Margara, ecco cosa non va nella Fini-Giovanardi
L’ ex direttore generale amministrazione carceri al forum droghe
[04/03/06]
FIRENZE, 4 Marzo 2006 - “Chiari aspetti di incostituzionalità” e “seri dubbi sulla copertura finanziaria”. Sandro Margara, ex direttore generale dell’ amministrazione carceraria, oggi in pensione, ha partecipato in qualita’ di giurista all’ assemblea del Forum Droghe, che si e’ tenuto oggi a Firenze, e non ha risparmiato critiche al testo di legge Fini-Giovanardi, approvato in via definitiva l’ 8 febbraio scorso alla Camera, con il voto di fiducia che era stato posto anche al Senato e nell’ ambito del piu’ ampio decreto sulle Olimpiadi invernali. Margara vede una “violazione spaccata” dell’ articolo 25 della Costituzione che recita che “nessuno puo’ essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso””. “Nel caso del testo Fini-Giovanardi le pene non sono definite - spiega Margara, intervenendo al Forum Droghe - e si rimanda ad un regolamento che dovra’ stilare la commissione nominata dal ministro Storace, quindi ad un atto amministrativo e non ad una legge”. L’ altro punto critico evidenziato da Margara riguarda il fatto che la legge in questione “non pone l’ attenzione sulla persona, ma solo ed unicamente sulla sostanza”. “In fatto di dipendenze - spiega - mettere al centro dell’ attenzione la persona, la sua volonta’ o capacita’ di recupero, e’ fondamentale, altrimenti non si riesce a fare quello che gli ispiratori del testo di legge dicono di voler fare e cioe’ strappare alla droga le persone. Oltretutto - aggiunge - se si mette al centro la sostanza si colpiscono anche i consumatori occasionali”. Inoltre, secondo Margara, “la sanzione amministrativa, come il ritiro della patente per un periodo che varia da un mese ad un anno, che viene applicata dal prefetto in caso di consumo sotto la soglia minima, si accompagna ad un programma terapeutico solo se il prefetto lo decidera’ e non capisco in base a quali competenze”. “Ultima, ma non di secondo piano” c’e’ la questione della copertura finanziaria che a Margara, appare “strano sia sfuggita al presidente della Repubblica, visto che - conclude - il testo di Fini era rimasto in un cassetto per quattro anni proprio perche’ non c’ erano i soldi”.
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