Liberi tutti! Liberi subito!
Gli scontri di sabato a Milano si iscrivono in un contesto politico nazionale di sempre maggiore legittimazione del fascismo e di ghettizzazione dell’analisi antifascista (tutti antifascisti un giorno l’anno) tramite una retorica perbenista di legalità. Più grave di quattro macchine bruciate è la colpevole e indegna convivenza dell’antifascismo istituzionale con quella vergognosa marcia squadrista, all’insegna di uno sterile e comodo pluralismo. Togliamo le effigi fasciste dagli stadi e le rimettiamo in parlamento e nelle piazze, come a dire che il problema politico sia solo una questione di luoghi. Questa convivenza, già gravissima, precipita con le polemiche moraliste sui metodi di lotta di chi fa antifascismo militante, diventando effettiva legittimazione della vergogna fascista. È squallido riconoscere ancora una volta come in campagna elettorale la politica di palazzo sia un semplice calcolo pragmatico, a cui sacrificare l’analisi delle dinamiche sociali. L’antifascismo vive di varie e diverse anime, che agiscono con metodi differenti, ma di una sola presa di coscienza che non può esprimersi in mezzi termini e sopportare l’ambiguità politica di questo Stato. Il collettivo S.P.A. esprime piena solidarietà alle compagne e ai compagni arrestati durante la mobilitazione antifascista di Milano.
Per dare voce alle verità che la televisione non dice.
Dario e Lele liberi subito! Liberi tutte e tutti!
Collettivo S.P.A. (Collettivo Autorganizzato – Scienze Politiche Bologna)
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