Antifascimo fino alla vittoria contro padroni e servi dello stato
SOSTENERE OGNI FORMA DI LOTTA CONTRO IL FASCISMO E OGNI FORMA CONTRO PADRONI E CHI TERRORRIZZA LAVORATORI E DISOCCUPATI!
Il Sindacato Lavoratori in Lotta esprime piena solidarietà ai 42 compagni arrestati dai cani da guardia della borghesia imperialista a Milano durante la manifestazione antifascista di Sabato 11 marzo 2006. Questi atti di persecuzione vengono dopo le perquisizione dei compagni dei CARC, gli arresti dei compagni del SLL e i licenziamenti alla FIAT di Pomigliano, tutti in coro centro destra e centro sinistra contro comunisti e lavoratori! In questi giorni il segretario e il presidente del SLL, sono stati raggiunti da avviso orale da parte del questore (fascista Fioriolli) di Napoli, secondo il questore i compagni sono elementi pericolosi per la sicurezza pubblica, per quanto ci riguarda essi sono pericolosi per la Borghesia Imperialista e i suoi lacché. Coloro che, anche da sinistra, si associano al coro degli indignati condannando la violenza usata dai manifestanti che volevano impedire ai fascisti di sfilare in corteo per le vie della città medaglia d’oro per la Resistenza, dovrebbero ricordarsi dei loro padri che hanno combattuto prima sui monti i fascisti e i tedeschi e poi nelle piazze contro la celere di Scelba e Tambroni e contro i tentativi di colpo di Stato che si sono susseguiti. I dirigenti di tutti quei partiti che, in un modo o nell’altro, si rifanno al comunismo (PRC, PdCI) che invece di impegnarsi nella lotta contro il fascismo che avanza, danno una mano a Berlusconi e alla banda di fascisti al suo seguito dovrebbero vergognarsi; dirigenti dei partiti della sinistra borghese come i Fassino e i Bertinotti, (l’uno che si reca immediatamente in questura “a offrire la propria solidarietà alle forze dell’ordine che difendevano il “diritto” dei fascisti a manifestare per le vie della città” e l’altro (Bertinotti) che indossa le vesti dei peggiori inquisitori dei tribunali speciali e grida all’identificazione immediata degli antifascisti che erano in piazza). Dirigenti che, al posto di decidere di mobilitare la piazza contro i fascisti partecipando in massa alla manifestazione dell’undici Marzo, hanno preferito tutelare i propri interessi elettorali e riconfermare la loro affidabilità alla borghesia. Questi dirigenti “democratici e progressisti” non possono non sapere o non accorgersi del processo reazionario e fascista in corso. Sanno e vedono benissimo. Ingannano la parte migliore della loro base, sinceramente antifascista e desiderosa di una società diversa con demagogici discorsi soltanto allo scopo di salvarsi la poltrona e il culo. La resistenza di Milano nulla è al confronto di quella usata dall’accozzaglia di squadristi, accoltellatori e infami stragisti facenti capo alla banda Berlusconi. Per la borghesia e i suoi lacché tutto è concesso, anche scatenare una guerra con decine di migliaia di morti, togliere la sanità pubblica, privatizzare la scuola, rendere precaria la vita di milioni di lavoratori, licenziare, affamare il popolo, reprime gli oppositori e chi più ne ha più ne metta. Sabato 11 Marzo a Milano quell’accozzaglia ha potuto sfilare inneggiando al Duce e al fascismo grazie allo schieramento di uomini e mezzi (denaro pubblico) dello stesso Stato democratico che ha nella propria Costituzione il divieto della ricostituzione del partito fascista.
Le forme di opposizione al fascismo oggi condannate come violente, sono le stesse che in passato hanno contrastato i tentativi di restaurazione e la strategia della tensione. Solo grazie alla risposta popolare, nelle sue forme militanti e di piazza, il nostro paese si è potuto salvaguardare contrastando i tentativi più volte messi in campo dalla reazione fascista e padronale, dal ritorno del regime terroristico della borghesia. Questo è l’insegnamento che ci ha consegnato dapprima la storia vittoriosa della lotta di Resistenza antifascista e poi quella delle grandi lotte per le conquiste sociali di progresso sotto la direzione di un forte movimento comunista.
Solidarietà ai compagni arrestati! L’antifascismo non si processa ma lo si esercita mobilitando e mobilitandosi! Combattere l’avanzata del nuovo fascismo Promuovere, organizzare, estendere la solidarietà agli antifascisti arrestati a Milano Estendere la lotta contro la borghesia e i suoi servi su ogni terreno praticabile W L’Internazionalismo proletario SLL per il sindacato di classe
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