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CIA E CARCERI SEGRETE IN EUROPA - AFP
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Paolo Dorigo n.120 progressivo Thursday, Nov. 24, 2005 at 3:02 AM |
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info@associazionevittimearmielettroniche-mentali.org |
Detenuti segreti della CIA : prima inchiesta ufficiale a livello europeo
http://www.paolodorigo.it/CarceriSegreteCIAEuropa.htm STRASBOURG (Conseil Europe) (dalla AFP, traduzione dal francese) –
Rispondendo all’emozione suscitata in Europa, il Consiglio d’Europa ha annunciato mercoledì l’apertura della prima inchiesta ufficiale lanciata su delle informazioni circa le condizioni di trasporto o di detenzione della CIA dei detenuti islamici accusati di terrorismo.
Mentre numerosi paesi tra i quali la Spagna, il Portogallo, la Svezia e la Finlandia sono stati accusati di aver attivato scali presunti di aerei-carcere della CIA sul loro territorio, l’organizzazione pan-europea basata a Strasburgo ed incaricata di difendere i diritti dell’uomo ha deciso di scendere in campo.
“Considerando la natura molto seria degli allegati, la risposta dell’Europa deve andare al di là delle dichiarazioni politiche e delle inchieste. Io ho dunque deciso di fare uso dell’articolo 52 della Convenzione europea dei Diritti dell’uomo domandando formalmente delle informazioni ai 45 Stati contraenti“ ha indicato il Segretario generale del Consiglio d’Europa Terry Davis in un comunicato.
Egli ha dato ai governatori di questi Stati tempo sino al 21 febbraio 2006 per fornire delle informazioni sull’implicazione eventuale dei loro funzionari "nella privazione della libertà non riconosciuta di un individuo o nei trasporti di persone così private della loro libertà, e compreso anche che questa privazione della libertà è stata commessa per o in seguito all’istigazione di una agenzia di un altro Stato”.
Al di là delle informazioni di stampa che affermano esistere scali presunti per aerei-carcere della CIA in più paesi europei, l’organizzazione americana della Difesa dei diritti dell’Uomo Human Rights Watch (HRW) ha accusato la CIA di aver gestito delle carceri segrete in Europa Orientale, precisamente in Polonia e Romania.
Questi paesi hanno entrambi smentito, tanto che un’inchiesta giudiziaria è stata aperta nell’arcipelago delle Baleari, dove degli aerei noleggiati dalla CIA avevano fatto 10 scali tra il gennaio 2004 e il gennaio 2005, secondo delle informazioni di stampa.
L’Unione Europea ha da parte sua fatto sapere lunedì, attraverso il ministro britannico degli Affari esteri Jack Straw, che aveva domandato delle spiegazioni a Washington.
Dick Marty, il relatore di una commissione giuridica in seno al Consiglio d’Europa, ha da parte sua lanciato il dibattito dichiarando martedì a Parigi che non esistono delle prove, ma dei “seri indizi” sull’esistenza di carceri segrete della CIA in Europa.
Egli aveva indicato in questa occasione di aver richiesto alle autorità americane delle spiegazioni su una lista dell’organizzazione Human Rights Watch di "31 aerei che avrebbero dei legami diretti od indiretti con la CIA".
Se essi si sono avverati, questi metodi, che mirano a “sequestrare le persone ed a farli sottostare ad un totale controllo giudiziario ed amministrativo” sono “assolutamente inaccettabili”, aveva aggiunto M. Marty, stimando che queste misure diano “una legittimità ai terroristi” presso i loro “simpatizzanti”.
Strumento di cooperazione intergovernativa creata nel 1949 per promuovere i diritti dell’uomo e la democrazia parlamentare, il Consiglio d’Europa la cui sede è a Strasburgo, raggruppa oggi 46 paesi, di cui 45 hanno ratificato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Esso dispone di pochi mezzi ma di una grande autorità morale.
www.paolodorigo.it/LaConscience-ceiwfceowjfijfioregthrytjhrtyjhrthyhrthrehrys...
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carcere secreta
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janine Thursday, Nov. 24, 2005 at 1:38 PM |
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laconscience@wanadoo.fr |
paolo, nous découvrons que la CIA a en Europe, des prisons secrètes... mais cela doit nous obliger à faire le parallèle avec les sionistes qui ont ou avaient eux-aussi des prisons secrètes : entrepôt 1391, Sarafand où des amis otn séjourné et qui m'en ont fait une excellente descrition. Nous attendons donc que la communauté européenne fasse son job et nous révèle tous cex lieux ésecrets" qui ne sont pas des prisons mais des lieux de torture et d'interrogatoire "appronfondi". Et si nous y décrouvrons quelques survivants, leur récit sera révélateur de la barbarie de ces "maîtres du monde". Merci, Paolo.
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HABITUELLEMENT NAZI-IMPERIALISTES
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Paolo Dorigo n.123 progressivo Saturday, Nov. 26, 2005 at 4:15 AM |
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paolodorigo@alice.it |
Cher Janine, l'habitude à la prepotence, à la violence, est ce que porte dans l'oscuritè l'occident. En ma case, la torture es menée par italien*s, americain*s, que credont que la raison été en les arms les plus potents ... PORELLI en italien, puvres diables en français, que travaillant pour argent à torturer en prison secretes, et personnes comme moi, avec méthodes secrets. Bonne nuit avec amitié, à toi, et Bonne nuit oscure nuit à les torturatiers, par l'eternitè La revolution ... la révolution ... Paolo
www.paolodorigo.it
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prisons secrètes
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janine Saturday, Nov. 26, 2005 at 8:56 AM |
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oui, Paolo, tu as raison, parce que nous avons des amiEs en prison, nous savons que la torture existe un peu partout, en Italie, en France aussi... mais non, ne disons pas "bonne nuit obscure" aux tortionnaires de tous les pays du monde, ils savent que nous dirons toujours ce que nous savons et je ne sais pas si le simple fait de témoigner ne les pertube pas au moins un tout petit peu !!! (oh, certes pas beaucoup, ce ne sont pas des êtres humains, ils n'ont ni âme ni conscience). Mais, Paolo, ce qui serait le pire, c'est si nous aussi nous nous taisions. Car alors notre silence serait complice de ces monstres. Mais je sais qu'en parlant, nous apporterons un peu de lumière sur de telles pratiques, et qu'alors ce seront des graines de la révolte d'abord, de la révolution ensuite. Ensemble, nous vaincrons, Paolo. Je salue ton courage et ta loyauté, je salue tous les torturés "au grand jour" comme à Abu Ghraïb ou Gantanamo, et ceux de ces "prisons secrètes". Et plein de cauchemars aux bourreaux de la honte.
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