Nel primo pomeriggio volantinaggio del Collettivo Universitario Autonomo nel centro di Bologna in solidarieta' con i/le processati/e. Di seguito il volantino.
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI SAPERI: LE LOTTE NON SI PROCESSANO!
Oggi 20 gennaio ’06, si tiene la prima udienza per i 29 indagati, per l’iniziativa “vola al cinema con San Precario”: un centinaio di precari, lavoratori, studenti la sera del 27 ottobre 2004 si sono ritrovati davanti al Cinema Multisala Capitol contrattando l’ingresso gratuito o scontato.
Dopo aver chiarito con la proprietà il senso ed i contenuti dell’iniziativa si è arrivati all’accordo per la proiezione gratuita a scelta di uno dei film in programmazione. Alla fine della proiezione i partecipanti all’iniziativa sono usciti dal Cinema senza alcun incidente o problema, infatti, a tal proposito, non è seguita alcuna denuncia da parte nè del gestore, nè del personale del cinema.
Iniziativa in preparazione della manifestazione nazionale contro la precarietà e per il reddito del 6 novembre del 2004, dove a Bologna come in altre città, diverse realtà hanno organizzato numerose iniziative sui temi del diritto alla casa, sull’accesso gratuito a cultura e saperi, al trasporto pubblico.
In seguito la Procura di Bologna, a firma del pubblico ministero sostituto procuratore Paolo Giovagnoli, procede contro 29 persone: agli indagati viene contestato di aver preso parte all’iniziativa al Cinema Capitol usando violenza e minacce, con l’aggravante dell’eversione, perché reati commessi, secondo la Procura di Bologna, con finalità di eversione e per affermare le idee politiche di associazioni partecipanti al movimento “SAN PRECARIO”.
Nelle settimane e nei mesi successivi la Procura di Bologna continuò a promuovere una lunga serie di iniziative giudiziarie nei confronti di realtà di lotta e militanti del movimento bolognese, sempre ritenendo, anche contro le smentite dei successivi ricorsi e della stessa Cassazione, di dover far fronte ad un pericolo eversivo.
Nella città di Bologna dove lo studente è solo visto come “risorsa economica” da sfruttare con affitti da 450 euro al mese per stanze fatiscenti, trasporti pubblici costosi, costretto a lavori precari o al nero nelle “botteghe” bolognesi per poter far fronte al caro-vita, aggravato dalle politiche universitarie che non tutelano assolutamente lo studente (costretto a tasse esorbitanti, che arrivano addirittura a 1800 euro, con borse di studio insufficienti e mensa tra le più care d’Italia), la parola legalità serve solo a tutelare gli interessi forti degli speculatori cittadini; ed un’autoriduzione come quella al cinema Capitol, che reclamava l’accesso libero alla cultura ed al sapere, è vista come un’azione eversiva.
Questo contesto è alimentato da tutti i tutori dei poteri forti della città dal Sindaco Cofferati al Procuratore Capo, Enrico Di Nicola, che ha affermato che l’azione del proprio ufficio è in accordo con Prefettura, Questura e Comune.
Come Collettivo Universitario Autonomo, ci battiamo per affermare la libera circolazione dei saperi e della cultura da tutti noi prodotta, contro ogni forma di copyright e strumenti che ne limitino l’accesso e conseguentemente solidarizziamo con tutti coloro che con la forma della riappropriazione diretta hanno rotto questo circuito vizioso quella sera al Capitol e che per questo motivo oggi sono ingiustamente sotto processo.
COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO
Assemblea: tutti i martedì alle 17 nell’aula studenti di Zamboni 38
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