diaz XII udienza TRASCRIZIONE SOMMARIA
[D=difesa ; A=accusa ; P=tribunale ; C=parti civili/lese ; R=teste; I=imputati]
[Presidente: Barone; Giudici a Latere: De Lo Prete e Maggio]
P:[fa l'appello] A: facciamo vedere i video, come detto ieri D [DiBugno]: i filmati si sono sempre visti come formazione della prova P: non e' vero abbiamo visto il filmato in silenzio religioso D: eh ma i filmati, compreso quello della signora Bruschi, sono stati per ausilio del ricordo da parte della persona offesa. Ci tengo che risulti detta dalla difesa e che risulti a verbale: qual e' il tipo di attivita' che chiede il pm? e' l'attivita' di fare vedere un risultato di prova a tutti noi, tutti insieme. da questo punto di vista il video, non si differenzia dal resto. il pm chiede al collegio all'attivita' corrispondente come se la difesa volesse leggere un documento. la conoscenza di quel dato probatorio gia' aquisito fa parte di tutti gli oggetti di cui tutti siamo a conoscenza. noi non abbiamo introdotto prove. ho il dubbio che il tribunale abbia gia' un'interpretazione. allora chiedo: a che cosa e' finalizzato? ad acquisire una prova? questa fase e' di assunzione di prova. tutte le volte che le parti sono andate al di la' dell'acquisizione della prova il tribunale e' intervenuto. non dico che la proiezione sia attivita' consentita, e' un'attivita' non consentita in questa fase, ma solo in fase di discussione. chiedo una risposta al tribunale e termino. in questo modo dato che si tratta di attivita' processuale estranea a qualcisasi previsione di legge, si comporterebbe con un meccanismo in cui si va a disparita' di trattamento della difesa. se domani chiedo tutto il video x, non si capisce perche' non potremmo farla. la verita' e' che il pm proietta il video, come attendibilita' per le prove di ieri. questo si svolge nella fase di discussione. si possono fare vedere quelle immagini quando verra' qualcuno che dovra' ricordarsi di quelle immagini. deve avere l'aggancio con l'acquisizione di un dato probatorio. venga chiamato B. e le si faccia vedere le immagini chiedendogli se le ha viste. se non c'e' una regola, succede che tutte le parti possono chiedere l'acquisizone dei video guardare tutte le foto, come i documenti. quindi mi oppongo fermamente. D [corini]: vorrei che il tribunale che e' stato cosi' saggio fino ad ora...ilfilmato e' un documento come gli altri attribuit al processo. siamo nella fase della raccolta di prove dichiarative. non posso dolermi della visione di un filmato che presumo che il tribunale abbia gia' visto. il problema che pongo io oggi e' se le parti nella fase delle raccolta delle prove dichiarative a piacimento possono chiedere al tribunale che si stoppi quell'attivita' per la visione di un documento, filmico, fotografico o cartaceo, che il tribunale ha gia' visto. e quindi ci dica il tribunale se anche alla difesa appartiene questa possibilita'. grazie A: sono lieto di non avere sentito la norma che vieterebbe questa attivita' cui ci si oppone. ieri abbiamo chierito la finalita' di questa visione. noi riteniamo che l'uso di documenti filmati per contestazione abbia fuorviato sull'assunzione delle prove nel prosieguo. nonho inteso se questa attivita' cozzi contro una norma di legge. offriamo al tribunale questo elemento di conoscenza, perche' si possa valutare con piu' efficacia, le prove dichiarative. e' come chiedere di esaminare un corpo del reato. C [Tambuscio, parte civile]: mi ha prevenuto il pm. si parla di norme. mi pare che il 511 prevede la lettura di atti. non sono presenti fase diverse, per tipi diverse di prove. la norma e' chiara. D [Corini]: ecco. siamo nella fase disciplinata dall'articolo 496. l'art. 511 e' ex post nell'istituzione dibattimentale. [camera di consiglio, ma hanno ragione i difensori degli sbirri] P: rilevato che i documenti sono conosciuti e consultabili in qualsiasi momento e che la visione frammentaria non puo' assumere particolare rilievo se avulsa dalla testimonianza dei testi, respinge la richiesta del pm e invita ad andare oltre [entra il teste R.B.] R: [daě le proprie generalita'] P: e' presente l'avvocato difensore di parte civile? [si] A: nei giorni del g8 lei si trovava in citta'? R: si sono arrivato a genova circa due settimane prima dell'inizio delle manifestazioni principali, mi pare il lunedi' perche' ho preso l'incarico di organizzare e mettere in piedi il media center che doveva servire ai giornalisti, media indipendenti, radio per fare informazione su quanto sarebbe accaduto nellegiornate di mobilitazione. sono stato contattato per capacita' tecnologico. io sono biologo ma faccio il sistemista linux. abbiamo fatto riunioni con responsabili della provincia e del gsf per decidere anche le strutture che potevano essere utilizzate. dopo vari sopralluoghi siamo arrivati alla conclusione che utilizzare la pascoli era la soluzione migliore. dal giovedi' precedente, il 12, abbiamo iniziato, dopo sopralluoghi con la preside, abbiamo preso incarico, io personalmente, perche' la persona del gsf era assente e noi dovevamo procedere a lavorare altrimenti per il lunedi' in cui iniziavano i forum. abbiamo rifatto impianto elettrico allestito il computer utilizzando software libero. sono stato all'interno del media center per la durata intera delle mobilitazioni. nonostante avessi voglia di partecipare alle manifestazioni mi sentivo respponsabile e sono rimasto li'. A: lei si e' trattenuto in questo centro, senza allontanarsi. R: mi sono allontanato il sabato in via dei fogliensi e ho visto quello che succedeva in piazza rossetti e sono tornato indietro. A: la porto piu' vicino ai fatti che ci interessano. parliamo della giornata di sabato 21 luglio. Lei puo' riferire, perche' ne haavuto conoscenza diretta o indiretta, di un episodio di un passaggio di una pattuglia della polizia, se si in che fascia oraria. R: era ancora giorno, ma era sera. le persone erano ancora in strada e stavano decidendo dov dormire, se tornare a casa, insomma decidere come concludere quelle giornate dimobilitazione. gente in piedi davanti al cancello della pascoli, io sarei rimasto fino al giorno dopo. c'erano una serie di persone sedute lungo il marciapiede della cacnellata della diaz, altre persone del cortile e via dicendo. a un certo punto un autobus si e' fermato proprio di fronte alla diaz a caricare delle persone che con gli zaini chedovevano andare via. si e' fermato per una decina di minuti. mi ricordo che si e' fermato parecchio perche' c'era la gente che chiedeva in continuazione di salire. Si e' cosi' fermata una coda dietro l'autobus, una coda di un po' di macchine. in fondo alla coda notai una volante della polizia di stato.mi ricordo che rimasi abbastanza stupito perche' dopo tutta la giornata di cariche, la morte di carlo, mi sembrava una provocazione. mi preoccupai perche' le persone non e' detto che le persone reagiscono sempre in maniera razionale. A: scusi, dalla sua postazione vede la macchina, quante erano? R: cinque o sei, sette, non ci vuole molto a riempire la via. sembrava come se fossi l'unico ad averla notata e dissi a chi c'era di fianco a me, guarda la macchina, speriamo che insomma ci siamo chiesti cosa ci facessero li'. quello che abbiamo fatto e' stato aspettare e poi l'autobus e' partito, la coda di macchine si e' sciolta seguendo l'autobus, poi quando la macchina era davanti alla diaz tutti si sono accortio della macchina. sono partite delle urla. A: l'auto come si muove? R: lentamente e davanti al cancello da' un'accellerata dando una sgommata portandosi in cima alla via. a quel punto mi sono tranquillizzato che significava che non c'erano problemi. le persone urlavano, c'era tensione, le persone hanno gridato. io ho seguito con lo sguardo la macchina che e' sgommata e a quel punto la gente se ne' accorta. la macchina si porta in piazza merani e in quel tragitto mi ricordo di aver visto una bottiglia di birra lanciata non so da chi ed e' finita a terra a qualche metro dalla macchina. la macchina si e' dileguata e la gente e' rimasta in strada. poi solite discussione. A: questa macchina che si allontana, la bottiglia, parrebbe essere l'ultima di una coda o a sua volta era seguita da altre macchine? R: c'erano altre macchine, ma stavano scorrendo piu' o meno in regolare, distanziate di sicurezza. c'erano sicuramente delle altre macchine normali, non della polizia e piano piano, non tantissime, c'era un po' di coda. non c'era tantissimo traffico, si e' formata la coda. A: ha individuato questa macchina perche' portava i colori di istituto, tipica. l'ha identificata come tale e a differenza delle altre macchine che lei non ha riconosciuto come macchine della poliza. R: macchinetipo della digos? A: ha avuto l'impressione? che non fosse sola? R: e' passato molto tempo e mi ricordo che avevo annotato la cosa e avevo anche mandato una mail perche' l'episodio mi pareva significativo, ma non ricordo. A: in particolare, dietro quella macchina, le altre che seguivano, ricorda che ci fosse un mezzo, diciamo, blindato? R: no. D [avvocato Romanelli] la domanda e' posta in modo suggestivo A: il teste aveva chiarito e ho chiesto se si poteva escludere. P: facciamo rispondere il teste A: ho chiesto al testo che ha chiarito bene, se ha visto un mezzo di dimensioni normali rispetto a una normale macchina berlina. R: non mi ricordo. A: vorrei tornare sulla reazione dei presenti nei confronti di questa macchina. vorrei farle precisare la consistenza delle persone, il numero delle persone R: ce nerano un po' due tre decine nella strada, un po' nel cortile e la pascoli, la gente dalle finestre. le grida sono state tante. il mio ricordo e' che non ci fu il tempo materiale se non di alzarsi in piedi dal muretto. il tempo tra cui le persone hanno notato la macchina e le urla, la macchina era gia' via. qualche decina. A: il lancio della bottiglia. ricorda da che direzione proveniva il lancio? R: io ho visto l'atterraggio del lancio. veniva dal lato in cui ero io, dall'altro lato della strada, cmq da quella zona li'. A: veniva da dietro, dal fianco? R: da dietro A: questo e' lunico oggetto scagliato all'indirizzo. puo' escludere che siano stati lanciati altri oggetti? R: guardi io posso escludere con una ragionevole certezza di lancio di oggetti di dimensioni analoghe a quelli delle bottgile. non posso escludere oggetti piu' piccoli e non averli visti o sentiti. se avessero lanciato una monetina non me ne sarei reso conto A: e' in grado di escludere un eventuale lancio consistente? R: si posso escluderlo. ho anche pensato che era andata bene cosi'. mi sono tranquillizzato rispetto all'episodio, meno rispetto alla giornata. A: le urla. sono state accompagnate da altre manifestazioni di ostilita'? R: gesti. la gente si e' alzata e ha iniziato a inveire contro la macchina. A: la vettura e' stata ostacolata o avvicinata da qualcuno? R: non mi ricordo di nessuno che e' riuscito ad avvicinarsi alla macchina fermandola o bloccandola. A: le persone hanno provato a stringersi intorno alla macchina? R: no. non ce ne sarebbe stato materialmente tempo. c'e' poco da marciapiede alla macchina, ma il tempodi accellerata non da' tempo. c'e' stato un cenno gestuale, ma non ci fu avvicinamento. A: l'episodio come termina? R: con la macchina che va via e le persone in strada a parlare del fatto che veniva letto come una provocazione. al momento non c'era coscienza di quello che sarebbe successo. ma si stava discutendo di questo. poi dopo un po' di e' ritornati a pensare a dove dormire, alla diaz, alla pascoli, ecc. A: lei ha detto era giorno, era sera, intendeva dire quale fascia oraria? R: l'orario preciso non me lo ricordo. m c'era luce, piu' tenue rispetto alla luce del pomeriggio, ma c'era ancora luce, saranno state tra le otto e le nove e mezza. perche' non c'era la luce del giorno e non era buio. A: lei che ha fatto? R: sono rimasto in strada a chiacchierare. erano momenti coincitati, c'erano gli aggiornamenti, molte persone che chiedevano cose. entravo e uscivo e sono rimasto principalmente in strada. poi si discuteva sull'opportunita' di dormire tutti insieme in un posto anziche' dividersi tra diaz e pascoli. A: alla diaz, ovvero l'edificio piu' prorpiamente l'istituo pertini-diaz. per quanto lei e' a conoscenza, l'edificio della diaz pertini a cos era adibito. R: era adibito come punto di accesso a internet pubblico e gratuito. le persone potevano utilizzarlo per comunicare. avevamo posizionato i computer alla sinistra della palestra, mi pare avessimo messo dentro quattro computer. i computer che ci aveva dato la provincia erano si tanti ma sono stati utilizzati tanti nei media center. poi c'era la parte della palestra che era adibita al training per le azioni noviolente. c'erano dei gruppi di pacifisti che insegnavano come non andare in panico, ci sono state anche riunioni. cmq lo scopo principale era internet e training per azioni non violente nella palestra, diventando di fatto un ulteriore dormitorio che c'era bisogno di posti per dormire. A: da quando? R: non mi ricordo, ma da subito, non dico dai primi giorni che c'era meno gente, ma gia' quando sono aumentati gli arrivi, tra il giovedi' e il venerdi' e il sabato. A: in quella sera del 21 quando ha descritto che molte persone erano decise al rientro a casa, per quanto e' asua conoscenza, tante persone si sarebbero fermate nella diaz? R: mi ricordo distintamente che poco prima degli eventi, un quarto d'ora prima, siamo andati io e qualcun altro, siamo andati a fare un giro per vedere quanta gente c'era, per capire se si poteva dormire tutti in unico posto. siamo usciti dicendoci che la gente stava gia' dormendo e decidemmo di rimanere cosi'. un centinaio nella diaz e altrettanti nella pascoli. A: uno poteva dormire alla pascoli se aveva la pascoli come base logistica o anche il manifestante comune? R: l'accesso alla pascoli era regolato. al piano terreno poteva entrare chiunque, perche' poi fu adibita anche come infermeria. questo nel pianterreno ad accesso pubblico. sulle scale invece c'era un banco dove si registravano le persone che dovevano lavorare rilasciando dei tesserini e a seconda del colore poteva accedere a varie zone. se avevi il tesserino dei media ufficiali o indipendenti potevi accederei ai piani superiori, compresi quelli con tesserino gsf e volendo potevi fermarti a dormire. l'accesso sopra era controllato. se non avevano posto da dormire li si mandava nella diaz. A: nella pertini c'era il libero accesso? R: si A: quindi poteva capitare che qualcuno arrivasse a qualsiasi ora o doveva fare riferimento a qualcosa qualcuno? R: ha funzionato molto con il passaparola, all'inizio quando non era ancora conclamata le persone arrivavano e chiedeva un posto per dormire. se era tardi gli si diceva di andare nella palestra. poi e' scattato il passaparola. chi ha dormito li' tornava e lo diceva anche ad altri. A: ha anticipato dicendo che poco prima dell'irruzione si e' recato nei locali e ha avuto un'immagine di quante persone ci fossero in quel momento, ma in generale le chiedo si sapeva chi c'era, stando nella pascoli, rispetto a chi era nella diaz e viceversa? R: si le persone si incontravano e spess si facevano giri, per vedere se ci fossero troppe persone. A: a parte ilsuo sopralluogo personale anche quel sabato si sapeva l'uno dell'altro? R: si c'era un viavai continuo tra le scuole, interviste, poi si andava a vedere dentro la diaz, comera la situazione. era abbastanza fluida. A: nella fascia oraria che va dalle dieci, cioe' dopo l'episodio della macchina, alla fascia oraria dell'irruzione, per strada la situazione come si presentava? R: c'era sempre meno gente per strada. tra chi andava via, chi a dormire, chi a mangiare. per strada c'era poca gente, nell'ordine di dieci persone, nel cortile della diaz, lo stesso numero. A: lei e' vestito di nero, oggi, quindi la considero un espero...ha notato quella sera una preponderanza di persone vestite di nero? balzava per chi si fosse trovato in quei luoghi, balzava agli occhi questa macchia di nero? R: c'erano persone vestite in tutti imodi. c'erano persone vestite di nero, ma gran parte delle persone con cui facico le cose veste di nero. A: si anche io vesto spesso di nero, voglio chiedere se c'era una macchia nera, nella stragrande maggioranza. R: ma stragrande maggioranza mi sembra eccessivo. c'era chi era vestito di nero, sara' che io sono dimilano che anche dolce e gabbana veste nero. cmq c'erano molte persone per strada c'era una buona percentuale vestita di nero, ma e' una cosa tradizionale per noi, non mi pare una dato rilevante. le poche persone che cerano erano per la maggior parte vestita di nero. davanti alla scuola quando abbiamo fatto il sopralluogo eravamo vestiti tutti di nero. A: c'e' un dato oggettivo degli indumenti che gli indumenti ritrovati non fanno pensare che la maggioranza delle persone fossero vestite di nero [delirio della difesa] A: undici e trenta ci dica cosa succede R: facciamo il sopralluogo, soprattutto in relazione del fatto che ci arriva una chiamata da parte di non mi ricordo chi che in una birreria di via trento erano bloccati dalla polizi. qualcuno, avvocati, mi pare va a vedere e nel frattempo sale un po' di ansia. e cerchiamo di capire se si poteva dormire tutti insieme. alla fine si decide per il no e rimaniamo in strada a vedere cosa succedeva fuori. a un certo punto ho visto comparire da piazza merani un plotono ps che a passo deciso, quasi stesse marciando, e a quel punto ho reagito istintivamente, guardando chi fosse in strada, non c'era nessuno e sono andato verso la pascoli, mi sono avvicinato al portone, ho fatto passare la gente e ho chiuso il portone. A: dall'altro lato della strada chi ha visto? [quello della diaz] R: il portone che era aperto e che viene accostato, il cancello del cortile, scusi, mi ricordo la catena del cancello agganciata. si da persone che accostano non mi ricordo quanti. P. stiamo parlando del cancello esterno della pertini. R: si io il portone non lho notato. A: ci arriviamo. lei ha visto il cancello accostato. cosa significa accostato? R: si nel senso accostato, come non chiuso a chiave. uso questo termine per dire non chiuso a chiave perche'mi ricordo la catena agganciata nell'anta di destra. non lho visto chiudere con la catena. A: quelle persone che hanno compiuto questa operazione le vede allontanarsi o stazionare? R: ho visto chiudere il cancello, le persone si stavano mettendo in salvo nella mia testa e ho cercato di portare le persone che erano instrada nella pascoli. A: ha visto cosa succedeva al portone? R: no A: entriamo con lei nella pascoli R: sono arrivato al cancello, quello grigio, con lo scivolo verso il seminterrato o al pianterreno, che era l'ingresso principale della scuola. le persone dovevano passare da li'. il portone della pascoli era chiuso normalmente perche' dal seminterrato c'era questa specie di reception. ho aspettato che le persone entrasseo e essendo l'ultimo mi sono girato e sono andato anche io nel seminterrato. e' durato pochissimo. nel seminterrato aveva delle porte a vetri che si aprivano verso l'esterno, chiudo le porte a vetri e mettiamo i banchi per cercare di frenare l'irruenza che percepivamo nell'arrivo della polizia. mi ricordo, frammenti, che qualcuno dal salone [descrizione della piantina] tirava dentro una persona dalla finestra. un tedesco, picchiato sulla schiena di cui poi ho saputo il nome. non miricordo se me lha deto qualcuno, so solo che adesso dico che e' sebastian. i poliziotti sono arrivati di fronte alla porta della pascoli e hanno iniziato a cercare di aprirla in modo invasato e abbiao sentito che dalle scale scendevano delle persone con passo pensate e abbiamo capito che la polizia era entrata dal piano terra e abbiamo messo una cattedra per cercare di frenare l'irruenza. proprio mentre la mettevamo sono arrivati dei poliziotti che hanno lanciato la cattedra contro di noi e ci hanno aggredito spingendoci indietro. eravamo tre o quattro persone. io sono indietreggiato per ricevere i colpi sulle spalle e non in testa, ci siamo istintivamente girati per proteggerci e girandoci abbiamo guardato i poliziotti e gli ho urlato fermi fermi cosa state facendo, non c'e' nessuna intenzione di opporre qualsiasi resistenza, alzando le mani. a quel punto si fermano e ci ordinano di andare in palestra e altri li mandano nel refrettorio. io vado in palestra e ci ordinano di metterci faccia a terra con mani dietro alla nuca. io mi sono messo al centro della palestra e c'era questo sebastian che non riuciva a sdraiarsi che aevava subito colpi alla schiena, ma i poliziotti insisterono. sia io sia un altro ragazzo di 35 anni che chiedeva un mandato e loro urlavano questo non e' un telefilm ora vi massacriamo. a quel unto la gente e' stata zitta. A: lei ha le mani avanti tese, ha avuto altri scambi con i poliziotti? R: no ci hanno ordinato A: vi hanno spiegato i motivi della loro visita? R: no [...] A: ha visto immagini delle cariche nelle giornate? R: si abbiamo visto parecchio materiale. di fianco alla sala server dove stavo io di solito, prima di questa porta cera una piccola infermeria dove si era vista passare gente che non stava bene, con ferite vistose. D[DiBugno] ma a che video si riferisce? R: video delle giornate A: l'interrogante e' un altro P: risponda R: si sono dei giorni precedenti e del pomeriggio del sabato A: dalle informazioni che raccoglieva, vi erano anche informazioni sull'uso della forza ingiustificato? R. dal mio punto di vista si. D: opposizione e' vietata la deposizione su voci corrente, in piu' sui video, le valutazioni sono giuridiche. P: le valutazioni spettano al teste e se ci puo' indicare chi glielo ha detto R: e' difficile ricoleggare evento a persone. genericamente posso dire di si, ma non so indicare la fonte. A: la reazione che lui ha avuto e le persone che hanno avuto volevo sapere se fu influenzata d cio' che e' successo nel giorno D: opposizione, non si puo' indagare su un fatto interiore, ma sui fatti P: accolta A: il teste ha gia' riferito, non importa. passiamo al dettaglio di questi poliziotti che lei vede entrare. puo' dirci che uniforme indossassero? R: uniforme da ordine pubblico, da celerino, imbottita. non ricordo i dettagli. A: cosa intende per imbottita? R: giubbotto e imbottiture alle gambe, casco manganello A: questi sono i poliziotti con cui ha avuto il contatto R: si quelli da cui ho preso manganellate. le persone che si fermano in palestra sono due uno pelato con la carnagione scura e accento meridionale e uno piu' alto coi capelli corti e non mi ricordo chi dei due avesse una pettorina con scritto polizia. non ricordo se sono quelli con cui ho avuto il contatto, sicuramente non avevano la pettorina. mi ricordo che poi quando siamo potuti uscire qualcuno con la pettorina l'ho visto. A: mentre cerchiamo di selezionare le fotografie, la inviterei a proseguire il racconto. R: noi eravamo sdraiati faccia in giu' con le mani dietro alla nuca e mi ricordo l'elicottero e il rumore delle grida che si sentivano dall'esterno che mi hanno personalmente atterrito. una sorta di shock. io non ero particolarmente impaurito, ero inorridito, sentivo il rumore dell'elicottero e le urla acute di sofferenza, non riconducibili a un litigio, ma riconducibile a grida di dolore. all'orrore si sommava l'impotenza in cui ero. dopodiche' a un certo punto i poliziotti che sono arrivati, sono usciti ci siamo alzati, mi sono accorto che non c'era piu' nessuno che tratteneva le persone, sono uscito e ho visto la polizia schierata e sentivo dall'interno grida e rumori, chiedevo. sono tornato dentro e sono entrato nela stanza dei server dove avevo il cellulare ed era tutto devastato. c'erano le macchine che tenevano su la rete e dei computer e il bancone degli avvocati dove venivano raccolti i racconti di abusi ecc. era l'help desk degli avvocati. sono entrato in qeusta stanza ed era tutto devastato. il mio cellulare era spaccato, i computer erano a pezzi. ho preso atto che erano stati distrutti i computer e sonorisceso e sono stato in strada tutto il tempo a cercare di capire, di vedere se avevo amici tra i picchiati feriti. [vengono mostrate delle foto] [la difesa polemizza come al solito] [il teste riconosce i luoghi e le divise che vengono mostrate in fotografia] A: uno dei poliziotti che ha descritto mi pareva avesse la pettorina R: no erano in divisa da op, il mio dubbio circa la pettorina e' che poi le ho viste e il mio ricordo si sovrappone. A: lei ha descritto che prima di uscire fuori ha fatto un salto al primo piano e di avere visto dei computer aperti o rotti, le vorrei chiedere, cosa intende per aperti e cosa intende per rotti e vorrei chiedere prima di tutto: quella sala era adibita ai server, puo' spiegare un po' meglio? R: le struttre delicate erano ai piani cui non avevamo accesso, come da accordi con la preside, avevamo invece accesso al primo piano. nel corridoio fatto a elle, sul lato di fronte c'era la sala server o sal macchine. era la stanza dove c'ero io che seguivamo la connessione, che non venisse interrotta svolgendo anche altri lavori, oltre a questo c'erano alcuni pc di scorta e c'era un bancone lungo il muro sui quali erano stati collocati uno o due computer dedicati e apparecchiature telefoniche, dedicati agli avvocati. c'erano almeno sempre un avvocato e qualcunaltro che dava una mano per rispondere al telefono e dare informazioni. questa era la stanza server poi c'erano altre stanze per riunioni ecc. A: ecco, ora le mostreremo delle foto e le si chiedera' di conoscere eventualmente la sal cui ha fatto riferimento e/o i computer che le mostreremo, foto allegate al fascicolo dei rilievi tecnici. [mostrano le foto] [il teste riconosce i luoghi] A: ora le mostreremo altre foto. la 124 R: e' la stanza a posteriori, direi, qui e' dove mi siedevo io. dove ero io. affianco ce nera unaltra che usavano altri tecnici. questo e' il lato dove c'erano i computer degli avvocati. quandomi riferisco a computer aperti, mi riferisco al case del pc quindi aperto. quando parlo di dannegiamenti intendo pezzi di pc sparsi un po' dappertutto. [vengono mostrate le foto] [il teste riconosce e descrive i pc distrutti] R: noi nei giori precedenti non abbiamo dovuto segnalare nessun guasto o cose rotte. siamo stati attenti perche' eravamo responsabili, ma non erano nostre le macchine A: ho finito C [Pagani, avvocato di parte civile del teste]: volevo mostrare al teste il documento gia' prodotto nei fascicoli del pm. se riconosce la propria firma nel documento con cui sono state date in consegna le apparecchiature. R: si la firma e' la mia, cosi' come il documento di identita'. C [robotti, parte civile di giuristi democratici]: ha gia' detto che c'era un'attivita' legale. le chiedo se lei ha avuto nella notte del 21 esperienza momenti nei quali agli avvocati fu negata la possibilita' di esercitare la propria professione. R: prima dell'irruzione mi ricordo il momento dell'episodio di "fermo" in via trento. mi ricordo di un avvocato che e' andato e lui ci ha richiamato dicendo che non li lasciavano neanche entrare. poi successivamente quando sono sucito sulla strada mi ricordo dimolti avvocati che conosco che cercavano di chiedere spiegazioni, di poter intervenire, per garantire che si svolgesse il tutto in maniera consona e che venivano trattati come chiunque altro, come se fossi io che chiedevo di poeter assistere chi era preso. C: quando lei dice avvocati parla di persone che si qualificavano come tali? R: si certo, in alcuni casi avevano ancora la maglieta ad hoc per gli avvocati per quelle giornate C: ricorda se avvocati sono stati oggetti di comportamento violento da parte delle ffoo? R: non mi ricordo episodi specifici. mi ricordo di u video del sabato che ho visto all'epoca in piazzale kenendy che venivano ignorati nella loro funzione. C: chiederei se possibile fare vedere la documentazione fotografica presentata nell'esposto dei giuristi democratici [chiede che vengano mostrate alla corte] P: si tratta di una documentazione fotografica cartacea, che dobbiamo vedere prima noi C: certo, chiedevo se il PM puo' reperirle nel proprio fascicolo D [corini] [blablabla] A: e'meglio vederlo nel cartaceo C: lo cerchiamo A: attendiamo [avvocati ravanano nei fascicoli per trovare il faldone in cui c'e' il materiale fotografico] [trovate] [il teste le guarda] C: le foto mostrate rappresentano l'attrezzatura dei legali che svolgevano il servizio? R: si P. le riconosce? R: si si C: mi riservo anche di produrre le originali, ne chiedo l'acquisizione P: vanno acquisite e messe nel fascicolo nostro, non in quello del pm, ma servono gli originali C: li produrremo P: successivamente produrra' C: si anche in mattinata. ultima domanda: diciamo che mi pare di avere capito che il media center veniva svolto il servizio sotto l'egida del gsf. e' asua conoscenza che avvocati fossero appartenenti ai giuristi democratici? R: si si erano accentrate funzioni comunicative e amministative del gsf. c'erano avvocati, medici, la comunicazione, un po' tutto. sicuramente c'erano anche avvocati giuristi democrati, appartenenti alle associazioni. C[tartarini, parte civile in sostituzione per associazione nazionale stampa] lei ha riferito di presenza di giornalisti ufficiali e free lance. c'era questa frequentazione anche sabato? R: si sempre C: ha avuto modo di vedere il materiale raccolto? R: si certamente. c'erano divisioni tra persone che lavoravano alla comunicazione, divise in stanza, per radio, per il manifesto, per indymedia ecc. io giravo e vedevo anche per capire, non essendo uscito, cosa stesse succedendo e costruirmi un'opinione. C: lei ha visionato quindi il materiale raccolto? R: si non tutto, ma si C: sa di giornalisti che hanno subito danni personali e al materiale? R: decine P: sa e' generico, ha visto ha parlato? R: si ho visto e ho parlato con persone che non hanno piu' recuperato il proprio materiale. D [porciani]: quando dice di materiale senza essere ridato? R: si D: ok volevo solo capire se avevo sentito bene P: altre parti civili? C [rossi, parte civile per il genoa social forum] lei e' stato testimone in quelle giornate di episodi di comportamenti violenti commessi dalle forze dell'ordine ai danni dei manifestanti. R: non direttamente, se non durante gli episodi di sabato sera C: le risulta che de relato che qualcuno le abbia raccontato che questi episodi sono.. P. mi pare notorio, passi alla domanda successiva C: le risulta che siano stati ripresi, filmati questi avvenimenti D: gia' fatto sta domanda P. l'avvocato e' arrivato tardi C: il gsf ha utilizzato questomateriale per attivita'? R: sia per un rapporto documentale presentato a amnesty o la lega internazionale dei diritti civili. era tutto a disposizione dei legali. C: si puo' dire che fosse il media center il luogo deputato per la raccolta del materiale? R: si non tutto penso sia confluito li', ma gran parte si. C: era anche, c'era anche materiale cartaceo, di denunce, segnalazioni R: si c'erano due telefoni dedicati ai legali che servivano specificamente a questo, poi e' diventata endemica C: si puo' dire che tutto questo fosse parte integrante del gsf? R: si per buona parte si. tutta la parte amministrativa era connessa con il gsf e anche la comunicazione faceva per lo piu' riferimento al gsf. essendo una struttura fatta per chiunque volesse fare comunicazione c'erano anche freelance ecc. la gran parte delle attivita' era anome del gsf. C: non ho altre domande C[dall'orto, parte civile] una domanda sola: lei dice di aver visto computer e altri oggetti distrutti. al di la' della distruzione dell'apparecchio in se', sono andate perse notizie, fatti, materiale R: certamente dopo la perquisizione C: non parlo della perquizione, io parlo della distruzione del computer R: comporta anche la perdita di dati. non tutti i danneggiamenti, ma quelli in esame si. mi risulta fossero spariti anche gli hard disk C: le risulta che sia sparito anche del materiale cartaceo R: non posso dirlo, la stanza era a soqquadro, non si e' recuperato nulla di utile in quella stanza. sicuramente gli avvocati prendevano nota sui fogli delle denunce che poi si sono dovuti ricostruire con appelli su internet. c'erano, dopo no. nell'immediatezza non andai a vedere quei fogli, ma non li abbiamo trovati dopo. [difese] D [Ligotti]: sull'episodio al quale ha assistito, ovvero il passaggio della volante si ricorda dei suoni? R: rumore di una sgommata. mi ricordo questo D: aveva un angolo di visuale ampio R: si ero davanti al portone potevo vedere tutta la via D: lei ha visto questa macchina per tutto il percorso di via cesare battisti R: me la ricordo in coda, poi autobus, poi ancora macchina D: dietro questa auto si era formata una piccola coda R: si D: le macchine che seguivano l'auto della polizia le ha viste? R: si D: qualora ci fosse stato un magnum della polizia lo avrebbe visto? R: io le dico quello che ho visto. un'auto della polizia. D: quindi non ha notato se nei confronti del magnum sono stati lanciati oggetti? R: ovviamente no D: lei ha avuto modo di conoscere i componenti di radio gap? R. alcuni si D: erano vicini a lei? R: non mi ricordo se erano al secondo o al primo piano. sicuramente ci siamo visti spesso D: lei ha detto di aver fatto un giro di perlustrazione. anche perche' ha detto che si e' sentito responsabile. gli altri occupanti dell'istituo erano a conoscenza del suo ruolo? R: no. non avevo nessun segno distintivo. con alcuni ho parlato di piu', ma ero uno dei tanti che passava a dare un occhio D: lei ricorda se dopo il passaggio di quest'auto ha avvisato gli avvocati R: ne abbiamo parlato ma non ho telefonato a nessuno. sicuramente se ne' parlato, sia in strada sia dentro D: qualcuno e' venuto appositamente nella stanza per avvisare avvocati? R: mi pare plausibile ma non ricordo D: la necessita' di chiamare gli avvocati perche' era passata una macchina della polizia qual era? R: eventuale tutela. c'era un contatto costante con gli avvocati per aggiornarsi. e' una cosa normale, non e' una cosa strana. qualsiasi cosa accadesse, ci si avvisava. D: e'mai venuto a conoscenza di black block che volevano entrare dentro? R: cosa intende per black block P: il teste sa bene di cosa stiamoparlando, risponda D: ripeto la domanda R: lo escludo nel modo piu' assoluto. ma il passaparola puo' creare informazioni non veritiere P: si ma le domande sulle voci avvocato... D: stavo cercando di arrivare al passo specifico: le risulta che il giorno 20 alle 13.40 si sia verificata la presenza dei black bloc che volevano entrare dentro al media center R: no D: lei conosce un certo Massimo che lavorava a radio gap? R: si D: anna curcio? R: no D[romanelli]: in relazione al reparto della polizia che ha visto, le chiedo un riferimento visivo. da destra o da sinistra guardando il cancello? R: da sinistra, da piazza merani D: ci ha detto che ha visto questo reparto. e' lo stesso che e' entrato alla pascoli? R: non saprei dirlo. ho visto un plotone inquadrato compatto. la mia percezione e' andare dentro, non guardare il plotone, per vedere che le persone entrassero prima di me, i banchi dietro la porta e questo gruppetto di poliziotti che presumo fosse lo stesso che cercava di aprire la porta. e poi abbiamo sentito che entravano da sopra. P: avvocato il teste ha esposto i fatti. D: che distanza cera tra lei e il reparto? R: mentre io chiudevo la porta a vetri o mentre chiudevo il cancello? R: mi dica lei R: al cancello mi pareva fossi a venit metri, quando ho chiuso il portone era anche a meno, era al cancello o poco prima D [Porciani]: come si mantiene lei? R: faccio l'informatico, come precario D: lei e' esperto in materia informatica, quando lei si trovava all'interno della struttura era lei che dirigevala comunicazione tra l'interno e R: dirigere non e' la parola esatta. io mi assicuravo che le macchine potessero uscire su internet atraverso il gateway che avevamo fatto noi. D: lei ha visto scontri di piazza oltre a questi di genova? R: in che senso? D: ha mai assistito a scontri tra polizia e manifestanti R tendenzialmente vado via quando ci sono gli scontri D[DiBugno]: e' certo che il cancello non fosse chiuso? R: si la catena era attaccata all'anta. D: faccio riferimento a un interrogatorio, riferendomi alla trascrizione, leggo una dichiarazione "Leggermente" in contrasto [legge] R: si ho ribadito che il cancello era aperto. D: vorrei concentrarmi sul lasso di tempo dal passaggio della volante, che colloca intorno alle 22, circa due ore prima dell'ingresso della polizia. lei ha descritto cosa accade in questolasso di tempo. lei ha fatto riferimentop con grande capacita' descrittiva ad alcune circostanze. si puo' dire, in sintesi, che vi era un'attesa altamente probabile dell'arrivo della polizia? R: io posso dirle la mia opinione P: ha gia' risposto a questa domanda: temevano un ritorno della polizia, dopo i fatti della giornata. D: la tensione era ingenerata dal passaggio della polizia o anche da altro? oltre alla birreria intendo? R: no c'era un susseguirsi di piccole provocazioni D: lei conosce Kovac? R: si ho interagito con lui per quanto riguarda le strutture logistiche della pascoli D: che ruolo aveva alla pascoli? R: nessuno. lui era una persona di riferimento per questioni logistiche piu' che organizzative. D: si puo' dire che avesse dei contatti esterni? R: presumo di si D: lei sapeva che il questore aveva telefonato al gsf e a kovac chiedendo chi c'era alla diaz? R: no D: lei esclude questa circostanza? R: si [la difesa chiede di mostrare un video dove si vede il teste] [il teste si riconosce, la difesa ci prova con domande, il pm le bolla come nocive] D[Corini]: qualche precisazione. se riassumo cosi' ho cpaito bene? esisteva un accesso controllato alla pascoli, mentre non alla diaz? R: si sostanzialmente si D: in particolare lei risulta l'affidatario della scuola. quindi non esagero se dico che lei aveva una responsabilita' verso quelle cose? R: si. formalmente era il gsf D: quindi era lei? R: era gestito collettivamente. in assenza della persona del gsf ho firmato io, ma la struttura era gestita collettivamente da gsf e altri D: mettiamo un primo paletto. questo accesso controllato avveniva per quanto riguarda i due piani medianti un tesserino verde? R: l'accesso ai piani superiori: al primo piano veniva garantito a tutti i tesserini in particolare gsf e medici, al piano due e tre tesserini verdi. un filtro differenziato D: c'era un'identificazione? R: si ma non in senso formale. garantiva accesso ad aree predisposte per un certo tipo di uso D: potevano accedere solo i titolari di questi pass? R: si era per limitare la confusione. anche il venerdi' e il sabato. non e' che c'erano forme di sicurezza privata, era fluida, si cercava di garantire questoaccesso perche' le strutture erano limitate. D: si ok mentre alla scuola pertini chiunque entrava, alla pascoli non accadeva la stessa cosa R: si D: passo indietro R: una precisazione: i pass non venivano consegnati attraverso un'identita'. D: ok. poi ci torneremo. facciamo un passo indietro, sarebbe utile accennare al racconto di questo episodio nella birreria di via trento. cosa le consta e da chi lha saputo R: e' un episodio che all'epoca non avevo ricordato nella sit. non mi ricordo chi, pero' ricordo che alcune persone ci chiamarono da dentro una birreria in via trento dicendo che la polizia li aveva bloccati li' dentro e non li lasciava uscire. D: hanno chiamato chi? R: a me. erano bloccati e i poliziotti non li facevano uscire. D: che orario si tratta? R: dopo la macchina e prima dell'irruzione. in quella fascia. mi ricordo che ci chiamarono e che io parlai con un avvocto e decidemmo di andare a vedere. D: chi era l'avvocato? R: non mi ricordo, non ho fissato i nomi. D: apprende di questa costrinzione, la colloca e chiede a un avvocato che cosa fare, e poi? R: ci siamo sentiti successivamente, che non venivano rilasciati, poi non ricordo come si conluse questo episodio. D: perche' lo ricorda come momento di tensione? R: perche' in generale pensare che in una birreria, poco distante dalla pascoli e la diaz, mi pareva una provocazione. D: e' stato letto come una provocazione R: si D: viene vissuto come provocazione anche il passaggio della macchina? R: si lho gia' spiegato D: volevo che il tribunale percepisse P: abbiamo percepito D: mi ritengo tranquillizzato. lei non sa dire quali erano gli avvocati presenti, pero' prima quando le e' stata chiesto circa l'impedimento della professione degli avvocati R: ricordo persone con la maglietta degli avvocati cui era impedito di fare il proprio lavoro D: mi puo' dire almeno che cosa di professionalmente garantito gli sarebbe stato impedito di fare? R: prestare assistenza legale a persone che apparivano in stato di fermo e di arresto, perche' circondate da poliziotti, trascinate o circondate se portate fuori nella barella. P: il teste puo' riferire circa i fatti, non su ingerenze professionali. il teste ha spiegato lungamente cio' che ha visto. D: torniamo al passaggio principale. lei ha detto che arriva la ps come una sorta di "carica lenta, progressiva" R: si non era di corsa, ma urlavano sembravano decisi D: per carica lei intende? R: intendevo un implotonamente che aveva un atteggiamento aggressivo, non scomposto. D: le persone presenti si stavano mettendo in salvo R: si avviene la reazioni di ritirarsi nelle scuole D: sulla chiusura del cancello ha gia' detto, non e' in grado di ricordare se fosse chiusa o no, ci puo' dire qualcosa delportone della diaz? R: non lho guardato D: ricorda nel momento del passaggio dell'autovettura, il lancio della bottiglia, ha visto anche qualcuno che metteva di traverso dei cassonetti? R: no D: c'era molta gente in strada? R. cinquanta piu' o meno non ricordo D: l'autobus, non era di linea, ma destinato a ricevere... R: era un autobus di linea, mi pareva ci fosse una fermata P: autobus tipo amt che faceva servizio ordinario? R: si si, pareva ordinario D: le chiedo questo perche' nel verbale di interrogatorio dice di non ricordare R: no no era un autobus, non un pullmann poi non so se ordinario, ad hoc, ecc. D: ha visto chi ha lanciato la bottiglia? R: no D: lei ha guardato la macchina della polizia, ricorda se c'era una donna? R: non ricordo D: ci fu qualcuno che cerco' di impedire il lancio della bottiglia? R: quando la macchina e' andata via... D: all'atto del lancio R: la percezione successiva, dopo che la macchina era andata via, cercammo di riportare la calma D: si io dico all'atto del lancio della bottiglia R: non mi ricordo D: come affidatario aveva accesso a tutti i locali, aveva un pass? R: c'erano le stanze dedicate ad alcuni servizi erano sempre aperte D: c'erano stanze inibite? R: si a me e ad altri D: no dico all'interno degli spazi affidati a lei, poteva accedere ovunque R: ovunque D: ricorda di avere mai notato la presenza di black bloc all'interno della scuola, non all'esterno R: se intende persone armate di spranghe no. [precisazione importante. se gli avvocati della difesa per blackblock intendono persone vestite di nero armate, e' altra cosa da persone vestite di nero tout court. ilteste lo segnala, le parti civili dovrebbero ricordarlo ad ogni udienza...] D: le chiedo se persone abbigliate in nero, con armi o atteggiamenti ostili, caschi R: no D: lei ha detto prima che inizialmente c'era un'infermeria, che verso la fine della settimana ha dovuto curare gente che non stava bene, conferma? R: si D: perche' non stava bene R: era ferita D: incidenti d'auto? R: no cariche della polizia D: e tra chi si e' fatto medicare ha visto soggetti vestiti di nero? R: si ho un sacco di amici che vestono di nero D: me ne rallegro, possiamo dire che l'infermeria era diventata un punto di cura anche dei traumatizzati degli scontri R: si per chiunque. si, qualunque fosse l'origine della sua ferita. D: mi avvio a conludere. quale affidatario, le chiederei e se serve le faccio vedere qualche particolare, premsso che era l'affidatario e di girare dove voleva, vorrei che spiegasse al tribunale la presenza di alcuni oggetti repertati ex post dai cc. ad esempio sono state rinvenute alcune catene di ferro all'interno del locale, chiedo di mostrale [mostrano foto] D: si ricorda di averle viste li'? R: no A: diamo per scontato che sia la sala stampa? R: mi fido del carabiniere che ha detto che quella e' la sala stampa A: senta avvocato, verifichi prima di mostrare un dato cosi' suggestivo e nocivo, c'e' anche la luce del sole, guardi meglio P: per favore parliamo con il tribunale D: riconosce queste catene? R: no D: lei sa, possiamo fare vedere la foto 35, ha mai visto questo specchietto con il manico blu? R: si, per cercare di abbagliare le forze dell'ordine. D: lo facevano anche i romani contro i cartaginesi R: eh ha funzionato. cmq non ero presente quando furono utilizzati D: altra foto. cosa ci faceva la granata lacrimogena nella mensa? R: mai vista D: foto 65. fino a che lei rimase affidatario, la scritta "l'unico terrorista e' lo stato". R: non c'era quando ero li' D: lei e' tornato in quei luoghi dopo? R: si ma non ho notato queste cose. D: lei e' rientrato nei locali senza ostacoli al suo accesso? R: si D: erano liberamente accessibili? R: si D: foto 80, spogliatoio della palestra R: non ci sono mai entrato nella palestra. D: ha visto persone con le maschere antigas nella pascoli? R: no D: le chiederei di ricordare, con le foto 90 e 91 se ricorda o riconosce come appartenente a qualcuno questa grande quantita' di indumenti e caschi. R: in particolare no. pero' la domenica quando c'e' stato da organizzare i treni per milano, da cui poi ognuno e' tornato al luogo d'origine, passava gente e lasciava li' le cose raccolte dai vari punti di accoglienza D: lei puo' dire al tribunale che queste cose non c'erano R: che io non le ho viste D: ha detto che all'arrivo della polizia, percependola come una minaccia, nel tentativo di mettersi in salvo entra nella pascoli e da' luogo a un'attivita' di barricata dell'ingresso R: inutile D: quindi si e' barricato? R: abbiamo provato a rallentare l'irruzione per tentare di parlamentare. D:alcune precisazioni. nel video precedente si vede una ragazza che piange. si ricorda come mai? R: io non lho notata D: sempre in quel video si sente una voce prima in lingua italiana e poi in inglese circa "lawyer", avvocati. come mai, visto che non c'era nessuno? R: se ero io che puo' tranquillamente essere mi era stata comunicata una qualche evenienza per le quali chiamavano gli avvocati a scanso d'equivoco. D: si ricorda per cosa? R: no D: lei dice che non era al corrente della telefonata tra kovac e questore A: nemmeno al pubblico ministero e' nota questa cosa. questa circostanza non e' emersa ne' durante le audizioni, ne' in commissione parlamentare. Kovac e' testimone del pubblico ministero P: altre domande? Il teste puo' andare A: il pm implora una pausa. P: riprendiamo alle tre. [...]
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