A Milano, la polizia irrompe nel palazzo occupato abusivamente da rifugiati politici. Naufraga la mediazione della Caritas. Il Comune aveva offerto container attrezzati.

fotogramma73120752712210051_big.jpg, image/jpeg, 530x378

MILANO - Nessuna mediazione: i duecento immigrati che chiedono l'asilo politico passeranno la notte in strada, sotto la pioggia e al freddo. Nei nuovi container che il comune di Milano gli ha preparato non vogliono andare e il palazzo di Via Lecco, due passi dal centralissmo Corso Buenos Aires, è stato murato dalla Polizia. Stamane li hanno sgomberati con i manganelli ed inutile è stato il tentativo di mediazione di don Virginio Colmegna, della Caritas ambrosiana, con il prefetto. Alla fine solo in una trentina hanno accettato il trasferimento. Gli altri, uniti, vogliono restare in strada per protestare contro il trasferimento coatto. Agenti in assetto antisommossa presidiano la zona, cintata e chiusa al traffico da stamane alle otto, da quando è stata deciso di sfondare il portone del palazzo.

"E' una situazione di illegalità che non può essere protratta", ha detto il prefetto di Milano. In quello stabile erano arrivati un mese e mezzo fa, soprattutto eritrei e sudanesi, tutti inseguendo il sogno di ottenere l'asilo politico dallo Stato italiano. Ma stamane è arrivata la polizia con l'ordine di caricare. Caschi allacciati, manganelli bene in vista, autoblindo che chiudevano la strada. Ed è iniziato lo scontro. Alcuni immigrati si sono incatenati al portone, altri sono saliti sul tetto e hanno minacciato di gettarsi in strada se fossero stati sfrattati. Urla, spintoni e gomitate riprese in diretta dalle telecamere di tutta Italia, ma i poliziotti hanno rispettato l'ordine e, alla fine, la serratura del portone è saltata e il palazzo è stato evacuato.

La notte è appena iniziata: fa molto freddo a Milano e dal cielo scende del nevischio, ma gli irriducibili non vogliono mollare. Con gli stracci e i cartoni che si sono portati via da casa hanno acceso dei fuochi: "Ci vogliono dividere, ma noi resisteremo. Chiediamo lo status di rifugiati politici, non un letto in un container".

fotogramma73127472712210031_big.jpg, image/jpeg, 530x345

Assemblea in strada.

omnimilano73125462712210043_big.jpg, image/jpeg, 530x350

In strada.

omnimilano73126612712210040_big.jpg, image/jpeg, 530x350

Masserizie in strada.

fotogramma73127362712210038_big.jpg, image/jpeg, 530x345

Questa sera.

Milano vive sempre le stesse scene indegne.
Un tempo la causa di tutti i mali erano i "terun".
Delinquenti e senza voglia di lavorare si diceva.
Peccato che si spaccassero il culo in tutte le fabbriche della città (Falck, Breda, Magneti Marelli, Pirelli, Innocenti, Ansaldo, Alfa Romeo...).
E via con gli sgomberi!
Ai tempi erano il Gallaratese o Tibaldi...
Oggi il problema sono i migranti, ancora più disperati dei "terun" di 40 anni fa.
I nuovi nomi sono Via Adda o Via Lecco...

Ma lo possono fare impunemente??? Sono rifugiati politici mi sembra di aver capito...e comunque sono pur sempre esseri umani! Ma il motivo dello sgombero riguarda l'occupazione del palazzo??? Che assurdità, poi dicono che l'Europa non è un lager!!!

Il Prefetto dice che in Via Lecco c'era una situazione di intollerabile illegalità...
Peccato per l'abuso edilizio dell'ultimo piano del palazzo!
Perché non hanno approfittato per tirare giù quella super-mansarda già che c'erano?
A proposito di illegalità.
Perché il caro Prefetto non si occupa delle migliaia di lavoratori in nero (e clandestini) che affollano quotidianamente le centinaia di cantieri milanesi?
Oppure delle condizioni disperate in cui vivono migliaia e migliaia di esseri umani che popolano pressoché TUTTE le aree dismesse di Milano?
Sì perché dovete sapere che a Milano la Polizia interviene solo quando il problema diventa politico e visibile. Altrimenti lascia vivere la gente nella merda.
Aveta mai provato a farvi un giro all'ex-Innocenti di Rubattino? Vedrete che sorprese!
Che dire dell'ex-Richard Ginori fino qualche mese fa!
Anche nell'area occupata dai bulkaniani in Piranesi c'erano inquilini migranti (salvati dallo sgombero da qualche cuore nobile e sicuramente tornati in Piranesi il giorno successivo).
L'unica preoccupazione degli amministratori di questa città di merda è che il disagio non diventi VISIBILE.
Fino a quando rimane confinato in qualche infernale e silenzioso girone dantesco tutto bene.

REPRESIONE da parte delle forze del disordine l'unica cosa ke sappiano fare gli skiavi dei capi del mondo, un ordine e lo loro giu botte e fuori tutta la gente dallo stabile. SBIRRI DI MERDA VI FAREMO PAGARE TUTTO PRIMA O POI LURI BASTARDI VOI LA CASA LA AVETE DA MANGIERA PURE E ALLORA KE CAZZO VOLETE ANDATE IN FABRICA O IN CANTIERE ANCA VOI E PROVATE A ESSERE PAGATI 4/5 EURO AL ORA E POI DITEMI SE RIUSCITE A PAGARE AFFITO E BOLLETE
SBIRRI INFAMI
SQUAT THE WORLD

Ma proprio bello, bello assai. Tutto vestito in nero, stile rambo coraggioso. Guanti, scudo, casco, abbigliamento tecnico, bella paga, agevolazioni...E a fianco a lui persone normalissime, povere e giù di corda che dovranno passare la giornata e la nottata in strada, senza sapere cosa sarà di loro. Ma io sprofonderei dalla vergogna, al posto di quello sbirro. Sprofonderei fino al fondo della fossa delle Marianne.

... la bella paga e le agevolazioni dove le hai viste???

E come diceva un mio amico allo stadio rivolto a uno della Digos: "E noi paghiamo...".

Sulla vostra busta paga ci sta una cifra che un operaio edile o delle cooperative se la sogna. E spesso vi grattate i coglioni, quando non vi mandano a massacrare i cittadini contribuenti o i pischelli.
Poi con tutti i "favori" che vi beccate...una mano lava l'altra, prego maresciallo, offre la casa, ah, ha il tesserino? beh allora passi pure... va là fanfaluco, che la sapete lunga.

Poi però quando beccano qualcuno che gli dà la paga da leoni diventano subito agnellini...
Vedi le precipitose e rovinose fughe in Val di Susa, al G8 di Genova ed in qualche stadio italiano tipo Napoli.
Forti coi deboli e deboli coi forti. Secondo centenaria tradizione. Del resto lo aveva capito bene già Manzoni.