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La regione EmiliaRomagna contro la legge proibizionista
by da fuoriluogo Saturday, Feb. 04, 2006 at 12:35 PM mail:

Emilia Romagna: Bissoni critica la normativa sulle droghe
[04/02/06]

Durante la conferenza stampa a margine del convegno “L’attività dei SerT dal 1991 al 2004, i nuovi scenari di consumo e le strategie regionali”, l’assessore regionale dell’Emilia-Romagna alle Politiche per la salute, Giovanni Bissoni, ha commentato l’approvazione in Senato del maxi emendamento inerente all’uso di stupefacenti e alle misure repressive dello spaccio e del consumo di droghe passato con lo strumento della fiducia.

“La prima considerazione è sul metodo – dice Bissoni -: una norma che ha enormi ripercussioni di carattere penale, amministrativo e sull’organizzazione dei servizi sociosanitari, viene approvata con lo strumento della fiducia e all’interno di un decreto sulle prossime Olimpiadi di Torino. Ci riserviamo di valutarne attentamente gli aspetti di costituzionalità riguardo alle competenze in materia di organizzazione dei servizi, competenze che sono in capo alle Regioni”.
“Nel merito, siamo di fronte ad un provvedimento elettorale ed inapplicabile: considera tutte le sostanze ugualmente pericolose; non distingue tra uso, abuso, dipendenza; inasprisce le sanzioni penali ed amministrative anche per i consumatori occasionali; riduce le Comunità terapeutiche a strutture di custodia”.

“Il riduzionismo della complessità non paga mai, tanto meno in questo campo: solo per fare un esempio, dare il messaggio che tutte le droghe sono uguali porta paradossalmente a sottovalutare i rischi legati all’utilizzo di sostanze, come l’eroina, la cocaina, più pericolose di altre. E ancora, venendo alle persone con problemi di dipendenza, che significato può avere la libertà di scelta del luogo di cura se questa non è accompagnata dalla disponibilità reale di una solida rete di servizi? Si illudono i cittadini che esista un trattamento elettivo e quasi miracolistico della dipendenza. Una cosa è garantire la libertà di scelta del luogo di cura, che va rispettata, altro è costruire un sistema parallelo e competitivo senza stabilire quali sono le priorità nell’organizzazione dei servizi offerti dal Servizio sanitario nazionale”.

“La nostra esperienza di collaborazione con gli Enti locali nell’ambito dei Piani di zona – conclude Bissoni -, la qualità dei rapporti e l’integrazione con il privato sociale riunito nel Coordinamento degli Enti ausiliari, che conta 28 associazioni e 80 sedi di Comunità, ci ha permesso di realizzare, da tempo, una rete integrata di assistenza e di ascolto, che rappresenta una ricchezza per tutta la comunità regionale. Il Governo dovrebbe interrogarsi sul taglio del 50% che ha apportato al Fondo sociale nazionale, fondo che, per altro, serve anche a finanziare interventi destinati alla prevenzione dell’uso di droghe e al reinserimento sociale delle persone con problemi di dipendenza, interventi certamente più efficaci di misure punitive indiscriminate”.
http://www.fuoriluogo.it/dettagli.php?ID=4599



La regione Emilia Romagna ricorre contro la nuova legge?
[04/02/06]

"Se i servizi per le tossicodipendenze appartengono ai livelli essenziali di assistenza, compete alla Regione la regolazione del sistema e l'organizzazione dei servizi. La legge fa un'invasione di campo significativa, che la Regione si riserva di valutare nell'aspetto della costituzionalità del dettato". A dirlo è l'assessore alla sanità dell'Emilia-Romagna Giovanni Bissoni, secondo cui la nuova legge Fini sulla droga ostacola l'integrazione dei servizi per le tossicodipendenze. "Valuteremo gli aspetti di costituzionalità in quella parte delle legge che interviene direttamente nella organizzazione dei servizi e nei rapporti tra il servizio sanitario regionale e i soggetti della rete. Da una prima valutazione - ha spiegato - gli elementi di incostituzionalità risultano abbastanza evidenti, poi la Giunta deciderà cosa fare. Intanto aspettiamo che la legge diventi esecutiva. L'impressione è che sia una legge inefficace, che difficilmente potrà entrare in funzione, e che vuol essere in questo momento uno spot elettorale più che un intervento concreto per combattere l'uso e l'abuso di sostanze".
http://www.fuoriluogo.it/dettagli.php?ID=4597

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