Due medici denunciano: "Violenze ingiustificate da parte delle forze dell'ordine".
La denuncia avviene durante la quinta udienza del processo per i fatti del San Paolo, attraverso la deposizione dei fratelli Battezzati, che gia' pochi giorni dopo la morte di Dax denunciarono al Corriere della Sera le violenze delle forze dell'ordine, che videro quella notte. Sono loro i protagonisti dell'udienza in cui vengono ascoltati medici e infermieri volontari, di turno in ambulanza o al San Paolo. I fratelli Battezzati ribadiscono quanto sostenuto nella loro lettera al Corriere: i poliziotti e carabinieri inseguivano i ragazzi, li bloccavano e poi li manganellavano in modo "ingiustificato". Dal sesto piano, dove era ricoverato il padre, sentono i rumori e dalla finestra osservano il vialetto che porta all'ospedale. Uno dei due ricorda anche "la carica" con cui le forze dell'ordine sembravano entrare nell'ospedale. I testi odierni sono quelli considerati piu' neutrali dalla Corte, rispetto agli appartenenti alle forze dell'ordine e agli attivisti e attiviste ascoltati nelle udienze scorse. Il quadro disegnato dal personale medico e infiermeristico ascoltato oggi in aula, e' basato su violenze, pestaggi, inseguimenti. Il contrario di quanto affermato dai poliziotti e carabinieri ascoltati fino ad oggi. Ultimo teste della giornata e' un ragazzo che scappa durante le cariche dentro il pronto soccorso, incrociando Zen, uno dei carabinieri imputati, che gli sventola una mazza da baseball in faccia. Si nasconde, ma viene individuato da un gruppo di poliziotti entrati con la scusa di far medicare un loro collega, viene portato vicino alla guardiola della vigilanza e pestato a sangue. Poi viene portato fuori e vicino alle ambulanze al pestaggio si uniscono anche i carabinieri con manganelli e le radio di ordinanza: alla fine 4 giorni di ricovero, plastica facciale e un mese di prognosi. Gli avvocati che difendono i due carabinieri e il poliziotto imputato, come gia' in altre occasioni, non hanno di che contestare. Se di prove se ne vedono poche -e l'atteggiamento della Corte sembra tendente alla modalita' "Ponzio Pilato" - la ricostruzione dei fatti appare fin troppo drammaticamente chiara. Prossima udienza il 26 gennaio 2006
|