Rifiutate le sistemazioni provvisorie, i rifugiati hanno trovato accoglienza per la notte nella sala del Consiglio provinciale. Malore per una bambina, collasso per un sudanese. Resta difficile la mediazione tra le istituzioni e la comunità.
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MILANO - I 170 immigrati sgomberati ieri dallo stabile occupato di via Lecco hanno trascorso la notte nella sala del Consiglio della Provincia. Gli immigrati, provenienti dall'Eritrea, dal Sudan e dall'Etiopia si sono dichiarati rifugiati politici e non hanno accettato di dividersi tra le sistemazioni provvisorie offerte loro dal Comune. Dopo aver lasciato il palazzo della Provincia ed essersi diretti in corteo verso piazza del Duomo i manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine. Gli agenti di polizia e i carabinieri hanno caricato gli immigrati dopo il tentativo di forzare il blocco verso la piazza.
Nel corso della notte i rifugiati hanno rifiutato gli alloggi messi loro a disposizione dal comune nella periferia ovest di Milano e si sono diretti in corteo verso piazza Duomo, dove intendevano dormire per attirare maggiore attenzione sul proprio caso. L'intervento dal presidente della Provincia Filippo Penati ha evitato loro di trascorrere la notte esposti al gelo, permettendo alla comunità di alloggiare nella sala del Consiglio provinciale. Sempre Penati ha chiesto al prefetto di aprire un tavolo, con il Comune, la stessa Provincia e le associazioni di volontariato per discutere la situazione e risolverla nel modo migliore.
Questa mattina agli immigrati è stata offerta una colazione, rifiutata per via dello sciopero della fame che la comunità ha indetto. I rappresentanti delle tre etnie del gruppo hanno dichiarato di voler disertare la riunione prevista in Camera del Lavoro, che quindi è stata sospesa. "Non ci fidiamo più delle istituzioni", hanno dichiarato alcuni immigrati.
Verso le 9 e trenta una bambina etiope è stata trasportata in ospedale con la madre perché febbricitante, anche se le sue condizioni non destano preoccupazione. Un immigrato sudanese ha invece avuto un collasso davanti alla Provincia, probabilmente dovuto al freddo e alla scarsa alimentazione.
Dopo aver lasciato il palazzo della Provincia i rifugiati hanno dato vita a un corteo. Negli scontri avvenuti tra manifestanti e forze dell'ordine non ci sono stati feriti e non si sono ripetuti momenti di tensione in seguito a questo episodio. Dopo aver forzato il blocco degli agenti ed essere giunti davanti al Duomo, gli immigrati hanno infatti appoggiato i loro bagagli e srotolato le loro coperte davanti alla cattedrale in una simbolica occupazione della piazza.
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