dopo Genova non vi č stata risposta adeguata alla gravitą della situazione nei corpi armati.
I partiti di sinistra avrebbero dovuto subito aprire una campagna di denuncia e d'ndagine contro le infiltrazioni fasciste e razziste nei vertici e nei corpi delle forze armate, dei carabinieri e della polizia. E' dal dopoguerra che nei carabinieri esistono culture, apparati e uomini che incarnano la "continuitą" di questo corpo, dal fascismo, alla repressione anticomunista e antioperaia, alle cariche e alle fucilate sugli studenti, alle torture ed ai pestaggi quotidiani.
I vertici dei carabinieri sono stati responsabili di diversi tentativi di golpe, sono stati collusi con la destra neonazista e con regimi fascisti come quello greco. I protagonisti di questi episodi (De Lorenzo ecc.) non furono solo singoli "degenerati"; dietro i vertici c'erano grandi aree di consenso nell'arma, cosi' come nelle altre forze armate. E' una cultura che deriva dalla piu' vasta continuitą dell'apparato statale borghese uscito dal fascismo e dalla guerra, con il tradimento della lotta di liberazione, della Resistenza.
Cosa fanno i partiti comunisti ? Niente
Rifondazione e Pdci devrebbero invece subito organizzare una campagna di denuncia di massa contro il neofascismo nelle forze armate e per la messa al bando di partiti fascisti guidati da ex squadristi e stragisti.
L'episodio nauseante di Sassuolo č solo l'ennesima testimonianza delle infiltrazioni fasciste e razziste nell'Arma e in generale nelle forze armate. (basti ricordare la bandiera della X Mas trovata sulla parete di una delle camerate della caserma dei carabinieri sventrata dall'attacco di Nassirya)
|