Dopo lo sgombero dell'Aula Occupata di Piazza Scaravilli, gli ex occupanti rilanciano la mobilitazione.
Dopo lo sgombero dell'aula occupata, in Piazza Scaravilli, il gruppo di studenti occupanti ha tenuto questo pomeriggio, alle 15, una nutrita assemblea in aula III della facoltą di filosofia, per decidere sul da farsi.
L'assemblea č stato un momento per informare circa la dinamica dello sgombero e, soprattutto, circa i "mandanti" dietro le forze dell'ordine.
L'azione repressiva pare sia stata richiesta dal Consiglio della Facoltą di Economia, Facoltą sotto la quale ricade la responsabilitą dell'aula distaccata in questione, e successivamente avvalorata dal Prorettore Monari. Monari che sino a qualche giorno prima, aveva dichiarato pubblicamente agli studenti stessi che mai avrebbe richiesto lo sgombero, per evitare l'irruzione all'universitą delle forze dell'ordine. Il Prorettore, invece, si assume oggi la totale maternitą dell'atto, rompendo di fatto qualsiasi ipotesi di dialogo con gli studenti occupanti.
Forti delle proprie posizioni di critica al DDL Moratti ed alla precedente Riforma Zecchino e consci di una realtą cittadina, quella Bolognese, dove teoremi sulla legalitą sembran voler autorizzare qualsiasi forma di repressione contro le mobilitazioni dal basso, gli studenti occupanti si son dati appuntamento a domani 23 novembre alle ore 11, al piano terra della facoltą di Lettere e Filosofia, per dare vita ad un'iniziativa in Rettorato, ed approfittare dello sgombero per pubblicizzare all'esterno le proprie ragioni e critiche ad un ordinamento accademico dei saperi, dimostratosi intransigente a critiche radicali.
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