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Integralisti islamici e sinistra italiana: le vittime |
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by IL GIORNALE
Sunday, Feb. 05, 2006 at 12:24 PM |
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Integralisti islamici e sinistra italiana: le vittime tracotanti - di Vittorio Mathieu -
Vittorio Mathieu
È difficilissimo trovare analogie tra l'islamismo e l'estrema sinistra, ma almeno un punto di contatto c'è. Lo chiamerò «vittimismo tracotante»: l'atteggiarsi a perseguitati, a discriminati, a reietti e, al tempo stesso, minacciare sfracelli. L'ultimo episodio è dovuto alla pubblicazione di vignette contro Maometto. Poteva essere tacciata di scarso buon gusto, ma ha dato luogo alle solite condanne a morte. Il reato di vilipendio della religione presso i maomettani riceve un'interpretazione estensiva e in mancanza di un organo ufficiale per giudicare (come il Santo uffizio) qualsiasi personaggio autorevole può proporre la sentenza (di morte) e qualsiasi fedele è chiamato ad eseguirla.
La fattispecie in questione è solo una tra le tante. Nel 2002 l'ipotesi di una nigeriana che Maometto sposi miss mondo diede luogo a una fatwa. Era senza dubbio un'ipotesi scorretta: si sarebbe dovuto dire che Maometto (le cui ottime prestazioni sessuali sono state proclamate da altri senza scandalo) sarebbe stato disposto a fare di miss mondo una concubina. Ma irrogare per errore, sia pure malizioso, una condanna a morte non sembra che si addica ai seguaci di un Dio che, almeno per i suoi, è «misericordioso».
Ancor peggio l'interpretazione di un altro attributo di Dio: Allah è grande. Che la grandezza di Allah si manifesti soprattutto nello sterminio degli infedeli è un modo di vedere che risale, purtroppo, al Corano; ma il modo in cui applicano tale dottrina musulmani grandi e piccoli, della cui preparazione teologica è lecito dubitare, fa sì che le minacce truculente siano pronunziate sia da folle di dimostranti,
sia da personaggi come Osama Bin Laden: contro gli Usa, contro l'Unione europea, contro l'Occidente in genere. Il lamento dei fedeli per le violenze dei rappresentanti di Satana non è di oggi: risale al tempo dei Normanni, delle Crociate, dei re di Spagna. Oggi, però, saremo al Punctum flexus contrarii: tra poco chi sarà destinato a rifugiarsi in montagna, appoggiato a un bastone accanto a Condoleezza Rice, sarà George Bush. Anche il Sol dell'avvenire, nella visione marxiana del mondo, splenderà sulle rovine della massima espansione del capitalismo. Qui la giustificazione ufficiale non è religiosa: è il materialismo dialettico, secondo il quale alla sintesi finale si arriverà attraverso la negazione della negazione. Ma, scavando un po' al di sotto, ci si accorge che i due vittimismi tracotanti hanno in comune l'origine: le predizioni a tinte fosche dei profeti ebrei ai danni sia di imperi stranieri oppressori, sia dello stesso Stato ebraico che adora il vitello d'oro. Le origini del comunismo, insomma, non vanno cercate nel Manifesto, bensì nel Marx della Questione ebraica. Il vero pericolo della situazione lo ha indicato un editoriale della Frankfurter Allgemeine Zeitung: è l'arrendevolezza dei minacciati. Che la tracotanza sia altrettanto fasulla quanto il vittimismo - oggi molto più che ieri - non toglie che, crogiolandosi nei complessi di colpa e nella ricerca di vantaggi economici, l'Occidente leghi al trave la corda per impiccarsi. L'ossimoro simmetrico di vittimismo tracotante è il «buonismo incondizionato»: la rinuncia a far valere il principio di reciprocità, su cui si fondano il diritto e la pace. Reciprocità non significa, ovviamente, rispondere al terrorismo con il controterrorismo: il terrorista, che spara nel mucchio, avrebbe sempre un vantaggio. Quando, però, il terrorista sia individuato, non potrà appellarsi alle convenzioni di Ginevra. Che lui si guarda dal rispettare.
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EH NO COGLIONE
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by
NON CAPISCI UN CAZZO Sunday, Feb. 05, 2006 at 12:30 PM |
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SEI TU CHE TI DICI DEMOCRATICO CHE DEVI RISPETTARE LO STATO DI DIRITTO. SE NON LO FAI DAI RAGIONE AL TUO AVVERSARIO. QUINDI HAI PERSO COMUNQUE. ECCO PERCHE' LO STATO LIBERALE E' DESTINATO A FALLIRE. PERCHE' E' UNA PRESA PER IL CULO SMENTITA DAI FATTI. PEPPA PE' PEPPA ME PRENDO LA MIA DI DITTATURA, NON LA TUA. VI SFUGGE SEMPRE CHE ACCANTO A VOI CI SONO TANTE PERSONE CHE CON LA VOSTRA DEMOCRAZIA CI SI PULISCONO IL CULO. E FAMMI QUALCOSA SE SEI CAPACE.
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Articolo nascosto e inserito nel POST RIASSUNTIVO
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by
indyan* Monday, Feb. 06, 2006 at 3:06 AM |
mail:
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prima di pubblicare un articolo, controllate se il newswire ne contiene altri sul medesimo argomento. se e' cosi', commentatelo e pubblicate li' il vostro argomento.
il post segnalato e' stato spostato in un post che ne aggregava diversi sullo stesso argomento: http://italy.indymedia.org/news/2006/02/983900.php
se non si facesse cosi', quando venti persone pubblicano contemporaneamente sullo stesso argomento, il newswire sarebbe monopolizzato da un solo tema.
questa pratica ha pero' alcune controindicazioni: gli articoli nascosti e raggruppati appaiono come se fossero fuori policy; non appare un link al post riassuntivo; la gente non capisce a volte reagisce male etc.
quando abbiamo il tempo apponiamo un commento a ogni articolo nascosto-e-raggruppato, ma spesso non ce la facciamo perche' non abbastanza persone partecipano alle mailing list, e non abbastanza di quelle che sono iscritte si danno da fare, e quindi molte cose le fanno poche persone sovraccariche di lavoro.
purtroppo il software che usiamo per gestire il sito per ora non ci da' la possibilita' di evitare questi problemi se non lavorando a mano aggiungendo commenti e spiegazioni, per cui gli admin perdono un bel po' di tempo per commentare, nascondere, e raggruppare gli articoli.
non e' possibile cambiare software con facilita' perche' l'importazione di centinaia di migliaia di vecchi articoli e commenti e' un'operazione difficile da realizzare in un nuovo software.
potete dare un grande aiuto comunque spiegando queste cose a chi ancora non le sa, magari copiando e incollando questo testo e indicandolo alle persone che la prossima volta si chiederanno "dove sono finiti gli articoli?". comunque e' sempre bene dare un'occhiata al newswire prima di arrabbiarsi pensando "alla censura degli admin"...
per chi ancora si chiede come diventare admin: basta partecipare a Indymedia iscrivendosi alle liste e facendo un po' di esperienza sul campo, magari contattando un IMC locale.
ciao
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