DROGA: CASTELLI POSSIBILE VOTARE DDL FINI IN LEGISLATURA
"La presenza del ministro alla Giustizia dimostra qual e' l'esito dell'uso della droga: carcere, la disperazione, le condanne. Non e' il caso che su 60 mila detenuti, circa un quarto, piu' o meno 17 mila, sono tossicodipendenti. Diventa sempre piu' necessario consolidare percorsi di recupero a partire dalle carceri". Lo ha detto il ministro alla Giustizia Roberto Castelli, intervenendo a Palermo all'apertura della quarta Conferenza nazionale sulle droghe, dove si e' augurarato che il ddl Fini "diventi al piu' presto legge. Dovremo farlo entro fine legislatura. C'e' poco tempo, ma ce la possiamo fare". Piu' di 6 mila detenuti sono cocainomani, segue l'eroina, il cannabis, gli psicofarmaci e l'alcool. Cifre che fanno dIre a Castelli che "non e' possibile affrontare nelle carceri questo problema esclusivameNte dal punto di vista punitivo. Chi entra del resto nel tunnel della droga e' costretto a delinquere e quindi ci sono una serie di reati che portano al carcere". Un problema, spiega Castelli, che si e' aggravato con l'approvazione della ex Cirielli, "o Cirielli - ironizza - non so bene se lo sia ridiventata", che prevede maggiore severita' con i recidivi: "e non c'e' piu' recidivo - sottolinea Castelli - di chi e' afflitto dalla droga". Ecco perche' per il ministro occorre trovare percorsi di recupero e di integrazione, strade alternative che favoriscano l'uscita da questo tunnel da parte di chi vi entra.
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