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Sgarbi coi socialisti di craxi, ovvero con l'unione
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ansa Friday, Mar. 03, 2006 at 5:13 PM |
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ansa
Elezioni: Sgarbi con i 'Socialisti'
Bobo Craxi, scelta di un uomo che e' il D'Annunzio di oggi (ANSA) - ROMA, 3 MAR - 'Sgarbi aderisce ai 'Socialisti' e lunedi' formalizzera' la sua candidatura''. Lo annuncia il leader dei Socialisti, Bobo Craxi. Durante un conferenza stampa convocata per mostrare il nuovo simbolo elettorale del partito dopo la bocciatura da parte del Viminale, Craxi ha aggiunto: 'Ai socialisti si affianca un uomo che ha fatto una scelta di campo, travagliata come l'uomo che e' un D'Annunzio dei nostri tempi'.
www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/news/2006-03-03_1006654.html
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ancora tu...
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MI6 Friday, Mar. 03, 2006 at 5:44 PM |
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Dunque... Io non fomento l'astensionismo...non l'ho detto io di non andare a votare.
Secondo: non si può, onestamente, negare che quello che ho scritto in risposta a questo post sia vero. Stava su tutti i giornali la notizia che Sgarbi non era gradito all'unione.
terzo: nonostante ultimamente stiano producendo leggi di merda ( mi riferisco alla legge sulla droga che trovo orribile) io voto Alleanza Nazionale da quando son diventato maggiorenne.
quarto: vedo che avete tutti nel DNA i vecchi metodi di regime...se non puoi argomentare con l'avversario, buttagli merda addosso... Metodi che tralaltro usa anche la mafia se no erro si chiama Mascaria.
quinto punto: sono anni che vengo qui e ancora attendo un contradditorio ...qualcuno che motiva le sue obbiezioni a quello che scrivo...ma evidentemente ad insultare si impegna meno il cervello
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cazzate ....
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NINO Friday, Mar. 03, 2006 at 6:17 PM |
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Cazzate ....
1) Sgarbi non è mai stato ministro in governi del centrodestra e del resto anche Dini e Mastella che invece lo sono stati non hanno mai avuto "veti" per questo
2) Chi aveva parlato di "incompatibilità" con Sgarbi era stata la Margherita, alla porta della quale Sgarbi aveva bussato per mesi inutilmente
3) E' evidente che il Psi di Bobo Craxi candida chi gli pare e gli altri partiti dell' Ulivo non possono sindacare
4) E' comunque assai difficile che il partitello di Bobo ottenga deputati ( per questo lui si candida con la lista unitaria dell' Ulivo) e quindi è assai improbabile che il buon Sgarbi sarà eletto al prossimo parlamento
5) Che ci fa un elettore di Alleanza Nazionale su Indymedia ?
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ma come no?
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MI6 Friday, Mar. 03, 2006 at 6:25 PM |
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Mi permetto di contraddirti, ma sgarbi era o ministro o sottosegretario dei beni culturali, quindi faceva parte del governo berlusconi...
che ci faccio qui?...leggo, mi informo, ascolto l'altra campana e cerco di far qualcosa perche la legge sulla droga venga cambiata...e qui son sicuro di trovare appoggio.
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infatti ....
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NINO Friday, Mar. 03, 2006 at 6:51 PM |
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Sgarbi è stato sottosegretario ai Beni Culturali nei primi mesi di vita del governo Berlusconi nato nel 2001.
Fu allontanato dall'incarico per una lite furibonda ed una altrettanto durissima polemica - anche con aspetti scandalistici - col ministro Urbani.
Da allora è uscito pure dalla maggioranza, aderendo al gruppo misto, votando poi sempre con l' opposizione con una unica eccezione, in occasione della devolution, per la quale ritenne di astenersi.
Il personaggio è francamente insopportabile ma, come dicevo, visti i casi di Mastella, di Dini e piu' recentemente anche di Fisichella ( candidato della Margherita), un particolare ostracismo nei confronti di Sgarbi sarebbe veramente incomprensibile.
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questione Sgarbi
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mk Friday, Mar. 03, 2006 at 9:25 PM |
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A MI6, che dire? Certo, tu non hai mai detto di non andare a votare...semplicemente, fai passare agli altri la voglia di andarci! Perchè mai, altrimenti, ti interesseresti così tanto dei problemi etico-morali e organizzativi del centrosinistra? Non ti bastano quelli della "tua" buffonesca coalizione? Mafia, P2, Lega Lombarda e quant'altro non sono sufficienti per intavolare un dibattito coi tuoi amici camerati? Sgarbi mi fa vomitare ed è un mascalzone, chi può negarlo? Ma da qui ad accusare gli altri di incoerenza, quando state al governo coi secessionisti padani...fammi il piacere. Ah, un'ultima cosa: "obbiezioni" si scrive con una b sola.
A NINO, secondo cui "un particolare ostracismo nei confronti di Sgarbi sarebbe veramente incomprensibile", ricordo che il signore è stato condannato per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Se a te sembra poco...
Sempre consigliabile la lettura di "Sgarbi Con Truffa" di Alessandro Roveri http://www.kaosedizioni.com/schdietrotv_sgarbi.htm
Una interessante rassegna di articoli e commenti in merito al possibile ingresso di Sgarbi all'interno della coalizione di centrosinistra la trovate qui: Niente Sgarbi all'Unione http://www.onemoreblog.org/nientesgarbi.html
«Se l’Unione dovesse accettare l’arrivo di Sgarbi, io non voterò più per il centrosinistra. Lo so che un voto in meno o in più non sposta nulla, lo so che c’è chi alzerà le spalle, ma visto che a me viene data la possibilità di esprimere un dissenso, lo esprimo. Mi era già parecchio difficile votare per una coalizione in cui Fassino se la intende con tipi come Rutelli e Mastella, ma Sgarbi, ecco, sarebbe davvero troppo» (Marco Travaglio)
In conclusione: io ovviamente la penso come Travaglio. Ma poi penso che il signor MI6 andrà a votare bello tranquillo, sereno e convinto Alleanza Nazionale...e allora, cazzo, andrò pure io a votare ugualmente, benchè a naso sempre più turato. Non si può fare il loro gioco.
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adesso non mi far passare ...
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NINO Friday, Mar. 03, 2006 at 9:38 PM |
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adesso non mi far passare per un estimatore di Sgarbi.
come dicevo prima, il personaggio è a dir poco orrido anche se la sua condanna penale ( sostanzialmente per assenteismo dal lavoro) è sicuramente meno grave di quelle di tanti altri parlamentari italiani, non solo del centrodestra.
rimane il fatto che per levarmi dalle scatole Berlusconi voterei veramente per chiunque ....
e comunque non puo' certo essere un sostenitore di A.N. come M16 ( anche la scelta del nick è tutto un programma) a fare lo schifittoso su Sgarbi .....
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"il più grande trasformista d'Italia"
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biografia disgustosa di Sgarbi Friday, Mar. 03, 2006 at 9:52 PM |
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dall'anarchia al comunismo a Berlusconi all'Unione...senza parole...!!!!!!!!!!!
Vittorio Sgarbi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi (Ferrara 8 maggio 1952) è un critico d'arte, un personaggio della televisione ed un uomo politico italiano.
Dopo una giovinezza politicamente turbolenta (partecipò alla contestazione giovanile del 1968 tra le fila degli anarchici), ottenne la laurea in filosofia ma si occupò soprattuto di arte, diventando ispettore della sovrintendenza ai beni storici e artistici in Veneto.
Politico abituato a cambiare spesso idee e schieramenti (alcuni lo hanno definito come "il più grande trasformista d'Italia"), nel 1990 si candida come sindaco di Pesaro per il Partito Comunista Italiano, ma perde. Qualche mese dopo diventa consigliere comunale di San Severino Marche (con il Partito Socialista Italiano), di cui diventa primo cittadino nel 1992 sostenuto dalla Democrazia Cristiana e dal Movimento Sociale Italiano.
Sempre nel 1992 sarà deputato nazionale per il Partito Liberale Italiano: successivamente forma un'alleanza con il Partito Radicale di Marco Pannella, con cui sarà alleato della coalizione guidata da Silvio Berlusconi nel 1994 e nel 1996.
È stato condannato nel 1996 a 6 mesi e 10 giorni definitivi con sentenza della Pretura di Venezia per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato (per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali).
Il 21 marzo 1999 nasce il movimento i Liberal di Sgarbi.
Nel 1999 passa a Forza Italia, con cui sarà sottosegretario ai Beni Culturali dal 2001 al giugno del 2002, allorchè si dimise dall'incarico.
Parallelamente alla sua attività politica egli continua ad occuparsi di arte, commentando in videocassetta alcune le opere dei più importanti pittori e scrivendo numerosi saggi e libri specializzati quali Carpaccio (1979), I capolavori della pittura antica (1984), La stanza dipinta (1989), Davanti all'immagine (1990, vincitore del Premio Bancarella), Onorevoli fantasmi (1994), Lezioni private (1995), Lezioni private 2 (1996).
Personaggio televisivo grintoso (si è autodefinito "polemista"), ha spesso partecipato al Maurizio Costanzo Show ed ha condotto per anni la sua rubrica personale, Sgarbi Quotidiani. Successivamente fonda in vista delle elezioni europee del 2004 la lista "Liberal Sgarbi", che si allea col Partito Repubblicano Italiano ma che ottiene nelle consultazioni del 2004 solo lo 0,7% dei voti.
Nel 2005 abbandona la Casa delle Libertà e passa all'Unione: propone la propria candidatura in vista delle elezioni primarie della coalizione di centrosinistra, ma deve successivamente ritirarsi in base alla regola che vieta la corsa elettorale nelle primarie di chi abbia avuto incarichi politici nelle ultime due legislature guidate da Berlusconi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi
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MAMMIA MIA DAMMI CENTO LIRE
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gfbernabei@matteng.com Friday, Mar. 03, 2006 at 9:53 PM |
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gfbernabei@matteng.com |
Le macchine elettorali sono attualmente spinte al massimo, tutti si stanno dividendo come tifosi di squadre di calcio, i fatti, le riflessioni (complessse, inaspettatamente non equivalenti a quelle di cinque anni fa) passano in secondo piano. Qualunque sia il risultato sembra che il popolo italiano e la sua intellighenzia stiano procedendo come un treno a tutta velocità contro un muro. Nel mio cuore spero di sbagliarmi. Mi sto organizzando per emigrare.
Auguri a tutti.
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"Il sistema è talmente corrotto che tanto vale trarne vantaggio"
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Sgarbi quotidiani Friday, Mar. 03, 2006 at 9:58 PM |
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vittorio_se_la_ride.jpg, image/jpeg, 600x400
Intervista all'ex sottosegretario ai Beni culturali Sgarbi: mi butto a sinistra, Prodi è d’accordo «Con la Cdl nessun collegio è sicuro. D’Annunzio andava verso la vita, io più modestamente verso la sopravvivenza»
ROMA - La signora del check-in gli sorride: «Lei è simpatico ma preferirei fare la carta d’imbarco a Fassino. Sono di sinistra, io». Vittorio Sgarbi si ribella: «Perché, io no? Aspetti e vedrà». Onorevole, non è banale saltare sul carro del vincitore? «Non ci sono due carri. Ce n’è uno solo. Il centrodestra sarà spazzato via. I rapporti di forza nel prossimo Parlamento saranno 500 a 130». E il suo collegio? «Non ci sono più collegi. Nessun collegio è sicuro. Neppure quello di Bossi». Così si butta a sinistra? «Con la Sbarbati. Ho esplorato tre possibilità. La prima: Mastella». Un uomo votato all'ideale. «Con il maggioritario ognuno sta dove gli conviene. Ha senso che Ugo Palmiro Intini stia a sinistra e Bobo Craxi a destra? Il sistema è talmente corrotto che tanto vale trarne vantaggio. L'alleanza Mastella-Sgarbi ha avuto la benedizione di Cossiga e di D'Alema, ma alla fine non si è fatta: lui non aveva garanzie dalla sinistra, e io non le avevo da lui. Sono passato alla seconda possibilità: la Margherita. Ne ho parlato con Marini, De Mita, Franceschini, Maccanico. Alla fine ho deciso di puntare sulla Sbarbati, che è stata la mia vice quando nel '94 presiedevo la commissione Cultura. Bravissima, ma inchiodata allo 0,2%. Con me può salire all'uno e pesare di più. Guardi La Malfa, che grazie ai miei voti e a quelli dei repubblicani romagnoli di sinistra è diventato ministro della destra. E dire che per le europee aveva speso 15 mila euro. Io, un milione». Risulta che lei abbia cercato più volte Prodi. «Non solo l'ho cercato; l'ho trovato. Ci siamo parlati, e lui mi ha detto che è d'accordo». Prodi condivide il suo approccio estetico alla vita? Ha il senso del bello? «Non saprei. Comunque lo conosco da decenni, da quando frequentavo gli ambienti bolognesi del nostro amico comune Dino Gavina, il mecenate di Man Ray, Carlo Scarpa, Caccia Dominioni, Sebastian Matta. Prodi è un professionista della politica; quel che Berlusconi non è mai diventato». E lei lo tradisce. «No. È stato lui a tradire me. Come fece con Dini. Ero accanto a Berlusconi il giorno dell'insediamento: al mattino aveva pronto un discorso di quattro pagine per motivare la fiducia. Poi si arrabbiò perché Dini non l'aveva citato, e al pomeriggio Biondi e Previti lo convinsero a votare no. Alla sera scelse il ni: si astenne. E gettò Dini nelle braccia della sinistra. Con me ha fatto lo stesso. L'unico a difendermi è stato Ghedini; Berlusconi non gli ha dato retta. Prima mi ha cacciato, poi non mi ha ascoltato». Quando gli ha parlato l'ultima volta? «Poco fa, per la salvezza di Piazza Armerina, dove sono commissario straordinario. Mi guardava senza dare segni di vita. Pensare che io gli avevo gettato l'ultima ancora di salvataggio». Quale? «L'idea di andare dalla Fallaci e convincerla a mettersi, per amor di patria, alla testa di un movimento radicale, "La forza della ragione", che riunisca i duri, forti e delusi, da Feltri a Ferrara. Ne ho parlato con il suo entourage: Crosetto, Bonaiuti, che era d'accordo». Perché non direttamente con Berlusconi? «Non mi piace chiamare. Preferisco essere chiamato. Non l'ha fatto». Ha colpito il suo elogio delle radici cattoliche in coincidenza con la nomina di Buttiglione alla Cultura. Un'estrema richiesta di ripescaggio? «Ma no. Entrare in un governo come questo significa bruciarsi il futuro. Siccome il nostro patrimonio è composto per tre quarti di chiese, Buttiglione è l'uomo giusto. Gli ho subito segnalato lo scempio di Torino, dove Chiamparino vuole distruggere mille metri di villa e muri romani per fare garage. Buttiglione mi ha detto che affiderà la cosa ad Adriano La Regina. Sono sollevato. La Regina è uno che se scopre un gabinetto del 1899 blocca tutto». Vorrebbe fare il ministro del centrosinistra? «Magari. Siccome loro non vorranno, mi basta fare il sottosegretario tecnico. Il custode. Il pronto soccorso dei monumenti». Qualche politico o intellettuale di sinistra le ha già mandato segnali? «Dialogo con Veltroni e persino con la Melandri, che ho rivalutato: come ministro è stata migliore di Urbani; anche perché qualunque cosa è meglio del Nulla. Furio Colombo mi chiese di scrivere sull' Unità . Ho rifiutato: chissà quanto pagano... Ci ripenserò se mi cacceranno dal Giornale. Quando si fa la lista degli epurati di Berlusconi si dimentica che prima di Biagi e Santoro ci sono io: la mia trasmissione fu soppressa nel '99. Non era abbastanza moderata». Dove lo vorrebbe il collegio? «Dispongo di numerose nicchie. Luoghi sgarbiani». Enclave. «La Valsesia, dove ho il sindaco di Varallo. Le Marche, dove sono ancora assessore, a San Severino, mentre ho rifiutato la proposta di Del Turco che mi voleva in Abruzzo. A Bari ho preso il 4%. Nel Bellunese ho un gruppo che vale il 2 pronto a passare a sinistra. In Calabria c'è il partito dei diritti civili - che potrebbe diventare il logo nazionale del movimento - di Franco Corbelli...». Quello dei quadri falsi? «Quello era Giorgio, e i quadri erano veri. Ma preferirei candidarmi in Sicilia. Portare in dote uno dei 61 collegi, quello di Piazza Armerina. Decidano. O mi candido con il centrosinistra, o non mi candido». Onorevole Sgarbi, senza l'immunità parlamentare lei rischia di finire in galera. I magistrati non la amano. «Ma non mi fanno paura. Vinco una causa al giorno. Finora, 190 su 270; le altre sono in corso. Caselli poi lo batto sempre. Ho anche pronto un libro: Le mie querele. L'editore non lo pubblica per paura di altre querele». A Venezia l'hanno condannata per assenteismo. «Ma se ero in aspettativa senza stipendio!». Bianco o Scapagnini? «Ho simpatia per Scapagnini: la sua fidanzata brasiliana Surama è una mia scoperta giovanile. Ma Bianco è un vecchio repubblicano di sinistra. Quindi…». Dicono che lei sia cambiato. «Mi sono un po' addolcito. Sono meno polemico». Al referendum come voterà? «Tre sì e un no, sull'eterologa. Come fecondatore eterologo riconosco solo me stesso». È sicuro di essere bene accolto a sinistra? «Di sinistre ce ne sono almeno tre o quattro. O forse sono dieci. Con la sinistra garantista mi troverò benissimo. Ho un rapporto fraterno con l'ex sindaco diessino di Novara, Correnti, che ha proposto la separazione delle carriere e la riforma del Csm. Che poi è quanto pensa D'Alema». Che ne faranno, anzi farete di Berlusconi? «Sento dire che qualcuno intende farne il nuovo Craxi. Lo vuole in galera. Allora, e solo allora, mi toccherà difenderlo un'altra volta. Adesso la saluto. Ci vediamo al Komintern». Che entusiasmo. «Be', al contrario di D'Annunzio che andava "verso la vita", io vado più modestamente verso la sopravvivenza». E la Sbarbati. «Chiedo scusa, chiamano per l'imbarco».
Aldo Cazzullo 15 maggio 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/05_Maggio/14/sgarbi.shtml
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