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[genova-g8] processo diaz - XV udienza - il finto infermiere e il giornalista
by supportolegale Wednesday, Dec. 07, 2005 at 5:51 PM mail:

oggi in udienza uno dgli attivisti presenti alal diaz scampato agli arresti confondendosi con il personale medico intervenuto al seguito della polizia e dopo il goliardico Enrico Fletzer, ex direttore di radio kappa centrale.

XV UDIENZA - PROCESSO DIAZ/PASCOLI

L'udienza non e' neanche cominciata e Corini e Mascia gia' fanno polemica sul
teste. Simpatici, non c'e' che dire. D'altronde ben si abbinano con i loro
clienti.

Cio' nonostante la retorica di MG, primo teste della giornata, conquista la
sala. Pure troppo se dobbiamo essere sinceri. Anche noi siamo convinti che i
fatti di quella notte valgano piu' di mille metafore.
MG e' nella palestra al piano terra quando arriva la polizia e vorrebbe
dialogare, appellando come imbecille un ragazzo che vede mettere di traverso una
panca contro il portone chiuso per barricarlo. Solo quando vede entrare la
polizia si rende conto che non ci sono margini di colloquio.
Si porta correndo al primo piano armato di spazzolino, pigiama e borsa del pc
con la telecamera, e appena arrivato si sdraia per terra insieme ad altri per
evidenziare la volonta' di non opporre resistenza.
Vede sopraggiungere uno, due, tre, svariati poliziotti in uniforme con la
cintura scura (ta-da, guess what, il VII nucleo di Roma) che massacrano le
persone avanti e indietro, con l'entusiasmo dei goleador [parola di MG]
A un certo punto, con di fronte gente in laghi di sangue sente un ufficiale
gridare tre volte basta. A quel punto vola solo qualche altro colpo tanto per
gradire e in un momento di assenza degli sbirri, MG riesce a filmare una
decina di secondi della scena.
Quando arrivano gli infermieri MG aiuta un ragazzo con una ferita alla testa a
uscire cercando di farsi passare per un infermiere. Continua a "cercare dei
segni di civilta' dopo la barbarie" ma non li trova, fino a che si ritrova in
strada e riesce a raggiungere la scuola Pascoli.
Alla fine dell'intervento di polizia torna alla scuola, cerca i suoi effetti
personali: trova lo zaino senza sbarre di metallo che poi scopre essere state
presentate come prove dell'aggressione in televisione dalla polizia italiana, ma
non trova la borsa con pc e telecamera. Dopo alcune settimane torna a genova e
la sua borsa gli viene restituita in quanto sequestrata, ma sebbene sul verbale
di sequestro sia segnata anche la cassetta con la registrazione degli eventi la
cassetta e' sparita. Che caso, ci viene da dire.

Notiamo che tra le parti civili si distingue l'avvocato Giannantoni per le
domande che sembrano fatte da Corini. Non si capisce se e' un terzino d'anticipo
o altre soluzioni piu' preoccupanti. Ci sentiamo di suggerire un minimo di
coordinamento in piu' per il futuro, giusto per non doverci preoccupare.
Le difese dopo aver mugugnato tutta la deposizione (essendo impossibilitate a
fare altro di piu' utile e costruttivo), nel controesame non riescono come al
solito a fare altro che qualche contestazione poco ragionevole o basata su
errori di traduzione, o al massimo qualche domanda tesa ad innervosire il teste.
Un po' di cinema serio lo fa l'avvocato Romanelli pr conto di Canterini
circa la foto di Fournier (l'ufficiale che "basta basta" che MG non aveva
riconosciuto all'epoca dei primi interrogatori). MG vedendola di nuovo dice di
non essere sicuro al 100%. Non si capsice bene dove Romanelli volesse andare a
parare cmq alla fine del controesame non e' particolarmente soddisfatto e cio'
non puo' che farci gioire.
Per il resto notiamo la comicita' spontanea dei difensori che passano circa 30
minuti a capire se la barricata sul portone fosse fatta con una panchina o con
alcune sedie e banchi. Come se questo ricordo diverso costituisse un reato di
qualche tipo. Sentiamo rumore di unghie sugli specchi. Ma nient'altro.

Il secondo teste e' il goliardico Enrico Fletzer, direttore all'epoca di radio
kappa centrale, e presente durante il raid al piano di radio gap e manifesto (il
secondo piano della scuola pascoli). In un vortice di parole espressioni
e pseudobattute, Fletzer descrive brevemente l'arrivo della polizia, il
pestaggio subito da parte di alcuni poliziotti nonostante la sua qualifica di
giornalista e l'evidente pettorina giallo fosforescente. Dobbiamo essere onesti
nel dire che dalla testimonianza di Fletzer si cava poco, se non qualche sorriso
che allieva la pesantezza di quello che e' successo quella notte.
Nonostante l'allegria, il littorio Corini, il difensore di farabutti Ligotti et
al, riescono come sempre a risultare adeguatamente pedanti e irritanti.
Peccato, a volte bisognerebbe sapere quando tacere per risultare un
filo piu' simpatici del solito. Si vede che non e' la loro specialita'.
Su questa nota,

a la prochaine







XV UDIENZA - PROCESSO DIAZ/PASCOLI

[D=difesa ; A=accusa ; P=tribunale ; C=parti civili/lese ; R=teste; I=imputati]

[Presidente: Barone; Giudici a Latere: De Lo Prete e Maggio]

P: [fa l'appello]
Luperi Giovanni e' contumace
Gratteri Francesco e' contumace
Caldarozzi Gilberto e' contumace
Ferri Filippo e' contumace
Ciccimarra Fabio e' contumace
Dominici Nando e' assente
Mortola Spartaco e' assente
Di Sarro Carlo e' assente
Mazzoni Massimo e' contumace
Cerchi Renzo e' contumace
Di Novi Davide e' contumace
Canterini Vincenzo e' contumace
Fournier Michelangelo e' contumace
Basili Fabrizio e' contumace
Tucci Ciro e' contumace
Lucaroni Carlo e' contumace
Zaccaria Emiliano e' contumace
Cenni Angelo e' contumace
Ledoti Fabrizio e' contumace
Stranieri Pietro e' contumace
Compagnone Vincenzo e' contumace
Nucera Massimo e' contumace
Panzieri Maurizio e' contumace
Troiani Pietro e' contumace
Burgio Michele e' contumace
Gava Salvatore e' contumace
Fabbrocini Alfredo e' contumace
Fazio Luigi e' contumace
Di Bernardini Massimiliano e' contumace

[ parti civili ]

[ responsabile civile ]

[ entre MG ]

P: deve impegnarsi con il mandato. e' un teste....
A: puro...
D: (Corini) puro lo vediamo dopo...
P: deve leggere il giuramento
R: [legge il giuramento IN ITALIANO!! :)]
R: [dice le proprie generalita']
A: Puo' dire al tribunale la vostra occupazione?
R: consigliere economico e ho una piccolo societa' di conoscienza, do lezione di
faccende economiche per aziende. I miei clienti sono grandi multinazionali per
le quali faccio simulazione di impresa. Inoltre sono membro di una ONG di
solidarieta' internazionale che si chiama Quinois e la cui sede e' a Bruxelles.
A: nel luglio 2001 lei era a genova?
R: si.
A: puo' dire per quali motivi?
R: certamente. era una questoine molto importante venire per me, perche' essendo
membro di una ONG e economista mi sento responsabile di discutere gli aspetti
qualitativi e quantitativi. Discutendo con i miei colleghi dell'ONG non ero
soddisfatto di parlare solo di quantita' cosi' mi e' stato indicato il forum
sociale a Genvoa.
A: quando e' ventuto qua aveva come riferimento qualche organizzazione?
R: no, non avevo contatti, ma mi hanno indicato il responsabile del forum
sociale.
A: sulla base delle informazioni che ha ricevuto ha avuto modo di avere come
riferimento il centro scolastico di via battisti?
D: (Di Bugno) domanda suggestiva. c'e' opposizione.
P: il testo puo' rispondere
R: si infatti sono arrivato la domenica sera con la Savena di Bruxelles e
cercavo un hotel. [...] Apparentemente tutti gli hotel erano al completo e pochi
erano aperti. Allora sono stato indirizzato verso gli organizzatori per trovare
un alloggio. All'inizio mi hanno indicato uno stadio che era piu' lontano, non
era il Carlini, ma la domenica sera era vuoto e lontano. Una persona in uno
stadio che ne poteva ospitare trentamila. Non mi fidavo da solo neanche per
lasciare una borsa. Cosi' sono tornato a parlare con gli organizzatori che mi
hanno parlato dello stadio Carlini dicendomi che veniva chiamato il centro di
disobbedienza civile. Siccome non sembravo disobbediente, voglio confermare che
io volevo solo partecipare ai fori sociali. Mi sono femrato e ho alloggiato in
questo stadio da domenica fino a giovedi. Ma erano previste delle manifestazioni
e quindi continuava ad arrivare gente per tutta la settimana, fino al momento
che lo stadio Carlini non era piu' vivibile, ci volevano 30 minuti per andare al
bagno. Cosi' sono tornato a trovare gli organizzatori per chiedere di un altro
posto dove alloggiare. Mi e' stato riferito che come rappresentante di Quinois e
dato che avevo una tessera stampa [...] in pratica ero accreditato con il badge
verde... allora potete dormire nella scuola Diaz di fronte.
A: quindi come organizzatori dobbiamo intendere che si e' rivolto a
organizzatori che erano nell'edificio di fronte?
R: Sono stato piu' volte in quegli uffici.
A: riprendiamo il racconto. Lei ha avuto indicazione che poteva dormire nella
scuola di fronte?
R: si
A: e cosi' ha fatto?
R: prima sono andato a vedere siccome volevo veder che fosse un posto decente.
Sono andato a vedere e ho pensato che era accettabile, cosi' ho lasciato il mio
sacco a pelo nel dormitorio in basso, giu'.
A: il sabato, del luglio 2001, lei e' andato a dormire in questo edificio,
giusto?
R: il sabato era un giorno particolare. il venerdi' avevo dormito come un re, il
forum sociale era terminato ed ero in un bar con della gente che avevo
inontrato... avevo bevuto una birra o due...
D: (Corini) presidente...
R: adesso vi spiego anche perche'... ho detto un attimo e' mezzanotte e vado a
dormire. Sono arrivato a mezzanotte meno cinque...
[...]
R: ero predisposto per andare a dormire.
A: ma non anticipiamo i tempi della sua deposizione. Il fatto che lei ha
riferito che a mezzanotte meno cinque si reca nell'edificio con l'intenzione di
andare a dormire
R: si
A: puo' descrivere che situazione trova all'ingresso dell'edificio al suo
arrivo?
R: ho trovato una situazione normale. persone che si apprestava a dormire. si
stavano mettendo il pigiama, si lavavano, erano nel saccoapelo, gente in
pigiama davanti al pc... cosa che mi pareva interessante perche' mi sono detto
di andare a vedere l'email.
A: lei aveva trovato un posto dove voleva dormire?
R: mi ero tenuto il posto che occupavo la notte precedente. Il saccoapelo e il
materasssino era tutto nel posto dlela notte precedente.
A: e dove ?
R: era all'ingresso, sulla sinistra ma non troppo, di fronte al calorifero.
Penso anche di aver identificato il posto su una foto che mi era stata mostrata.
A: chiederei al teste di segnare su una cartina il posto dove dormiva.
R: certo

[ MG segna ]

A: vorrei mostrare anche tre foto dello stesso locale, per chiedere se il MG si
orienta allo stesso modo. Tenendo presente che l'ingresso e' sulla sinistra
della foto.
R: il punto segnato come G. davanti al termosifone.
D: (Di Bugno) se possiamo vederlo sulla cartina...
P: l'abbiamo gia' visto ma lo riguardiamo.
R: si esatto.
A: torniamo alla foto 19. Lei ha fatto riferimento al punto G?
R: si. confermo.
A: era il luogo dove aveva posizionato i suoi bagagli.
R: si dal giorno prima. sono rimaste li' 24 ore senza muoversi.
A: se puo' andare avanti con il racconto... Stava dicendo che c'erano delle
persone al computer...
D: (Corini) se fosse possibile fare delle domande specifiche anziche' un
racconto fiume.
P: io preferirei sentire il racconto e poi fare domande specifiche. grazie.
R: c'erano due situazioni prima e dopo mezzanotte. Prima di mezzanotte sono
calmo, per no dire rilassato perche' la settimana e' stata molto stressante,
pericolosa e triste. Devo dire che ero shockato da quello che e' accaduto e non
ho capito ne' la distruzione della citta' ne' i lacrimogeni, quindi il
sentimento il sabato sera era uguale a essere contento perche' e' finito e
possiamo tornare a casa... non c'e' stato il peggio...
A: io la interrompo perche' non sia interrotto nel suo racconto. Cerchiamo di
limitarci agli avvenimenti. [...] Cosa ha fatto dopo aver visto queste persone
ai computer?
R: eravamo rilassati, mi sono cambiato e mi sono messo in pigiama e mi stavo
recando al bagno per lavarmi e c'era tanta gente. Quindi vado verso i computer
con la connessione a internet aspettando il mio turno. Gli altri erano nella
stessa tenuta. In quel momento qualcuno ha gridato "la polizia". Essendo cosi'
rilassato e non sentendomi colpevole mi sono recato verso la porta per vedere
cosa accadeva. Vedevo persone che era in panico e gli dicevo "non c'e' motivo,
dobbiamo parlamentare". Ho guardato dalla finestra e ho visto un grosso mucchio
di poliziotto antisommossa. Tanta polizia che effettivamente poteva essere
preoccupante... che poteva spaventare. Non era proporzionato con le persone che
hanno in mano lo spazzolino.
A: torni un attimo indietro per precisare un dettaglio. Appena sente questo
avviso si dirige verso la porta, e' corretto?
R: si
A: com'era la porta in quel momento?
R: la porta era chiusa per quel che mi ricordo.
A: quindi vede la porta chiusa...
P: porta si intende il portone?
R: si la porta di ingresso della scuola...
A: quella di legno?
R: si
A: quindi se era chiuso come puo' descrivere la scena?
R: di fianco al portone c'era una finestra da cui cercavo di guardare cosa
succedeva.
A: vorrei che mi descrivesse dove ha visto della polizia...
R: vedevo soltanto polizia, non posso dire a che distanza esatta.
A: davanti all'edificio c'e' un cortile e un cancello e una recinzione. La
polizia la vedeva quando era affacciato alla finestra.
R: secondo me erano gia' nel cortile, perche' altrimenti avrei visto il cortile.
io non ho visto il cortile, ho visto solo la polizia.
A: quindi ha visto la polizia nel cortile
R: suppongo di si
A: e cosa avete fatto quindi?
R: stavo descrivendo prima che ero molto rilassato. in questo momnto e' cambiato
tutto con un botto di adrenalina. Avevo sempre l'approccio al dialogo, ma da
qualche parte ci vuole piu' coraggio. Nello stesso tempo vedevo della gente che
non aveva lo stesso coraggio e che ha cominciato a bloccare la porta. Un ragazzo
piu' muscoloso di me che stava prendendo una panchina mettendola in obliquo
sulla porta. Per me era un imbecille. Allo stesso tempo pensando questo, una
signorina gli dice "quello che stai facendo e' stupido". Mi ricordo parlava
tedesco e che ho pensato che fosse la sua ragazza. Volevo dire la stessa cosa ma
non ne ho avuto il tempo. In quel momento la porta e' stata sfondata. Se devo
rispondere di nuovo alla domanda in che stato mi trovavo e' che sono passato da
rilassamento ad adrenalina a panico. Ma ero sempre nello stato che bisognava
rispondere... Potevo capire che ci fossero dei sospetti per quello che era
successo in citta' e quindi bisognava partecipare alla ricerca... Se fossi stato
arrestato avrei capito... Aspettavo di sentirmi dire: "siete in arresto".
Aspettavo che qualcuno mi dicesse qualcosa. Intanto vedevo che sfondavano la
porta fino a che ho capito all'ultimo momento che non c'era stato di arresto. Ho
visto la polizia, ho visto le persone correre da tutte le parti e ho cominciato
a correre pure io...
A: e dove?
R: all'inziio ho cominciato a correre come un pollo senza testa e poi ho capito
che dovevo allontanarmi. Ricordo che io sono in pigiama con lo spazzolino,
mentre davanti a me c'erano persone con caschi, protezioni e manganelli. Quindi
ho preso il primo cammino che mi e' venuto in mente e sono salito al piano
superiore, per fuggire. Mi riccordo che c'era un ostacolo per accedere al primo
piano di legno, perche' potevo anche tagliarmi passando... Mi sono reso conto
dopo che la scuola era in stato di ristrutturazione... COrro al primo piano
mentre altre due o tre sono dietro di me. Corro nel corridoio, ho delle finestre
sulla mia destra, e penso anche di saltare per scappare, ma vedo il cortile
davanti che e' a questo punto posso confermare era pieno di polizia. Sarebbe
stato stupido saltare dalla finestra e quindi mi sono fermato pensando che mi
avrebbero arrestato, che non c'era niente da fuggire.
Qualcuno all'inizio del corridoio chiede di buttarsi a terra, mostrate che non
c'e' resistenza. Il che era logico nella mia testa. E quindi l'ho trovata una
reazione intelligente. Mi sono buttato pancia a terra e ho disteso le braccia e
le gambe. Ero orientato verso l'inizio del corridoio dove c'erano le scale per
salire. E' successo qualcosa che e' il motivo per il quale sono qui oggi.
L'arbitrio totale. Anziche' considerare lo stato di segni fisici di
sottomissione nello stato di panico per mostrare che non volevamo resistere...
eravamo in pigiama... ho visto ufficiali di polizia attaccare con violenza la
prima persona del corridoio, e non solo un ufficiale, ma anche un secondo, poi
un terzo... Hanno cominciato a spostarsi sulla seconda persona che era per
terra, continuando a picchiare con la stessa intensita' e forse piu'. Li vedevo
venire verso di me picchiando le perosne una dopo l'altra. [...]
C'era sangue in giro e io dovevo pensare a proteggere la mia testa e meno
male... Come le immagini che ho appreso 40 ore dopo mostrano molto bene che io
ero in posizione di difesa per proteggere la testa. Le mie braccia non essendo
abbastanza lunghe ho protetto la testa e cosi' ho preso botte altrove, sempre
con la stessa violenza.
A: senta i colpi che ha ricevuto come venivano portati? con quali mezzi?
R: c'erano dei manganelli... non so come si chiamano... penso si possa dare un
colpo con il braccio ma non era solo il braccio ma era tutto il corpo che
spostava il peso... poi ci davano calci... io ho preso un calcio nei denti... A
un certo punto ho visto uno stivale sopra di me ed era per me la morte in faccia
perche' pensavo che mi avrebbe colpito e il suolo essendo di pietra mi si
sarebbe spaccata la testa. Invece ha colpito la porta e suppongo che cercasse
qualcuno. Per rispondere ci hanno colpito con manganelli e calci.
A: mentre vede la polizia che arriva verso di lei ha visto altri poliziotti
sopraggiungere?
R: in che senso? altre uniformi?
A: ha menzionato delle perosne che ha visto all'inizio del corridoio...
R: non erano tre persone era una sfilata no stop. Eravamo sdraiati... due
poliziotti a persona... non sono in grado di dire se erano due per persona o che
si spostavano rapidamente. Comunque erano piu' di tre, perche' vedevo molta
gente picchiata... tra otto e sedici...
A: i poliziotti quando e' arrivato a lei... lei era uno degli ultimi?
R: ero uno degli ultimi... forse c'erano una o due persone dopo di me... ma i
poliziotti continuavano a correre nei corridoi penso anche al secondo piano. La
loro determinazione e violenza aumentavano con la distanza.
A: quando pero' giungono i poliziotti nella sua posizione il loro compito e'
cessato ? la loro azione e' cessata?
R: no. non si sono fermati. sono tornati alla carica tornando dal secondo
piano... supponendo che tre o quattro che tornavano ma e' impossibile calcolare,
picchiavano di nuovo davanti... Sentivo urlare gente "per favore smettetela" e
anche io dicevo qualcosa di simile. E avevo sempre nella testa l'attesa per la
frase "lei e' in stato di fermo".
A: per essere piu' chiari. quando i poliziotti sono arrivati a voi poi si sono
fermati?
R: non si sono fermati. fisicamente hano continuato a picchiato. Non importava
quello che dicevamo.
A: le persone colpite sono state di nuovo colpite?
R: si. piu' volte.
A: anche a voi?
R: si. e sono passato dallo stato di ricevere colpi a uno stato di massacro.
Immaginatevi una macelleria e il suono che si puo' sentire. Aggiungete parole
come "pieta'" "per favore" "fermatevi" e io dicevo "perche'". E mi sono state
risposte ingiurie come se eravamo maiali.
A: cosa e' successo dopo?
R: l'idea di sopravvivenza era sempre l'idea che avevo in testa, ma la segna era
di sangue ovunque. Di fatto c'erano ancora persone picchiate come se non ci
fosse fine. A un certo punto non so quanto tempo dopo un poliziotto all'inizio
del corridoio ha detto "basta". E' stata come una finestra di speranza, perche'
da qualche parte c'era una persona che in italiano li fermava. Mi e' sembrato
strano perche' non si sono fermati. Hanno continuato a picchiare con intensita'
e piacere perche' era come se fosse un giocatore di calcio che ha fatto gol...
La persona che ha urlato basta lo ha detto una seconda e una terza volta. Si
sentiva che era determinato. Alla fien si sono fermati ma quasi come quando si
leva un gioco a un bambino contro la loro volonta'... cosi' volava qualche colpo
qua e la'.
A: la voglio riportare un attimo indietro. E' in grado di descrivere i
poliziotti che sono arrivati nel corridoio e quelli che hanno partecipato
all'azione che ha descritto. Che abbigliamento avevano?
R: per prima cosa quello che ho visto dalla finestra erano poliziotti
antisommossa... come robocop... completamente attrezzati. Non poliziotti di
strada.
A: un uniforme?
R: si. direi anche un uniforme specializzato. Come se fossero pronti ad essere
aggrediti. Dal primno piano io ho visto da un altro punto di vista. Ho visto lo
stivale in bocca... Vedevo uno stivale con il pantalone stretto all'inizio dello
stivale... Allo stesso tempo che era un uniforme scuro... Mi sono state fatte
vedere delle foto...
A: gliene mostriamo altre di foto ma cerchi di descrivere a parole prima....
R: irpeto un uniforme specializzate con i caschi scuri... gli stivali.. i
manganelli. Il viso era nasconto da un fazzoletto perche' a un certo punto mi
sono girato verso chi mi stava picchiando chiedendo perche' e vedevo che aveva
il visto coperto sotto il casco.
A: gli mostriamo delle foto. Intenderei fare vedere tutte le foto senza che il
teste dica nulla. poi le ripetiamo e il teste puo' indicare. Chiedo al
presidente.... Per stabilire un metodo...
D: (Romanelli) mi consenta. fare edere tutte le divise singolarmente, non con un
poliziotto che esce con una persona ferita.
P: certo le divise e non la polizia in azione.
A: e' un po' difficile. il teste deve limitarsi a focalizzare l'attenzione
sull'abbigliamento.
D: se si fa veedere le foto della polizia in azione. E' suggestivo indicare
quelle divise... [...]
A: (Cardona) presidente, mi scusi sono documenti fotografici che sono stati
diffusi in tutto il mondo. Ovviamente a noi non interessa che il teste deponga
sulla divisa.
P: il metodo e' vediamo le fotografie dove ci sono esclusivamente le divise.
Successivamente sara' il pm a dotarsi di foto di questo tipo. Se poi non ci sono
successivamente possiamo fare vedere altre foto.
A: presidente alcuni testi hanno deposto sulle foto in azione. non avevamo
capito che era stato adottato questo metodo. Cosa si intende per poliziotti in
azione? Vanno bene poliziotti fermi in una piazza? NOn volete vedere il sangue
insomma
D: (Corini) il sangue l'abbiamo gia' visto. vediamo delle prove. insomma

[ mostrano foto , la difesa ci prova, ma il presidente li rimbalza ]

A: si puo' accomodare.
R: la stile delle divise presentate prima e ultima foto e' quello giusto.
Chiaramente mi e' sembrato sulla prima foto la cintura bianca che per me e'
l'associazione che faccio nella mia testa con la polizia italiana. Ma quelli che
ho visto non avevano la cintura bianca. Io faccio arti marziali e per me la
cintura bianca ha un significato preciso di principiante, che mi avrebbe colpito
come immagine.
A: quindi le prime foto per la registrazione sono le foto 22 e 23. Faldone 25.

A: dopo che l'azione e' terminata cosa succede? Il poliziotto che ha gridato
basta e' in grado di descriverlo e di dire se aveva la stessa unniforme?
R: si aveva la stessa divisa ma si era levato il casco per farsi sentire o
perche' era il capo. Avendo tolto il casco sembrava piu' umano ma era la stessa
divisa.
A: ricorda le sembianze?
R: 35-45 anni. aveva i capelli attaccati a causa del casco, aveva la barba
sfatta, chiaro di carnagione... beh...
R: quando ho sentito basta per me significava luce, forse perche' ero in grado
di riaprire gli occhi e aspettavo la frase di spiegazione che era "siete in
arresto". stavo aspettando la civilta'. Dalla barbarie e il massacro...
P: vorrei che ... d'accordo quello che ha passato e' coinvolgente... qui
dobbiamo purtroppo rimanere sui fatti... senza le sensazioni... se puo' restare
sui fatti oggettivi, grazie.
R: in quel momento l'ufficiale ci chiede di avanzare e di mettere le mani dietro
la testa e in posizione bassa. Quindi camminavamo come le anatre per arrivare
con la schiena al muro. Avevo una borsa con me e che mi sono preso e portato
dove mi stavo andando a sedere. Importante perche' avevo il pc, effetti
personali, documenti e la telecamera. E mi e' sembrato che fosse utile per poter
documentare il tutto e far credere quello che dovevo raccontare. Mi sono seduto
al nr 2 o3 della scala. Di fronte a me c'era una signora giovane con i capelli
biondi in una pozza di sangue... sembrava incosciente. Di fianco a me c'era un
ragazzo con il viso coperto di sangue, i capelli lunghi stile gesu'. Ho messo
mano alla mia borsa perche' ho visto che la polizia si e' allontanata. Metto la
mano nella borsa e tiro fuori la telecamera, apro il visore e l'accendo. Solo
che stavo tremando, e' pesante ed ero shocckato. Sul mio lato sinistro filmo la
persona ferita e la polizia, circa dieci secondi. In quel momento...
A: quando e' tornato in possesso della telecamera? Lei ha detto che era andato
al primo piano...
R: ho preso la telecamera....
A: prima dell'intervento della polizia aveva lo spazzolino e la telecamera.
R: e' corretto. io ho fatto il gesto automatico a prendere la borsa piu'
importante. c'e' tutto il mio business.
A: quindi ce l'aveva per tutto il tempo....
R: si... perche' ho computer, passaporto.... e' giusto non l'ho mnenzionato...
e' stato tanto automatico che non posso vivere senza.
R: avevo questo sacco, lo recupero... avevo due borse... una borsa con me e
un'altra borsa ... uno zaino che e' rimasta al sacco a pelo.
[ usa i termini "sac ŕ man" e "sac ŕ dos"]
R: quando ho visto tornare i poliziotti ho messo la telecamera nella borsa. Mi
ricordo il mio vicino che mi chiedeva se volevo una sigaretta... mi ricordo che
sembrava un momento di civilizzazione... pensavo che siamo ancora vivi. Non l'ho
fumata perche' tremavo troppo.
A: lei ha ripreso per una decina di secondi la scena.
R: si l'ho filmato nello spirito di documentare quello che succedeva altrimenti
non ci avrebbero creduto
A: che condizioni di luce c'erano
R: doveva essere visibile perche' io non avevo una telecamera non adatta a
filmare di notte. Non so se fosse dall'esterno o se erano luci interne.
A: aveva cominciato a descrivere alcuni feriti.
R: io non sapevo come ero messo io. Il corpo crea delle sostanza che fanno in
modo che non me ne rendevo conto. Nessuna informazione ci era data e quindi
eravamo in una situazione arbitraria.
A: in quel corridoio ha visto persone ferite gravemente o che secondo lui erano
gravi?
[ caciara della difesa "non e' un medico" ]
R: ho visto questa giovane donna svenuta nel suo sangue... non si muoveva...
davanti a me c'era un ragazzo che perdeva sangue dalla testa e il sangue colava
a terra
A: qualcuno ha chiamato l'ambulanza o soccorso medico?
R: assolutamente no. poco tempo dopo il fatto che ci siamo seduti, sono arrivati
uno o due infermieri, per portare via la ragazza svenuta. Sapevo quindi che gli
ambulanzieri rappresentavano il mondo esterno che era molto importante perche'
significava sempre sopravvivenza e informazione su quello che succedeva. In quel
momento ho pensato che la prossima persona che sarebbe stata mandata
all'ambulanza era la persona di fianco a me. E in quel momento sono arrivati gli
infermieri. Io mi sono alzato e ho preso il braccio della persona e fare come se
lo stessi aiutando. Stavamo iniziando a uscire e ho pensato il mio sacco con la
camera. Allora sono tornato a prenderlo e sono tornato a tenere questa persona.
Siamo andati verso la scala e mi sono visto dall'esterno... Sembro un turista ho
pensato e non sarei mai passato. Allora ho lasciato l aborsa in cima alla scala.
Siamo scesi, la persona dell'ambulanza a destra e io a sinistra. Siamo usciti
dalla scala di fronte alla scala. Davanti a noi c'era una barriera di poliziotti
che si e' aperta. Io ho visto la strada con le ambulanze. La prima persona e'
stata messa sull'ambulanza e volevo entrare. La persona mi ha detto no, una
persona per volta, aspetti la prossima. La seconda mi ha detto che non ne avevo
bisogno, che non ero abbastanza ferito. Allora mi sono ritrovato per strada.
[...]

[ il pm gli contesta che quando si sono messi seduti aveva detto che non sapeva chi
era stato ]

R: allora io mi sono mosso verso gli organizzatori che si trovavano nel palazzo
di fronte....
A: ma lei sanguinava?
R: non tanto. dal labbro.
A: ma lei dall'ambulanza ha ricevuto un primo soccorso.
R: no. mi ha detto che non dovevo salire in ambulanza. Mi ha detot mettiti sta
garza sul labbro e andate. Ho trovato poi altre persone che mi ha dato delle
bende. Non so come mi sono trvoato li ma qualcuno mi ha guidato verso un pronto
soccorso improvvisato.
R: stavo cercando di capire che cosa stesse succedendo ma c'era crisi anche
nell'altra scuola... i pc per terra e la gente che urlava nella strada. Mi ero
salvato. E a un certo punto qualcuno mi ha detto: ma tu esci dall'altra scuola?
io ho risposto si e mi sono ritrovato molte persone intorno.
A: e' tornato nella scuola?
R: si. piu' ore dopo per riprendere le mie cose. il mio sacco a pelo, il
materasso... e sono tornato e non ho trovato la mia borsa quella con gli effetti
importante. [...] Le cose era disposte in modo diverso, si sentiva e si vedeva
che le persone erano state spaventate e non erano potute andare in bagno. Io
cercavo le mie cose nel punto di prima. Non c'erano le mie cose, lo zaino e
tutto il resto. Mentre sono andato su a cercare l'altra borsa ho trovato un po'
di cose mie in giro... Ho cercato di riassemblare quello che trovavo.
A: puo' precisare anche in seguito alle ricerche che ha fatto quali erano i suoi
effetti sia nel bagaglio a mano che in quello piu' pesante?
R: Sapevo esattamente quello che avevo con me. Nella borsa avevo: un pc, la
camera, il passaporto, il biglietto d'aereo, fazzolettini.
A: questa sacca con gli effetti personali la puo' descrivere?
R: era un trolley ma che si poteva trasformare in zainetto. ed e' morbido. [...]
A: mentre l'altro zaino?
R: avevo uno zaino grande che ho ritrovato non so piu' dove nella scuola. Avevo
vestiti, carta, e altre cose normali... Voglio precisare che ....
A: chiariamo che questo zaino lei l'ha ritrovato quando e' tornato a scuoal?
R: si. lo zaino blu si.
A: mentre l'altro no?
R: la borsa no.
A: quindi non ha ritrovato telecamera, pc, ecc.
R: no.
A: bene. l'ho interrotta continui.
R: lo zaino blu che ho riempito con quello che ho ritrovato... dovevo tornare a
genova per deporre, ho ripreso la mia borsa e mi sono reso conto che non aveva
la tenuta che la teneva in piedi... si piegava. Ho guardato perche' e ho
scoperto che le barre in metallo che aveva dentro non c'erano piu'. Ho riportato
questo elemento perche' alla tv ho visto le prove per l'irruzione e ho pensato
che fossero queste. Pero' non le avevo tirate fuori io.
A: io suo zaino aveva le barre metalliche quando l'ha lasciato?
R: cento per cento. L'ho portata qua. E ho portato anche un orologio che
indossavo allora e che si e' rotto quando mi sono protetto al primo piano.
L'ho ritrovato per terra fermo all'ora .... un attimoche controllo.
A: le sottopongo delle foto per chiedere se e' lo stesso orologio...
R: cmq mezzanotte e otto. e si', e' lo stesso orologio...
[...]
A: Lei e' rientrato in possesso della borsa?
R: successivamente quando sono tornato a genova ho ricevuto un documento che
diceva che la borsa era sotto sequestro. Era molto importante perche' c'era il
mio lavoro, il passaporto e la telecamera con le prove. Ero contento quando ho
saputo che era stata rinvenuta e registrata. E ho visto che hanno registrato il
rinvenimento di una cassetta video.
A: la telecamera era dotata di cassette?
R: si. sia perche' c'era, sia perche' loro mi hanno detto che hanno trovato una
cassetta.
A: aspetti la domanda, altrimenti la comprensione e' piu' difficile.
R: ok
A: la domanda e': lei ha avuto indietro gli effetti personali di cui sopra? si o
no?
R: no non ho recuperato tutto
A: non integralmente
A: la videocamera era dotata di cassette? si o no?
R: quando l'ho recuperata no.
A. ma ce l'aveva?
R: si
A: quante cassette avevate in quella borsa?
R: io penso che c'erano due cassette vuote e una cassetta dentro la telecamera.
A: bene.
R: mi interessava quella dentro la telecamera ed e' quella che non ho ritrovato
A: cosa mancava agli effetti personali?
R: era la cassetta che era gia' stata registrata nella telecamera.
A: era dentro?
R: si
A: e le altre due?
R: c'erano.
A: mancava solo quella cassetta?
R: si. assolutametne.
A: il resto le e' stato restituito?
R: si

A: un'altra domanda. Lei e' stato sottoposto a visite mediche per riscontrare le
lesioni?
R: si.
A: quando?
R: il 22 luglio sono andato a vedere un medico in un centro ospedaliero a
milano, prima di prendere l'aereo per tornare in belgio, per avere la prova
delle lesioni. Ho fatto un'altra visita il giorno dopo perche' la prima era
troppo breve e per me non era sufficiente.
A: si e' fatto refertare a milano.
R: il primoi a milano e il secondo a bruxelles.
A: avete la documentazione medica a riguardo?
R: ho un certificato medico di aggressione... si chiama cosi'...
A: se puo' in sintesi specificare quali lesioni ha subito ?
R: si. posso cominciare dall'alto. Avevo contusioni al braccio sinistro...
lesioni sul lato sinistro del corpo dalla testa all'alluce, come se non fosse
stato risparmiato un mm del corpo. Ho il documento del medico che avevo anche
lesioni al volto per il colpo con il piede. Ho una copia di tale dichiarazione e
ho un originale che e' nel dossier.
A: a me interessa solo che faccia riferimento, poi la produrremo. Esiste un
certificato medico
R: si

A: vorrei chiederle infine, di segnare in una cartina la posizione che occupava
al primo piano quando e' stato aggredito....
R: si.

[ segna di fronte all'aula magna ]

A: le vorrei mostrare delle foto. nr 52.
R: ero al posto H o I, non riesco a distinguere di fronte a una porta.
R: non sono sicuro se uno o l'altro.... una delle due cmq.
R: ho fatto il disegno di come avevo visto io che ho allegato a un dossier dove
ho segnato tutto. Avevo una porta
A: stavo in realta' mostrando al teste un'altra foto. Ha fatto riferimento a uno
schizzo della sua posizione.
R: si. penso di averlo ma c'e' anche nella pratica.
A: lo mostriamo al teste per vedere se lo riconosce
R: si . e' lui. Ho segnato la terza porta. per me il riferimento e' il mio
disegno. Ho anche segnato la traccia del piede sulla porta.
A: e' uno schizzo che non ha fatto durante una deposizione?
R: mi sembra di averlo mandato via fax dopo la deposizione.
A: e' uno schizzo suo spontaneo non e' uno schizzo che qualcuno le ha chiesto di
fare...
R: no. l'ho fatto per spiegarmi... non mi e' stato chiesto in modo specifico.
A: chiedo che venisse ammesso come produzione.

[...]

A: avrei terminato l'esame per quanto riguarda la produzione di fotografie.
Abbiamo un breve documento filmato per chiedere al teste se si riconosce o se
riconosce qualcosa di particolare.
P: puo' indicare quale?
A: (Cardona) rep. 054.69 dal min 00:42.
A: si riconosce ?
R: si sono io.
A: in quel momento e' un momento in cui e' tornato succcessivamente a cercare i
suoi efffetti?
R: si.
A: le faccio vedere un altro filmato. rep. 192.7 parte 01 dal min 3.00.
A: ti riconosci?
R: passo dietro questa persona all'inizio del filmato...
A: in questo momento e' la palestra
R: si
A: anche in questo momento e' dopo l'irruzione ?
R: ...
A: cosa stava facendo?
R: sono stato a farmi bendare il braccio e la polizia aveva lasciato il posto
con altre persone...
A: le avevo chiesto che cosa stava facendo in questo momento?
R: cerco il mio zaino blu e il resto...
A: grazie. non ho altre domande.

A: sempre in riferimento alla deposizione, vogliamo produrre il referto
dell'ospedale maggiore di milano e il referto rilasciato dal suo medico in
belgio.
R: quando ho fatto fare questi referti, ho filmato il mio corpo da un amico, non
per le ferite piu' gravi, ma per far vedere che sono stato picchiato dalla testa
ai piedi... se puo' interessare....
A: verra' interrogato da altre parti e potra' introdurre. non essendo in
possesso del pm e' meglio che sia la parte civile a introdurla.

P: parti civili

C: (Pastore) poche domande. vorrei introdurre questo filmato...
[ polemica della difesa ]
C: quando e' stato filmato ?
R: 40 ore dopo gli avvenimenti a bruxelles
C: a bruxelles?
R: si
C: da chi?
R: un amico della nostra organizzazione. [dice il nome e cognome]
C: ci puo' rispiegare in dettaglio il contenuto e quanto dura.
R: il film dura 3 minuti e meglio io speigo la posizione che avevo quando la
polizia mi ha picchiato.
[...]

[ la difesa si sente vociare. "come si dice frocio in francese, vediamo se lo
capisce?". noblesse oblige , avvocato Mascia, non c'e' che dire ]

D: (Corini e Romanelli) ci oopponiamo
P: perche' ?
D: abbiamo i referti...
P: nel caso di una perizia puo' essere utile.
D: ma allora possiamo introdurre qualsiasi cosa....
P: prego continui con il video

[ direi che il presidente se ne fotte della difesa ]

C: un'altra questione rispetto alle lesioni. Il mio assistito mi ha portato due
certificati chiedendogli di che si tratta anche perche sono in fiammingo.
R: e' un certificato della mia impossibilita' di lavorare per malattia dal 23
luglio al 5 agosto. Sono tornato perche' mi faceva male alla mano. Ho fatto una
radiografia ma ho avuto una prognosi fino al 12 agosto.
C: chiediamo l'acquisizione
P: tradotti in italiano...
C: ok. produco una copia e poi faremo la traduzione.
P: certo.
C: un ultimo punto. lei ha recuperato tutto?
R: quando mi hanno restituito tutto io ho chiesto perche' era "senza cassetta" e
mi e' stato detto che era sparita
C: da chi?
R: era una persona responsabile del sequestro.
C: perche' di questa restituzione e' stato redatto un verbale del quale chiedo
l'acquisizione, in cui c'e' anche la verbalizzazione della richiesta di MG.

[ la difesa : "non e' producibile un verbale". sottovoce. risposta sottovoce:
"come ve rode" ]

[...]

C: (Giannantoni) lei ha visto persone vestite di nero nella scuola? Persone che
si muovevano in gruppo che avevano un rapporto tra di loro?
R: io non ho visto che piccoli gruppi di tre o quattro persone. non ho visto
persone che potevano identificarsi come gruppi, al massimo partners... Posso
confermare perche' se l'avessi viste avrei iniziato un dialogo di fondo... e' la
mia missione.
C: ritornando al discorso dell'arrivo della polizia nella scuola, vorrei
chiederle se quella persona che lei ha descritto tentare di sprangare la porta
era singola oppure se si e' fatta una barricata piccola o grande davanti alla
porta?
R: io ho visto una panca circa 2 metri e mezzo. o un metro e cinquanta... era
una panchina.... non era una barricata... era un oggetto della scuola... era
messa tra la porta e il suolo
C: quanto ha resistito ?
R: tre colpi di piede. 4 o 5 secondi.
C: torniamo al momento in cui si trova sul corriodio, dove e' fuggito
proveniendo dal piano terra. al momento dell'arrivo della polizia, ha visto
persone completamente vestite di nero che cercavano di reagire o di opporsi alla
polizia?
R: no non ho visto alcuna resistenza. e non ho visto persone di nero, ricordo
che ero in pigiama.
C: qualcuno ha tentato di fuggire?
R: tutti hanno cercato di fuggirre.
C: intendevo, quando e' arrivata la polizia voi eravate sdraiati per terra? In
quel momento qualcuno ha tentato di fuggire?
R: non ho visto l'inizio del corriodio. io ho visto solo dove ero io e che le
perosne nel corriodio non cercavano di fuggire.
C: ho capito. lei ha detto che la sua intenzione era comunicare con le ffoo,
perche' lei e' un cittadino
R: si...
C: mi scusi la domanda sciocca. Nel momento in cui e' sopraggiungo il poliziotto
su di lei lei ha cercato di comunicare?
R: non era possibile provarci quando uno e sdraiato e riceve bastoni in faccia,
ho chiesto "perche?".
C: ho capito. mentre la polizia arrivava ha notato se c'era qualcuno del
personale che coordinasse?
R: la polizia?
C: si
R: io non ho visto una persona che coordinasse, ma la sfilata era talmente ben
organizzata che suppongo fosse coordinata. era un metodo industriale di
picchiare. ogni persona e ogni millimetro di persona erano picchaite. molto
efficace.
C: quanti agenti di polizia l'hanno percossa e in quante ondate?
R: per quanto mi ricordi, anche se e' difficile, 7-8 persone sdraiate, circa due
ps per persona, 10-15 poliziotti, tornati almeno tre volte.

[ l'avvocato Giannantoni sara' in combutta con la difesa ]

C: (Multedo) tra i poliziotti entrati c'erano persone in borghese?
R: i poliziotti che ho visto io indossavano la divisa.

C: (taddei) un paio di precisazioni. nel momento in cui la polizia e' entrata
lei e' stato perquisito? Sugli indumenti ecc?
R: no. ma non c'e' stata perquisizione, non ci sono state parole.... niente di
quello che uno si sarebbe aspettato.
[...]
C: le e' stato fatto presentte che poteva essere assistito?
R: no. assolutametne no.
C: quando lei e' entrato alla diaz, ricorda se le strutture della scuola erano
danneggiati, prima dell'ingresso della polizia?
R: no. non ho visto nulla. era tranquillo.

P: passiamo alle altre difese

[ il teste va in bagno ]

[...]
D: (Romanelli) lei ha detto che quando ha sentito urlare polizia e' andato
subito verso il portone per vedere cosa succedeva.
R: si
D: quindi lei ha visto cosa succedeva nella palestra in quel momento prima che
entrasse la polizia
R: si
D: lei ha visto delle persone che tentavano di sbarrare il portone? di fare
delle barricate?
R: io ho visto una persona che aveva appena messo... cioe' non l'ho visto
mettere fisicamente...
D: una sola persona che metteva una sola panchian?
R: si
D: e' sicuro?
R: si. perche' la seconda persona che era di fronte gli diceva che era stupido e
di levarla
D: gli contesto che nel verbale del 22 luglio del 2001 ha fatto questa
dichiarazione "nella sala qualche persona era nel panico e hanno messo alcuni
banchi e alcune sedie sulla porta".
R: no era una panchina.
[ e' un problema di traduzione probabilmente ]
D: quindi quello che ha dichiarato non era vero
[...]
D: lei ha dichiarato che e' arrivato questo responsabile che ha gridato
ripetutamente basta
R: si
D: togliendosi il casco
R: si
D: senza timore di essere riconosciuto
R: no
D: lei ha visto picchiare questo poliziotto?
R: e' una buona domanda, ma quando hanno picchiato avevano il casco. non posso
dire se avesse picchiato e poi si e' tolto il casco. con il casco non potevo
identificarli.
D: questa persona era li' o e' arrivata in un secondo momento?
R: secondo me e' arrivata in un secondo tempo, pero' siccome sono arrivati hanno
picchiato e poi sono tornati, poteva essere parte di queste persone che
tornavano verso le scale... non posso confermare quando esattamente sia arrivata
D: gli contesto che sempre in quel verbale del 22 luglio lui dichiara "gli
agenti comunque continuavano a colpire fino all'arrivo di un responsabile che ha
detto basta dopo essersi tolto il casco". da questa versione ...
C: (Passeggi) qual e' l'oggetto della contestazione
D: [spiega]
P: la differenza l'ha spiegata. mi pare che entrambe le dichiarazioni valgano.
D: la scuola era in ristrutturazione
R: si
D: come erano messe?
R: in verticale
D: lei e' salito sulle impalcature?
R: non erano impalcature... erano delle assi che limitavano l'accesso alle scale
D: ma lei e' apssato?
R: si
D: glielo dico per contestare [contesta la stessa cosa. ]
C: (Passeggi) e' il verbale?
D: scusate del 28 giugno
R: puo' ripetere la domanda
D: volevo solo capire come aveva fatto
R: io sono passato attraverso le assi dell'impalcatura e sono salito sulla
scala.
D: le sono state mostrate foto di poliziotti che erano entrati nella scuola?
R: no. non ho visto foto di poliziotti che entravano
D: non le hanno mostrato .... sicuro?
R: io ho visto foto di poliziotti all'esterno ma non nella scuola.
D: "presa visione dell'album fotografico del personale della polizai"
R: non sapevo che fossero presenti alla scuola.
D: c'e' scritto cosi.
R: devo correggere. ho visto delle foto che mi hanno detto essere dentro la
scuola ma non ero in grado di identificare al 100% le persone.
D: ha visto la foto del responsabile che ha detot "basta basta"
R: si ho visto una foto e mi e' stato chiesto se era questa persona?
D: e l'aveva riconosciuta?
A: (Zucca) vorrei che fosse chiaro che cosa voleva dire la difesa
D: la difesa decide da sola cosa vuole dire
A: la domanda mi pare essere: "le hanno fatto veder la foto di quello che lei
dice essere la persona che dice basta basta"

[ scaramucce ]
P: a questo punto la domanda la faccio io. le hanno fatto vedere la fotografia
di una persona indicato come responsabile dell'azione o le hanno mostrato piu'
foto chiedendole di riconoscere se c'era la persona.
R: sto cercando di ricordare. non sono sicruo al centor per cento ma mi pare di
aver visto piu' foto tra le quali uno assomigliava di piu', ma non ero cento per
cento sicuro sia per la struttura del viso che per l'eta'.
D: e' stato fatta vedere una foto ed e' stato detto al teste che la persona che
ha detto basta poteva essere quella rappresentata?
R: io non mi ricordo in questo momento di questo. ma devo supporre che ne ho
viste piu' di una. non mi pare normale averne vista una.
D: vi hanno indicato in particolare una foto?
P: se le e' stata indicata una foto come quella dell'ufficiale
R: non mi ricordo ma mi pare di no.
D: sempre a domanda del 28, non riesco a collegare la persona della foto 106 con
la persona che ha detto basta. chiedo di mostrare la foto 106 che rappresenta
guarda caso Fournier, la persona che dovrebbe essere quella ad aver detto basta
basta.
P: guardi la foto 106.
[ le foto della cresima... la polizia ha evidentemente collaborato a questa
indagine ]
R: mi ricordo di aver visto questa foto e di riconoscere la struttura del viso
del 106 ma non potrei confermare che quella persona sia effettivamente la
persona che dice basta.
P: dove si trova questa foto?
A: e' stato richiesto alla polizia di trasmettere un album del personale
impiegato. e' stato prodotto un elenco con una serie di foto che le
rappresentava, con la data.
A: e' prodotto.
P: faldone 25?
A: e' il 25 nell'elenco dle pm. nell'elenco del GUP non saprei.
D: vedendo questa foto 106, rappresentandolo un po' piu' anziano e con la barba
le sembra verosimile che sia quella persona.
R: per me la domanda.... averei bisognod i piu' sicurezza per confermarlo.
preferisco mantenere la posizione che potrebbe essere lui ma non sono in grado
di confermarlo al 100%.
D: ancora due domande. mi vuole ripetere cosa ricorda o come ricorda le divise e
il casco indossati?
R: era una divisa scura e non di polizia di strada. era una divisa di intervento
con protezione e stivali. in riferimento anche alle foto ho detto che sembrava
quella mostrata tranne la cintura bianca come ho detto prima, perche' io mi
ricordo delle cinture piu' scure.
D: piu' scura di cosa
R: che bianca
D: lui e' a conoscenza del fatto che sono entrati diversi reparti quella sera
con queste uniformi e anche altri poliziotti con divise diverse e addirittura
qualche poliziotto in borghese con la pettorina e il casco.
R: io ho sentito che ci sono diversi poliziotti che sono entrati. ma io non ho
visto diversi stili di divise.
D: eppure lui ha assistito a tutta l'operazione. siete entrato uscito e via
dicendo
R: io sono rientrato quando tutti erano usciti.
D: ma prima di uscire lei e' rimasto dentro... ha visto tutta la scena....
R: avrei voluto avere piu' visione di quando sono entrati, ma mi sono girato per
correre sul primo piano. quello che ho visto l'ho visto al primo piano. il mio
viso era per terra.
D. poi si e' alzato e ha accompagnato una persona ed essere uscito...
R: si
D: e malgrado tutto questo lei non ha visto altri poliziotti con altre divise?
R: non ho prestato attenzione.
D: non ha portato attenzione..... lei puo' escludere che siano entrati e abbiano
portato lesioni anche poliziotti con la cintura bianca....

[ la parte civile cerca di fare opposizione, ma il presidente rimbalza ]

R: non lo posso escludere per la parte in basso, ma lo posso escludere per
quelli che erano sul corridoio e quelli che ci hanno picchiato
D: quelli che hanno picchiato lei?
R: tutte le persone della linea.
D: e il colore del casco
R: ho dichiarato che era scuro. e vedendo i caschi blu ho detto scuro. non posso
dire blu o nero...
D: adesso ha detto di riconoscere quei caschi azzurri
R: per me c'era una impressione di totale oscurita'... non ho identificato blu o
nero, ma questo puo' essere perche c'era poca luce... non saprei...
D: ma quando ha visto questa scena la luce era spenta?
R: quando ho filmato alla fine della scena c'era abbastanza luce per filmare.
Prima c'era abbastanza luce per vedere sei persone
D: ma era accesa o spenta
R: poteva essere dall'esterno o all'interno.
D: quindi questo suo ricordo nasceva da un ambiente buio che veniva
dall'esterno.
R: non buio, scuro. vedevo a una distanza di sei persone ma non sono in grado di
dire se la luce era accesa o spenta.

D: (Ligotti) vorrei caprie una cosa. quando lei e' arrivato quella sera, il
portone di ingresso era aperto o chiuso, quello di legno.
R: cerco di ricordarmi. non ho dovuto bussare per cui era aperta o semiaperta.
D: lei quando ha sentito qualcuno che urlava "polizia" lei non ricorda se era
una persona che lo diceva in italiano o in straniero?
R: non ricordo
D: e quando lei ha sentito questa persona che gridava polizia mi pare che abbia
dichiarato di aver guardato da una finestra attigua
R: si
D: in quel momento la polizia lei l'ha vista nel cortile o fuori?
R: nel cortile.
D: lei ha ritenuto la presenza "provocatoria"
C: (Passeggi) e' una domanda che chiede un opinione
D: riformulo. ha notato una reazione a un comportamento che veniva giudicato
provocatorio
R: nessuna provocazione dall'interno
P: diceva dalla parte della polizia
R: al momento in cui ho guardato erano fermi o avanzavano piano. la visione
spaventava, ma non direi che c'era un'azione provocatrice. che era il motivo per
cui ero fiducioso di poter parlamentare.
D: io le contesto quello che ha dichiarato il 22 luglio "ho guardato quindi
dalla finestra e ho visto nell'entrata la polizia in assetto antisommossa e
questo mi e' parso provocatorio".
R: dicevo prima non c'erano gesti provocatori, ma la visione spaventava.
all'epoca devo aver detto cosi' collegandola a tutta la settimana. non c'erano
atti provocatori, ma la visione spaventava e si puo' dire che se una persona e'
spaventata e' provocata....
D: lei ha detto che dopo aver assistito alla scena di un ragazzo che piazzava
una panca dietro all'ingresso si e' avvicinato al portone per parlamentare
R: si
D: perche' non ha aperto il portone visto che la polizia era ferma nel cortile
R: perche' non ho avuto il tempo. l'avrei fatto. avrei forse dovuto ragionare
con questa persona, ma non ho avuto il tempo.
D: con chi doveva negoziare
R: con la persona che ha messo la panchina. lui ha messo la panchian e io e al
sua ragazza volevano levarla.
D: lei non si e' recato immediatamente in ospedale per farsi curare
R: no
D: e c'e' stato un motivo particolare?
R: mi hanno bendato quando sono uscito nella scuola di fronte. non ero in una
situazione di urgenza. peraltro c'era bisogna di denunciare i fatti, prima di
pensare alla mia salute. una volta fatta la denuncia si ha voglia di tornare a
casa, ma c'e' bisogno di prove, allora sono andato a milano a farmi visitare.
D: quindi mi pare di aver compreso chela sua esigenza primaria e' stata quella
di rendere dichiarazioni piuttosto che farsi curare.
R: le prime cure mi sono state portate e poi il dolore si sente arrivare dopo...
D: io voglio capire il fatto di portarsi in ospedale se ha ritenuto necessario
prima rendere dichiaraizoni o andare all'ospedale.
R: allora. all'inizio volevo andare all'ospedale per lasciare la scuola e volevo
andarci con l'ambulanza. ma l'infermiere mi ha detto che era grave a
sufficienza. ma cio' che era avvenuto era molto grave per me e dovevo parlarne
D: come contestazione ma per la successiva domanda. "non sono andato al pronto
soccorso perche' intendevo fare dichiarazioni sui fatti"
C: (Passeggi) quale e' la contestazione?
P: appunto.
D: lei conosce la differenza tra sedie, banchi e panchine ?
R: non erano sedie.
D: io voglio capire una cosa. lei decide che e' necessario rendere dichiarazioni
prima di farsi curare. quando va a dichiarare i fatti lei parla di piu' persone
che realizzano una barricata con banchi di scuola e sedie...
R: e' una questione di traduzione. non e' un banco di scuola ma una panca dove
ci si siede.
A: il difensore ha posto una domanda articolata. io non sono sicuro che il
traduttore abbia avuto il tempo di tradurre
D: il teste ha rinviato le cure mediche in ospedale, in quanto ha ritenuto
prioritario la necessita' di rendere le dichiarazioni spontanee sui fatti. in
queste dichiarazioni rese qualche ora dopo, ossia alle ore 12 del 22 luglio, il
teste nel raccontare i fatti accaduti ha fatto riferimento a piu' persone che
tentarono di bloccare il portone di ingresso con sedie e banchi. la mia domanda
e': il ricordo successivo che ha invece ridotto questo tentativo a una panchina
e' determinato da qualcosa di particolare.
P: la differenza tra la prima dichiarazione e quella attuale da cosa e'
generata?
R: io sapevo che potevo prenderlo con due mani e levarlo. dunque era uno solo
P: non e' questo il punto ...[...]
R: io confermo quello che sto dicendo adesso. non ho visto lapersona mettere la
panchina. l'ho vista di fianco. c'era una seconda persona di fronte, che stava
dicendo che era stupido. non erano piu' sedie e banchi.
A: se la domanda intende che la prima volta che il teste ha menzionato una sola
persona e una panchina e' oggi e' sbagliato
D: none' questa la domanda.
A: il teste ha reso tre volte dichiarazioni.
P: io non le conosco.
A: vorrei solo chiarire l'equivoco... la domanda e' stata come mai c'e' questa
differenza tra allora e oggi. si omette di dire che ci sono state dichiarazioni
differenti.
P: credo che abbiamo superato il tutto.
D: rimane la contestazione. [mena ancora il torrone]
R: sono passati 4 anni. forse e' piu' corretto il ricordo di oggi.
A: si riduce il teste a pensare che la differenza sta solo in queste due
posizioni.
D: faccia un'opposizione.
A: mi oppongo a una domanda che fa intendere al teste di aver corretto quella
dichiarazione solo oggi
[ bagarre ]
P: [riassume]
R: [rispiega per l'ennesima volta]
D: prendiamo atto che il teste non risponde alla domdanda.
P: il teste risponde cosi'.
[ bordello tra romanelli e zucca ]
P: il teste ha risposto. le parti stiano zitte. le valutazioni si fanno in sede
di discussione. punto.

D: (Usai) lei si e' portato alla finestra e cosa ha visto ?
R: un gruppo di ufficiali di polizia con le divise davanti alla scuola
D: nella via o nel cortile?
R: ho dovuto pensare a questa domanda. ho risposto che siccome non ho visto il
corridoio suppongo che fossero nel cortile. io non ho visto altro che polizia
dalla finestra.
D: e prima di questa affermazione "polizia" lei non ha sentito nulla della
presenza della polizia
R: no
D: non ha sentito rumori?
R: no.
D: lei ha sentito polizia e chiudere il portone?
R: non di chiudere il portone. solo polizia.
[...]
R: io ho visto una persona di fianco alla panchina ma non l0ho visto mettere la
panchina.
D: ha visto un blindato della polizia entrare nel cortile ?
R: credo che fosse gia' li'... era statico... venivano piano.
D: e' al corrente se il cancello esterno della scuola era stato chiuso con una
catena?
R: non lo so.
D: ultima domanda. lei ha riferito che il portone era stato chiuso e c'era
soltanto questa panchina, sedia, quello che vuole, e che la polizia e' entrata
immediatametne
R: si
D: non c'e' stato nessun avvertimento
R: no.
D: non c'e' stato avvertimento
R: no. nessun avvertimento.
D: le contesto che nella SIT del 16 agosto lei dichiara "preciso che avevo
sentito la polizia battere con forza sulla porta"
R: hanno sfondato la porta. tre colpi di piede.
D: le leggo quello che lei ha dichiarato
P: l'ha gia' letto
D: battere contro la porta e sfondare e' diverso
P: il teste ha gia' parlato e il fatto e' acquisito.

D: (Di Bugno) e' arrivato il venerdi'
R: non sono sicuro del giovedi'. il venerdi' sono sicuro.
D: lei ven notte ha dormito alla diaz.
R: si
D: si ricorda a che ora si e' ritirato?
R: no. non mi ricordo.
D: era tardi, presto?
R: non saprei.
D: si ricorda se il portone venne chiuso dopo che e' rientrato?
R: no. non mi ricordo.
D: senta quando e' rientrato il ven si ricorda se c'erano persone nella strada?
in mezzo al cortile? o non c'era nessuno?
R: penso ci fossero persone all'esterno...
D: dove e' stato il venerdi' notte? Nello stesso posto?
R: stesso posto.
D: nella palestra?
R: si
D: sempre nella stessa posizione?
R. si. avevo prenotato.
D: aveva lasciato le sue cose?
R: si
D: se fosse possibile mostrare la pianta della palestra. Lei ha notato..... lei
era addossato nella parete.
R: si parla della notte di venerdi'.
R: dormo di fronte a un termosifone.
D: ha notato di fianco alla sua posizione due porte che davano sul retro della
scuola? Magari mostriamo la foto della palestra dal portone. Dov'eravate
R: sulla sinistra.
D: c'e' un termosifone
R: ce n'era un altro piu' lontano
D: ha notato queste due porte.
R: le ho viste troppo dopo, ma quella sera io mi sono messo vicino al termoifone
per evitare correnti d'aria.
D: solo se venerdi sera ha notato le porte
R: non vi ho fatto caso
D: passiamo alla sera del sabato.
R: si
D: mi pare di aver capito che lei torna alle 23.55
R: si
D: lei quando torna vede gente nella strada?
R: la strada era deserta
D: il cortile?
R: o vuota o poche persone. non c'era confusione.
D: quindi tutte le persone erano gia' nella scuola.
R: si. puo' darsi 2 o 3 persone all'esterno...
D: lei aveva avuto di conoscere la sera prima o il sabato qualcuno che era li'
nella scuola insieme a lei
R: avevo conosciuto al bar prima di arrivare a scuola due signore arrivato dal
belgio che fanno teatro e abbiamo parlato di teatro.
D: erano nella scuola?
R: si. ma sono rientrate dopo di me
D: quando rientra ha sentito parlare di un episodio che era avvenutoqualche ora
prima?
R: no.
D: prima mi faccia dire l'episodio....
P: mi pare che abbia risposto
D: finisco. un episodio di cui sarebbe stata protagonista la polizia che sarbbe
passata davanti alla scuola e che ha suscitato una reazione
R: non mi hanno parlato di nulla
D: ha sentito o qualcuno le ha detto circa far dormire le persone tutte alla
diaz o tutte all apascoli.
R: c'era posto per tutti.
D: quando lei e' arrivato sentiva un rumore di elicottero?
R: non che mi ricordi.
D: vorrei mostrare al teste il video 234 parte uno. la visione e' tesa a
chiedere al teste se poi rivedendo la scena se e' un ricordo che ha o no...

[ il solito video ]

D: si puo' tradurre...
A: (Cardona) mi opporrei... il video non si capisce che cosa serve a vedere....
il commento di chi sta facendo la ripresa non riesco a capire che pertinenza
abbia
P: l'unico che puo' illustrare questa situazione e' il teste. se la riconosce e'
bene
R: non riconosco nulla
D: neanche i luoghi....
R: bah....
D: lei e' stato alla pascoli?
R: si
D: nel video si vede perfettamente la pascoli...
P: tanto perfettamente no. il teste ha gia' detto
[ e' stizzito ]
D: riconosce la pascoli?
R: e' possibile
[ facciamo notare che e' un angolo di muro della pascoli. pieta' ]
D: perche' e' andato alla pascoli?
R: per me era una delle scuole degli organizzatori dei forum. sono andato a
trovarli per i programmi degli avvenimenti. sono andato per trovare alloggio, e
per discutere delle persone con le quali volevo avere un incontro. infine per
farmi curare.
D: l'indicazione su dove passare la notte le e' stata data alla pascoli?
R: si.
D: con chi ha parlato si ricorda?
R: in questo momento non ricordo i nomi ma mi ricordo i visi...
D: si ricorda di aver parlato con i responsabili....
R: era una persona che accompagnava susan george. Ho partecipato al forum
sapevo chi andava dove...
D: senta. lei ha detto che quando e' arrivata la polizia ha avuto questa
reazione di allontanarsi e andare al piano superiore.
R: si
D: nemmeno in quell'occasoine ha notato le due porte
R: non ho fatto attenzione in quel momento
D: nessuno che lei abbia visto e' andato verso queste porte...
R: non ho visto nessuno. correvamo... come dei polli senza testa. hopreso per
reazione la destra...
D: e' possibile che altri oggetti siano stati posti di fronte al portone
R: tutto e' possibile.... e' una domanda strana...
D. avete avuto la visione fino all'arrivo?
R: all'interno della sala non c'era niente quando sono arrivato...
P: credo l'avvocato intendesse dire che dopo la panchina siano strati messi
altri oggetti dopo la sua visione.
[ un po' di confusione ]
D: [ripete]
R: non c'era altro davanti a questa porta.
D: ha continuato a guardare la porta fino a che la polizia e' entrata?
R: si

D: (Corini) due velocissime in chiusura. vado all'episodio finale delle patite
lesioni. Puo' indicare al tribunale, se lo ricorda quanto tempo e' trascorso tra
l'arrivo del responsabile che dice basta e i primi soccorsi medici.
R: due o tre minuti al massimo.
D: quindi diciamo praticamente in simultanea la cessazione.
R: molto vicini.
D: all'epoca e' una contestazione sulla datazione del tempo, nel verbale del 22
luglio dice "un minuto dopo"...
R: [ fa gesti molto eloquenti ]
D: la seconda cosa. si ricorda chi fu il soggetto, ragazzo o ragazza che venne
da questi primi soccorritori portato via...
R: una ragazza giovane svenuta nel suo sangue.
D: e' stata quella ragazza ferita alla testa che aveva perso conoscenza?
R: si.
D: nel frattempo nella stessa soluzione temporale e' arrivato altro personale
per portare un secondo ferito.
R: penso che fosse una sola persona.
D: un ragazzo o una ragazza?
R: un uomo.

P: licenziamo il teste e facciamo una pausa.

[ esce MG ]

[ entra EF ]

R: [fa il giuramento e dice le sue generalita']

A: (Cardona) vorrei che lei indicasse al tribunale se era presente alla tre
giorni delle manifestazioni contro il g8 del luglio del 2001.
R: ero presente a genova fin dal lunedi'. avevo fatto richiesta
dell'accreditamento come giornalista pubblicista. poi c'erano stati dei problemi
risolti dalla magistratura.
A: lei che lavoro fa?
R: giornalista pubblicista per varie testate. all'epoca ero direttore di radio
kappa centrale e pubblicavo articoli per varie testate straniere.
A: puo' spiegare meglio il termine accreditamento.
R: ho fatto richiesta. ma come corrispondente radiofonico non ee' stato
autorizzato. mi sono dovuto inventare un altro ruolo, il corrispondente dalle
piazze e dai dibattiti.
A: la sede dove svolgeva questo ruolo era all'istituto pascoli?
R: si
A: in quella sede erano presenti altre attivita'? Era deputata a ospitare
organizzazioni simili alle quali lei collaborava?
R: era un posto polivalente, era la sede del GSF, lo studio degli avvocati,
infermeria, e la sede degli studi di alcuni giornali di carta stampata,
manifesto, carta, liberazione, radio sherwood e la sede di radio gap. una stanza
attrezzzata per le interviste e una per la diretta. Era connessa con emittenti
che trasmettevano in varie citta', genova, roma, bologna e mi pare anche
cosenza. POi piu' c'era indymedia una agenzia di informazione indipendente
internazionale.
[...]
R: l'istituto era contraddistinto da varie scritte che dicevano studio legale o
sufficio e in ogni stanza c'era un cartello con scritto: "redazione manifesto" o
altro.
A: lei ricorda la serata del 21 luglio dalle prime ore della sera in avanti?
R: diciamo che ho seguito la radiocronaca della manifestazione nel pomeriggio.
sono tornato sul tardi alla redazione della radio
A: a che ore?
R. alle 22 circa. ci e' stato anche chiesto di portare da mangiare. abbiamo
portato delle pizze poco prima dell'assalto della polizia nella scuola di
fronte. diciamo che la cena e' stata un po' interrotta.
A: a che ore e' tornato?
R: circa alle 23.30....
A: lei ha parlato di una cena interrotta. vorrei sapere se si ricorda dei
particolari dell'interruzione.
R: c'era una marea umana di polizia e cc. c'era una carica impressionante,
vedere quelle scene ricordava una dittatura
A: lei ha avuto paura?
R: si ho avuto moltissima paura
A: si e' affacciato?
R. si. e si sentivano urla dalla scuola di fronte
A: da dove provenivano le scuole?
R: dalla scuola di fronte. nella nostra scuola c'era preoccupazione.
A: dalla finestra lei puo' descrivere la scena? c'era ffoo? c'erano divise?
R: sembrava tutto un po' a cuneo con la rottura di cancelli...
A: che cancelli?
R: erano gia' praticamente nel cortile della scuola, hanno sfondato la porta e
sono entrati
A: lei ha notato le fasi antecendenti al momento dell'ingresso della polizia nel
cortile?
R: e' stato tutto molto rapido.... [...]
A: mi scusi non andiamo troppo di fretta. non si ricorda di aver visto la
rottura del cancello?
R. non mi ricordo precisamente
A: ha notato ffoo nel cortiel?
R: si
A: ricorda lo sfondamneto del portone?
R. si
A: ha notato se nei confronti delle ffoo erano lanciati oggetti?
R. no assolutamente no
A: ricorda quale era la stiuazione delle luci ?
R: mi sembravano accese ma non ricordo esattamente.
A: le urla di cui ha parlato a quale momento le puo' riferire?
R: a subito dopo l'ingresso delle ffoo.
A: e lei cosa ha fatto dopo?
R: ho cercato di fare le foto ma c'era poca luce e la macchina non era adeguata
e sono venute molto sfocate
A: lei era dentro radio gap?
R: si
A: e che reazione ha avuto?
R: ho avuto una reazione individuale. [...] avevo la pettorina e tutto
[...] ricordo che e' stata ascoltata da circa un milione e mezzo di persone...
e' stato un grande successo... Io sono andato verso la redazione di manifesto
carta ecc.
A: un'altra aula
R: parte iniziale dello stesso piano
A: e cosa e' successo?
R: sono arrivati dei poliziotti con una divisa blu scura a cui ho cercato di
spiegare che era la redazione e che ero in grado di mettermi in contatto con il
sindacato dei giornalisti e con il presidente dell'ordine dei giornalisti di
genova. E sono stato aggredito. nel frattempo ho fatto in tempo a telefonare a
dei deputati e di aver cercato l'ass. alle politiche sociali di venezia.
A: e' stato aggredito in che senso?
R: gli agenti erano concitati. io ho cercato di spiegare queste cose e loro si
sono inalberati e mi hanno picchiato con i manganelli.
A: ma lei aveva una telefonata in corso?
R. si
A: con chi?
R: con attiliio lulli.
[...]
R: la cosa che mi ha colpito e' che sono stato scaraventato a terra lanciandomi
una panca e gridandomi: "voi avete distrutto genova". mi hanno dato
l'impressione di essere un po' sprovveduti molto nervosi... quelli che ho visto
io...
A: nel frattempo che cosa e' successo? e' riuscito a comunicare con attilio
lulli?
R: io sono rimasto tramortito, il cell era staccato... ero per terra con la
panca sopra... ho pensato che il cellulare potesse essere una fonte di salvezza.
[...] mi e' passato per la testa di tenere le porte di quest'aula spalancate e
cerchi di capire cosa sta succedendo.
A: lei prima di questa situazione ha detto che era un giornalista accreditato?
R: si
A: aveva dei segni distintivi?
R: una casacca gialla molto molto visibile, un badge del g8 originale in fronte,
al collo
A: un cartellino?
R: si.
A: quindi era prescritto che voi teneste questo abbigliamento per essere
riconosciuti
R: si infatti io durante le manifestazioni ero quasi sempre dalla parte delle
ffoo
A: e lo aveva anche quella sera?
R.s i
A: dopo questa aggressione che cosa e' successo
R: sono tornati gli stessi che mi hanno picchiato e buttato a terra. [...]
quando ho visto che la situazione si era un po' calmata... vedevo degli agenti
fra cui una donna un po' piu' tranquilli che avevano avuto a che fare con la
redazione di radiogap che avevano una diretta in quel momento. Sono andato al
piano di sopra dove c'era indymedia, c'erano delle persone che era stata
obbligata a stendersi per terra e la polizia stava andando via
A: dove erano queste persone?
R: in un'aula.
A: lei si e' accorto se gli altri occupanti della scuola appartennenti ad altri
gruppi in che rapporto erano con le ffoo?
R: per quanto riguarda la radio i redattori e le redattrici sono rimasti nella
stanza dove hanno fatto la trasmissione. le ffoo sono entrate negli studi dopo
aver annunciato di essere in diretta. poi ho visto che se ne stavano andando
A: oltre alle persone che si stavano rialzando al piano di indymedia, ha visto
altre persone che dovevano fare la stessa cosa.
R: al nostro piano c'eravamo solo noi di radio gap, sopra c'era solo indymedia,
poi c'erano degli infermieri.... infatti poi sono andato all'ammezzzato dove mi
hanno dato del paracetamolo per le lesioni. [...]
La cosa che mi ha impressionato che poi hanno telefonato i consolati alla
ricerca dei loro connazionali.
Lei ha avuto modo di passare anche al primo piano dove c'era il GLF?
R: si scendendo alla conferenza stampa
A: ha notato le attrezzature?
R: sotto c'era una sala computer e una infermieria. [...]
[...]
A: saprebbe descrivere le uniformi?
R: non erano mascherati, avevano un manganello normale non tonfa, avevano un
completo scuro compresa la cintura.

A: le mostraimo delle foto.

[...]
R: durante i fatti citati la visiera era alzata.... [...]
R: dietro i caschi avevano un copricollo......
A: simili a questi?
R: si...
[ ce l'hanno entrambni i caschi ]
R: il manganello era questo... non un tonfa...
A: foto b16.
[...]
A: lei ha notato persone che indossavano questo capo di abbigliamento?
R: quelli dei corridoi che ho visto che erano stati nella redazione avevano
qualcosa di simile, mentre da me avevano una divisa e basta...
[...]
A: un'ultima foto, la b1. se ha visto persone anche con questa uniforme....
R: [ci pensa] io me la ricordo scura pero' tipo giacca non camicia.... un
indumento piu' pesante...
A: e la b2?
R: i pantaloni non so, la giacca e' piu' simile. non avevano la maschera antigas
ma avevano un fazzoletto.
A: la giacca era imbottita?
R: sembrava pesante non saprei dire se era imbottita o meno....

A: lei e' rimasto presso l'istituto pascoli? in quella serata? Anche
successivamente?
R: praticamente la notte e' stata abbastanza convulsa perche' arrivavano persone
che chiedevano ospitalita'... poi io dicevo mandiamoli via che dobbiamo
lavorare... poi di solito dormivo altrove... ma non l'ho raggiunta
A: e' entrato nell'altra scuola?
R: si, c'era con me il direttore del mattino di napoli. all'inizio non passava
nessuno... poi lo schieramento dei cc ci ha lasciato passare e siamo entrati. e
c'erano enormi pozze di sangue... l'ho girato tutto e ci sono stato una
mezz'ora.
A: le vorrei far vedere un filmato breve e vorrei chiedere se si riconosce. Il
filmato e' il 164.169 dal min 11.39.

[ filmato delle scene furoi dalle scuole ]

R: certo sono io. c'e' stata anche un'intervista con chartroux di rai tre.
A: senta mi scusi... si puo' sedere grazie... lei ha riportato lesioni da questa
aggressione?
R: questa notte e' stata letteralmente sui cartoni e la mattina sono andato mi
pare al san martino dove c'era l'on. mirko tremaglia, che non ha degnato i
giornalisti feriti li' e mi sono fatto visitare... c'era un clima di tensione e
mi hanno visitato velocemente... il primo accertamento ... avrete il referto
agli atti... ne ho fatto uno successivamente alla testa in uno studio di
grosseto...
A: io ho terminato


C: (Sabattini) lei prima ha descritto i luoghi in cui si trovava. a me interessa
in particolare la descrizione del primo locale all'entrata.
R: all'ingresso c'era un'infinita' di cartelli e c'era un ufficio accrediti per
salire sia sopra che al piano terra. bisognava essere giornalisti o operatori
della comunicazione. c'era anche una sala computer di accesso libero per gli
accreditati.
C: quando dice accreditati intende una forma di accredito all'interno del
palazzo
R: mi pare ci fossero diversi pass, ... non ricordo bene... mi ricordoche dal g8
sono finito li', mi hanno detto che ero di radio kappa centrale e mi hanno dato
questo pass di caronte.
C. per quanto riguarda il primo piano. come erano contrassegnate queste stanze
R: c'erano scritto sulle porte che descrivevano le stanze. [...]
[...]
R: radio gap, global audio project , nasce dalla rete di varie emittenti usando
anche internet con la possibilita' di scaricare gratuiti programmi. [...]
C: ma lei ricorda se ci furono dei danni in quella stanza.
R: c'erano dei computer rovesciati... [...]
C: prima dell'irruzione erano a posto?
R: si
C: e dopo?
R: erano rovesciati. diciamo che quella saletta era un po' in dismissione. nella
saletta di carta venivano battuti degli articoli... pero' diciamo che funzionava
fino alla giornata della manifestazione... poi se ne andarono tutti eravamo
rimasti noi per salvaguardare gli impianti.
C: per il piano di indymedia. lei ci e' andato dopo?
[...]
C: lei quel giorno quando e' arrivato prima della cena?
R: e' successo cosi', in sostanza... io avevo cambiato tipologia di
riferimento... io volevo seguire il g8... io ho fatto un giro all'interno dato
che alla fine mi avevano dato il pass. e' stata una visita lampo. ho preso un
passaggio all'interno con un pullmino... ci hanno portato a vari posti di
blocco. ho chiesto all'autista di lasciarmi alla piazza da cui partiva il corteo
del pomeriggio. io avevo vestiti e tutto volevo partire che mi era anche nato un
bimbo... [...]
ho seguito la manifestazione.... non so se conta
C: mi interessava sapere a che ore ha raggiunto la scuola?
R: alle 13. poi sono andato alle manifestazioni.
C: e quando torna?
R: otto di sera, nove... dopo questa manifestazione... sono andato di corsa per
tutta genova... sono tornato alla scuola sul tardi...
C: c'era luce o no?
R: era quasi buio... abbiamo fatto una pausa e poi...
C: c'e' l'episodio della cena.

[...]

C: (tartarini) lei durante la giornata aveva svolto attivita' professionale ?
R: venerdi molto attivo fisicamente, cercavo i manifestanti ma non sono riuscito
a trovarli... poi mi sono fermato e mi sono piovuti addosso lacrimogeni... il
sabato ho fallito...
C: gli appunti di ven ce li aveva con se'.
R: ho fatto tutta la cronaca del corteo... io ero con quelli che venivano dal
carlini... e io mi sono trovato li' con le ffoo che staano procededno a degli
arresti... avendo poi notato che arrivavano delle pietre...
C: mi e' sufficiente cosi'...
[ grasse risate ]
C: si trovava alla pascoli perche' era un luogo particolare?
R: se parliamo del media center ci erano stati messi a disposizione computer
della provincia... un clima molto favorevole a un giornalista indipendente,
contrariamente alla sala del g8
C: c'erano giornalisti della carta stampata
R: si... carta, liberazione, manifesto
C: quanti piu' o meno?
R: una 50ina o 60ina di persone... [...] erano quasi tutti impegnati nelle
dirette... un ottima convegnistica... un'infinita' di corrispondenti... era a
discrezione di chi era instudio chi intervistare e quando.
C: quando e' arrivata la polizia ha fatto notare che era un giornalista?
R: si. ho anche detto che ero in contatto con persone e ho cercato di passare il
cell.
C. lei sa se dopo quella sera c'e' stato materiale giornalistico che non si
trovava piu'.
R: da radio gap non mi pare che e' successo nulla. avevo una macchina
fotografica che e' rimasta. era una situazione particolare. c'erano tutte quelle
divise ma un atteggaimento molto diverso... e con radio gap sapevano che era in
diretta. Poi c'era una situazione diversificata nei piani...

D: (Corini) [..]
R: ero della cooperativa che gestiva radio kappa centrale
D: socio?
R: ero socio e direttore responsabile
D: ma non diepndente?
R: no
D: ha parlato di un piccolo problema poi risolto ... la sua presenza osteggiata
da parte delle autorita' di PS. perche' non le doveva essere concessa
autorizzazione?
R: non me la sono spiegata. anche perche' ho seguito il vertice dell'ocse, ero
stato a genova, e arriva questa cosa che non viene motivata.
D: da dove?
R: dalla questura di genova. io chiamo all'ordine dei giornalisti. poi vengo
assistito da un penalista e un civilista...
D: volevo capire se lei sapeva a cosa era dovuto il diniego?
R: non lo sapevo
D: pero' c'era un diniego
R: si
D: ma lei ha precedenti penali?
R: io ho avuto una piccola multa...
D: no dico penali
R: no penali no.
D: la notte del ven 20 pernotta nella scuola?
R: no, eravamo ospiti
D: il giorno 20 ha la possibilita' di entrare nella scuola?
R: si perche' c'era sempre un pochino redazione continua... in sostanza dalla
mattina in poi c'era un pochino... si sono passato nella mattinata di venerdi' e
poi dopo
D: e nella mattina dove e' stato nella scuola
R: ven ho frequentato la redazione di carta e praticamente perche' volevo
scrivere un articolo che poi non e' andato in porto, pero' e' uscito poi
qualcosetta... e poi su radio gap.
D: quindi e' andato li' a coordinarsi su come coordinare la sua attivita'
pomeridiana...
R: si
D: era tarda mattinata, pranzo, pomeriggio....
R: si tarda mattinata, perche' poi il concentramento era alle 13 allo stadio
carlini....
D: in cosa consisteva l'attivita' di radio gap in cosa consisteva? io non sono
un tecnico...
R: c'e' stato... come se il corsera non esistesse piu'.. tutti avevano creato
questa cosa che ognuno scaricava... c'erano moltissimi dj e c'era musica e poi
informazioni... trasmetteva sempre ...
D: ha avuto modo di assistere a interviste?
R: si. molti uomini politici da bertinotti a bove'....
D: le risulta che ci fossero anche degli aspetti di coordinamento tra i
manifestanti?
R: no no...
D: voglio sapere dei fatti oggettivi... lei ha assistito a manifestazioni di
contatto tra soggetti impegnati nelle manifestazini ...
R: non c'era una forma di macchian politica per i manifestanti. era un servizio
di informazioni oggettivo
D: che tipo di informazioni dava ?
R: si intervistava persone significative... nell'economia della scaletta...
D: veniva data ai manifestanti la geografia degli scontri o delle barriere?
R: veniva riportato quello ....
D: sa se venivano descritte ai manifestanti geografie dei manifestanti....
R: direttive non venivano impartite...
R: io posso parlare per quello che ho detto io ai microfoni...
D: lei non ha mai sentito dare in trasmissione queste informazioni...
R: quando passava la linea a me io parlavo... immagino venisse descritto il
contesto ambientale delle manifestazioni...
D: [rifa' la domanda]
R. io sentivo interviste non cose di costruzioni militari... io sentivo "c'e'
stata una carica, vedo questo, vedo quello"
D: per la terza volta mi dica anche di altri...
A: c'e' opposizione per la terza domanda uguale
P: credo che il teste abbia risposto gia' tra volte...
D: una volta per tutte io devo chiarire una cosa, dato che sono concetti facili
anche a un esaminando. nel controesame la pertinenza non conta
P: fino a un certo punto. sono io che decido. lei ha fatto tre volte la stessa
domanda, la terza e' di troppo. senza spiegare a me quello ....
D: io da lei posso solo imparare
P: se ha dei chiarimenti li chieda.
D: non soltanto per sua attivita' ma se sapeva anche che altri facessero o
dicessero...
P: il teste mi pare che abbia gia' risposto anche su questo.
R: non ho avuto un ascolto costante, presumo siano acquisibili agli atti tutte
le trasmissioni.

D: dopo la mezzanotte lei si trovava nella redazione di radio Gap
R: si, poi mi sono spostato nella redazione di carta e manifesto
D: e' li che apprende dell'arrivo della polizia?
R: si
D: come e da chi?
R: tutto lo stabile aveva le finestre proprio di fronte. quando c'e' stato
l'assalto mi hanno detto guarda che stanno arrivando e sono andato alle finestre
impietriti.
D: questo a radio gap?
R: si
D: qualcuno le ha detot in quella circostanza e se si chi, che la polizia
sarebbe entrata nella pascoli.
R: c'era la preoccupazione che potesse succedere... all'inizio non c'erano
poliziotti
D: mi perdoni. qualcuno le dice che la polizia sarebbe entrata o no?
R: inizialmente non si sapeva se entrava...
P: l'avvocato vuol sapere se qualcuno le ha detto che la polizia sarebbe entrata
R: non mi ricordo onestamente ma c'era la sensazione che potesse succedere.
D: lei dice nel verbale di SIT "qualcuno diceva che la polizia sarebbe entrata"
R: si si...
D: e chi era?
R: Non mi ricordo chi fosse...
D: se se lo ricorda puo' dire chi=
R: non mi ricordo
P: per precisazione mia... lei si ricorda che questo "qualcuno disse" voleva
dire che aveva conoscenza diretta oppure che si temeva?
[...]
R: nell'ipotesi che uno fosse sceso a guardare avrebbe potuto dirlo...
D: diciamo che non si ricorda quello che aveva riferito

D: soffermi l'attenzione su questa divisa. Le sembra di poter individuare in
questa divisa chi l'ha picchiata
[ divisa ordinaria ]
R: tutto piu' scuro, ma i pantaloni possono essere simili, la cintura no
ricordo, ma mi pareva un abbigliamento piu' pesante di questo.
D: lei nota una differenza tra questa divisa e quella di chi l'ha colpita.
R: sono passati anni... c'era un abbigliamento che potrebbe ricordare...
D: io in suo aiuto faccio ricorso a quel verbale e leieffettivamente dichiara
"circa la divisa mi sembra di ricordare una divisa di quella b1 con in piu' un
giubbotto azzurro". le torna?
R: si... con un giubbotto.
D: un altro particolare che vorrei ch emi chiarisse. lei viene visitato
all'ospedale di gneova, al san martino?
R: si
D: dice una visista ....
R: concitata....
D: le sue lesioni vengono refertate con una prognosi di tre giorni...
R: si
D: lei ha detto che non sono fatte lastre...
R: non mi ricordo...
D: perche' qui vedo delle lastre....
R: ah si ... non ricordavo...
D: al pronto soccorso ha dichiarato trattarsi di infortunio sul lavoro
R: si l'ho dichiarato io nel senso che in qualche modo poteva essere un
infortunio sul lavoro...
D: ma perche' poi ha fatto una dichiarazione di infortunio sul lavoro...
R: si si confermo... praticamente dopo tutta questa cosa del referto...
tremaglia.. alla fien mi hanno dtto facciamo firmo... dopo li' alla cooperativa
avevo parlato e mi hanno detto che "guardate che siete fuori strada"...a


D: (Ligotti) lei ha cercato di entrare alla scuola Diaz. e non ci e' riuscito?
R: no. siamo usciti e per circa un'ora non era possibile accedere. poi quando
e'stato possibile accedere siamo entrati.
D: lei ha visto in strada se il personale in ambulanza veniva fatto accedere?
R: nel momento in cui ero in strada c'erano infermieri che uscivano... venivano
portati fuori i feriti
D: io le contesto quello che ha dichiarato il 16 agosto 2001. "durante
l'intervento non e' stato consentito l'accesso ai giornalisti e ai parlamentari.
lo stesso e' stato fatto in un primo tempo alle ambulanza". vorrei sapere da
cosa lo ha dedotto
R: quando siamo usciti c'era uno schieramento e non si poteva entrare...
D: dato che ha detto che non e' stato concesso l'accesso lo ha constatato
R: si anche mostrando il tesserino
D: a lei le consta cheil personale medico non e' stato consentito l'accesso?
R: c'e' stato quantomeno un forte ritardo...
D: e da cosa le consta?
R: e' quello che ho percepito...
D: quindi e' un'affermazione estemporanea....

[ bah ]

D: (Di Bugno) lei conosce giulio ?
R: si. [nome e cognomi]

[ Di BUgno chiede una serie di nomi : ccristina, luca, kovac, massimo, ecc ecc]

D: Kovac?
R: era piu' un coordinatore
D: la sera del 21 si ricorda se era alla scuola?
R: no. io nonlo ricordo.

[...]

D: dopo la manifestazione lei prima di tornare...
R: sono stato in giro...
D: un'ora o due ore...
R: dopo che ritorno dalla manifestazione ho fatto un po' di giri per genova...
poi sono andato sul tardi alla scuola....
D: quanto ci e' rimasto...
R: boh.. un paio d'ore... c'erano riunioni e relazioni... poi da li' ci fu la
decisione di andare a mangiare in pizzeria.... sul tardi
D: quanto prima dell'irruzione...
R: siamo tornati li' sulle 23.30....
D: e si era allontanato quando?
R: siamo andati a piedi... siamo stati via un'ora e mezza circa
D: alle 22 si trovava alla scuola quindi?
R: si piu' o meno....
D. ecco c'era fino alle 22 da quando? Un'ora, un'ora e mezza?
R: sono stato li'... ma guardi.... non mi ricordo bene... mi ricordo solo che
sembrava tutto finito....
D: quando e' arrivato alla scuola ha mica avuto modo di essere presente al
passaggio di macchine davanti ala scuola?
R: no
D. qualcuno le ha riferito di questo episodio?
R: no
D: quando e' arrivato c'era scuola?
R: sembrava tutto molto calmo....
D: lei non si e' accorto di persone ne' nella strada ne' nel cortile...
R: no. e' strano quella sera sembrava tutto casalingo, mentre gli alri giorni
c'era piu' movida...
D: anche dopo lei e' venuto a sapere di una comunicazione tra kovac e la
questura ?
R: no.
D: arriviamo al momento dell'irruzione lei si trovava dove?
R: in una prima fase ero allo studio di radio gap....
D: quando e' stato il momento?
R: quelli a cui avevamo portato le pizze hanno interrotto la cena...
D: perche' si sporge?
R: eprche' gli altri dicono che "sta succedendo"...
D: e cosa vede?
R: io ricordo un cuneo tipo testuggine che si infila nella porta e sale le
scale...
D: cioe' vi rendete conto di questo in quel momento?
R. si
D: non sentite altri rumori?
R: si
[...]
D: si ricorda se davanti al cancello vi era un mezzo della polizia?
R: no. io mi ricordo... ci sara' stato... io mi ricordo questa cosa...
D: quanto tempo e' rimasto a guardare?
R: qualche minuto... ho pensato vado a calmare la situaiozne
D: lei ha detto che frequentava i locali di radio gap. lei ha mai avuto modo di
sentire il ven una telefonata nella quale si parlava di black block?
R: non l'ho sentita... ma ero molto preso da altro....
D: non ha mai sentito il fenomeno black block?
R: cioe' nelle cronache magari si, ma per quanto mi riguarda il fenomeno era un
fenomeno del ven o del gio... nella giornata di sabato non ho avuto esperienze.
D: per quanto lei e' stato alla scuola il venerdi' ha avuto modo di vedere black
block intorno alla scuola?
R: no....

[...]

D: la AC le ha mai parlato di questo problema?
R: no
D: non le ha mai riferito?
R: no

P: Liberiamo il teste.

[ esce EF ]


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