Come sempre in queste occasioni spuntano le querele. Il solito mezzo intimidatorio per interloquire. Quando uno non ha più frecce al proprio arco, scocca le querele :(
Buldrini lancia il guanto di sfida RIMINI - Il centro sociale occupato scatena l’ennesima battaglia politica fra Prc e Verdi e all’interno del Prc. Tanto è vero che l’assessore alle politiche giovanili Vittorio Buldrini minaccia querele e non risparmia critiche.Procediamo con ordine. Venerdì i ragazzi del Laboratorio Paz hanno “fatto proprio” lo spazio in via Della Gazzella: centro sociale pronto più o meno in febbraio che sarà assegnato tramite bando pubblico garantendo però l’autogestione. Gli esponenti del Paz chiedono l’assegnazione diretta - a se stessi - perchè di fatto sono i padri di tutte le occupazioni.I fatti di venerdì hanno prodotto anche momenti di tensione fra occupanti e vigili urbani, con tanto di interventi politici a stigmatizzare gli eventi.Ed ecco Buldrini. “Farò fatica a non tutelarmi querelando. Mauro Bulgarelli, Paolo Cento, Mario Galasso, Luigino Garattoni, Sandro Pizzagalli, Cristian Conti hanno scritto che il mio è un uso privatistico del denaro pubblico. Per me significa ladro... Se ci sono gli estremi querelo insieme all’amministrazione”.L’assessore se la prende soprattutto con i consiglieri provinciali dei Verdi e del proprio partito e con l’assessore riccionese verde Mario Galasso. “Perchè la battaglia per il centro sociale non l’hanno portata avanti loro? Galasso a Riccione, Garattoni, Conti e Pizzagalli in Provincia, tutti in maggioranza. Perchè non lo propongono a Imola o a Fabbri? E’ più semplice stare in maggioranza e non fare nulla nella più totale inettitudine I Verdi attaccano noi per garantirsi un minimo di consenso elettorale”.Nel caso specifico. “Ritengo non giusta la rivendicazione del Paz di ottenere l’assegnazione del centro sociale senza passare per il bando. Lo spirito del progetto è un altro, non quello di facilitare una sola realtà, ma unire e mettere all’interno di un luogo svariati soggetti che agiscono a livello sociale, politico e culturale. Tutto ciò nel rispetto dell’autogestione”.Inoltre. “Quelli del Paz chiedono di creare una sorta di riserva indiana, se è questo che vogliono lo dicano e come amministrazione possiamo soddisfarli: in via Montecchio non mi risulta che qualcuno abbia mai pensato a operazioni di sgombero. Ma non credo vogliano questo: uno spazio se lo sono già guadagnato, ora puntano più in alto spalleggiati da politici come l’onorevole Bulgarelli”.Per la cronaca, sabato mattina il sindaco Alberto Ravaioli ha incontrato (come promesso) i ragazzi del Paz.Come è andata? Il primo cittadino ha ascoltato le richieste: assegnazione diretta e fideiussione troppo elevata. Nulla da fare nel primo caso (“il centro sociale sarà affidato con un bando pubblico”), nel secondo Ravaioli verificherà con gli uffici.Infine si registra un documento firmato da molti esponenti del Prc capitanati dal capogruppo in Provincia Sandro Pizzagalli. Si chiede di non assegnare il centro sociale di via Della Gazzella tramite bando pubblico, soprattutto perchè i “finanziamenti regionali sono stati stanziati a seguito dell’occupazione dell’ostello di Miramare fatta da giovani che avevano avviato il processo dell’autogestione”. Ai compagni di Rimini si chiede di “non attuare nessuna politica di esclusione e di trovare una soluzione che dia la possibilità al Laboratorio di svolgere attività politica sulla base dell’autogestione”. Si ritiene che il Prc “debba avere comportamenti tali da non generare sospetti di imparzialità”. http://www.corriereromagna.it/isapi/presstoday.exe?mail=ok&desk=RIMINI&id=379376
Risposta all’assessore Buldrini (Inoltrato dal P.A.Z.)
Nell’elenco di persone che l’assessore Buldrini afferma di voler querelare( elenco molto lungo e con molti militanti e dirigenti dello stesso partito di Buldrini) non compare l’ex assessore regionale Gianluca Borghi che ha sottoscritto l’appello e che quando era assessore regionale aveva inserito il centro autogestito di Rimini nei progetti finanziati dalla Regione. Recita poi un articolo della legge:
Considerato che la L.R. 21/96 prevede che i progetti pilota di cui all’art. 4 della stessa siano attuati e gestiti dalla Regione esclusivamente tramite lo strumento della convenzione, avvalendosi di associazioni pubbliche e private, di cooperative di servizi gestite da giovani e di cooperative sociali, escludendo, pertanto, la possibilità di ricorrere alla pubblicazione di appositi bandi per il finanziamento di detti progetti;
Con il bando si contravviene lo spirito della legge ed al tempo stesso si esclude chi con il proprio agire aveva permesso la realizzazione di un centro sociale autogestito. Vogliamo tranquillizzare poi Buldrini che quello che a noi interessa è il merito del problema, per quanto riguarda il consenso elettorale crediamo che i cittadini riminesi ed i militanti di Rifondazione e del Laboratorio P.A.z. sapranno decidere con la loro testa al momento opportuno. I progetti finanziati dalla legge sono nove ed ovviamente i finanziamenti riguardano i Comuni, non le province, come è del resto ovvio ed è stato finanziato sostanzialmente un progetto per ogni provincia della regione, quindi le affermazioni di Buldrini sono del tutto gratuite. Sull’inettitudine del nostro agire caro Vittorio Buldrini saranno gli elettori che giudicheranno, per ora il consenso c’ è l’hanno dato i cittadini, mentre nel tuo caso è il partito che ti ha proposto nella veste di assessore, e condividiamo le affermazioni di Sandro Pizzagalli consigliere provinciale del PRC quando afferma ” .. non attuare nessuna politica di esclusione e di trovare una soluzione che dia la possibilità al Laboratorio di svolgere attività politica sulla base dell’autogestione”.
Luigino Garattoni Consigliere provinciale Verdi per la pace Mario Galasso Assessore Comune di Riccione Verdi per la pace
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