potrebbe essere un'incidenza negativa dopo i fatti del g8. anzi mi pare sia proprio questo il danno quindi anzi se ci dice quale e' stata l'attivita' successiva abbiamo la valutazione eentuale del danno. R: si il social forum ha iniziato una serie di manifestazioni su scala nazionale, riguardo all'ordine pubblico e alla violazione dei diritti umani post genova. dopo quanto accaduto ha avuto enfasi il ruolo di tutela dei diritti umani e sostegno ai processi. Il GSF si e' sciolto, ci fu il tentativo di organizzare un forum italiano, cosa che non e' avvenuta. rimangono social forum locali, ma non c'e' piu' una dimensione e respisro nazionale C: data la peculiarita' da giornalista, quanto accaduto alla scuola diaz ha avuto un impatto a livello internazionale? R: si ne hanno scritti giornali di tutto il mondo. C: la domenica mattina era previsto un momento di sintesi del public forum. lei era in ospedale. sa se questo momento si e' tenuto? [ma non c'era...il Presidente boccia la domanda] C: lei sa se queste due scuole era il fulcro della comunicazione del GSF? R: si certo era proprio questo il senso del luogo. C: questa definizio di sede, si puo' riferire al plesso scolastico? o solo una parte? R: si si sapeva che quello era il quartier generale del GSF. C: non ho altre domande. P: la difesa D [Romanelli] poche domande perche' non ha visto l'ingresso. Lei ha detto che le lesioni piu' gravi sarebbero quelle della seconda tornata di pestaggi, quella del poliziotto con la pettorina...? R: non ho detto questo. le prime ferite infertemi dai due agenti sono le piu' gravi. il terzo agente e' quello al quale attribusico i colpi ricevutoi nella schiena. D: nelle sue dichiarazioni sembra che dica il contrario P: non mi pare avvocato. D: si la prima dice che le prime lesioni furono di pochi secondi, mi pare una contraddizione. cmq. [la butta sulla rissa, interviene il Presidente per fare notare come l'esame non stia vertendo su quanto il teste puo' avere visto] D: era buio? R: penombra. D: di difficile identificazione di quanto stava avvenendo? R: i dettagli erano difficilmente notabili. D: al punto che lei ricorda delle divise sono i caschi azzurri? R: caschi e uniforme scura. D: e' in gradi di descrivere i manganelli? R: no D: e' in gradi di mimarci il movimento compiuto dai poliziotti D: e' in grado di quantificare il numero di poliziotti? R: qualche decina ma sinceramente la percezione... D: lei si riferisce a quanto si sono fermati nella palestra? R: si D [Porciani]: la divisa del terzo agente che la colpisce cosa aveva di diverso rispetto ai primi due? R: sembrava un poliziotto in borghese, con una camicia bianca, e una pettorina senza maniche con scritto polizia, come detaglio ricordo questo. D: i poliziotti che la piantonano in ospedale come sono vestiti? R: in un terzo modo, mi pare. vestiti come gli agenti di PS [viene mostrata una foto di divisa semplice] D: ha visto questa divisa? R: no, quelli dentro avevano una divisa scusa, uniforme [altra foto] R: potrebbe essere la divisa degli agenti che piantonavano D: ne e' certo? R: no D: grazie, altra divisa [altra foto] R: non saprei proprio D: grazie. ci sono altre divise? Bene, passo a una domanda sul GSF. che lei risulti, sono stati creati altri social forum in altre citta'? R: il Genoa social forum non e' i social forum di Genova. E' una rete internazionale, un cappello che raggruppa una serie di singole associazione. i social forum di citta' per citta' sono tutt'altra cosa. dopo genova, localmente, per iniziative ne' coordinate ne' con qualche organismo di tipo internazionale, sono stati creati social forum locali, ma sono cose diverse. D: quindi a Genova esiste un Genoa sociale forum internazionale e uno Genova locale? R: il Genoa SF era un organismo internazionale. poi furono creati social forum locali. D: il GSF era a termine quindi? R: era nato per organizzare gli eventi di Genova con la prospettiva di fare dell'altro. D: chi le parla e' contro la globalizzazione. ma non ha risposto alla domanda. il GSF e' a termine? R: non non aveva una scadenza. D: e' nato pe rfare un controvertice. ovvero una manifestazione contraria al vertice, quindi se capisco bene nel momento in cui finisce il vertice finisce il contro vertice? C [tartarini] opposizione P: prosegua R: forse e' meglio chiederlo a chi era del GSF, visto che io non lo sono D: prima sapeva tutto e ora non sa niente R: per quanto io non c'era una data di scadenza. D: per la sua esperienza? R: sono situazioni molto diverse, se prendiamo come esempio il social forum di porto alegre. [...] [Porciani tenta una conclusione tutta sua, e' invitato ad andare avanti dal Presidente] D: le sono state mostrate immagini dei suoi presunti aggressori? R: mi sono state mostrate alcune foto nel secondo interrogatorio D ha riconosciuto qualcuno? R: no non ho riconosciuto con sicurezza nessuno D [DiBugno]: lei entra per la prima volta alla diaz alle 20 del 21 luglio 2001 R: si D: si ricorda se il cortile della scuola fosse presidiata da un cancello? R: si c'era un cancello ma non era presidiato D: era aperto? R: si D: la porta della palestra, era aperta? R: si era tutto aperto D: lei entra alle 20, ancora chiaro R: non mi ricordo D: va subito a riporre i suoi oggetti personali e fa un giro? R: no ci sono stato pochissimo D: lei ha avuto percezioni di porte che insistevano sulla palestra e che insistevano sul retro? R: no D: rientra alla scuola alle 22. il cancello? R: suppongo fosse aperto, ho ricordo di un posto dove si entrava e usciva D: si addormenta subito? R: non forse subito cmq mi sono assopito, non credo di essere arrivato al sonno perfetto D: non parla con nessuno prima? R: no solo due parole con i ragazzi ai miei fianchi D: contatti con le persone? R: no D: e persone che erano dall'altra parte? R: no D: le vedeva bene? riusciva a distinguerle un profilo? quando fece le dichiarazioni del febbraio 2003 dice "la situazione non era di piena luce, ma che consentiva una discreta visibilita". A: invit gli avvocati ad usare la trascrizione completa e non il riassunto? D: [legge] A: insisto. di avvalersi della trascrizione integrale D: e' questa. se la vuole leggere il PM no problem A: vada a pagina 13 [DiBugno cade dalle nuvole] A: la invito a effettuare una contestazione al teste, leggendo la trascrizione integrale. D [corini]: il PM ha la facolta' di riesaminare il teste in coda e dunque ha la facolta' di utilizzare la parte di trascrizione integrale. il difensore puo' anche non farlo. A: potrebbe essere una domanda nociva P: ritorniamo all'inizio D [DiBUgno] a me va bene la risposta del'imputato, cioe' del teste...ho avvertito prima che non era una contestazione. P: facciamo la domanda: comera, come vedeva D: ha gia' risposto P: andiamo avanti D: lei dice di avere sentito un trambusto, un rumore diverso dagli altri, in che senso? R: rumori piu' forti: delle urla, dei colpi. non di sottofondo, ma qualcosa che emergeva. prevalentemente dall'esterno. D: quando lei si sveglia capisce che era all'esterno R: si D: lei diventa, ha consapevolezza di questi colpi? R: no D: prova, va verso la finestra? R: no, non mi sono mosso. D: lei e' un giornalista, non ha avuto la curiosita' di capire da dove e per cosa fossero? R: no D: ha percepito una situazione di pericolo? R: ho percepito una situazione di allarme?= D: ha chiesto qualcosa? R: no siamo rimasti in una situazione di... D: nessuno che era con lei nella palestra aveva la percezione di cosa stesse accadendo? R: si le persone vicine a me hanno avuto la percezione di un allarme non identiificabile D: qualcuno ha intonato un canto R: non proprio un canto. cmq coincide con l'entrata degli agenti D: rimane fermo nella sua posizione? R: si D: vede il portone? R: non lo vedo D: l'ingresso R: no C: opposizione. non lo vede, lha gia' detto D: sottolineo la differenza tra portone e ingresso. senta. sul cancello esterno? P: cerchiamo domande possibili. come puo' sapere cosa succedeva fuori, se ha detto che dormiva e che poi non se' mosso. D: la percezione dei black block C: opposizione, sta chiedendo un'impressione D: al teste prima di me sono state fatte domande uguali. mi pare legittima la domanda. in base a quali criteri identifica, il teste, un appartenente al bb. voglio sapere quali sono i criteri per i quali... P: i criteri sono quelli che i bb sono vestiti di nero. questo ha detto il teste. e 3 volte ha detto che non aveva visto nessuno dentro la scuola vestito in quel modo. D: lei ha visto, dopo la situazione di violenza, la situazione, le porte che danno sul lato dietro all'edificio della scuola? R: non ricordo. no cmq anche dopo. non ho ricordo di queste porte D: il cortile lo ricorda? R: si ci sono passato D: ha verificato se ci fosse un accesso posteriore R: no D: grazie D: [Corini] la prima volta che si reca alla scuola diaz sono le venti. all'interno della scuola c'era molta gente? R: c'era un certo numero di persone D: puo' focalizzare al trbunale cio' che lei vede all'esterno? c'era animazione? R: c'erano persone lungo la strada, cappannelli di persone D: persone abitanti del luogo R: sembravano persone che avevano partecipato alle manifestazioni. D: di quelli ne apprezzato la consistenza in termini di quantita' R: si erano parecchie persone. P. altree domande? D: [Iunca] ha contribuito lei a chiudere o ha visto sbarrare il portone? P: i dati di fatto li vediamo successivamente. non ha visto chiudere il portone. R: mi e' gia' stato chiesto, non ho visto chiudere il portone, tanto meno ho partecipato a chiuderlo. P: c'e' una precisazione da parte del tribunale. lei ha detto che le sono state mostrate alcune fotografie. quante fotografie? R: mi sono state mostratre alcune fotografie P: quante? dieci, cento? R: un numero limitato e un filmato o due. credo che l'ipotesi che io potessi riconoscere qualcuno visto quello che ero riuscito a percepire era che io riconoscessi il terzo agente di cui vi ho parlato. ma riconoscere una persona...c'era uno che assomigliava ma non mi sono sentito di dire niente. P: grazie. quando lei ha indicato una divisa scura, cosa intende con scura? R: eh purtroppo, ricordo divise scure come non ci fossero inserti di altro colore, come fosse tutto un unico, di colore scuro P: anche i pantaloni? R: si A: vorrei che il teste chiarisse una volta per tutte le condizioni di visibilita'. le e'stata ricordata una sua dichiarazione in cui diceva che la luce era spenta. chiarisca una volta per tutte le condizioni di visibilita' R: era una condizione di penombra che pero'permetteva di vedere le persone all'interno, magari di non dettagliare i volti. A: le sue risposte precedenti erano piu' ricche. [opposizione della difesa, il presidente fa continuare] [il pm legge le dichiarazione del teste] R: si confermo. penombra ma si vedeva bene. Il mio pensiero e' conforme a quanto rilasciato in precedenti dichiarazioni D [DiBugno]: a questo punto devo effettuare una contestazione. Nel verbale il teste dice [legge] P: ma il verbale riassuntivo e' un riassunto. il PM ha letto il verbale integrale e la sua lettura non ha senso. D: nel 23 luglio 2001, nell'immediatezza del fatto si dice A: non esiste trascrizione integrale di questo interrogatorio D: c'e' scritto A: e' abituato a leggere dei verbali: si da' atto che si effettua la registrazione di cui non esiste trascrizione P: e' lunico atto a disposizione D: dice il teste: "c'era la possibilita' di vedere gli spazi all'interno. la luce era spenta. lo riferisco rispetto alle mie limitate esigenze di muovermi". questo e' l'elemento meno ricco che introduco perche' rimanga agli atti D [Porciani]: lei ha sentito di e se qualcuno ha chiuso se i cancelli sono stati chiusi? R: sentito in che senso? D: se e perche' avrebbe chiuso a chiave P: MA POSSIBILE CHE CHIEDIAMO AL TESTE COSE MENTRE LUI DORMIVA! Non ha rilevanza. fine. Lei ha esperienza diretta di un'eventuale chiusura del cancello? R: no P: grazie, abbiamo concluso con l'esame del teste. [riassunto dei reperti] [fine]
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