Tvn. Da domani si fermano i lavori

Ma è giallo sulla notifica dell'ordinanza di sospensione. Fulvio Conti: “Chiederemo danni ingentissimi”. Luciani: “Il problema non si risolve con l'arroganza”.
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CIVITAVECCHIA – L'Enel fermerà domani mattina i lavori delle opere a mare di Torre Valdaliga Nord, come previsto dalla sospensiva firmata dal Presidente della regione Lazio Piero Marrazzo. Ma la reale notifica all'azienda elettrica dell'ordinanza regionale inizia a diventare un vero e proprio giallo. Dall'Enel continuano infatti ad affermare che l'ordinanza in questione non è stata ancora recapitata, e di esserne venuti pertanto a conoscenza solamente attraverso i mezzi di informazione. Dalla Regione Lazio dichiarano però che l'ordinanza è stata inviata all'azienda elettrica lunedì pomeriggio, e che pertanto non c'è stato alcun difetto di comunicazione. Difficile a questo punto capire chi ha ragione e chi no. Fatto sta, comunque, che l'Enel ha iniziato quest'oggi a mettere in sicurezza il cantiere e ad inviare ai lavoratori interessati l'avviso della sospensione dei lavori. Si tratta in totale di 300 persone, di cui 100 impegnate direttamente sul molo e 200 impegnate invece nella realizzazione dei macchinari per collegare il molo alla centrale. E in attesa della notifica ufficiale dell'ordinanza, il gigante elettrico si prepara a presentare il proprio ricorso al Tar, con spirito quanto mai agguerrito, come testimoniano le parole dell'Amministratore Delegato dell'azienda, Fulvio Conti. <Enel vincerà sicuramente il ricorso al Tar – ha affermato Conti - ma se questo non dovesse accadere la
società chiederà alla Regione ''danni ingentissimi'', ovvero 1,5 miliardi di euro. Possiamo chiedere i danni innanzitutto perché avendo avuto la procedure di valutazione di impatto ambientale favorevole, siamo stati costretti a fermarci. Inoltre abbiamo l'autorizzazione per tutti i lavori, comprese le opere a mare. Per questo riteniamo tale ordinanza sbagliata dal punto di vista giuridico>.
A queste parole ha tuttavia replicato prontamente il Consigliere regionale del Prc, Enrico Luciani. <La questione di Torre Valdaliga Nord non si risolve con l’arroganza ma attraverso la riapertura del Tavolo di concertazione – ha affermato Luciani - Noi siamo dalla parte dei cittadini e dei lavoratori e per questo siamo convinti della necessità di aprire sul futuro di Civitavecchia e di Montalto di Castro un confronto democratico tra tutti i soggetti interessati. D’altro canto, serve un nuovo Piano energetico regionale come strumento principale di programmazione della politica energetica sul territorio. Vogliamo, insomma, creare tutte le condizioni utili per uno sviluppo concertato e programmato che restituisca ai territori dignità e autorevolezza contro la prepotenza e la politica delle prove di forza dell’Enel>.

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