25 febbraio
Ritengo inaccettabili, smodate ed offensive anche nei miei confronti le parole pronunciate dal responsabile sindacale riportate sui quotidiani di oggi.
Non si può non riconoscermi il fatto di avere sempre manifestato fiducia e rispetto per le forze dell’ordine, in primis per le forze di polizia, alle quali appartiene fra l’altro anche mio marito, sia pure nella Polizia municipale. Prova ne sia che nella stessa manifestazione di oggi in ricordo di Federico abbiamo chiesto aiuto proprio alla Questura per verificare, ipotesi alquanto improbabile, se fra coloro che parteciperanno alla manifestazione vi possa essere qualcuno che possa assumere atteggiamenti incivili, indegni e offensivi nei confronti di Federico e di noi tutti.
E’ inaccettabile che, proprio da parte di quei sindacati di polizia, si voglia a tutti i costi trascinare nel fango l’intero corpo di polizia di Ferrara in una polemica assurda palesemente volta a giustificare gli errori di qualcuno che quella mattina certamente ha violato i propri doveri.
Mai e poi mai abbiamo chiamato in causa l’intero corpo di polizia.
Ma chiedere che chi ha sbagliato la mattina del 25 settembre sia chiamato ad assumersi la responsabilità dei propri errori, è un diritto sacrosanto e legittimo mio, della mia famiglia, di chi mi sta vicino e di chiunque altro voglia la verità.
Ritengo greve, profondamente offensiva, smodata e scomposta nonché incompatibile con la sede istituzionale in cui essa viene lanciata, l’accusa rivolta contro di me contro chi mi sta vicino, di sciacallaggio.
Per definizione del nostro vocabolario di lingua italiana, sciacallo è “persona avida e vile” – “colui che ruba nelle case e nei luoghi abbandonati e distrutti in seguito a guerre, catastrofi e simili” (vedi Zingarelli).
Il signor Tonello, ufficiale di polizia, intendeva questo riferendosi a noi?
Sciacallo è anche “mammifero dei carnivori affini al lupo di colore rosso fulvo, attivo di notte, che si nutre anche di carogne”.
Se intendeva questo forse il signor Tonello, nella sua accorata difesa dei quattro poliziotti intervenuti quella mattina, si è dimenticato che la “carogna” era quella di mio figlio.
Sappia il signor Tonello e chiunque altro intenda aggredirci in questo modo che ricorrerò all’autorità giudiziaria perché ritengo inaccettabile e indegno di un paese civile che chi come me ha dovuto subire tutto ciò che è accaduto fino ad oggi venga addirittura insultato e fatto oggetto di aggressioni verbali da parte di persone che avrebbero il dovere istituzionale di moderazione. http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/
|