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QUESTO NON E’ UN COMUNICATO STAMPA TRADIZIONALE
by Crisalide - Azione trans Friday, Jan. 13, 2006 at 10:05 PM mail:

(due pagine? Ma siamo matti?) E’ SOLO DEDICATO A CHI VOGLIA CONOSCERE E NON RIFERIRE, CAPIRE E NON SCHEMATIZZARE.

MANIFESTAZIONI DEL 14 GENNAIO
- Roma: “Tutti in Pacs – per una primavera dei Diritti Civili”
- Milano: “Usciamo dal Silenzio”

ADERIAMO PERCHE’ CREDIAMO CHE A ROMA E A MILANO SI (RI)PRENDONO LA VOCE COLORO I QUALI SONO STATI NASCOSTI DAL
NEOCONSERVATORISMO TEOCON. UN PICCOLO GRANDE POPOLO A CUI SENTIAMO DI APPARTENERE. OVVERO:

GLI ETICI NON MORALISTI
quelli che fra l’interrogativo di un “progetto di vita” ancora da iniziare (l’embrione) e la “humana pietas” verso i viventi (uomini ed animali) sofferenti, malati, spesso condannati alla morte in età giovane, scelgono i secondi nel cercare di alleviare le sofferenze (accertate), le perdite affettive (accertate) attraverso la ricerca scientifica, anche attraverso il potenziale della scoperta delle cellule staminali (piuttosto pure embrionali). E sono quelli che ritengono che ogni essere umano abbia il diritto di disporre del proprio corpo quando esso diventa un semplice organismo con un cuore pulsante o comunque tale da non garantirne più la dignità e quelli che credono che ogni essere umano abbia il diritto di stabilire i limiti di “cura” e di “accanimento terapeutico” sul proprio corpo (diritto al testamento biologico)

GLI “UMANISTI”
Che con la parola “diversamente abile” non vogliono ripulirsi solo la bocca per un parlare “politicamente corretto” ma mettono l’accento davvero sulla differente abilità piuttosto che sulla “carenza” (handicap) di ogni essere umano e sono gli stessi che di fronte alle difficoltà che a volte comporta l’essere o il diventare tali, ne vogliamo il riconoscimento, l’accoglimento, la cura.

QUELLI PER LO “STATO SOCIALE” E NON GLI “STATALISTI”
Che non odiano pagare le tasse (proporzionalmente ai propri guadagni) per offrire sostegno ai più deboli o ai più discriminati, per gestire servizi essenziali per tutti (per non usare la bestemmia “pubblici”) come la casa, un reddito minimo sostanziale, la scuola, gli ospedali, ma odiano che in Europa l’Italia sia fra i paesi con tasse più alte ed i servizi peggiori (e le più alte percentuali di corruzione)

QUELLI CHE (IN)SEGUONO DINAMICAMENTE IL PROGRESSO SCIENTIFICO E NON SEGUONO STATICAMENTE DOGMI SPESSO INUMANI
Quelli che se anche la Bibbia dice di lapidare le donne infedeli o di seguire la legge dell’”occhio per occhio, dente per dente”, credono alla parità di diritti e doveri fra uomini e donne e sono contro la pena di morte.
Quelli che, al passo con le ricerche scientifiche più recenti che dimostrano che il sesso genitale si forma nei primi mesi di vita intrauterina e l’identità di genere sessuale si forma invece nel cervello sessuato negli ultimi mesi di gravidanza e termina nei primi anni di vita, ne traggono le ragionevoli considerazioni: i sessi non sono due, i “generi” sono infiniti. Il mix fra sesso genitale e genere cerebrale determina una naturale umanità ricca di varianti: gli uomini mascolini, gli uomini femminei, le donne femminili, le donne mascoline, i gay, le lesbiche, i/le transgender, i/le transessuali…
Una ricchezza di differenze e non aberrazioni o malattie psichiatriche.
E sono quelli che in nome dello stesso falso dogma (i sessi sono due) non vogliono sacrificare ogni giorno decine di bambini appena nati intersessuati (di sesso misto) ad una chirurgia che non tiene conto dello sviluppo psicosessuale dell’infante, e li ri-assegna brutalmente ad uno dei due sessi per necessità di una morale stupida e falsa, prima che in costoro si sviluppi la propria identità di genere individuale.

I “VERI UOMINI”
non necessariamente maschi, di certo non “machi” ma gli homines, dotati di un surplus che alcuni chiamano anima, altri evoluzione, altri coscienza. Quelli che prendono sul serio la parola “humanitas” e quindi “umanitario”: nell’accoglienza di fratelli e sorelle che arrivano da noi disperati per la fame, per fazioni tribali, per odio omofobico-transfobico. E perché “dotati d’anima” non vorrebbero mai vedere i “centri di accoglienza temporanea” frutto di leggi prive di umanità. Sono quelli che vogliono la massima estensione del “diritto d’asilo” per chi proviene da quei posti del mondo dove la propria condizione umana, razziale, identitaria, sessuale, non sia rispettata o sia perseguitata.
Sono quelli che si battono perché nasca un sistema economico che contempli e regoli entro limiti dignitosi per tutti gli la naturale “competitività” sia l’altrettanto naturale “senso di giustizia e di pari opportunità”.

INFINE,
SIAMO I VERI EREDI MORALI DEGLI “ULTIMI”DELLA TERRA
- Siamo le donne, storicamente private per millenni del proprio corpo, considerate impure per le mestruazioni di vita, derubate di ogni diritto e che oggi in Italia - dopo poche decine di anni di parziale liberazione - vengono nuovamente messe in discussione come soggetti proprietari del nostro corpo da chi le donne non conosce e spesso ne ha avuto tanta paura da evitarle a vita.
- Siamo le “streghe”, ovvero quelle donne, spesso lesbiche, bruciate sui roghi, perché rifiutavano di stare con i maschi o per orientamento sentimentale naturale o per sfuggire al loro crudele dominio o alla macabra reclusione nei conventi.
- Siamo i “finocchi”, le “checche” ovvero gli omosessuali e travestiti anch’essi condannati ai “roghi”.
Siamo quelle lesbiche , quei gay e quei travestiti che la Chiesa bruciava nel Medio Evo e per cui neppure in questi ultimi anni il papa ha sentito il bisogno di chiedere perdono, nel suo lungo elenco di scuse tardive.
- Siamo le/I transessuali di ogni epoca – considerati “dono degli dei” dalle civiltà pre-cattoliche per il loro “ruolo” di “ponte fra i sessi” – ed emarginate nel ruolo di puttane a cui non dar altra chances di vita o nascosti “uomini fra uomini” per il terrore di far scoprire di non possedere pienamente “il dominio” del pene (e non il pene).
- Siamo quegli uomini di sesso maschile che non si riconoscono più in un’umanità divisa fra i sessi, divisa fra razze, divisa fra classi di “parìa” e notabili e che rifiutano il fardello del dominio “maschilista” preferendo il piacere della condivisione.

Siamo tutti costoro che oggi (ri)vogliono la propria dignità ed i propri diritti anche attraverso leggi che li sostanzino:

Il diritto all’accesso all’aborto, alla procreazione assistita fra persone che si amano, e prima ancora all’educazione all’uso degli anticoncezionali per una genitorialità consapevole. Il diritto all’orientamento sentimentale e al suo riconoscimento legale paritario. Il diritto all’adozione esteso, Il diritto all’identità di genere e alla sua libera espressione anche anagrafica. Il diritto alla ricerca scientifica per il bene dell’umanità (staminali, medicina genetica) e con attenzione all’impatto ambientale (vedi o.g.m.). Il diritto al libero movimento degli uomini, ancor prima che delle merci ed il diritto a non morire di fame ovunque nel mondo, per non obbligare a “muoversi” anche a chi non lo desidera. Il diritto al riconoscimento reale dell’handicap e delle invalidità. Il diritto alla libertà spirituale ed il diritto alla separazione netta fra Stato e Chiese.
E Il diritto alla PACE che ne conseguirebbe se questi ed altri obbiettivi fossero raggiunti

Genova 13 gennaio 2006

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COMUNICATO STAMPA

Manifestazioni del 14 gennaio
Roma: “Tutti in Pacs – per una primavera dei Diritti Civili”
Milano: “Usciamo dal Silenzio”

PREGHIERA AI MEDIA: NON SARA’ UNA PARTITA DI CALCIO!

Ci permettiamo un avvertimento alla vostra professionalità e alla rapidità con cui spesso dovete affrontare le notizie: attenzione, addetti all’informazione, attenzione a chi vuole ingannarvi e farvi credere (come ha fatto ancora ieri la Chiesa) che le manifestazioni del 14 di Milano e Roma saranno una semplice partita di calcio dove le squadre in campo saranno “Si ai Pacs – No ai Pacs” o “Si al diritto di Aborto – No al diritto di Aborto”.
Non è per questo che si sta formando in Italia, quasi spontaneamente, un movimento trasversale per la “Laicità dello Stato e per i Diritti Civili”.
Non saremo a manifestare per una sorta di “referendum” di piazza.
Per questo vi preghiamo:
non fatevi fagocitare in un “tifo” da stadio all’ultimo “stadio”, dovunque provenga
Il 14 in gioco c’è molto di più e vi chiediamo di darne il giusto risalto:
E’ vero: c’è in gioco il diritto inalienabile del riconoscimento (anche) giuridico delle unioni che nascono dal sentimento dell’Amore con pari dignità, eccome se è in gioco.
E’ vero: c’è in gioco il diritto all’autodeterminazione della donna ed il tentativo di espropriarlo da parte di movimenti teocon (dove peraltro le donne neppure sono ammesse, se non a curare lebbrosi et similia) .
MA C’E’ IN GIOCO
MOLTO ALTRO ANCORA
E CON PARITA’ DI DIGNITA’ E DIRITTO DI VISIBILITA’
NASCONDERLO SAREBBE SOLTANTO FALSIFICARE UNA REALTA’
ALLA QUALE HANNO ADERITO ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI CHE SI OCCUPANO DI ALTRI GRAVI PROBLEMI LEGATI ALLA LAICITA’ DELLO STATO E AI DIRITTI CIVILI NEGATI
(leggetevi chi ha aderito e capirete)

Quindi il 14 saremo in piazza per i Pacs e per la tutela della “194”
MA SAREMO IN PIAZZA ANCHE PERCHE’:

Venga ABROGATA al più presto la LEGGE 40 sulla procreazione assistita che oltre a privare ancora una volta la proprietà del corpo femminile, blocca la ricerca per milioni di persone sicuramente vive e sicuramente sofferenti, in nome di una presunta vita quali sono le cellule staminali embrionali.
venga al più presto istituita in Italia una seria LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE che includa anche l’identità di genere (la transessualità) e l’orientamento sessuale (l’omosessualità) fra i motivi di divieto di discriminazione, in linea con le pronunce del Parlamento Europeo e delle Sentenze delle Corti Europee.
venga approvata una legge per il DIRITTO AL TESTAMENTO BIOLOGICO e per una legge seria sull’autodeterminazione della propria vita quando essa perde ogni dignità umana
venga emanata una “circolare autentica” sulla LEGGE 164/82 (che regola il cosiddetto “cambio di sesso”), che NON preveda l’obbligo di interventi demolitivi e ricostruttivi sui genitali, così come avviene nel paese del moderato Blair e sta per avvenire in Spagna e in Germania e così come peraltro è scritto nel capitolato di legge italiano se non venisse interpretato dalla giurisprudenza in senso punitivo per le persone trans.
venga abrogata la “BOSSI-FINI” che di fatto sta creando situazioni che sarebbero vietate per igiene anche per gli animali, alle PERSONE EXTRACOMUNITARIE che sbarcano (quando non muoiono nei viaggi) in Italia e in Europa
venga immediatamente concesso il DIRITTO DI ASILO che includa anche le persone transessuali, transgender, omosessuali nei cui paesi di origine queste condizioni siano o ritenute ufficialmente illegali, o in cui vengano tollerati dallo stato gli “squadroni della morte” che ci ammazzano a frotte!
venga interrotto il “gioco” del passaggio dall’Italia della “Prima Repubblica” dove “tutti” erano invalidi civili, all’Italia della “Seconda Repubblica” dove, in una logica neoconservatrice alla “Bush”, per avere un diritto di compensazione dallo Stato ad una natura non benigna, per potere sopravvivere degnamente bisogna essere “morenti”. Bisogna che si passi ad un’Italia “terza”, laica e solidale che conceda il GIUSTO per invalidità civile e handicap

Siamo qui per altre decine di ragioni che non possiamo menzionare per motivi di spazio per un semplice “comunicato stampa”, per di più proveniente da un’estrema minoranza spesso tenuta ai “margini della società”, ovvero da un’Associazione di e per transessuali e transgender..
Saremo a Roma e Milano felici di esserci, con un’unica vera speranza:
che questa giornata rappresenti una data storica per l’Italia
Pacs e “legge 194” sono solo due esempi di un progetto per una nuova coscienza
Un nuovo “rinascimento” culturale, sociale e politico per un popolo italiano sempre più inclusivo verso le differenze. Si, le differenze e non le “diversità” (diversi da cosa, da quale “norma”, da chi?)

NON FATEVI FAGOCITARE DALLE SEMPLIFICAZIONI MANICHEE CHE GIOVANO SOLO ALLA “DISINFORMATIO”.

GRAZIE

Mirella Izzo
Presidente Nazionale Crisalide AzioneTrans – onlus
Via Pontevecchio 18/9 – 16133 Genova
Web: http://www.crisalide-azionetrans.it
Emal: presidenza@crisalide-azionetrans.it
Mobile: 392-6845584
Iscrizione Albo del Volontariato n. SS-GE-51-2002 (Sicurezza Sociale)

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