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AGGRESSIONE FASCISTA: VERONA
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csoa la chimica Thursday, Feb. 02, 2006 at 9:34 AM |
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verona. lunedi 30: aggressione fascista a un compagno del csoa la Chimica. sabato 28: bottiglia incendiaria contro la chimica.
BESTIE SENZA TESTA! Ora basta. Ogni gesto di ribellione contro l’oscurantismo fascista ha dentro di sé una scintilla di libertà, è un assioma che difenderemo e diffonderemo sempre. Vigliacchi! Ancora 5 contro 1. Vigliacchi! di notte a viso coperto. La notte di lunedì 30 gennaio, un compagno del centro sociale la Chimica, all’uscita del concerto di Massimo Bubola, al teatro filarmonico, è stato vigliaccamente aggredito da un gruppo di 5 fascisti, che hanno infierito su di lui con calci e tirapugni, anche una volta caduto a terra. Una modalità nota di aggressione nonché una manifestazione clamorosa di vigliaccheria, che dimostra sia l’incapacità di un confronto che non sia quello della superiorità numerica e della violenza sia la nullità umana di questi tristi figuri. Due giorni prima, sabato notte, la Chimica ha subito un attentato incendiario (non rivendicato ma la matrice è sicuramente fascista) con il lancio di una bottiglia incendiaria; fortunatamente all’interno c’erano ancora dei compagni che sono intervenuti a spegnere l’incendio. Vogliamo sottolineare che questi eventi si inseriscono in un preoccupante contesto nazionale: pestaggi ai diversi, nazificazione delle curve da stadio, escalation di aggressioni ad attivisti e luoghi del movimento antagonista. Non possiamo far altro che registrare l’inconsistenza creativa, sociale e politica dei neofascisti. L’unica loro attività è il proselitismo e l’indottrinamento subdolo allo stadio, strumentalizzando la curva e la tifoseria di Verona. Alla propria incapacità reagiscono in maniera scomposta rincorrendo temi, idee e pratiche a cui non sanno dare alcun contenuto se non quello della discriminazione, dell’odio e della gerarchia. I mezzi di comunicazione cittadini accettano come normalità le azioni razziste e intimidatorie che ormai da mesi affliggono Verona. Silenzio su: il magrebino legato e gettato in un bidone della spazzatura e salvato solo per caso; l’africano prelevato da un gruppo di neofascisti dalla propria casa e pestato a sangue; la campagna di odio che la destra sta portando avanti, ricattando gli abitanti del quartiere di San Zeno, costringendoli a firmare petizioni razziste; le intimidazioni squadriste e della propaganda razzista e fascista allo stadio (luogo di indottrinamento di ragazzini); dell’indifferenza con cui vengono tollerate scritte murali fasciste e naziste. L’aggressione fascista al consigliere dei verdi Bertani (ottobre 2005) è diventata oggetto di battute e viene catalogata come una qualsiasi zuffa da bar, così come le intimidazioni avvenute durante l’elezione del “Papà del gnocco”, quelle quotidiane fatte agli immigrati… Anche da parte della classe politica c’è una preoccupante diffusa volontà di rimuovere il problema, per salvare la faccia perbenista della città, quando invece l’unica maniera per far crescere una coscienza civile è quella di denunciare i fatti intollerabili. A questo si può certo aggiungere il numero allucinante di violenze e assassini avvenuti nel territorio di Verona a danno di prostitute e immigrate, nel corso degli ultimi anni: questi atti nascono dal terreno putrido seminato di odio e disprezzo della subcultura fascista e leghista che arriva a considerare nulla la vita umana di donne e migranti. Così come i deliri da far west padano, che hanno già provocato un assassinio a Sandrà. Vogliamo denunciare che le sedi di questi fomentatori di odio dovrebbero essere chiuse perché la storia e la coscienza civile hanno già detto NO alla loro assurdità. Vogliamo denunciare giornali e mass media che hanno fatto passare un losco figuro come Mancini, da tutti conosciuto come picchiatore e agitatore razzista tra i più ributtanti, come un mite agnellino, bravo lavoratore che ha tentato di sedare una rissa (nel corso della quale gli si è sbucciato un dito; il fatto è poi passato come accoltellamento, parificato dai giornali al tentato omicidio e alle centinaia di coltellate subite da compagni in luglio, a volto S.Luca). Siamo stanchi di ascolatre parole di rassegnazione alla soffocante alleanza tra vecchia e nuova destra, leghismi, integralismo cattolico. E’ il momento di costruire una risposta articolata e organizzare legami fra diverse forze sociali e culturali che devono saper valorizzare la condivisione dell’antifascismo e saper costruire coesione sociale con nuove lotte portate avanti con creatività, intelligenza. Cos’è il fascismo? Corriamo il rischio di definire fascismo tutto ciò che ci fa ribrezzo, identificarlo come partito dell’imbecillità, della violenza e del male. E questo non funziona. I fascismi possono essere ricondotti all’ossessione dell’identità nazionale e/o etnica, dell’appartenenza, dell’origine, della riconoscibilità. Da questo deriva la rigidità, il rifiuto del diverso, della tenerezza e dell’ironia. Questa ossessione cresce perché il nostro è il tempo della contaminazione vivificante, del meticciamento, della transcultura. La reazione disorientata dei fascisti è data dalla pulsione a riconoscersi come identici, identificabili, appartenenti a una comunità (di fede, razza, linguaggio…). Soltanto l’origine fa fede dell’appartenenza e come sappiamo l’origine è un’illusione, una leggenda, un’attribuzione più o meno condivisa ma infondata. Tutti proveniamo da una storia di incroci e contaminazioni. La sensibilità che si contrappone al fascismo, e a pensieri e pratiche reazionarie, deve essere molteplice, contrastare le sue dinamiche sul piano comunicativo e creativo ma quand’è necessario non rinunciare alla contrapposizione fisica; ma saprà andare oltre: costruire spazi di libertà e ricombinare socialità, desideri, culture e forze: questo è l’impegno cui devono farsi carico gruppi culturali e forze politiche antifasciste della città e del territorio. Da parte del csoa La Chimica questa strada è già intrapresa, progetti di nuove sensibilità e forme di vita antifasciste e antirazziste: l’autogestione, la lotta accanto ai migranti e contro la guerra, la valorizzazione delle diversità di genere e di desiderio, l’impegno per la giustizia sociale, contro la condizione precaria del lavoro, per il diritto alla casa, la produzione culturale non sottomessa, la creazione del mercato autogestito (terra/ambiente/produzione/rivoluzione dei consumi). Costruire in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza. Dall'aria all'acqua fino alla produzione informatizzata e alle reti. csoa la Chimica, motore ribelle antifascista antirazzista, verona
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Reminescenze
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Reporter Kat Thursday, Feb. 02, 2006 at 12:00 PM |
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I manifestanti erano divisi in 2 grandi blocchi: davanti quello costituito dai vari partiti, indietro quello degli anarchici. Ad un certo punto gli anarchici scandiscono lo slogan: “il popolo unito non ha bisogno di partito”. I rossi del PSTU (trotzkisti) si sono sentiti provocati da questo slogan ed hanno formato un cordone per impedire agli anarchici di continuare a manifestare.
Subito dopo i fascisti oro-verde hanno attaccato con bastoni e pietre i compagni trotzkisti e da lì gli scontri sono divenuti intensi, durati per alcuni minuti e causando diversi feriti, specie tra i giovanissimi anarcopunk in forte inferiorità numerica. A quel punto sull' intensità crescente degli scontri dal cordone anarchico insurrezionalista è partita l' azione armata molotov in difesa delle minoranze soppravvenute.
La polizia ha assistito senza intervenire.
Abaixo a Burguesia
Fascistas não Passarão Nem os verde-amarelos
No ai fasciti verde oro.
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Molotov contro la chimica: analisi
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Reporter Kat Thursday, Feb. 02, 2006 at 12:51 PM |
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Quando una molotov (ingredienti petrolchimici) si scaglia contro csoa lachimica troppe cose non vanno per il verso giusto. Effetto boomerang? Meditare non nuoce. Storicamente attribuire una matrice fascista al lancio una molotov è a mio avviso un errore molto grave. Vi siete comportati mediaticamente, e sottolineo mediaticamente, molto male.
Un antifascista
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solidarietà al csoa la chimica
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Antifascisti/e veronesi Thursday, Feb. 02, 2006 at 2:25 PM |
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Massima solidarietà al compagno aggredito dai soliti infami vigliacchi fascisti!!! Verona non ne può più!! FUORI LE MERDE DALLA CITTA'. La loro vigliaccheria non fermerà le lotte antifasciste a Verona!!
NO PASARAN
Antifascisti/e veronesi
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Molotov di solidarietà
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Reporter Kat Thursday, Feb. 02, 2006 at 4:35 PM |
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Si è fatto male qualcuno dal lancio della molotov? Non mi risulta. Potrebbe trattarsi di un emblematico gesto olimpico di solidarietà antifascista. Un messaggio di presenza concreta d' azione, mediata dal basso. Insomma... gli indiani sono stati sempre una minoranza (dal punto di vista mediatico) in America. Per quanto riguarda Verona, il problema non è classificarla cromaticamente. Mi spiego meglio. Qualcuno commenta "Verona Rossa?" altri "Verona Nera?" I sindacati reagiscono con programmi in Bianco/Nero in XX Settembre (e sulla natura e provenienza del programma ritornò più tardi a spiegarmi). In coclusione dalle 10, 100, 1000 occupazioni, quali sono le VERE minoranze sociali di XX Settembre, di B.go Venezia, etc. etc. ... quali sono le vere minoranze? Quelle culturali? No, no... mentre rivalutate gli spazi, un uomo nello spazio accanto veramente muore. E scatta la Molotov di protesta.
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caro kit kat no-reporter
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buenaventura Thursday, Feb. 02, 2006 at 4:53 PM |
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pensieri pochi e mooolto confusi, compagno caro. vuoi essere sibillino, metaforico, chimerico. risulti solo un povero pirla.
ai paroloni, imparati sui quattro pamphlet che desumo tu abbia avuto l'accortezza di leggere (non oltre le 80 pagine per carità, che il tempo non si butta via sui libri ma tendendo il proprio corpo verso azioni fortissimamente ribelli), solitamente deve precedere un concetto. così, un consiglio per i tuoi prossimi proclami aulici.
riguardo la canaglie fascista, per favore, non scadetemi negli stessi confusi e tristi linguaggi squadristici su chi ha la lama più lunga. chiudiamogli le sedi e basta, senza tanti bau bau. annichiliamo i figli di papà eja eja alalà con una montagna di guano. quella vanno cercando.
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Chiarezza appunto
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Repoter Kat Thursday, Feb. 02, 2006 at 5:05 PM |
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Appunto facciamo chiarezza. Dal nome reporter, avanti facciamo chiarezza. I centri sociali di Bologna, quando ho chiesto chiarimenti in merito a iniziative sociali, me le hanno sempre fonite, sia nel caso mi chiamassi "Rivoluzionario" sia nel caso mi chiamassi "Grigio". Te chiaro il concetto di Reporter? Vuoi collaborare con Indymedia, o vuoi incanalare le iniziative della vostro centro sociale su una linea programmatica accentratrice e monopolistica. Non farfuglio notizie e commenti, ti riporto i commenti raccolti da vari studenti, cittadini, precari e ricercatori, e altri ancora. Non faccio commenti personali sulla "lachimica" sarebbero deleteri per voi, anche se sto dalla vostra parte. In conclusione: qual'è la "regia" della chimica? Sono state inoltrate delle email, alle quali non rispondete. Se vuoi fare i conti con me non li facciamo sul web perchè ti scrivo da lontano.
Qui si commenta. E il mio commento (sono 10 anni che seguo questi fenomeni) è libero, e sai che ti dico: è stata una cazziata scrivere su ANTIFA l'articolo, perchè una molotov non ha matrice fascista. Poi per quanto mi riguarda lachimica è libera di catalogare per tematiche i prodotti della Macchina Immaginativa Omologata, per tematiche. Molotov di matrice fascista su ANTIFA? Mi aspettavo su ANTIVITTIMISMO. Comunque raccogli i cocci della Molotov, analizziamoli assieme, come hanno altri centri sociali. Oppure continua a pubblicare Molotov fasciste. Sta ridendo mezza Italia su ANTIFA, anche se il fenomeno è realmente accaduto. Fateci sapere
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a proposito
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della feature Thursday, Feb. 02, 2006 at 7:34 PM |
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"la campagna di odio che la destra sta portando avanti, ricattando gli abitanti del quartiere di San Zeno, costringendoli a firmare petizioni razziste" compagni...siete disturbati...ma non vi sfiora che la gente firma perchè VUOLE firmare...perchè non è tutta (per fortuna)come credete voi? siete incredibili...
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E dai....
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vr Friday, Feb. 03, 2006 at 2:42 PM |
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E dai Kat... non è la prima volta che a VR ( e non solo) i fasci tirano molotov (non nel mio immaginario,carino, li ho visti con i miei occhi a meno che non fossero compagni subdolamente travestiti). Credi che qualquno abbia il copyright della bottiglia? sei solo chiacchere e insinuazioni (peraltro incomprensibili). Rilassati, fai un bel respiro e una sonora risata su tutte le minchiate che scrivi. Riguardati , fa pulito e lascia stare la politica che ti surriscalda troppo la cervice. Penso che quello della Chimica non sia vittimismo, ma la semplice volontà di denunciare pubblicamente (non in tribunale o alla digos..signorini "coerenza") ciò che succede a Vr, PUNTO. Qui l'unica vittima è l'intelligenza (rispetto alle mirabolanti cacchiate che scrivi e che, temo, scriverai). Spero che tu possa un giorno stare meglio.
p.s. Se sciaguratamete qualche ammasso di merda fascista tirasse una molotov o altro ai compagni di Via XX aspettiamo le tue insinuazioni tipo "qualche intellettualoide-narcisista della Chimica colpisce i compagni invidiandone lo spontaneismo..." Fate un pisolo,và...
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se la tenessero Verona
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non vedo la novità Monday, Feb. 06, 2006 at 3:03 PM |
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ma perché tante storie? Manco sto fatto fosse successo a Livorno o Pisa... lo sappiamo come vanno le cose a Verona e nel Veneto in generale, inutile piangere quando succedono certi fatti in quei posti, ce ne accorgiamo ora? Quella città è territorio nemico, inutile anche lamentarsene, consideriamo Verona persa, e via.
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ahahaha
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wow Monday, Feb. 06, 2006 at 3:35 PM |
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qualcuno cantava: "meno spazio alle parole e più fatti nelle strade..." avrete chiaramente capito che è il porco infame del vostro amico...strano che il negozietto sia ancora integro... Beh voi compagni ANTIFA HOOLIGANS, skin e punk contro il razzismo per le vie della città...dove cazzo siete che quando ci si vuole divertire non ci incontriamo mai...dai...fatti nn pugnette!!
SIETE INFAMI E SEMPRE LO SARETE....
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....ridi ridi
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...che mancini ha fatto gli gnocchi Tuesday, Feb. 07, 2006 at 1:44 PM |
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Ei fascistello che ridi di gusto dietro una tastiera prova a chiedere al tuo amico Winnie the Pooh Mancini che a quanto risulta ha invece già avuto modo di incontrarne qualcuno....non sembra proprio che lui faccia ahahahah.... E pensa che non ha avuto infami aggressioni alla 5 o 10 contro uno come le vostre.... un consiglio, continua con le pugnette, che rischi di inciampare sennò...
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