PIU' DI TRENTA MILA PERSONE IN CORTEO PER DIRE NO ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA VALLE, NO ALLA TAV !
Dopo i tafferugli, durati circa dieci minuti, tra forze dell'ordine e manifestanti che tentavano di forzare il blocco sulla Strada provinciale per Venaus, i sindaci stanno invitando i manifestanti a proseguire il corteo lungo la Statale 25 per cercare un'altra via d'accesso ai terreni dove dovrebbe sorgere il cantiere. Gran parte dei manifestanti però rimane a fronteggiare il cordone di polizia e carabinieri. La tensione rimane altissima anche perché è previsto il passaggio di gruppi di manifestanti venuti da fuori della Valle che potrebbero insistere a cercare di forzare il blocco. I manifestanti hanno tentato di forzare il blocco dopo che la polizia ha lasciato passare il container che ospiterà il nuovo presidio sui terreni dove sorge il cantiere per l'alta velocità.
Forse ha dunque ragione il ministro Lunardi quando dice che il problema della Val Susa è un problema di ordine pubblico. Forse ha ragione, visto che la polizia, anche questo giovedì 8 dicembre, si è schierata a sbarrare il passo ad un corteo pacifico di gente comune con quasi tutti i sindaci della valle che, partito da Susa, vorrebbe arrivare a Venaus. Probabilmente i poliziotti temono il pericolo black-block, o quello degli anarco-insurrezionalisti evocato mercoledì con tanto di dignità di un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi.
La marcia del popolo No-Tav è partita da Susa verso le 10,30. Il corteo, trenatmila persone secondo gli organizzatori, intere famiglie con bambini, anziani, si muove sulla strada provinciale in un clima tranquillo e pacifico. L'arrivo a destinazione, dopo circa quattro chilometri, è previsto intorno alle 13. A guidare il corteo sono una trentina di sindaci della Valle, oltre il presidente della Comunità Montana Bassa Valle, Antonio Ferrentino. Presenti anche l' europarlamentare Vittorio Agnoletto e il senatore dei Verdi, avvocato Giampaolo Zancan. Subito dopo un grande dragone in cartapesta porta lo slogan: «la Tav-talpa mangia soldi e scava veleni».Nel corteo anche il segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini.
Contemporaneamente al corteo sono stati sospesi tutti i blocchi stradali che da martedì hanno paralizzato il traffico verso Bardonecchia e il Frejus
Intanto si susseguono le dirette su radio Blackout, in costante aggiornamento con la lotta popolare No Tav...
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