Ero a Venaus la notte tra il 5 e 6 dicembre...
Ciao a tutti... Volevo scrivere alcune osservazioni...l’email è un po’ lungo, ma vi pregherei di leggerla tutta... martedì notte ero a Venaus... Ero fra quelle 70-80 persone che presidiavano nella notte delle cariche.... In questo momento mi sento INDIGNATO, UMILIATO e INCAZZATO.
Quello che è successo quella notte è un chiaro segnale che siamo in un paese privo di democrazia. In quella notte siamo stati picchiati, maltrattati e derisi... In quella notte siamo stati trattati come delinquenti.... In quella notte siamo stati trattati come bestie (volevano a tutti i costi rinchiuderci nella baracca-presidio, anche se fisicamente non ci stavamo e dentro c'erano già alcune persone ferite gravemente dalle manganellate... e loro spingevano e urlavano per farci entrare.... come alcuni farebbero con le bestie... o anche peggio)....
In quella notte ho sentito comandanti della polizia urlare "massacrateli!!!" e mentre urlavano avevano gli occhi pieni di odio.... Ho visto sguardi di poliziotti che erano chiaramente sotto stato di anfetamine o coca.... ho visto inveire su chi fotografava e picchiarli violentemente (un giornalista che fotografava è stato ricoverato in ospedale).... Ho visto una ragazza con un collare al collo essere picchiata fino a spaccarle letteralmente il naso... In quella notte ho visto la polizia che con odio devastava tutto ciò che incontrava nel passaggio.... Ho visto distruggere con i calci tende da campeggio con dentro persone che dormivano..... Ho visto un anziano con barba grigia trascinato a terra per metri e poi abbandonato urlando "è solo un vecchio!"....
Ma ho anche visto che tutti noi presidianti ci siamo mossi in maniera TOTALMENTE NON-VIOLENTA.... Dopo le manganellate, mentre eravamo sequestrati dalla Polizia di Stato che ci teneva chiusi in un cordone per più di 1 ora, ci guardavamo negli occhi.... Guardavo gli occhi dei poliziotti... non esprimevano nulla... Sentivano le nostre voci che gli spiegavano che cosa avevano fatto.... perché noi eravamo lì, cosa ci muoveva... Gli facevamo vedere la ragazza con il collare e la faccia piena di sangue.... l’anziano agitato tutto sporco di terra e i vestiti sbrandellati.... cercavamo di farli sentire dei vermi.... Gli ho chiesto più volte di guardarci negli occhi... e nessuno di loro l'ha fatto.... non riuscivano...
Noi invece avevamo lo sguardo di chi fa le cose pulite... di chi si muove disinteressatamente perché crede a degli ideali... Fra di noi ci si guardava intensamente, sapendo di avere davanti uno che come te in quel momento soffre.... soffre perché si rende conte di vivere una grossa ingiustizia... soffre perché in poco tempo si è perso ciò che i nostri anziani hanno conquistato donando anche la propria vita.... soffre perché si rende conto che non siamo assolutamente più in democrazia.... Fra di noi ci capivamo, senza bisogno di parole.... Tutto era chiaro.... e come se si fosse sentito il cuore battere di tutti noi...
E sentivamo anche che fuori da quel cordone migliaia di persone erano con noi... Veniva la voglia di abbracciarsi, perché eravamo li per una causa comune ed avevamo tutti lo stesso sdegno e la stessa collera.... e la stessa delusione per le istituzioni e lo stato.... mi sono arrivati sms alle 4,30 di notte che dicevano “tenete duro, stiamo arrivando...siamo con voi!!!”.... E infatti alle 5 del mattino migliaia di persone erano a Venaus... tenute distante da noi con i manganelli della polizia....
E poi guardavamo gli agenti..... occhi sempre più spenti... inquieti... di chi l'ha fatta grossa e se ne reso conto.... alcuni lucidi.... ma mai esprimevano orgoglio o felicità... Forse perché finito l'effetto delle anfetamine ci si rende conto? Forse perché anche dopo averci picchiati ed umiliati nessuno di noi ha reagito violentemente (e questo non era preventivato)? In un certo senso mi facevano anche pena, perché il loro sguardo esprimeva quanto gli hanno svuotati di personalità, di intenzionalità, di sensatezza... quanto non erano più esseri umani.... ma molto vicino a delle bestie da guerra.
Quella notte non siamo stati aggrediti ed umiliati solo noi... ma tutta l’Italia!!! Quella notte (come anche nei casi di Genova, o aprendo i CPT o precariezzando i lavoratori, o umiliando gli extracomunitari o tanti altri casi) ci si è resi conto della totale mancanza di democrazia!!! Le decisioni si prendono non per gli interessi della popolazione, ma per avvantaggiare o arricchire le banche, le grandi holding e rafforzare chi detiene il potere economico.
Ci siamo resi conto, in anni di attività controcorrente, che le due coalizioni politiche hanno una sola direzione mentale: il neoliberismo (o neofascismo). La differenza fra il polo delle libertà e la falsa sinistra che è in Parlamento è veramente sottile: la destra ti fa passare il neoliberismo in maniera esplicita, l’Unione facendoti credere che lo hai scelto!!! Sul tema NOTAV questo è chiaro!!! Tutti lo vogliono!
Noi del Partito Umanista vogliamo proporvi alcune cose, senza arroganza, ma perché ci crediamo:
Continuare a resistere sul fronte NOTAV con qualsiasi metodo purché non-violento, con metodi di disobbedienza e resistenza civile. Trovare qualsiasi metodo non-violento per boicottare le olimpiadi (non si possono fare le olimpiadi nella stessa Valle dove vengono negati dei diritti alle persone, come il diritto di libera circolazione o di manifestare; in Val di Susa, dove non viene ascoltata una contestazione così radicata nella popolazione, dove non c’è democrazia, ma violenza delle forze dell’ordine). Chiediamo di strappare le tessere dei sindacati espressamente proTAV. Chiediamo a tutti (sindaci ed amministratori compresi), di strappare le tessere dei loro partiti, in quanto complici di questo svuotamento di democrazia e di senso! Chiediamo ai vertici dei Verdi e di Rifondazione Comunista di uscire dalla giunta regionale, provinciale e della città di Torino, questo per coerenza, se veramente sono contrari al TAV, altrimenti rischiano di dire solo parole incoerenti che illudono solo le persone. Chiediamo a tutte le forze contrarie (non a parole) al neoliberismo, al neofascismo e all’autoritarismo (proprie delle due coalizioni parlamentari e delle giunte sopra citate) di unirsi per formare un terzo polo non-violento e propositivo che lotti per la mancanza di democrazia e di libera espressione in Italia.
A tutti voi che avete letto mi scuso per la mia prolissicità e vi abbraccio tutti quanti. Saluti NOTAV
A lé dùra!!! Ma ce la faremo!!!
Oscar Peroglia (3XX.XX.XX.XXX)
|